XXVIII
~
Emma ’s side~
Nonostante
dovessi essere arrabbiata con Regina, stare con lei mi aveva fatto capire che
potevo perdonare i miei. Eravamo proprio a casa loro, a discutere quando Regina
entrò.
Robin
è in pericolo! Zelena non so come, è a New York con lui e Roland! – disse
guardandomi.
Che
cosa? Com’è possibile, l’abbiamo vista morire in quel video – risposi.
È
quello che ci ha fatto credere! La cosa peggiore è che ha un accordo con Gold.
Io sto andando a New York – disse uscendo poco dopo.
La
seguì poi a casa sua, dove nel vialetto stava mettendo la valigia nel
portabagagli.
Andare
a New York non è una buona idea! Se fosse una trappola di Zelena?- dissi
guardandola e avvicinandomi.
Robin
è in pericolo, Emma! – mi disse.
Non
andarci da sola! – le afferrai il cappotto chiaro, avvicinandola a me.
Sta
tranquilla non preoccuparti! – mi disse – mi occupo io della sorellina perfida
- disse mettendo le mani sulle mie.
A
New York è diverso, senza la magia – sospirai e presi il fodero della pistola –
Ascolta, se non vuoi compagnia, almeno prendi questa – gliela porsi – Spero non
ti serva.
Emma,
sei ancora arrabbiata per quel segreto? – disse guardandomi. Il suono dei
nostri telefoni ci destò – E’ Henry!
Era
un video messaggio, dove ci avvisava che Crudelia l’aveva rapito, e che avremmo
dovuto uccidere l’autore per riaverlo. Guardai Regina, sapevo cosa vedeva nei
miei occhi, ero furiosa.
Emma,
non fare così, l’abbiamo già salvato – disse mettendomi le mani sulle spalle – Andiamo!
Tornammo
a casa e parlai con i miei e Uncino, lui era affezionato ad Henry, e in fondo
non sospettava nulla di me e Regina.
Il
fatto di schiacciare il cuore di Crudelia mi alletta molto – disse Regina.
Regina!
– la riprese mia madre guardandola.
Snow
tranquilla, è il cuore di Emma che stiamo proteggendo non il mio! – disse.
Dopo
la decisione di mandare i miei a cercare l’autore uscì con Regina e Uncino.
Oh,
andiamo Emma ti stai comportando come una bambina capricciosa – mi disse mentre
camminavamo sotto la pioggia e lei sotto il suo ombrello.
Non
accetto consigli da una donna che serbava rancore per una bambina di dieci
anni! – dissi guardandola.
Emma
adesso basta – disse e mi voltai.
Tesoro,
se non vuoi ascoltare Regina, ascolta me! – disse Killian.
Sapete
una cosa? Proseguo da sola! – dissi alzando il passo.
Emma
Swan! – disse Regina autoritaria ma me ne fregai, continuai a camminare. Poco
dopo sentimmo la voce di Henry e ci dividemmo, perché quei due non sapevano da
dove provenisse. Quando arrivai da Henry, Crudelia l’aveva già sotto tiro. Non
le avrei permesso di fargli del male. Continuava a minacciare mio figlio, così
sollevai le mani e la colpì. Non credevo il colpo potesse essere tanto forte,
la vidi indietreggiare velocemente e corsi verso di lei. La afferrai da una
mano, ma scivolava.
Dannazione,
tieniti forte! – le dissi – Cerca di darmi l’altra mano –la sentivo scivolare e
tentavo di afferrare la sua dannata pelliccia – Crudelia! – urlai mentre mi
restava in mano solo il suo guanto di pelle nero e lei precipitava di sotto,
immaginò morì sul colpo.
Mamma
– Henry si strinse a me, impaurito – Mamma!
Va
tutto bene ragazzino, stai bene! – lo strinsi forte a me e guardai ancora la
donna di sotto, ormai esamine.
Emma
– sentì le voci inconfondibili di mia madre e Regina.
Crudelia
è morta! – dissi e guardai Regina, che si affacciò e poi si strinse a noi.
Henry
tesoro? – gli accarezzò il viso e mi guardò – Sta bene! – disse alludendo a
nostro figlio. Senza di lei sarei crollata, sapeva cosa provassi evidentemente.
~Regina’s
side~
Avevo
detto ad Emma, che Henry poteva stare con me per quella sera, se lei voleva
stare un po’ per conto suo, ma poi mi resi conto che non era per niente
ragionevole che lei stesse sola, non dopo quello che era successo. Così mi
voltai dalla credenza dove avevo preso due bicchieri e le andai incontro.
Emma,
resta! – dissi porgendole il sidro – Capisco come ti senti!
