Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: Occhi sognatori    01/11/2016    1 recensioni
E se tutti i nemici delle Winx non fossero scomparsi per sempre?
E se fossero semplicemente rinchiusi nelle profondità più remote della Dimensione Omega?
E se Selina sfogliando il Legendarium invocasse tutti loro, liberandoli da quella prigione fatta di ghiaccio?
E se liberasse anche le Trix?
Questa volta le sei fate si troveranno a combattere contro tutti i loro precedenti nemici, più potenti e accecati dalla sete di vendetta.
Come faranno le ragazze a sconfiggerli?
I cattivi avranno la meglio sulle Winx?
Tratto dal primo capitolo:
"Ma soprattutto noi vogliamo vendetta su chi ci ha impedito di fare ciò che volevamo"
Disse uno dei quattro uomini vestiti in ugual modo.
"E chi vi ha impedito ciò?"
Azzardò timidamente la giovane.
Gli otto si guardarono sorridendo, gridando infine:
"Le Winx!"
-
"Accettate allora?"
"Certo. Vendicarci di quelle fatine sarà una passeggiata!"
Disse la leader delle Trix.
"Bene, allora iniziamo la nostra vendetta contro le Winx"
Così si incamminarono tutti verso un varco tridimensionale creato da Darkar.
-
"Comincia a tremare Bloom, per te e le tue amiche Winx non sarà facile sta volta"
Pensò l'allieva di Eldora camminando al fianco di Acheron.
...
E' ambientata dopo la chiusura delle Trix nel Legendarium.
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Specialisti, Trix, Un po' tutti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'INGANNO DELLE STREGHE.

"Grazie per...la splendida serata Sky"

“Grazie a te, ne avevamo bisogno Bloom”

“Già...mi sei mancato quest'estate”
“Anche tu, tanto”

I due fidanzati erano abbracciati l'uno all'altra, appoggiati ad un tronco di una quercia di rimpetto al lago Roccaluce.

La luna era alta nel cielo scuro, il suo riflesso danzava sull'acqua del lago mossa dal vento.

Le stelle brillavano e osservavano le dolci effusioni dei due fidanzati.

Avevano le mani intrecciate mentre il sovrano di Eraklyon cingeva le spalle della fidanzata con un abbraccio intanto che lei appoggiava la testa sulla sua spalla.

Un sospiro sfuggì dalle labbra della principessa di Domino, lasciando poi spazio ad un vago sorriso.

“Qualcosa non va?”
Chiese il principe baciandole i capelli profumati di vaniglia.

“Mentirei se ti dicessi di no...Ho paura Sky”

“Paura di cosa?”
“Non lo so...solo che...ho una sensazione strana allo stomaco, un'ansia diversa dal solito non mi lascia respirare da un paio di giorni”
“Bloom, sai che per qualsiasi problema puoi parlarne con me”

“Non voglio allarmarti, ma tuttavia non voglio nasconderti i miei pensieri...il fatto è che avverto una presenza...una presenza che non sentivo da anni ormai, troppi perché questa teoria sia vera”
“La presenza di chi? - domandò il giovane allarmandosi.

Mise le proprie mani a coppa sul viso della fidanzata, toccandole le guance che in quel momento avevano assunto un colorito scarlatto – Bloom, fidati, raccontami ciò che ti succede, non voglio vederti sovrappensiero”
“Sky – mormorò la fata mettendo le proprie mani sue quelle del ragazzo che erano ancora ben salde sulle sue gote – io avverto la 

sua

presenza”

Bloom abbassò lo sguardo.

Sky le sollevò il mento con due dita portando di nuovo i loro sguardi ad incrociarsi.

Notò che gli occhi della sua fidanzata, illuminati dal chiarore della luna, erano lucidi.

Fu allora che si sporse ancora più avanti e la baciò dolcemente.

Aveva capito che in quel momento la sua fata preferita aveva bisogno di un bacio che lui non tardò a far arrivare.

Una volta staccate le labbra, Sky avvolse Bloom in un abbraccio confortante.

Lei si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò quasi in lacrime:
“La fiamma del drago di Valtor...io avverto la sua presenza”

Dopo di ché si strinse ancora di più in quelle braccia possenti capaci di salvarla da qualsiasi pericolo.

