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Autore: Echocide    05/11/2016    11 recensioni
Quindi se divento più alto di te...tipo così, mi sposerai, vero?
Che ne dici di vedere se quel momento arriverà realmente, tappetto?

Una scommessa fatta ingenuamente, da bambini, lega Adrien e Marinette: purtroppo, però, la vita li divide e i due si perdono di vista, non incontrandosi più.
Dopo sette anni, Adrien torna a Parigi e sembra più che mai determinato a vincere la scommessa che fece da piccolo...
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Vuoi scommettere?
Personaggi: Adrien Agreste, Marinette Dupain-Cheng, Altri
Genere: romantico, fluff, slice of life
Rating: PG
Avvertimenti: longfic, AU
Wordcount: 1.367 (Fidipù)
Note: Ci vediamo a fine capitolo!



Qualche mese dopo…

Marinette si strattonò il vestito, osservando il palazzo di fronte come se fosse un patibolo e lei la condannata a morte; quasi sussultò quando una mano calda si posò sulla schiena: «Qualcosa non va, my lady?» le domandò Adrien, affiancandola e facendole l’occhiolino, rimediando in cambio un’occhiata disperata: «Cosa c’è che non va?»
«Dobbiamo per forza andarci?»
«Ci va tutta la nostra classe, dobbiamo esserci.» dichiarò deciso il ragazzo, indicando con un cenno del capo l’hotel gestito dal padre di Chloé, nonché sindaco di Parigi: «Sarebbe un po’ strano, no? E poi di che hai paura: sanno tutti che stiamo insieme…»
«Sì, dato che qualcuno mi ha baciato appena entrata in classe il giorno dopo la…la…» la ragazza si voltò dalla parte opposta, facendosi aria al viso con la mano e ignorando il risolino divertito del biondo.
«Dopo la tua dichiarazione o la mia proposta? Mh. Comunque era bene mettere le cose in chiaro con Testa di pomodoro, tante volte avesse avuto ancora un piano di conquista in mente e…»
«Ignorando il fatto che Chloé mi avrebbe reso la vita un inferno…»
«Ehi, ti ha invitato alla sua festa!»
Marinette si voltò, incrociando le braccia al seno e ignorando il fatto che lo sguardo di Adrien si era catalizzato su una certa parte del suo corpo: «Ti ricordi cosa è successo l’ultima volta che sono andata a una festa di Chloé?»
«Come potevo saperlo? Ero in America fino a qualche mese fa!»
«L’ultima volta che sono andata a una festa di Chloé, c’eri anche tu.» sentenziò Marinette, schioccando le dita davanti al viso del giovane e riportando la sua completa attenzione su qualcosa che non fosse il suo seno: «E piantala di guardarmi il…insomma, hai capito.»
«Sto iniziando a preferire quando eri balbettante e timida, sai? Era più facile sbirciare…» borbottò il ragazzo, mettendo il broncio: «Comunque non ricordo nessuna…ah. No. Ho capito.»
«Ecco.»
«Beh, almeno stavolta non sei vestita da principessa.»
«Adrien…»
«Andrà tutto bene, Marinette.»
«L’ultima volta che hai detto queste esatte parole, siamo stati beccati dal professor Plagg. In biblioteca. E tu…»
«Ed io ero quasi vicino alla meta.» sbuffò il biondo, scuotendo il capo: «Maledetto uomo fissato con quel formaggio puzzolente!»
«Adrien!»
Una risata divertita li fece voltare entrambi, in tempo per vedere Alya e Nino arrivare dalla parte opposta della strada: «State di nuovo bisticciando?» domandò la ragazza, raggiungendo l’amica e sorridendo quando quest’ultima le si buttò fra le braccia, guardando in cagnesco il proprio ragazzo: «Seriamente, se qualcuno mi avesse detto che vi avrei visto litigare un giorno sì e l’altro pure…beh, gli avrei dato del pazzo! Soprattutto se penso a quando Adrien è tornato…»
«E’ lei! E’ passata dal balbettare al riprendermi ogni tre per due.» dichiarò il biondo, facendo una smorfia in direzione della mora: «Ad averlo saputo, avrei fatto di tutto per tenermi la fidanzata balbettante.»
