XXIII
~Regina’s
side~
Vedere
Emma così mi faceva malissimo! Non sapevo come aiutarla, lei era nata con i
poteri, io li avevo coltivati con il tempo, non sapevo come tranquillizzarla.
Emma,
non andartene! Così non posso aiutarti – dissi chiudendomi nella vestaglia.
Non
voglio farti del male! – disse Emma uscendo in tutta fretta da casa mia.
Emma
– dissi, ormai a una porta chiusa. C’era solo un modo per convincere Emma a
farsi aiutare, Henry.
Tesoro,
mi dispiace per averti fatto preoccupare, non era mia intenzione- dissi a
Henry, mentre camminavamo nel bosco alla ricerca di Emma.
È
stata la mamma a trovarti? – chiese Henry.
Sì,
ha dovuto fare una promessa alla Regina delle nevi, affinché non mi facesse del
male - dissi, senza nascondere, che ero grata ad Emma.
E
cosa le ha promesso? – chiese guardandomi.
Di
seguirla, ma non so davvero cosa voglia da tua madre! – dissi scorgendo Emma
vicino al suo fedele maggiolone – Emma!
Mamma!
– esclamò Henry guardandola.
Cosa
ci fate qui? Andate via! – disse Emma stringendo le mani in due pugni – Non
riesco a controllare il mio potere e non riesco a togliere questo maledetto
nastro.
Emma
– la guardai per un lungo momento negli occhi – Lascia che ti aiuti! Per
favore! – non sapevo davvero come fare, ma ci avrei provato, dissi avvicinandomi.
Sta
lontana, Regina, davvero! Sono pericolosa, posso farvi del male! – disse
tremando.
Mamma,
siamo la tua famiglia, possiamo aiutarti – disse Henry.
Lo
so, ma troverò da sola una soluzione – disse indietreggiando, mentre Henry
avanzava.
Emma
portò le mani avanti in difesa di se stessa, e in quel momento si svolse tutto
velocemente, mi frapposi tra i due, e la magia di Emma, ci fece balzare di
qualche metro lontano da lei. Atterrammo al suolo con un tonfo e lei corse
verso di noi, ma si arrestò quasi subito, stringendo le braccia al petto.
State
bene? – disse preoccupata, mentre Henry ed io ci sollevavano da terra,
intontiti – Mi dispiace, siete feriti! – disse con le lacrime agli occhi –
Perdonatemi!
Guardai
Emma, le sue mani tremavano, i suoi occhi erano colmi di lacrime: Emma – dissi
allungandole la mano, avevo paura a mia volta. Più per Henry!
Andate
via vi prego! – disse Emma dando le spalle a entrambi, mentre cercava ancora
invano di sfilarsi quel dannato bracciale.
Qualche
ora dopo Henry ed io eravamo a casa dei Charming, nella sua camera.
Mamma
– Henry richiamò la mia attenzione, che ero persa nei miei pensieri.
Henry
tesoro, hai detto qualcosa? – dissi guardandolo, sollevando il viso da quel fumetto
che stavo sfogliando, senza un reale interesse, pur di non pensare a quello che
fosse appena successo, anche se era una priorità per me farlo.
Che
cosa sta succedendo? – chiese – La mamma sta diventando cattiva? Perché non
controlla i suoi poteri? – disse fissandomi prendendomi le mani – Sei
preoccupata anche tu!
Tesoro,
Emma non sta diventando cattiva non lo permetterò! – dissi, senza preoccuparmi
di nascondere nulla. Emma non sarebbe mai diventata cattiva – è quella donna a
influenzarla!
Tu
la aiuterai vero mamma? Lei è la Salvatrice ma, adesso? – disse abbracciandomi.
Henry,
proverò a parlarle – dissi mentre gli curavo il taglio che aveva dietro
l’orecchio, causato dalla caduta di poco prima.
~Emma’s
side~
Quello
che era successo prima mi aveva molto spaventato. Non capivo il motivo per cui
fosse successo. Non volevo fare del male a nessuno di loro, ma era successo, li
avevo feriti e questo non andava bene. Andai da Gold, aspettando che rientrasse
per chiedergli una mano, sapendo, che avrebbe trovato sicuramente una soluzione.
Mi disse di incontrarci in una villa abbandonata dove non potesse succedere
nulla nell’arco di metri, perché la mia magia è potente.
Dopo
aver avvertito i miei ed essermi accertata che Henry stesse bene, mi avviai in
macchina verso la meta dell’incontro con Gold, ma qualcosa o meglio qualcuno mi
intralciò il cammino.
~Regina’s
side~
Henry
non aveva ancora smesso di leggere i suoi fumetti, così decisi di scendere di
sotto e parlare un po’ con Mary Margaret, non sapevo di cosa, ma dovevo
occuparmi la mente. Scendendo vidi anche David.
E
tu cosa ci fai qui? Non c’è nessuno che sta cercando Emma? – dissi guardando
entrambi.
Emma,
ha chiamato e ha detto che ha trovato un modo per liberarsi della sua magia! –
che cosa aveva fatto? Pensai.