“Ti prego Sky, non farne parola con nessuno, non vorrei fosse solo una mia impressione”
“Tu non ti sei mai sbagliata riguardo a quest'argomento Bloom, ma se vuoi così, sarò muto”
“Grazie amore mio”

 

 

“Ahh! Ci voleva proprio una seratina così!”
Disse Stella pulendosi le labbra con un tovagliolo di stoffa poggiandolo in seguito sul tavolo.

“Si è divertita principessa?”
“Vuoi scherzare?! Certo che mi sono divertita Brandon...grazie”
“Ma di cosa Stella? Passerei ogni secondo della mia vita con te”
“C'è qualcosa che ti preoccupa?”
Chiese poi notando che la principessa di Solaria aveva abbassato lo sguardo.

“In realtà si Brandon...si tratta di Bloom”

“Cosa le è successo?”
“Niente che io sappia, solo che...ieri ha ricevuto una chiamata di Eldora, te la ricordi vero? Quella signora spericolata vestita di rosa”
“Si me la ricordo Stella ahah”

Rise il giovane scudiero ripensando a quando era andata a sciare con loro e aveva travolto Riven.

“Beh ecco...diceva che Selina aveva oltrepassato un varco tridimensionale con degli strani tipi e che le aveva detto che aveva una vendetta da compiere”
“E a Bloom che succede?”
“E' da ieri che è strana, io e Aisha le abbiamo chiesto cosa avesse e lei ci ha risposo che era solo stanca, ma io non ci credo...lei sa qualcosa in più circa questa storia, sono la sua migliore amica, devo sapere cosa la turba”
“Potrei chiedere a Sky magari lui sa qualcosa, che ne dici?”
“Sii! Brandon, tesoruccio, non so cosa farei senza di te!”
Disse stella prima di sporgersi in avanti baciando il suo cavaliere.

“Stella, Stella, il bicchiere!”
Urlò Brandon staccandosi a malavoglia dal bacio.

“Ups”

Mormorò Stella dopo aver buttato a terra un bicchiere di vetro richiamando l'attenzione di tutti i presenti in sala del ristorante.

“Paghi tu i danni vero Ciccino?”
Chiese poi al fidanzato facendo il labbruccio.

 

 

Ad Alfea nel mentre, Musa era nella stanza che condivideva con la fata della tecnologia in quel momento assente per un'uscita con Timmy.

Era stesa sul letto, teneva le braccia dietro la testa e gli occhi rivolti verso il soffitto.

Tutte le sue amiche erano uscite con i rispettivi ragazzi, tutte tranne Aisha che era andata con Roy e Nex ad una partita.

Chissà chi è che la fa sentire speciale davvero.

Pensava la guardiana di Meldody.

Infondo al suo cuore, Aisha sa che non si innamorerà più totalmente come quando era fidanzata con Nabu.

Era il migliore amico di Riven.

La prese davvero male quando morì.

Ricordo quel giorno, era da solo in cima ad una scogliera.

Appena mi vide mi abbracciò.

Oh Riven.

Mi manca.

Mi manca tanto.

Iniziò a soffocare in un pianto silenzioso mentre guardava con nostalgia la foto sul cellulare che raffigurava lei e l'ex-specialista poco prima della battaglia finale contro Lord Darkar.

Ne avevano passate tante insieme, ma quella volta fu speciale per lei.

Riven l'aveva salvata da un attacco mortale della fenice d'ombra.

Si era sacrificato per lei, se non fosse stato per il potere curativo di Bloom sarebbe sicuramente morto.

Una lacrima solitaria le scese giù per la guancia, bagnandole l'orecchio e inumidendole i soffici capelli blu.

Trascinò il dito sullo schermo e le si presentò davanti agli occhi un'altra foto ritraente lei e lo specialista.

Era stata scattata nel parco di Gardenia; lei indossava un abitino rosso e degli stivali con il tacco del medesimo colore.

Aveva i capelli raccolti in una coda alta.

Lui le teneva stretta la vita, mentre in quel suo completo blu cobalto sembrava un principe misterioso.

Ricordava bene quel momento e quei mesi passati a combattere contro gli stregoni del cerchio nero.

Chiuse gli occhi mentre il cellulare le cadeva di mano, si girò su un lato e con il sapore dell'ultimo bacio di Riven sulle labbra si addormentò malinconica.

 

 

La custode di Melody però non poteva sapere che due giovani streghe la osservavano dalla finestra.

