Note: Questa storia è vecchiotta e non ha un'ambientazione specifica. Fate vobis, insomma XD In teoria farebbe parte di una raccolta sui vari tipi di amore, ma è l'unica finita, quindi, per ora, la posto singolarmente. Poi, chissà, se mi riesce di completarne altre, la inserirò in una serie.
Ma quanto si amano questi due? XD




Provocazione

Ogni santissima volta che lo incontrava, provava il prepotente desiderio di farlo a pezzettini.
Punto uno: Trafalgar Law amava punzecchiare la gente.
Punto due: non amava essere punzecchiato.
Punto tre: no, cioè, pretendeva davvero di rompergli le palle e poterlo raccontare in giro senza come minimo un graffio?! Quel giorno Kidd decise che delle provocazioni di Law ne aveva abbastanza.
Si avvicinò al suo tavolo nella locanda e sbatté le mani sul tavolo in legno, facendo sobbalzare il boccale di birra del Chirurgo della Morte.
-Che cazzo vuoi?!- sbottò.
-Il tuo.- rispose l'altro, con un sorrisetto.
Kidd rimase senza parole.
-Chi tace acconsente, Capitano?- domandò il Chirurgo della Morte afferrando il boccale e sventolandolo davanti all'altro. Alla tua salute, colpito e affondato.
E addio tavolo.
Kidd lo distrusse con un pugno.
-Non pigliarmi per il culo, brutto stronzo!-
-Non era mia intenzione.- rispose lui, scostando la sedia con calma. -Immagino che stare sotto non ti piaccia. Allora, prenotiamo una camera?-
A quel punto, Kidd avrebbe voluto distruggere con un pugno l'intero locale e spaccare in testa al maledetto medicastro tutto ciò che gli capitava fra le mani, ma, beh... quello usò il suo dannato potere e si teletrasportò con lui al piano di sopra, in una stanza da letto. A quel punto, qualunque dubbio gli fosse in mente, il rosso l'avrebbe ricacciato. Trafalgar Law era serissimo e il suo sguardo non era folle, era quello di un predatore pronto a colpire la preda. E lui, non riuscì a non lasciarlo avvicinare più del dovuto.
Non dopo che gli disse.
-Hai paura di farlo con me, Capitano? Paura che ti sottometta?-
Paura lui? Niente affatto.
Sfoggiò il suo miglior ghigno e gli fece cenno di avvicinarsi.Gli lasciò invadere i suoi spazi personali, lasciò che lo spogliasse della sua pelliccia e lasciò persino che lo baciasse.
Lo faceva davvero bene.
Ciò che Kidd non gli permise, fu di stargli sopra. Almeno su quello, Law si trovò d'accordo, dopotutto aveva raggiunto il suo scopo.
Aveva avuto ragione riguardo al Capitano: provocarlo era la chiave, Kidd rispondeva sempre alle provocazioni. Era prevedibile, forse, ma quello faceva parte del divertimento. Faceva parte del tutto.
Si chiese, nella sua cabina, la notte seguente, che carta avrebbe potuto giocare se l'avesse rivisto, per ripetere l'esperienza.