No,
non lo sai tu – si mise in piedi – Ti prego non voglio dirti cose che non
penso. Anche se tu uccidevi per divertimento.
Emma!
– restai di sasso, non credevo certo mi avrebbe rinfacciato così il mio
passato, tanto meno lei – Sei arrabbiata, confusa, questo lo capisco ma è stato
un incidente! Tu non ne avevi l’intenzione, è stata legittima difesa lo sai
bene! – le dissi avvicinandomi a lei e prendendole le mani.
Regina,
è questo il problema volevo – disse.
No,
tu non volevi, lo hai fatto per proteggere Henry! Lo avrei fatto anch’io! –
dissi sincera.
Regina
ma non l’hai fatto! Io non sono riuscita a controllare il colpo, io l’ho uccisa
–mi disse mettendosi in piedi – Meglio che vada potrei fare del male anche a
voi!
Mi
misi in piedi e la raggiunsi da dietro. La strinsi e poggiai il mento sulla sua
spalla, e lei portò le mani sulle mie.
Resta
Emma! Io non ho paura di te e mai ne avrò! – dissi voltandola nell’abbraccio –
Noi superiamo tutto assieme e se te ne vai, non posso aiutarti! - dissi poggiando la fronte alla sua e guardando
la sua espressione.
Tu
sei troppo per me Regina! – disse guardandomi e provando ad allontanarsi, ma la
trattenni a me.
No,
sei tu troppo per me! Ma ci stiamo provando no? E per adesso sta andando bene!
Io sto bene con te Emma – dissi poggiando un lieve bacio sulle sue labbra – per
me non sei solo la salvatrice, ma la donna che assieme ad Henry mi sta
cambiando, in meglio ovvio – sorrisi perdendomi nei suoi occhi. C’era tanto
altro che avrei potuto dirle, ma mi godetti quel momento, finché non ci
addormentammo sul divano.
~Emma’s
side~
La
mattina seguente andammo tutti da Granny per la colazione. Ero dell’opinione
che Gold dovesse pagare per quello che aveva fatto. Lui assieme all’autore sapeva
che Crudelia non potesse fare del male ad Henry e mi aveva dunque costretto ad
ucciderla, per il suo piano, di farmi passare all’oscurità. Nel momento in cui
stavo per uscire, Malefica fece la sua comparsa e disse:
Adesso
dovremmo lavorare insieme! – la guardai – Tremotino ha ingannato anche me! Ho
bisogno che mi aiuti signorina Swan – disse e la osservai – Tu sei brava a trovare
le persone, vorrei che trovassi mia figlia Lily – pronunciò quel nome e poi
tutto il resto lo sentì ovattato. Andai via in tutta fretta, dove? In
biblioteca a cercare informazioni su Lily. Si proprio lei, e distinsi anche la
sua stella sul polso destro.
Non
ci credo te conosci questa ragazza! – disse Regina stando in piedi – Come mai?
Ricordi
la mia migliore amica? – dissi voltandomi verso di lei – E’ lei!
Quella
di cui mi hai parlato? La ragazza che hai allontanato? – disse sedendosi sulla
scrivania.
Com’è
possibile che sia diventata amica della bambina che i miei hanno bandito? –
dissi guardandola.
Emma?
Ascoltami andiamo a New York, sai che devo salvare Robin e tu cerchi Lily –
disse.
Una
gita tra amiche? Non mi serve la babysitter, se – la guardai.
E
se fossi io a volere il tuo aiuto? Non sono mai stata a New York tu si! – disse
sorridendomi – La vogliamo dare questa spinta al nostro destino?
Robin
lo salvi perché speri torni da te? – dissi guardandola.
Lo
salviamo, così dimostreremo a Gold che si sbaglia su di te! – disse e mi prese
la mano che giocherellava con il mouse – Emma?
Si
va bene, andiamo – mi misi in piedi e le lasciai un bacio sulla guancia.
La
accompagnai al municipio, dove salutai Henry, Uncino e i miei. Regina poi uscì salutando
e stringendo Henry in un abbraccio.
Hai
preso tutto?- le chiesi guardandola.
Sì,
ho preso la pergamena di Ingrid, nel caso avessimo problemi con il confine! –
disse salendo in macchina e allacciando la cintura.
Perfetto
– salì a mia volta in auto e sospirai.
Emma
va tutto bene? – mi prese la mano inconsciamente, ma non la lasciò – Dimmi
tutto.
Beh,
ho scoperto che Lily viveva a mezz’ora da Boston dove vivevo io cinque anni fa!
Non capisco! – la guardai.
Ehi?
