XXIV
La
situazione a Storybrooke stava per degenerare, Ingrid, la Regina delle nevi
aveva scagliato la maledizione degli sguardi infranti, nel giro di poco tempo
tutti gli abitanti della cittadina, si sarebbero trovati uno contro l’altro. Le
persone che si amavano si sarebbero odiate. Emma non sopportava che lei ne
sarebbe stata immune assieme ad Elsa, perché Ingrid con quel nastro giallo le
aveva legate a se, come sorelle. Bisognava trovare una soluzione per proteggere
la città, bisognava andare al confine, cercare un modo per non essere raggiunti
dalla maledizione.
Quando
furono davanti alla coltre di ghiaccio, tutti si resero conto che non avrebbero
potuto fare nulla, Emma guardò Regina e sospirò.
Mamma
– disse Henry – Starò bene con lei – strinse la mano di Regina – Tu troverai
una soluzione, va bene?
Ragazzino
– disse Emma stringendolo e guardando Regina e mimandole di stare attenta.
Regina annuì, anche se temeva molto quella situazione. Temeva di fare male a molte
persone, inclusa Emma, quella donna che la mandava fuori di testa, per tanti
motivi, per tante parole dette e no.
La
priorità adesso era trovare Anna, che essendo già stata sotto la maledizione
degli sguardi infranti, avrebbe potuto aiutare con il contro incantesimo. Dopo
aver parlato con Belle, Elsa ed Emma, cercarono attraverso il ciondolo del
fiocco di neve, intinto di pozione di localizzazione, Anna. La ricerca malgrado,
portò ad una parete della miniera, che non era possibile distruggere, sennò con
l’aiuto dei nani. Nonostante la possibilità di usare il ciondolo stesso come
contro incantesimo, Elsa è combattuta su cosa fare. Le parole che Elsa sentì
pronunciare da Regina, con l’appoggio di Emma e dei suoi, le fecero male, ma
lei aveva la speranza che il ciondolo avrebbe salvato tutti anche sua sorella.
Così suo malgrado, consegnò ad Emma il sacchetto vuoto ed scese nei sotterranei
della biblioteca con il ciondolo di Anna.
Quando
gli eroi andarono da Granny per consegnare il ciondolo, la madre superiora
esordì: Ma questi sono ciottoli della miniera.
Ci
ha mentito, aww, lo sapevo che non dovevo fidarmi di un'altra bionda – disse
Regina mandando gli occhi al cielo.
Ehi
– disse contraddetta Emma, guardandola. Faceva un po’ male, quello che era
appena uscito dalle labbra di Regina – Dobbiamo trovarla! Vado alla miniera a
darle una mano – disse scambiando uno sguardo con i suoi e guardando di
sfuggita Regina.
Raggiunse
Elsa esattamente nel momento in cui, stava aprendo il varco e che si trovassero
subito dopo sulla spiaggia. Il ciondolo brillava ancora, per un po’ fin quando
non smise, ed Elsa guardò Emma amareggiata. Espresse il desiderio di poter
ritrovare un giorno Anna, e in quel momento dal fondo del mare, saltò fuori un
baule, e da quella cassa di legno uscirono Anna e Kristoff. Finalmente Elsa
poté riabbracciare Anna dopo lunghissimo tempo.
Dobbiamo
andare da Granny adesso, li potrete riscaldarvi – disse Emma vedendo i due
fradici – Forza!
Purtroppo
quando arrivarono alla tavola calda, delle fate non c’era neppure l’ombra. Elsa
ed Emma dettero la colpa ad Ingrid, ma non sapevano che dietro a tutto ciò
c’era niente meno che Tremotino.
Emma
raggiunse i suoi genitori e il piccolo Neal in centrale, dove i suoi genitori
avevano trovato un piano, quello di rinchiudersi nelle celle della stazione.
Emma si sarebbe occupata di suo fratello, Elsa ammanettò Kristoff alla
scrivania, la maledizione era ormai vicina. Tutti sarebbero stati lontani dalla
persona che amavano, cui volevano più bene. Così la maledizione cadde su di
loro, gli effetti ci sarebbero stati a momenti, questione di minuti. Emma sperò
in cuor suo che Regina, Henry, Killian e tutti fossero riusciti a tenersi in
salvo. La maledizione cadde su di loro, come una pioggia di cristalli e colpì chi
non era immune come Elsa, Emma e Anna. Adesso bisognava trovare un modo per
salvarli, tutti nessun escluso.
È
Anna a dare un’idea su come fermare la maledizione, ma l’unico modo è quello di
uccidere Ingrid. Elsa non è molto d’accordo, non lo ritiene il metodo migliore,
ma Emma non è dello stesso parere.
Così
uscite andarono a cercare Ingrid, che si trovava nella sua gelateria. Quando tentarono
di usare i loro poteri, però questi non funzionano, e la donna disse loro che i
nastri sono forti del suo amore. Devono sbarazzarsene. Così andarono da Gold,
ma non trovandolo in negozio cercarono una qualsiasi cosa per tagliare
distruggere i nastri, ma Emma finì per rompere anche un corno, nel tentativo di
farlo. Con disinvoltura, lasciò l’oggetto e assieme ad Elsa pensarono a cosa altro
poter fare. Capirono che bisogna contrastare l’amore di Ingrid con l’odio di
qualcun altro e quel qualcuno entrambe sapevano chi potesse essere!
Emma,
a volte sei fastidiosa, ma è impossibile odiarti! – disse Elsa.