«Basta. Ti lascio.»
«Ok.» assentì Adrien, sorridendo alla mora che, liberata Alya dalla propria stretta, si avvicinò a lui: alzò una mano, stando ben attento a non rovinare l’acconciatura – era certo che Marinette lo avrebbe ucciso in quel caso – e le carezzò il capo: «Andrà tutto bene. Ci sono io. Ci sono Alya e Nino. Quella strega cattiva di Chloé non ti farà assolutamente nulla…»
«Ma non si erano appena lasciati?» domandò Nino, voltandosi verso Alya e cercando in lei una qualche spiegazione: «Cioè l’hanno detto ora…»
«Tu dai ancora retta a quello che dicono? Da quello che mi risulta, solo questa settimana, si sono lasciati dodici volte.»
«Quindici, veramente.» dichiarò Adrien, sorridendo agli amici: «Tu non eri presente in libreria, al panificio dei suoi e a casa mia.»
«Oh, pardon. Purtroppo non posso essere sempre con voi e monitorare ogni volta che vi mollate.» dichiarò la castana, ridacchiando: «Ah! Giusto! Devo dirvi una cosa! Indovinate chi ha visto Chloé e Nathanael vicino al Louvre l’altro giorno?»
«Fammi indovinare…» mormorò Adrien, picchiettandosi le dita sulle labbra: «Tu?»
«Esattamente!» dichiarò Alya, annuendo con la testa: «E devo dire che mi sono sembrati molto intimi, a un certo punto Nathanael l’ha presa per mano…erano così carini! Ed è strano per me pensare qualcosa di carino su Chloé. Davvero, il mio cervello non riesce a mettere assieme i due concetti.»
«Povero Testa di pomodoro…» sentenziò con un sospiro lugubre Adrien, ridacchiando quando Marinette lo spinse leggermente: «Ehi, devo compatirlo un po’! Era il mio rivale!»
«Non è mai stato tuo rivale, Adrien.»
«Già perché tu eri follemente innamorata di me dall’inizio…»
«Ecco. Adesso fanno i piccioncini. Prima si lasciano, poi amoreggiano…questi due non li capirò mai.» sbuffò Nino, scuotendo la testa e avviandosi con Alya verso l’hotel: «Quando avete finito, raggiungeteci.»
Adrien annuì con la testa, osservando gli amici entrare nell’edificio e poi tornò a voltarsi verso Marinette: «Sei pronta?» le chiese, prendendole una mano e portandosela alle labbra: «Andrà tutto bene, vedrai.»
«Ne sei sicuro? Veramente sicuro? Al cento per cento?»
Il ragazzo sorrise, chinandosi verso di lei e catturandole le labbra in un bacio veloce; sorrise contro le labbra di lei, sentendola mugugnare qualcosa e si allontanò di poco, poggiando la fronte contro quella di lei e tenendo lo sguardo verde in quello celeste di lei: «Certo. Vuoi scommettere?»



Ebbene sì, Vuoi scommettere? si conclude qui: lo so, è inaspettato e improvviso ma era giunto il momento di mettere la parola 'fine' a questa storia.
Quando non ho più niente da dire, quando mi accorgo di aver detto quello che volevo dire, capisco che è il momento in cui la storia si deve concludere prima che da buona minestra (sempre se è una buona minestra) diventi un brodino insipido perché l'ho allungato troppo; e quindi, con le due parole che Adrien ha adorato ripetere in questi pochi capitoli e che hanno dato il titolo alla storia, si conclude questa avventura di Adrien e Marinette ma, come ben sapete, non sarà l'ultima: la mia mente è una fucina di idee e, piano piano, cercherò di portarle tutte.
E niente, ancora una volta voglio ringraziarvi tutti quanti: grazie per i vostri commenti, grazie per il fatto che leggete le mie storie e mi supportate e...
Beh, semplicemente grazie!
Perché è merito vostro se sono ancora qua a rompervi con le mie storie, quindi grazie grazie grazie grazie!
   
 
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