Nagato si rese sempre più conto di cosa fosse veramente il significato
di amore e amicizia e si dispiaceva di averli capiti solo ora che non poteva
dimostrare questi nuovi sentimenti a Konan e agli
altri.
Mentre
rifletteva su ciò si rese conto di quanto però fosse sbagliato affrontare l’Uchiha.
Nagato : ma così sapranno subito che sei vivo.
Naruto : non temere zio, Sasuke saprà mantenere
il segreto, eheheheh soprattutto doposi
renderà conto di come l’ho conciato, farà bene a non dire niente. Gli Uchiha sono persone orgogliose.
Nagato : Figliolo sono fiero di te.
Naruto : Prima di partire volevo salutare mamma e papà, adesso
è ora di andare…Addio Konoha
ritornerò.
Nagato : Aspetta Naruto, voglio farti
un regalo, tu hai avuto un gesto nobile per Konan,
meriti qualcosa di speciale, allunga la mano destra con il palmo aperto per
favore.
Naruto : ok.
Tutto ad un
tratto sul palmo di Naruto apparve il ciondolo del
primo Hokage che gli venne regalato da Tsunade, esattamente quello che lo stesso Naruto distrusse per liberare la volpe durante lo scontro
con Pain.
Naruto : mmm ma è il mio ciondolo,
grazie Zio, è il più bel regalo che potessi ricevere.
Nagato : non è tutto figliolo, in quel ciondolo non ci sono più
i poteri del primo Hokage, a te non serve più che
qualcuno controlli la volpe giusto? ho fatto in modo che quel potere adesso
serva per richiamare lo spirito di tuo padre, così starà sempre vicino a te,
lui è d’accordo con me, ti starà vicino in qualsiasi momento.
Naruto : mmm ma è meraviglioso, ii io non ci posso credere, finalmente potrò vedere mio
padre quando voglio.
Una lacrima
scese dagli occhi del ragazzo, che bagnò il ciondolo facendolo illuminare.
Yondaime : Le lacrime non si addicono al futuro Hokage vero figliolo?
Naruto : Papà, Papà che bello sono contentissimo.
Yondaime : Naruto, ho chiesto a Nagato di poter mettermi in contatto con te proprio come fa
lui, vorrei che tu facessi una cosa per me, sempre se non ti dispiace studiare
un po’.
Naruto : Cosa intendi padre?
Yondaime : Vorrei che tu andassi a Myoboku prima di partire per il paese del suono, quando
sarai da Mà e Pà digli che
è arrivato il momento di ereditare il rotolo supremo della famiglia Namikaze, in fondo non credo sia giusto che ti fai chiamare
Naruto Namikaze e poi non
sai neppure usare la dislocazione istantanea, ehhehe
che figlio degenere saresti?
Naruto : Cco Cosa dire. Niente sono
felicissimo e non vedo l’ora di leggere il tuo rotolo papà, il fulmine giallo
di Konoha rivivrà, te lo prometto.
Dopo aver
parlato con il padre e lo zio e dopo essersi congedato, Naruto
si diresse in un bellissimo campo di rose, raccolse due delle più belle e si
incammino nascosto sempre dal mantello nero.
Camminando
e saltando sui tetti si trovò davanti ad una immensa casa, salto su di un
balconcino e aprì la finestra, sul letto giaceva addormentata Hinata, Naruto gli si avvicinò in
silenzio e disse:
Naruto : Grazie di
tutto Hinata, perdonami se puoi, so cosa significa
essere rifiutati, immagino cosa provi, ma lo faccio anche per te, per colpa mia
hai rischiato di morire, non voglio più perdere le persone a cui voglio bene,
vivi felice, chissà un giorno ritornerò, il destino ci guiderà piccola Hinata, addio.
Dopo averle dato un bacio sulla guancia e appoggiato la rosa sul
comodino, saltò sul balcone, richiuse la finestra e si diresse verso un altro
appartamento, saltò sul balconcino aprì la finestra e si avvicinò alla ragazza
che dormiva sul letto.
Naruto : Sakura,
mia piccola Sakura, guardarti così mi appari ingenua ed indifesa, ma io so bene
quanta forza racchiude quell’esile corpo, ho fatto di tutto per dimostrarti il
mio amore, ho cercato in tutti i modi di essere come Sasuke
e di essere amato da te, i legami d’amore sono molto forti, domani lo affronterò
e lo costringerò a tornare a Konoha,così anche tu
conoscerai la felicità, quella che meriti e che non ti posso dare io,abbi cura
di te, scusami per il male che ti ho fatto, non è vero che ti ho dimenticata,
sarai sempre parte del mio cuore.
Mentre si accingeva a darli un bacio sulla guancia, Sakura sposto
leggermente il viso baciando Naruto a fior di labbra,
il ragazzo rimase attonito e non riusciva più a ragionare, anche se rubato,
quello era un bacio che aveva sempre desiderato, cerco delicatamente di
spostare la ragazza senza svegliarla, mise il fiore sopra il comodino e salto
sul balconcino, ma quando si stava accingendo a chiudere la finestra sentì
Sakura borbottare qualcosa e decise di riavvicinarsi per sentire meglio.
Sakura : Nnn Naruto non mi abbandonare, io
ti a…………..
Un rumore di passi improvviso attirò l’attenzione di Naruto
che non riuscì a percepire le altre parole e per evitare di essere scoperto
lascio la finestra aperta e scappo saltando di ramo in ramo, mentre correva
pensava a quelle parole e al loro significato, poi però decise che doveva
dimenticare tutto, il bacio e quelle parole, ora importava solo la sua
missione.
Giunto a un
chilometro di distanza dal paese effettuò dei sigilli con le mani e gridò:
Naruto
: tecnica demoniaca
del richiamo.
Affianco a
lui apparve dalla cortina di fumo Kyuuby alta circa 2
metri con 2 code.
Kyuuby
: Ahahaha ti ringrazio per avermi evocato, finalmente posso
sgranchirmi le zampe, dimmi ragazzo dove vuoi andare?
Naruto
: portami dovunque
sia Sasuke Uchiha, con il
tuo fiuto infallibile e la tua velocità, dovremmo arrivare in poco tempo, sei
libera di creare code fino alla Sesta intesi? così non ti stancherai
inutilmente e saremo pronti al combattimento.
Kyuuby
: Non vedo l’ora Naruto, non vedo l’ora.
Così
dicendo Naruto salì sulla volpe che partì come un
fulmine, mentre correva il ragazzo si lascio cadere una lacrima voltato a
vedere il suo paese, sperando di poterlo rivedere un giorno.
Next : Il monte Myoboku,
il nuovo fulmine giallo di Konoha