Te l’ho detto è il destino! Siete destinate, forse – disse mordendosi il
labbro.
Cosa?
No! L’ho respinta e poi beh io sto cercando di stare con te! – dissi
stringendole la mano di rimando.
Mi
racconti cosa è successo esattamente tra voi due? – disse ed io la fissai. E poi
presi a raccontarle tutto.
Arrivammo
dopo alcune ore, dove il mio contatto mi aveva detto che Lily viveva. Posto
fatiscente, dove soprattutto Regina, lo notai subito, non avrebbe mai voluto
mettere piede. Bussai alla porta, ma fu un altro tipo a dirci che Lily era
morta.
Cosa?
– chiesi sconcertata e percepì l’espressione di Regina, dietro di me.
Oh
ma tanto non mancherà a nessuno, era una tipa strana, è morta da ubriaca, era
una perdente – quella serie di parole, dette così mi fecero scattare qualcosa e
afferrai il tipo atterrandolo al muro. Alzai il pugno, ma la mano di Regina e
la sua voce che ripetevano il mio nome, mi fecero rinsavire.
Emma,
non ne vale la pena! – disse guardandomi e lasciai il tipo – Ehi? Va tutto
bene? – abbassai lo sguardo e annuì allontanandomi.
Salimmo
in macchina e sapevo che Regina non si sarebbe tenuta per se quella domanda.
Ti
va di parlare di quanto è successo? – mi chiese.
No!
– dissi secca.
Emma,
stavi per sfondare la testa a quel tipo – disse guardandomi.
Non
sto cedendo al male e che Lily è morta ed è per colpa mia! Aveva la mia
oscurità, ne sono responsabile.
Emma
– disse Regina avvisandomi e guardando la strada c’era un grosso lupo sul
nostro tragitto. Sterzai di scatto e finimmo fuori strada. Gomma forata e lupo sparito
nel nulla. Mi è già successo, quando stavo andando via da Storybrooke! – dissi
a Regina.
Questa
è sfortuna non destino! – disse guardandomi – forza io mi occupo della ruota e
tu del caffè, c’è un’indicazione proprio lì – disse e la seguì. Io entrai nella
caffetteria e Regina andò dal benzinaio. Mi sedetti chiedendo caffè e aspirine.
Quando la cameriera versò la bevanda calda nei bicchieri di carta, mi accorsi
della sua voglia, era lei. Si allontanò e Regina si sedette difronte a me ed io
rimasi stupita.
Che
c’è? Un altro lupo? – disse ironica.
No,
la cameriera è lei, Lily! – dissi porgendomi verso di lei. Mi feci forza e le
andai a parlare, le dissi tutto del nostro passato, ma lei non voleva una mano.
Non viveva in una buona situazione, anche se me lo voleva far credere, andando
a prendere “sua figlia” dall’autobus.
Emma
ma che fai? – mi chiese Regina, mentre uscivo dalla caffetteria.
Conosco
il suo vero indirizzo, adesso andiamo da lei e la aiuterò questa volta! – dissi
mettendomi in macchina. Arrivammo poco dopo. Entrammo e ci guardammo in giro.
Emma?
– mi chiamò Regina e mi ritrovai davanti ad un tabellone con tutti gli indizi
che portavano a noi.
Lei
sa tutto! Vuole vendicarsi! – dissi guardando.
Di
te? – disse guardandomi preoccupata.
No,
dei miei genitori! – dissi sentendo il rumore della mia macchina e con Regina
corremmo fuori.
Emma,
la pergamena è in macchina! – disse passandosi una mano tra i capelli.
Adesso
ha anche il modo per entrare in città. Presto – dissi prendendo una chiave
inglese e sfondando il vetro di una macchina.
Emma
ma che fai! – disse Regina.
Ha
rovinato già una mia famiglia, non lo farà ancora, sali – ingranai la marcia è
partì.
Lo
fa ogni volta, mi rovina la vita! Adesso vuole prendersela con i miei, la
fermerò! – dissi.
Ci
riuscirai, ma Emma, adesso calmati! O farai qualcosa di cui potrai pentirti –
disse mettendomi una mano sul braccio, che era sullo sterzo.
Oh
davvero? Perché farai con calma con Zelena, se tocca Robin la ammazzi? Giusto?
– la guardai per un istante – Beh farò la stessa cosa con Lily!
Attenta
Emma, stai parlando come – la interruppi.