“E così la nostra Musa soffre per amore eh”

“Finalmente Riven l'ha lasciata, non puoi immaginare da quanto aspettavo questo momento”
“Per caso hai una cotta per Riven?”
L'altra spalancò gli occhi.

“No no no, ma cosa vai a pensare...comunque non mi piace l'idea di non aver aspettato domani per catturare una delle fate, come tu avevi suggerito, Selina”

“Sta tranquilla Darcy, credo di aver trovato un modo ancora più semplice per prendere le informazioni che vogliamo, ma ho bisogno del tuo aiuto”
Disse la giovane sorridendo.

“Sarebbe?”

 

 

La nativa di Zenith stava varcando il cancello della scuola in preda ad impeti di gioia.

La serata con Timmy era andata benissimo, inoltre aveva vinto contro di lui ad un nuovo videogioco messo in commercio da Zenith proprio quel pomeriggio.

Sorridendo attraversava il giardino bagnato di rugiada.

“T...Te...Tecna...”

La giovane fata sentì una voce roca e sofferente alle sue spalle che pronunciava il suo nome.

Girò la testa e vide una figura agonizzante sul terreno che continuava a chiamarla.

Si avvicinò titubante, e appena fu abbastanza vicina per vedere chi fosse un breve urlo sfuggì alle sue labbra.

“A...a...aiutami...ti...prego”

La figura le tendeva la mano e dopo un attimo d'indugio Tecna la afferrò e condusse la persona dentro la scuola.

“Musa! Musa apri! Musa!”
Tecna bussava ripetutamente alla porta della camera.

“Tecna...ma cosa...o mio Dio!!”
Una Musa assonnata aprì la porta e nel constatare che Tecna non era da sola, ma bensì con un ragazzo che lei conosceva molto bene si sentì mancar l'aria ai polmoni.

“Presto Musa, aiutami a stenderlo sul letto”

Proferì affaticata Tecna.

“Cosa gli sarà accaduto?”
“Non lo so, sicuramente qualcosa di brutto”
“M...Musa”

“Riven”

“Musa...aiutami...ti prego...”
“Riven, cosa ti è successo?”
“D...devo...ho...ho bisogno delle...delle stelle d'acqua...”
“Delle stelle d'acqua?”
Chiese scettica Tecna.

“I...io...ho bisogno del loro potere...po...potrei morire altrimenti”

“Chi ti ha ridotto così Riven?”
“Io...io ero...stavo combattendo e...una...una strana creatura mi ha...mi ha inflitto un colpo mortale...curabile solo...con le...stelle d'acqua”

“Come facciamo a fidarci?”
“Tecna, Riven ha bisogno d'aiuto e tu pensi se possiamo fidarci o non possiamo fidarci di lui?!”

“I...io so...che...una...una volta noi due eravamo abbracciati...a Gardenia...tu avevi un...vestito rosso...”
“Dice la verità Musa?”
“Sì...”
Rispose la ragazza abbassando lo sguardo su Riven.

Poi continuò.

“Domani mattina andremo a prenderle Riven, adesso l'archivio magico è chiuso...resisti”
“Musa, non possiamo tenerlo qui, dobbiamo portarlo in infermeria”

“Tecna ha ragione...Musa”
Le due scortarono l'ex specialista fino all'infermeria della scuola dove la signorina Gisella lo prese in custodia.

“Adesso andate a dormire ragazze, ci penso io”
Disse l'infermiera chiudendo la porta alle sue spalle.

 

 

La notte passò in fretta, e la mattina arrivò calda e tranquilla.

Tutte le fate erano in mensa a fare colazione.

“Non potete capire l'imbarazzo”
Disse Stella affondando lo sguardo rosso dentro ad una fetta di torta alla panna.

“Stella, dai sono sicura che se ne saranno già tutti dimenticati”

“Ahh Flora - piangnucolò la fata del sole – e se non fosse così!”
“Stella, solo tu hai il potere di fare certe figure”
“E' facile per te Tecna, tu e Timmy non andate mai al ristorante!”
“Andiamo Stella, si è trattato solo di un bicchiere”
“Aisha, nemmeno tu puoi capire, esci sempre con Nex e Roy, ma non andate mai ad un ristorante così alla moda”
Le Winx scoppiarono a ridere.

“Ridete pure, ci manca solo che anche Bloom e Musa si mettano a farmi la predica”
“Ma nessuno ti sta facendo la predica Stella, sei tu che ti fai tanti problemi”
Sorrise la fata della fiamma del drago con lo sguardo assente.

