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Autore: littlepink6690    28/10/2016    1 recensioni
Dalla storia:
Il primo incontro con Regina non era stato dei migliori. Henry mi aveva in pratica catapultato nel suo mondo e nella sua vita, e in quella della sua mamma adottiva.
Vi anticipo subito che ci saranno vari stravolgimenti. Le cose saranno diverse dalla tram propria di Once Upon a Time! Spero vi piaccia.
Genere: Commedia, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Henry Mills, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non andartene

XXIV

La situazione a Storybrooke stava per degenerare, Ingrid, la Regina delle nevi aveva scagliato la maledizione degli sguardi infranti, nel giro di poco tempo tutti gli abitanti della cittadina, si sarebbero trovati uno contro l’altro. Le persone che si amavano si sarebbero odiate. Emma non sopportava che lei ne sarebbe stata immune assieme ad Elsa, perché Ingrid con quel nastro giallo le aveva legate a se, come sorelle. Bisognava trovare una soluzione per proteggere la città, bisognava andare al confine, cercare un modo per non essere raggiunti dalla maledizione.

Quando furono davanti alla coltre di ghiaccio, tutti si resero conto che non avrebbero potuto fare nulla, Emma guardò Regina e sospirò.

 

Mamma – disse Henry – Starò bene con lei – strinse la mano di Regina – Tu troverai una soluzione, va bene?

 

Ragazzino – disse Emma stringendolo e guardando Regina e mimandole di stare attenta. Regina annuì, anche se temeva molto quella situazione. Temeva di fare male a molte persone, inclusa Emma, quella donna che la mandava fuori di testa, per tanti motivi, per tante parole dette e no.

 

La priorità adesso era trovare Anna, che essendo già stata sotto la maledizione degli sguardi infranti, avrebbe potuto aiutare con il contro incantesimo. Dopo aver parlato con Belle, Elsa ed Emma, cercarono attraverso il ciondolo del fiocco di neve, intinto di pozione di localizzazione, Anna. La ricerca malgrado, portò ad una parete della miniera, che non era possibile distruggere, sennò con l’aiuto dei nani. Nonostante la possibilità di usare il ciondolo stesso come contro incantesimo, Elsa è combattuta su cosa fare. Le parole che Elsa sentì pronunciare da Regina, con l’appoggio di Emma e dei suoi, le fecero male, ma lei aveva la speranza che il ciondolo avrebbe salvato tutti anche sua sorella. Così suo malgrado, consegnò ad Emma il sacchetto vuoto ed scese nei sotterranei della biblioteca con il ciondolo di Anna.

 

Quando gli eroi andarono da Granny per consegnare il ciondolo, la madre superiora esordì: Ma questi sono ciottoli della miniera.

 

Ci ha mentito, aww, lo sapevo che non dovevo fidarmi di un'altra bionda – disse Regina mandando gli occhi al cielo.

 

Ehi – disse contraddetta Emma, guardandola. Faceva un po’ male, quello che era appena uscito dalle labbra di Regina – Dobbiamo trovarla! Vado alla miniera a darle una mano – disse scambiando uno sguardo con i suoi e guardando di sfuggita Regina.

Raggiunse Elsa esattamente nel momento in cui, stava aprendo il varco e che si trovassero subito dopo sulla spiaggia. Il ciondolo brillava ancora, per un po’ fin quando non smise, ed Elsa guardò Emma amareggiata. Espresse il desiderio di poter ritrovare un giorno Anna, e in quel momento dal fondo del mare, saltò fuori un baule, e da quella cassa di legno uscirono Anna e Kristoff. Finalmente Elsa poté riabbracciare Anna dopo lunghissimo tempo.

 

Dobbiamo andare da Granny adesso, li potrete riscaldarvi – disse Emma vedendo i due fradici – Forza!

Purtroppo quando arrivarono alla tavola calda, delle fate non c’era neppure l’ombra. Elsa ed Emma dettero la colpa ad Ingrid, ma non sapevano che dietro a tutto ciò c’era niente meno che Tremotino.

 

Emma raggiunse i suoi genitori e il piccolo Neal in centrale, dove i suoi genitori avevano trovato un piano, quello di rinchiudersi nelle celle della stazione. Emma si sarebbe occupata di suo fratello, Elsa ammanettò Kristoff alla scrivania, la maledizione era ormai vicina. Tutti sarebbero stati lontani dalla persona che amavano, cui volevano più bene. Così la maledizione cadde su di loro, gli effetti ci sarebbero stati a momenti, questione di minuti. Emma sperò in cuor suo che Regina, Henry, Killian e tutti fossero riusciti a tenersi in salvo. La maledizione cadde su di loro, come una pioggia di cristalli e colpì chi non era immune come Elsa, Emma e Anna. Adesso bisognava trovare un modo per salvarli, tutti nessun escluso.

 

È Anna a dare un’idea su come fermare la maledizione, ma l’unico modo è quello di uccidere Ingrid. Elsa non è molto d’accordo, non lo ritiene il metodo migliore, ma Emma non è dello stesso parere.

Così uscite andarono a cercare Ingrid, che si trovava nella sua gelateria. Quando tentarono di usare i loro poteri, però questi non funzionano, e la donna disse loro che i nastri sono forti del suo amore. Devono sbarazzarsene. Così andarono da Gold, ma non trovandolo in negozio cercarono una qualsiasi cosa per tagliare distruggere i nastri, ma Emma finì per rompere anche un corno, nel tentativo di farlo. Con disinvoltura, lasciò l’oggetto e assieme ad Elsa pensarono a cosa altro poter fare. Capirono che bisogna contrastare l’amore di Ingrid con l’odio di qualcun altro e quel qualcuno entrambe sapevano chi potesse essere!