No,
è uno scherzo! E voi due non le avete detto nulla? La magia fa parte di lei.
State facendo un grosso errore, spero ve ne rendiate conto! – dissi fissandoli
– Io ho fatto questo errore con Henry, Mary Margaret, proprio tu? Non potete
permettere che lei lo faccia – i Charming mi guardarono stupiti.
David,
ha ragione, la magia fa parte di Emma, dobbiamo fermarla – disse avviandosi
verso il tavolo, sul quale doveva esserci la pozione di localizzazione.
Dannazione
non c’è! E la donna di azzurro vestita? – dissi guardandomi intorno.
Ci
avviammo così tutti assieme, alla ricerca di Emma. In cuor mio speravo che Emma
non fosse finita tra le grinfie di Ingrid, la Regina delle nevi o di Gold.
Camminavo assieme a Mary Margaret, cercando di trovare una pista che la
portasse ad Emma. Non avrei sopportato che Emma rinunciasse al suo dono, ognuno
ne aveva uno, io lo sapevo bene, l’avevo detto anche a Henry quel pomeriggio.
~Emma’s
side~
Dopo
l’incontro con l’ologramma di Ingrid, che mi diceva di non fidarmi di Gold,
decisi che non le avrei dato ascolto e avrei proseguito per la mia strada. Così
arrivai alla villa abbandonata, e mi avviai dentro, chiamai Gold e dopo vari
minuti apparve e mi disse che l’incantesimo era stato lanciato. Io dovevo
solamente entrare nella stanza adiacente al grande salotto e fare la cosa
giusta.
Lui
andò via ed io rimasi sola a prendere quella decisione. Ero ormai vicino alla
porta quando la voce di Elsa mi fece indietreggiare.
Emma,
non farlo! Non devi rinunciare alla tua magia, c’è un altro modo – disse
guardandomi.
Elsa,
va via! Devo farlo! Tu avevi l’amore di Anna, quello che ti ha salvato. Io ho
Henry ma non ha funzionato, devo farlo – dissi.
E
se fosse un altro amore? – disse schietta – Se ci fosse Regina? Ascolteresti?
Stavo
per fare del male anche a lei, Elsa! E – dissi vedendo entrare anche la mia
famiglia e indietreggiai verso la porta – Vi prego!
Elsa
guardò alle sue spalle e mi disse: Emma ascoltami, non basta l’amore delle
persone che amiamo! Dobbiamo amare anche noi stessi, accettare i nostri poteri,
solo così non li temeremo più e non faremo più del male – disse porgendomi la
mano.
La
guardai impaurita, ma fiduciosa delle sue parole. E quando afferrai la mano di
Elsa, tutto il caos che la mia magia stava creando svanì. Sorrisi tra le
lacrime e una risata liberatoria. Strinsi Elsa tra le braccia ringraziandola e
anche i miei mi vennero incontro. Regina restò a distanza accanto ad Elsa, con
quella sensazione che la bionda sapesse di noi due.
Mamma!
– disse Henry stringendomi.
Ragazzino!
– lo strinsi a me e guardai Regina, avrei voluto tanto baciarla, ma avevo come
la sensazione che non avrebbe voluto, neppure se fossimo state sole.
Sono
contenta tu non l’abbia fatto – mi disse passandomi una mano sul braccio – Hai
scoperto a cosa serva quel nastro?
Credo
che sia opera di Ingrid, devo capire come liberarmene – dissi guardando Regina.
Emma,
devo parlarti un attimo! – disse Regina guardandomi. Ci allontanammo dagli
altri e restammo sole.
Io,
ti chiedo scusa per stamattina, mi dispiace! – dissi prendendo le sue mani.
Va
bene, c’è un problema, forse ci sono altri libri uguali a quelli di Henry! –
disse guardandomi e abbassando lo sguardo.
È
fantastico! Come lo sai? – chiesi.
Diciamo
che Robin mi ha mostrato una pagina del libro che non c’era e ritraeva me e lui
– ecco perché era turbata – Emma mi dispiace! Io non so come comportarmi, io
sono sovrastata da tutto questo, io – s’interruppe – Non voglio farti soffrire,
ma non riesco neppure a tenerti lontana.
Allora
non farlo! – dissi avvicinandola a me – Regina, se ci sono altri libri, vuol
dire che ci sarà anche uno con la nostra storia, no? – dissi sorridendo.
E
se non ci fosse? Non voglio crearmi false illusioni, non voglio che ci
illudiamo! – disse prendendomi il viso tra le mani – Robin mi ama ed è disposto
a tutto!
Regina, io – dissi – io farò di tutto per noi! Non mi arrendo neppure io! – dissi allontanandomi da lei – Sei tu che devi decidere con chi essere felice! – dissi andando via e lasciandola in maniera del tutto inaspettata.
Buongiorno
a voi Oncer! Questo è solo il primo capitolo di quelli che
pubblicherò oggi! Sto scrivendo di getto e voglio subito
condividerlo con voi! Fatemi sapere cosa ne pensate! Alla prossima xoxo