“Allora visto che dici che sono io quella che si fa tanti problemi, perché non me ne risolvi uno dicendoci cosa ti sta succedendo Bloom?”
“Ma non ho niente...solo un po' di stanchezza...A proposito, dov'è Musa?”
Tecna abbassò lo sguardo, poi prese parola.

“Vedete stanotte è successo un fatto strano”
Così la fata spiegò alle amiche tutto ciò che era successo la notte scorsa, e non appena Tecna ebbe finito di raccontare, le cinque ragazze si alzarono e raggiunsero Musa in infermeria.

Aprirono la porta e videro la loro amica piangere sul letto”
“Musa”
La chiamò Aisha.

La giovane alzò la testa e si buttò fra le braccia dell'amica.

“Oh Aisha, ragazze!”
“Musa cos'è successo, dov'è Riven?”
“Lui...lui non era Riven”

“Come...come non era Riven?”
“No! Era...Darcy”
“Darcy? - domandò confusa Flora – ma non era stata rinchiusa nel Legendarium?”
“Si Flora, ma evidentemente è uscita in qualche modo”
“Musa sta tranquilla, raccontaci tutto”
Le disse Stella conducendola di nuovo a sedere sul letto.

“Ero venuta a vedere come stava Riven...e...lui ha iniziato a farmi un sacco di domande alle quali io ho risposto”
“Che genere di domande?”
Chiese Bloom che era rimasta in disparte fino a quel momento a causa di un forte mal di testa improvviso.

“Come...come fare per recuperare il tridente di Nettuno, dove teniamo nascosti i quattro codici...e...soprattutto io...io gli ho consegnato le stelle d'acqua”

“Oh, per tutte le svendite di Solaria”
“Quando gli ho consegnato le stelle, lui ha iniziato a ridere, poi si è trasformato, rivelando che in realtà non era altro che quella strega di Darcy...poi...nella stanza è comparsa anche Selina e...si sono polverizzate...ci sono caduta, ho consegnato loro tutto ciò che volevano...mi sento così in colpa”
“Non è colpa tua Musa, ognuna di noi lo avrebbe fatto al tuo posto, adesso dobbiamo solo scoprire a cosa le servono questi oggetti, come hanno fatto le Trix ad uscire dal Legendarium e...”

La fata della natura si interruppe non appena Bloom cadde a terra priva di sensi.

“Bloom!”

“Bloom, svegliati Bloom!”

Gridò Stella scuotendo l'amica.

Dopo qualche minuto, la fata del fuoco aprì piano gli occhi azzurri e si guardò attorno spaesata.

“Bloom, stai bene?”

“Si...Sì Aisha...”

“Ne sei sicura? Sei così pallida”

“No Musa...io...io sto bene, ho avuto solo un capogiro”

Mentì la rossa.

“Che ne dite di tornare a mensa? Ho lasciato una torta alla panna che non si mangia da sola, in più Musa non ha ancora fatto colazione, e il miglior rimedio per i capogiri sono gli zuccheri”
“E va bene Stella, andiamo”
Acconsentì Tecna, uscendo dall'infermeria seguita a ruota da Stella, Flora, Aisha e Musa.

Bloom rimase ferma qualche secondo.

Non avrebbe detto alle amiche ciò che aveva visto mentre era priva di sensi, non voleva allarmarle ancora di più.

Voleva auto-convincersi che ciò che aveva visto non era reale, che si era trattato solo di un semplice sogno, lui non poteva essere tornato davvero.

“Bloom! Sbrigati tesoro, o Stella mangerà anche la tua porzione”
“Arrivo subito Flora”

Il problema è che però avvertiva sempre di più la sua fiamma.

Lui stava diventando più forte.

 

 

Angolo mio:

Salve a tutti!

Scusate l'assenza, ma l'inizio della scuola, dello sport ed il ritorno alla vita reale non mi hanno lasciato un secondo di tempo libero.

 

Comunque sia, eccomi qua, grazie questi tre giorni di festa ho potuto aggiornare.

 

Spero che come terzo capitolo vi sia piaciuto, secondo voi cosa ha visto Bloom nel sogno?

Come continuerà la storia?
 

Vi invito come sempre a lasciare una recensione per farmi sapere cosa ne pensate...e niente.

Scusate ancora, a presto!

Bacioni Maida


 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: Occhi sognatori