Oh
fidati, che cosa? Sono fastidiosa? – disse guardandola – E fidati Regina mi
odia già, quindi adesso sarà un gioco da ragazzi – disse mentre uscivano dal
negozio di Gold per andare alla cripta di Regina.
Ovviamente
c’era un incantesimo di contenimento, che impediva alle due di entrare, ma Emma
riuscì a scioglierlo e scendere a vedere Regina.
Wow,
siamo in tempo per Halloween – disse Emma ammirando Regina nei panni della
Regina Cattiva – Riesci a camminare con quel coso? – le chiese guardandola.
Con
l’eleganza e il portamento di una regina – disse portando una mano sul fianco.
Oh
bene, vostra maestà, adesso c’è una cosa che dovete sapere! Sapevo chi era
Marian, volevo che soffrissi – non pensava davvero quello che diceva, ma doveva
trovare un modo per farla imbestialire, e quando successe, la Regina scagliò
una sfera di fuoco che Elsa e Emma fecero confluire sui loro nastri, che
vennero distrutti. Poi Emma scagliò la sua magia a malincuore su Regina,
fuggendo via.
Quella
fu l’occasione buona per Regina per uscire dalla cripta e cercare chi come
Emma, meritasse di essere distrutto, ovviamente era la maledizione che faceva
uscire il suo peggio. Arrivata alla centrale, fu grata addirittura di aver
trovato i Charming, così da poter distruggere anche loro, non avendo trovato
Emma. In un primo momento tentò di prendere Neal, ma alla fine liberò Mary
Margaret, per batterla con la spada.
Stavano
facendo un caos assurdo, distruggendo tutta la centrale, ma nonostante questo
Neal era ancora bello che addormentato.
Ah
però, ha bisogno di una bomba per essere svegliato – disse Regina avvicinandosi
al piccolo.
Non
azzardarti a svegliare il mio bambino – disse Mary Margaret scagliandosi verso
Regina, che la scaglia lontano con la magia – Avevi detto niente magia!
E
tu avevi detto che sapevi mantenere un segreto! – disse furiosa.
Avevo
dieci anni! – Mary Margaret si scagliò nuovamente contro di lei.
Nel
frattempo Emma ed Elsa erano nell’antro di Ingrid, che voleva restituire loro i
ricordi, che aveva sottratto loro. Emma però l’avrebbe colpita, se solo non
fosse arrivata Anna. Che aveva con se una pergamena, scritta da sua madre, che
voleva far capire ad Ingrid cosa fosse successo. Così la Regina delle nevi,
seppe cosa fare, annullare la maledizione, sacrificandosi. Emma dopo aver
riacquisito i suoi ricordi, le chiese se non ci fosse un altro modo, per darle
un lieto fine. Ingrid le rispose che il suo lieto fine era quello di
ricongiungersi alle sue sorelle e così sparì per sempre, lasciando dietro di se
una nevicata.
Nella
centrale il tutto finì con una grassa risata, tra Mary Margaret, Regina e
David, perché? Beh perché Regina si era resa conto di indossare un qualcosa che
non le apparteneva. Uscirono così in strada con il passeggino che conteneva
Neal.
Emma!
– disse Regina vedendola e sorridendo – Henry! – vide spuntarlo dietro l’angolo
e lo strinse tra le braccia. Poi Henry strinse anche Emma.
Mamma!
– disse Henry stringendola. Poi Emma abbracciò anche i suoi, mentre Regina
giocherellava con Neal, che si era appena svegliato.
Ciao
piccolo! – disse facendosi afferrare il dito nella sua manina minuscola – Scusa
per il trambusto di prima con la mamma – sorrise guardando poi Mary Margaret e
scoppiarono a ridere.
Che
cosa è successo? – chiese Emma guardandole stupita.
Oh
nulla, ci siamo prese un po’ a colpi di spada, ma siamo integre! – disse Snow –
avresti dovuto vedere il suo vestito – rise.
Oh
l’ho visto! – disse Emma sentendo le orecchie andare in fiamme. Si godettero la
neve e dopodiché andarono a casa dei Charming. Emma richiamò Regina di sopra e
la guardò.
Ehi,
stai bene? Mia madre ti ha fatto molto male? – chiese guardandola.
Non
più di quanto gliene ho fatto io! – rispose.
Ho
voglia di baciarti! Regina, ho avuto paura! – disse guardandola.
Anch’io
ne ho avuta, ma me ne accorgo solo ora! – disse – Dobbiamo fare la scelta
migliore Emma! E quella di stare assieme non lo è! È Robin il mio lieto fine, è
già complicato così – disse.
Regina
io – s’interruppe – io te l’ho detto vorrei stare con te! Ma se tu ami Robin,
allora mi farò da parte! – disse scendendo le scale e lasciandola di sopra –
Vado a prendere una boccata d’aria, ci vediamo da Granny – disse Emma uscendo
di casa. Qualche minuto dopo Regina le corse dietro, la afferrò ormai sulle
scale da un braccio e la tirò a se, baciandola. Le mani strette dietro la sua
schiena a stringere il maglioncino, le labbra e la lingua che cercavano
lentamente quelle di Emma.
Scusami,
e che non ragiono più accanto a te! Io non so che mi fai miss Swan, dannazione
Emma! – disse staccandosi.
Non andartene, ti prego! – strinse le mani sulle sue spalle, baciandole nuovamente le labbra.
Eccomi
qui, Oncer! So che magari è un po' molto riferito alla puntata,
con qualche modifica, ma spero vi sia piaciuto! Fatevi sentire,
perchè sennò non so se migliorarmi o se va bene
così! Alla prossima xoxo