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Autore: TokioFastFoodTK    06/11/2016    1 recensioni
"Nemmeno la stanchezza gli avrebbe permesso di chiudere occhio quella notte.
Una volta tornato ai sotterranei di Serpeverde si premurò di chiudere le lunghe tende verdi e argento del suo letto a baldacchino ed iniziò a fantasticare su di lei, imprimendo quel sorriso nella sua mente. D’altra parte, nella torre di Grifondoro, una giovane ragazza dai capelli crespi ripensava al breve e stranissimo incontro con uno dei suoi nemici mortali.
Draco Malfoy."
Prima OneShot sulla coppia Dramione, chiaramente ispirata alla canzone "You're Beautiful" di James Blunt.
Sperando apprezziate, TokioFF
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Tutti i personaggi di questa storia appartengono a J.K. Rowling. 
Questa storia non ha alcuno scopo di lucro. 
 




You’re beautiful 
 
 
My life is brilliant
My love is pure
I saw an angel, of that I’m sure
She smiled at me in the subway
She was with another man
But I won’t lose no sleep on that
‘cause I’ve got a plane
 


I anno – Hogwarts Express
Viaggiare in treno era una delle cose che più preferiva al mondo, gli trasmetteva una certa calma e guardare fuori dal finestrino lo faceva volare con la fantasia verso luoghi meravigliosi. Forse anche stare lontano da Malfoy Manor lo tranquillizzava, avrebbe rivisto suo padre solo durante le vacanze di Natale, dopo quattro mesi. Mentre il treno sfrecciava senza sosta sulle rotaie, lasciandosi dietro sbuffi di fumo, vide una voluminosa massa di capelli crespi camminare velocemente attraverso il corridoio del vagone  con uno sciocco ragazzino al seguito.                                     
Incrociò il suo sguardo quel tanto che bastò a scambiarsi un sorriso, solo un sorriso.
Non ci fu il tempo di analizzare accuratamente il suo volto, addirittura pensò di aver sognato.
Riprese i suoi viaggi spettacolari tra le campagne della Gran Bretagna, solo che stavolta era accompagnato da un angelo dal sorriso mozzafiato.
 
 
You’re beautiful
You’re beautiful
You’re beautiful, it’s true
I saw your face in a crowded place 
And I don’t know what to do
‘cause I’ll never be with you
 
 


IV anno – Ballo del Ceppo
Risalendo dai sotterranei, si scroll malamente di dosso la sciocca Serpeverde che aveva deciso di accompagnare al ballo. Arrivati davanti alla Sala Grande si spostò completamente dal suo fianco e restò nascosto in un angolo aspettando, ben lontano da tutti, l’inizio di quella pagliacciata.                                                              
Sentì dei respiri bloccarsi a metà, parecchi volti sconvolti.                                                                               
Sulla cima della scala principale c'era Hermione Granger che, vestita di uno splendido abito blu pervinca, prese a scendere le scale con estrema eleganza.                                                                                                                                                 
Draco si sentì destabilizzato, tanto da fare un passo verso di lei.
Poi la vide sorridere al giovane bulgaro, porgergli la mano ed avviarsi con lui verso la Sala per aprire le danze. Ritornò al suo angolo buio.                                                                                   
Non l’avrebbe mai avuta.
 
Yes, she caught my eye
As we walked on by
She could see from my face that
I was fuckin’ high
And I don’t think that I’ll see her again
But, we shared a moment that will last ‘till the end.
 


