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Autore: kayachan    15/05/2009    1 recensioni
I personaggi di Naruto, nell'universo del liceo americano, e delle vicissitudini di ogni adolescente. [NejiTen][NaruHina]
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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KNH High school


Questo capitolo mi ha reso molto fiera delle mie capacità creative: per un momentop ho pensato di non essere stata io quela a scrivere. Comunque aspetto speranzosa le vostre recensioni… Per cui non abbandonatemi, e fatemi sapere se c’è qualcosa che non va. Alla prossima!!!
TokiettinaChan: Sono contenta che ti sia piaciuta. Volevo che ilo primo capitolo fosse un po’ più pieno, però non avevo tempo, così ho pubblicato senza pensarci troppo..Adesso prometto che m’impegnerò di più, e spero che ti piaccia anche il secondo capitolo!!!..


”Quelle due piccole stronze!!”. Tenten era in preda ad una nevrosi. I poveri Naruto e Hinata tentavano di placarla, non tanto perché gli dava fastidio, ma più che altro perché tutto intorno gli altri ragazzi la guardavano con timore.
”Tenten datti una calmata. In questa scuola siamo piuttosto impressionabili, e se esageri potresti finire al manicomio.” Naruto assunse un’aria seria, quella tipica dei secchioni incalliti.”Sai che notizia: la ragazza appena arrivata diventa pazza in meno di un giorno…”
”Piantala Naruto.” Lo zittì Hinata. “E tu cerca di riprendere un tantino di razionalità, visto che hai una certa reputazione di difendere.”
” Cosa vuoi che me ne importi… Al momento la mia unica preoccupazione è estinguere tutte le cheerleader dalla faccia della terra. E purtroppo per il pianeta è un’operazione che impiegherà molto, molto tempo…”rispose Tenten.
“Comunque secondo me, stai ingrandendo la cosa.. Ino e Sakura sono sempre state così: belle, ricche e stronze. E poi credo che ti abbiano preso in antipatia perché mio cugino ti ha parlato”.
”E allora? Cos’è in questa scuola è vietata la comunicazione fra esseri umani di sesso diverso?!?””chiese esasperata Tenten.
”No, ma come circa i tre quarti delle ragazze in questa scuola, a quelle due piace mio cugino, anche se sono già fidanzate.”
”Oh, e dovresti conoscere anche quelli. Il fidanzato di Sakura si chiama Sasuke, mentre quello di Ino, Shikamaru. Ovviamente tutti e due sono amici intimi di Neji, oltre a Gaara, che è il capitano della squadra di football. Insomma tutti quanti insieme formano l’elitè della scuola, o perlomeno loro credono di esserlo.” disse Naruto.
“Tutto chiaro, ma c’è una cosa che non capisco: se tu sei la cugina di Neji, perché non fai parte del suo gruppo?”domandò Tenten.
”Perché non mi andava di appartenere ad un gruppo che non condivide i miei interessi. E comunque per farne parte, come minimo, avrei dovuto far parte delle cheerleader, e l’idea non mi ha mai entusiasmato.”
”E quindi adesso tu e tuo cugino siete…nemici?”
Hinata rise.”No, direi che non siamo molto ‘uniti’. Comunque lui non era così prima. Una volta era un normale ragazzo che andava al liceo.”
Tenten la guardò esterrefatta.” E cosa è successo dopo??”
” Si è fatto trascinare da quei microcefali pompati.”
”E ha lasciato da sola Hinata, quell’idiota. Che spreco, andare con quei figli di papà, solo per essere uno dei ‘più’. E dire che io li ho mandati al diavolo, proprio perché non ne potevo più…”
”Che vuol dire che li hai mandati al diavolo?”chiese ancora Tenten.
”Che prima anche io facevo parte del gruppo di Neji. Pensavo di essere sfortunato, poi però ho capito che era tutto inutile è che non c’era posto per me con loro. Così li ho salutati, e non sono più stato loro intimo amico. Allora io e Hinata abbiamo cominciato a parlare, e abbiamo scoperto di avere tante cose in comune, e siamo diventati i due Sfigati Rinnegati (SR).” I due si guardarono con spirito di cameratismo, e si scambiarono un sorriso complice.
Tenten li guardò sconvolta per le rivelazioni.
”WOW…da fighetti a sfigati…siete proprio forti!!!”sbottò sorridendo.
Hinata e Naruto risero all’unisono, e anche Tenten si fece trascinare.