 

Emma, a volte sei fastidiosa, ma è impossibile odiarti! – disse Elsa.

 

Oh fidati, che cosa? Sono fastidiosa? – disse guardandola – E fidati Regina mi odia già, quindi adesso sarà un gioco da ragazzi – disse mentre uscivano dal negozio di Gold per andare alla cripta di Regina.

 

Ovviamente c’era un incantesimo di contenimento, che impediva alle due di entrare, ma Emma riuscì a scioglierlo e scendere a vedere Regina.

 

Wow, siamo in tempo per Halloween – disse Emma ammirando Regina nei panni della Regina Cattiva – Riesci a camminare con quel coso? – le chiese guardandola.

 

Con l’eleganza e il portamento di una regina – disse portando una mano sul fianco.

 

Oh bene, vostra maestà, adesso c’è una cosa che dovete sapere! Sapevo chi era Marian, volevo che soffrissi – non pensava davvero quello che diceva, ma doveva trovare un modo per farla imbestialire, e quando successe, la Regina scagliò una sfera di fuoco che Elsa e Emma fecero confluire sui loro nastri, che vennero distrutti. Poi Emma scagliò la sua magia a malincuore su Regina, fuggendo via.

 

Quella fu l’occasione buona per Regina per uscire dalla cripta e cercare chi come Emma, meritasse di essere distrutto, ovviamente era la maledizione che faceva uscire il suo peggio. Arrivata alla centrale, fu grata addirittura di aver trovato i Charming, così da poter distruggere anche loro, non avendo trovato Emma. In un primo momento tentò di prendere Neal, ma alla fine liberò Mary Margaret, per batterla con la spada.

Stavano facendo un caos assurdo, distruggendo tutta la centrale, ma nonostante questo Neal era ancora bello che addormentato.

 

Ah però, ha bisogno di una bomba per essere svegliato – disse Regina avvicinandosi al piccolo.

 

Non azzardarti a svegliare il mio bambino – disse Mary Margaret scagliandosi verso Regina, che la scaglia lontano con la magia – Avevi detto niente magia!

 

E tu avevi detto che sapevi mantenere un segreto! – disse furiosa.

 

Avevo dieci anni! – Mary Margaret si scagliò nuovamente contro di lei.

 

 

Nel frattempo Emma ed Elsa erano nell’antro di Ingrid, che voleva restituire loro i ricordi, che aveva sottratto loro. Emma però l’avrebbe colpita, se solo non fosse arrivata Anna. Che aveva con se una pergamena, scritta da sua madre, che voleva far capire ad Ingrid cosa fosse successo. Così la Regina delle nevi, seppe cosa fare, annullare la maledizione, sacrificandosi. Emma dopo aver riacquisito i suoi ricordi, le chiese se non ci fosse un altro modo, per darle un lieto fine. Ingrid le rispose che il suo lieto fine era quello di ricongiungersi alle sue sorelle e così sparì per sempre, lasciando dietro di se una nevicata.

 

Nella centrale il tutto finì con una grassa risata, tra Mary Margaret, Regina e David, perché? Beh perché Regina si era resa conto di indossare un qualcosa che non le apparteneva. Uscirono così in strada con il passeggino che conteneva Neal.

 

Emma! – disse Regina vedendola e sorridendo – Henry! – vide spuntarlo dietro l’angolo e lo strinse tra le braccia. Poi Henry strinse anche Emma.

 

Mamma! – disse Henry stringendola. Poi Emma abbracciò anche i suoi, mentre Regina giocherellava con Neal, che si era appena svegliato.

 

Ciao piccolo! – disse facendosi afferrare il dito nella sua manina minuscola – Scusa per il trambusto di prima con la mamma – sorrise guardando poi Mary Margaret e scoppiarono a ridere.

 

Che cosa è successo? – chiese Emma guardandole stupita.

 

Oh nulla, ci siamo prese un po’ a colpi di spada, ma siamo integre! – disse Snow – avresti dovuto vedere il suo vestito – rise.

 

Oh l’ho visto! – disse Emma sentendo le orecchie andare in fiamme. Si godettero la neve e dopodiché andarono a casa dei Charming. Emma richiamò Regina di sopra e la guardò.

Ehi, stai bene? Mia madre ti ha fatto molto male? – chiese guardandola.

 

Non più di quanto gliene ho fatto io! – rispose.

 

Ho voglia di baciarti! Regina, ho avuto paura! – disse guardandola.

 

Anch’io ne ho avuta, ma me ne accorgo solo ora! – disse – Dobbiamo fare la scelta migliore Emma! E quella di stare assieme non lo è! È Robin il mio lieto fine, è già complicato così – disse.

 

Regina io – s’interruppe – io te l’ho detto vorrei stare con te! Ma se tu ami Robin, allora mi farò da parte! – disse scendendo le scale e lasciandola di sopra – Vado a prendere una boccata d’aria, ci vediamo da Granny – disse Emma uscendo di casa. Qualche minuto dopo Regina le corse dietro, la afferrò ormai sulle scale da un braccio e la tirò a se, baciandola. Le mani strette dietro la sua schiena a stringere il maglioncino, le labbra e la lingua che cercavano lentamente quelle di Emma.

 

Scusami, e che non ragiono più accanto a te! Io non so che mi fai miss Swan, dannazione Emma! – disse staccandosi.

 

Non andartene, ti prego! – strinse le mani sulle sue spalle, baciandole nuovamente le labbra.

Eccomi qui, Oncer! So che magari è un po' molto riferito alla puntata, con qualche modifica, ma spero vi sia piaciuto! Fatevi sentire, perchè sennò non so se migliorarmi o se va bene così! Alla prossima xoxo

  
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