V anno
Il giovane Malfoy presidiava I corridoi del castello per conto della professoressa Umbridge, erano ormai le 23:00 e la stanchezza era sul punto di avere la meglio.  Alle 23:04 sentì un chiacchiericcio provenire dall’altro lato del 7° piano.        
Nascosto dietro una vecchia statua di pietra, drizzò le orecchie per captare di chi fossero quelle voci.
“Harry, è tardi! Sarà meglio andare o la Umbridge ci scoprirà.”                                                                                                       
Hermione.                                                                                                                                                         
Con Potter.                                                                                                                             
Odiava Harry Potter e tutto quello che lo riguardasse anche in minima parte: odiava la sua fama, odiava la sua gloria, odiava che lei passasse tanto tempo con lui. Sentì dei passi allontanarsi, aspettò qualche secondo e poi decise di abbandonare il suo nascondiglio. Rimase nuovamente immobile quando, alzando gli occhi verso il punto da dove era sicuro provenissero le voci, scoprì il volto di Hermione.                                    
“Granger” disse lui duro.                                                                                                                                      
Il volto di lei si contrasse in un brivido di terrore, ma gli occhi lo affrontarono carichi di orgoglio. “Malfoy” rispose lei.                                               L’aveva beccata fuori dal letto, quello significava consegnarla alla Umbridge e farle avere una delle sue punizioni. Decise di ignorare bellamente “il protocollo”.              
Rimase a guardarla per qualche minuto, perdendo il controllo mentale che lo rendeva immune da lei ogni giorno. Lei fece lo stesso, lo osservò, poi sorrise e se ne andò.                                                                                                                                                   
L’aveva rivisto, pensò.                                                                                                                    
Aveva rivisto il suo splendido sorriso.                                                                                                      
Nemmeno la stanchezza gli avrebbe permesso di chiudere occhio quella notte.        
Una volta tornato ai sotterranei di Serpeverde si premurò di chiudere le lunghe tende verdi e argento del suo letto a baldacchino ed iniziò a fantasticare su di lei, imprimendo quel sorriso nella sua mente.                                                                                                          
D’altra parte, nella torre di Grifondoro, una giovane ragazza dai capelli crespi ripensava al breve e stranissimo incontro con uno dei suoi nemici mortali. Draco Malfoy. 
 
You’re beautiful
You’re beautiful
You’re beautiful, it’s true
I saw your face in a crowded place
And I don’t know what to do
‘cause I’ll never be with you


VII anno - Battaglia di Hogwarts
La battaglia volgeva al termine, Harry Potter era stato catturato e giaceva morto tra le braccia di Hagrid.                                                                    
C’erano due fazioni ben definite, Lord Voldemort incitava i maghi e le streghe ad unirsi a lui, promettendo il suo perdono.
Il signore e la signora Malfoy posarono lo sguardo sul figlio che, come paralizzato, restava fermo dal lato sbagliato. Tacitamente, lo incitarono a passare dalla loro parte.                                                                                                                                            
Draco però stava guardando altro.
Una giovane donna dai capelli intrecciati, sostenuta da quello stupido di un Weasley. Entrambi guardavano la schiera di maghi oscuri a testa alta, ma la ragazza non poteva fare a meno di sussultare ogni qual volta posava lo sguardo sul corpo dell’amico deceduto.
La osservò per alcuni minuti, era bella.
Era davvero bella.                                                                                                                      
Anche se era tutta sporca, con i capelli aggrovigliati e le spalle ricurve nel tentativo di soffocare gli imminenti singhiozzi.
Poi alzò lo sguardo e finalmente sentì i suoi genitori chiamarlo, guardò la madre supplicarlo, solo allora si riscosse e cominciò a camminare verso il lato oscuro.
 
 
You’re beautiful
You’re beautiful
You’re beautiful, it’s true
There must be an angel with a smile on her face
When she thought up that I should be with you
But it’s time to face the truth
I will never be with you
 


19 anni dopo – Binario 9 ¾
Teneva la mano richiusa sulla spalla di Scorpius e gli sorrideva incoraggiante quando notò un paio di teste rosse sbucare fuori dalla parete di pietra.        
Il suo sguardo corse subito a cercarla, aveva letto da qualche parte che dopo aver ripreso, e superato, brillantemente i suoi studi ed essersi affermata nel mondo del lavoro, aveva sposato Ron Weasley - l’amico sfigato di Potter – e messo su famiglia.
Finalmente la vide.                                                                                                                                  
Non era cambiata per niente. Stessi capelli cespugliosi, stessi occhi curiosi e avidi di sapere, stessa aria da sotuttoio che lo aveva fatto innervosire e innamorare allo stesso tempo, lo stesso sorriso pieno di semplicità che lo aveva ammaliato anni addietro. La guardò e capì quanto fosse davvero felice, abbracciata da suo marito, una mano sulla spalla di quello che sembra essere il loro figlio più piccolo, il volto rigato da lacrime di pura gioia nel vedere la figlia salire su quel treno come lei aveva fatto tanto tempo prima.
Era raggiante.
Bellissima.                                                                                                                                                             
Il suo angelo.                                                                                                                                                                             
Sorrise amaramente, distogliendo lo sguardo da lei e riposandolo su suo figlio, anche lui pronto a salire sul treno.                 
Non si girò più. Prese la mano di sua moglie, la baciò e guardò in faccia alla realtà.                                                            
Non l’avrebbe mai avuta per sé.                                                                                                                                             
Non sarebbe mai stato con lei. 













 
 
  
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