Finalmente dopo tanto tempo anche lei sentiva di appartenere ad un gruppo, che anche se molto piccolo, era il primo in cui si sentiva così bene. Fanculo alle due cretinette cheerleader : non si sarebbe certamente fatta rovinare la vita da loro. La giornata scolastica però era ormai finita, e i tre ragazzi dovettero dividersi. Hinata e Naruto andarono a casa, mentre Tenten aveva deciso di fare un salto in città per comprare i suoi beni di prima necessità, cioè dei CD.
La strada gliel’avevano indicata Hinata e Naruto, e lei tentò di seguire scrupolosamente le indicazioni: ma naturalmente a metà strada si perse. Era sicura di aver svoltato a tutti gli incroci che le avevano indicato, e di aver guardato tutte le indicazioni. Adesso si sarebbe dovuta trovare in una grande via illuminata con a destra un parco: dov’era in quel momento l’unica cosa che vedeva erano case di mattoni.
In preda allo sconforto, aveva deciso di tornarsene a casa, quando una macchina, una Mustang degli anni’70, fermarsi proprio di fronte a lei. Se non fosse stato che pensava che qualche pervertito la volesse fare salire a forza sulla macchina, avrebbe urlato fino a quando non le sarebbe finita la voce. Una reazione più che normale di fronte ad una Mustang come quella.
Poi lo sportello si aprì, rivelando il suo possessore: Neji Hyuuga.
Il ragazzo aveva uno sguardo beffardo . “Non dirmi che ti sei persa. Perché se è così sei fortunata ad avermi incontrato..”e sorrise sfacciatamente.
“Non mi sono persa. Stavo solo facendo una passeggiata. E comunque cosa ci fai tu qui? Non mi starai seguendo, per caso?”
“No, non ti stavo seguendo. A dir la verità stavo andando a casa. Ma visto che non sai che strada prendere, sono molto felice di poterti accompagnare indietro. A meno che tu non voglia gironzolare in tondo fino a quando non ti stanchi.”Fece un sorriso ironico, che mandò Tenten letteralmente in bestia. Siccome non intendeva sopportare quell’idiota ancora per molto, stava già facendo dietrofront, ma Neji la bloccò.
“Levati di mezzo, immediatamente!!”tuonò la ragazza.
“Siamo permalose, eh?”osservò sarcasticamente il ragazzo, che non si era spostato di un millimetro, rimanendo di fronte a Tenten.”Guarda che non ho alcuna intenzione di molestarti. Se ti offro un passaggio e perché so con certezza che qui non è sicuro. Adesso ti fidi, sì o no?”
Tenten era indecisa, ma siccome non pensava che fosse il caso di perdersi proprio quel giorno, alla fine acconsentì a salire in macchina con Neji. In fondo il ragazzo le era sembrato onesto, quando le aveva detto che era pericoloso quel quartiere. E poi era una cosa davvero stupida rinunciare ad un passaggio gratis solo per orgoglio.
Mentre saliva sulla macchina, si ricordò improvvisamente che quella non era una semplice macchina, ma che stava salendo su di una Mustang. L’emozione la travolse in pieno, ed evidentemente Neji se ne accorse.
“Ti interessi di macchine?”chiese con sincero interesse.
“Non tanto. Però questo tipo di macchine sono le mie preferite. Ne sogno una così da quando ho dodici anni.”
“Questa me l’ha regalata mio padre per il mio compleanno l’anno scorso. Prima era un rottame, poi però l’ha rimessa a nuovo, e ora è come nuova. Per me è stata una fantastica sorpresa. Ma tu come mai non hai la macchina? Credevo avessi più di sedici ani…”concluse sarcastico.
Tenten gli lanciò un’occhiataccia. “ Infatti è così. Il punto è che non posso permettermela. E poi mi sposto continuamente per traslochi vari, per cui il più delle volte preferisco farmela a piedi.”
“Interessante. Quindi sei una patita di auto, ma non t’interessa comprarne una perché sei una patita delle passeggiate. Sei un tipo bizzarro.”
“Ma tu ascolti quando parlo? Non posso comprarmela!! Purtroppo mia madre non guadagna abbastanza, e fra l’altro non sa riparare neanche il phon, per cui lei non potrebbe ripararmi un’auto di seconda mano. “
Neji fece una mezza risata.
A quel punto calò il silenzio e Tenten si sentì molto imbarazzata. E che diavolo!! L’aveva appena conosciuto e le faceva già questo effetto. Poi ripensando a quello che le avevano raccontato Hinata e Naruto, si convinse fortemente che non si stava prendendo una cotta per quel tizio. Inoltre si ricordò immediatamente delle due stupide cheerleader. Se adesso avessero saputo che lei era in macchina con Neji, da soli, e con le strade deserte, probabilmente avrebbero avuto un colpo alle coronarie. La soddisfazione fu tanta, che non riuscì a trattenere una risata.
