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Autore: Yoko_kun    13/05/2009    1 recensioni
Questa fanfic è composta da diverse storie brevi dedicate a più coppie!!! Leggete per capire meglio e per vedere se c'è anche la vostra coppia preferita! ^^
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione! C'è un piccolo spoiler per quanto riguarda il passato di Neliel e di Nnoitra!!!
Detto ciò vi lascio alla storia!!! Buona lettura!
***
Sabbia e sangue.

La osserva con attenzione.
In pochissi attimi fa scorrere i suoi occhi lungo il suo profilo.
Il suo splendido profilo.
E intanto la mente corre, corre lontano. A diversi anni prima.
“Passano gli anni, ma tu resti sempre la stessa eh, Neliel?”
Formula quel pensiero mentre osserva il suo sangue scendere a macchiare la sabbia.
“Non è cambiato nulla da allora”
Si ferma a guardarla ancora come se fosse ipnotizzato, e intanto nella sua mente riaffiora nitido il ricordo di quel giorno.
Le loro lame che si incrociano, la sensazione di forza opprimente e di gran lunga maggiore.
Quella sensazione di profondo odio. Quella sensazione di profondo desiderio.
Desiderio, sì di vincerla, ma sopratutto desiderio di lei. Semplicemente e puramente lei.
Aveva ragione quando lo ammoniva dicendo che era solo una bestia, dedita solo a soddisfare i suoi desideri e bisogni.
E lui aveva desiderio e sopratutto bisogno di lei.
Aveva bisogno di vederla, di insultarla di provocarla e di lottare per poi perdere contro lei.
Lo aveva sempre sentito quel desiderio, fin dal primo momento che l'aveva vista.
Voleva distruggerla e voleva che lei lo distruggesse.
All'inizio aveva ignorato quella sensazione, anche quando aveva iniziato a dargli un po' più di attenzione credeva che il suo desiderio fosse solo di scoparsela.
Ma non era così. Era qualcosa di più profondamente perverso.
Lui sentiva la necessità più pura di lei, nel senso più esteso della parola e di null'altro.
Col passare del tempo si era reso conto che non poteva e non voleva venir meno al quel desiderio e alla voglia di soddisfarlo. E così faceva di tutto per incontrarla lungo i corridoi e alla fine finivano sempre a litigare, quando non la trovava in giro andava a trovarla nella sua stanza e come sempre cercava di provocarla. La sfidava tutte le volte possibile.
Si incazzava come una belva, per non riuscire a sconfiggerla, e si compiaceva profondamente di averla potuta avere per sé.
Lui odiava lei. Solo lei.
Lei odiava lui. Solo lui.
Era qualcosa di unicamente loro e di infinitamente e perversamente sbagliato.
Ma chi se ne fregava. Erano arrancar di certe cose se ne potevano anche sbattere.
Probabilmente lei non aveva mai provato fino in fondo quella sua stessa sensazione, e probabilmente era disgustata dal suo modo di fare, ma poco importava, a lui interessava solo saziare quel suo appetito, placare quella sua sete.
Alza la spada, il rumore di lame che stridono lo riporta alla realtà.
Cerca di colpirla con diversi fendenti ma lei agilmente evita ogni suo attacco.
“Che corpo maledettamente perfetto hai dannata puttana. Sei una macchina da combattimento di infinito potere e di infinita bellezza”.
Sente ancora la sua lama gelida tagliare la sua durissima pelle.
“È così che mi piaci lo sai? Violenta, assassina...senza pietà! Finalmente hai smesso di perderti inutilmente il quel tuo buonismo del cazzo! Siamo entrambi animali da combattimento! E allora combattiamo!!!!”
Si getta all'attacco, con foga e ferocia. E intanto dentro di lui lo sente pulsare.
Pulsa con inaudita violenza in lui. Pulsa con tanta forza da essere impossibile da contenere.
È di nuovo quel desiderio. È stato troppo tempo senza possibilità di soddisfarlo.
Lei era diventata una mocciosa buona solo a piangere, e si era dimenticata di lui.
Come aveva potuto fare una cosa del genere, dimenticarsi di lui? Ma ormai aveva poca importanza. Era tornata al suo antico splendore. E finalmente potevano ancora combattere.
Erano stati per troppo tempo distanti, ma quel loro perverso legame non si era affievolito neppure un po'.
E mentre il sangue di lui scende a impregnare ancora la candida sabbia la memoria riscappa indietro.
Il giorno in cui le aveva spaccato la maschera e l'aveva ferita, riducendola a una bambina.
Che sensazione inebriante e splendida lo pervadeva nel momento in cui l'aveva colpita. Il solo ricordo, anche oggi, gli dava una forte scarica di adrenalina.
Se ne stava andando sicuro che, al ritorno di lei, lui sarebbe stato tanto potente da poterla battere. E forse allora sarebbe anche riuscito a potarsela a letto.
Ma gli premeva di più poter di nuovo combattere con lei.
Poter vedere di nuovo il sangue impresso come un marchio sulla pelle bianca del deserto.
Per sentire di nuovo il desiderio e la rabbia invadergli il corpo mischiandosi in una miscela perfetta.
Ma a vederla rimpicciolire pochi attimi dopo era stato un brutto colpo per lui. Aveva perso la sua unica possibilità di soddisfare quella sua voglia.
Poco male. Il tempo e il destino erano stati clementi con lui.
E ora poteva di nuovo affrontarla.
Poteva di nuovo saziarsene.
E mentre i due combattono ancora animati dal loro antico rancore dal loro antico perverso sentimento, il deserto si macchia ancora del loro sangue, rendendo rossa la sua candida sabbia.



***
Vorrei ringraziare di cuore Kuchiki_girl per aver commentato! E ringrazio anche chi continua a commentare!!!







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