Come
un cattivo, beh, vostra maestà questa è la vita reale! – guardai la strada – Se
intendi fermarmi, allora cerca da sola la strada per New York – ero stata dura,
non meritava di essere trattata così da me. Mi stava aiutando ed io non lo
stavo apprezzando. Raggiunsi il mio maggiolone e provai a tagliare la strada a
Lily, ci riuscì poco dopo e scesi dalla macchina rincorrendola. Due scazzottate
e la allontanai, ma Regina era troppo vicina a lei, infatti, Lily la afferrò.
Lasciala
andare! – dissi uscendo la pistola dal fodero. Teneva il braccio intorno al
collo di Regina ed io, stavo per perdere la testa.
Emma
mettila giù! – vidi lo sguardo spaventato di Regina – Sei la salvatrice
ricordalo!
Sono
già un’assassina, Regina e lo sai! – le dissi.
Crudelia
è stato un incidente! – mi pregava con gli occhi – Se premi quel grilletto, farai
un passo ancora contro l’oscurità e non si torna indietro, Emma, io lo so! Mettila
giù.
Ascolta
la tua amichetta Emma! – disse Lily – Che assurdità, tu e la regina cattiva, amiche
per la pelle.
Sta
zitta! – urlai guardandola. Era fuori luogo che lei facesse allusioni.
Emma
non darle ascolto! – continuai a fissare il suo sguardo così non sarei
crollata. Regina me lo aveva promesso. Poi tirò una gomitata a Lily, che la
mollò, corse poi da me – E’ finita, sto bene! – disse mettendo la mano sulla
pistola e facendomela abbassare – Va tutto bene – avrei voluto stringerla,
ringraziarla per quello che aveva fatto per me.
Grazie!
– dissi guardandola intensamente.
~Regina’s
side~
Per
fortuna, almeno in questo sono riuscita a impedire ad Emma, di commettere un
altro errore, uno sbaglio che l’avrebbe messa sulla via dell’oscurità. Ma
adesso avevo un altro problema. Malefica che stava custodendo il cuore di
Belle, con il quale stavo ricattando Gold, mi aveva detto che era finito
nuovamente nelle mani di quel verme, Robin era in pericolo.
Emma,
mi dispiace! – dissi dopo averle detto tutto. Con quello che avevamo avuto da
fare non glielo avevo riferito. Mi sorrise e invitata la sua amica a venire con
noi, partimmo per andare a New York. Arrivati, fu Emma a condurmi alla sua
porta. Questa era la resa dei conti, tra me e Zelena, tra me e Robin e forse
tra me ed Emma.
Robin?
– continuai a bussare alla porta.
Regina
che cosa ci fai qui? – disse guardandomi, dopo aver aperto e abbracciandomi.
Sapevo quanto male potesse fare a Emma, ma al momento dovevo pensare a Robin e
Roland, Zelena per fortuna non c’era ma sarebbe tornata. Dissi a Robin che
dovevamo andare via, ma la mia sorellina tornò in quel momento e dopo una prima
finzione, si rivelò da Marian alla strega perfida.
Ciao
sorellina! Oh maritino, lo dici tu alla sorellina o lo faccio io? – disse
avvicinandosi a me e sentì Emma mugugnare – Problemi salvatrice?
Che
cosa devi dirmi Zelena? – guardai anche Robin.
Aspettiamo
un bambino! – disse lui ed io non potei crederci. Ed io che credevo mi amasse,
invece, lui, beh non era così.
Tu
volevi farmi solo del male, eccoti accontentata! – dissi – E’ sempre stato il
tuo scopo! – dissi sbraitando e sentì le mani di Emma sulle mie spalle.
Regina,
calmati! – mi disse – Adesso, mi stai spaventando – questi gesti mi riempivano
di tenerezza. Emma era dolce nonostante quello che stesse passando, Gold non ci
sarebbe riuscito, no non me l’avrebbe
portata via.
Andiamocene!
– dissi prendendola per un braccio e mi stavo già avviando fuori quando.
Regina
Emma! – sentì la vocina inconfondibile di Roland che ci chiamava e mi chinai ad
abbracciarlo. Poi si fece prendere in braccio da Emma. Era un qualcosa di molto
strano ma bello e particolarmente commuovente.
Ehi
piccoletto! – sorrise Emma tenendolo tra le braccia – Come sei cresciuto! - disse mentre io gli carezzavo la schiena.
Che
famigliola felice – esordì Zelena e la minacciai con uno sguardo.
Sta zitta strega! – dissi.
Buona sera oncer, oggi martedì sto pubblicando questo nuovo capitolo. Con ogni probabilità lo stabilirò come giorno di pubblicazione. Assodato questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e come saprete si avvicina il momento della verità, ma di che verità starò parlando? Beh continuate a seguire la mia ff e lo saprete! Alla prossima xoxo
ps: qui sotto le foto dell'ultima scenetta
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