“Qualcosa di divertente?”chiese curioso Neji.
“Nulla di che. Piuttosto al prossimo incrocio svolta, e poi vai dritto, Ad un paio di metri c’è casa mia.”
“Ne sei sicura? Non vorrai far perdere anche me spero!”
“Tranquillo,questa volta sono sicura.”
E infatti entro un minuto scarso furono di fronte alla casa a due piani di Tenten. La ragazza stava già scendendo dall’auto, ma Neji le afferrò una mano, e l’attirò a sé.
“Non mi merito almeno un grazie come si deve?” Spavaldo e sicuro, l’avvicinò addirittura di più a lui. Tenten era già in preda alla rabbia più nera. Non solo era la seconda volta che le impediva di andarsene, ma adesso voleva anche che gli desse il bacetto d’addio!
“Senti carino ” iniziò trattenendo a stento la rabbia ” è già tanto che non ti stia picchiando qui e adesso. Cerca di non sfidare la sorte, e tornatene a casa senza fare troppo lo scemo.”concluse a denti stretti. La ragazza sperava di averlo almeno impaurito un po’, ma il moretto non si scompose. Anzi si mise a ridere.
“Peccato. Vuol dire che ci sarà un’altra volta.”Le lasciò la mano. Tenten aprì lo sportello con forza, sperando di romperglielo, e lo richiuse con altrettanta forza. Ma quando si girò quell’idiota stava trattenendo a stento una risata. Prima che facesse anche un solo passo verso casa, il ragazzo la chiamò.
“A domani Tenten!!” Mise in moto, e ripartì.
Tra sé e sé, Tenten pensava a quanto avrebbe voluto spaccargli la faccia, così giusto per spirito femminista. Entrata a casa, andò nella sua stanza. Mentre accendeva il computer per scaricare la posta, andò in cucina per prendere qualcosa da sgranocchiare. Quando tornò in camera trovò nella casella le email di tutti i suoi amici delle città dov’era stata. Tutti le chiedevano com’era la nuova sistemazione, e lei pazientemente si dedicò a salutarli e a rispondere a tutti quanti. Quando finalmente ebbe finito, sua madre era arrivata.
A cena fu uno scambio di racconti e aneddoti, durante il quale Tenten scoprì che la giornata della madre non era stata granchè migliore: a quanto pare in una sola giornata, le si era rotto il computer, aveva avuto un terribile mal di testa, e per di più il suo superiore le aveva scaricato le mansioni d’ufficio più pesanti.
Finita la cena, Tenten aiutò la madre a pulire la cucina, e poi s’accoccolò sul divano a guardare un po’ di tv. Purtroppo l’unica cosa interessante, era un film vecchissimo strappalacrime, che le diede letteralmente il voltastomaco.
Siccome era già tardi decise di andarsene a dormire. Come al solito però voleva vedere se le era arrivato qualche messaggio sul cellulare. Andò a prenderlo al’ingresso, ma non lo trovò: tornò in camera sua e non lo trovò neanche lì, e nemmeno nella borsa che aveva usato quella mattina.
Poi, facendo rapidi calcoli, arrivò alla conclusione che lo aveva dimenticato nella macchina di Neji. Si maledisse silenziosamente, e poi cercò nell’elenco che aveva preso la madre quella mattina, il numero di casa del ragazzo, nella speranza di trovarlo ancora sveglio per potergli ricordare di riportare il suo cellulare l’indomani mattina.
Appena lo trovò digitò il numero, e aspettò che qualcuno avesse pietà di risponderle. Dopo poco, qualcuno finalmente rispose. E Tenten sospirò sollevata quando sentì la voce del ragazzo.
“Pronto, casa Hyuuga.”
“Neji, sono io. Scusa per l’ora.” si scusò la ragazza.
“Tenten? Non dirmi che ti sono venuti i sensi di colpa e mi hai chiamato per scusarti e darmi la buonanotte!!”
“Non ti illudere. Ho chiamato solo per dirti se domani potresti ricordarti dui portarmi il cellulare che mi è sicuramente scivolato nella tua macchina.”
“Certo non c’è problema. Ma in cambio domani mi darai quello che mi spetta?”chiese ironico.
“Buona notte Neji”rispose esasperata Tenten.
“Buona notte, Tenten, e sogni d’oro.”
  
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