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Autore: Diana Abigail    16/05/2009    6 recensioni
E' una storia che vede come protagonisti Nina Williams e Steve Fox. Steve non riesce più a reggere il peso dei mille dubbi che lo assalgono e che riguardano la madre e la sua nascita, così parte per il Giappone per incontrarla. Nina, da parte sua, viene tradita da una certa organizzazione.
Genere: Triste, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nina Williams, Steve Fox
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nina era uscita allo scoperto, gironzolava per le strade della periferia di Tokyo. Era il peggiore dei 23 quartieri disponibili, ma di certo non poteva sperare di alloggiare presso un hotel a cinque stelle. In ogni caso, come vivevano gli altri non le importava minimamente, quindi decise che era l'ora di scoprire la verità.

Riuscì a salire su un treno che portava al centro di Tokyo, doveva andare a trovare Anna, sospettava che lei sapesse qualcosa.

Il centro di Tokyo era sempre affollatissimo, a volte sentiva che avrebbe potuto perdersi da un momento all'altro, ma in fondo conosceva bene quelle strade, perciò i dubbi svanivano all'istante.

Si diresse verso l'alloggio di sua sorella che, convinta di aver trovato l'amore, si era trasferita lì e per un momento Nina credette che la lotta contro sua sorella si sarebbe conclusa, invece così non fu, le si spezzò il cuore perché capì che al suo “amato” non importava poi molto di com'era, ma Anna continuò ad alloggiare a Tokyo.

Bussò alla porta dell'alloggio di sua sorella ma non ricevette risposta. Bussò ancora, ma non proveniva alcun suono da lì dentro.

C'era qualcosa che non andava, Nina era dubbiosa sulla possibilità che Anna fosse andata a fare shopping o a comprare il pranzo.

Con un calcio sfondò la porta e quello che vide la lasciò a bocca aperta.

L'alloggio era completamente sottosopra, carte sparse per tutta la casa, armadi rivoltati e cassetti abbandonati a terra. Avevano fatto irruzione in casa sua.

Ciò che l'aveva spaventata, però, era sua sorella stessa, distesa al centro dell'entrata, su un fianco.

Nina corse per controllare sua sorella e notò che era viva, piena di lividi e graffi, però viva.

Anna! Anna, svegliati!” diceva Nina strattonando sua sorella.

Anna, però non dava segno di riprendersi.

Nina, apparentemente calma, le versò addosso un bicchiere d'acqua e l'altra riprese i sensi. Come faceva quando era piccola.

No, Nina non poteva ricordarlo, possibile che avesse ricordato qualcosa di così poco importante?

Nina lasciò perdere il ricordo e si accovacciò accanto ad Anna che l'abbracciò scoppiando a piangere. Ma che cavolo faceva quell'altra?

Nina... Nina è colpa mia!” gridava singhiozzando Anna contro il petto della sorella.

Colpa sua? Ne aveva combinata un'altra?

Perché dici che è colpa tua? Cosa centri?” chiese Nina accarezzandole la testa. Poi, in un attimo di lucidità si chiese il perché di quel gesto e smise subito.

Anna parve accorgersene e parve comprendere il significato che poteva aver dato Nina della situazione: che era debole. E pure meschina, ma della seconda non le importava granché.

Niente. Non centro niente” disse Anna, tornando fredda e distaccata, guardando Nina con malignità.

No, cara. Adesso parli e mi racconti cosa hai combinato” disse Nina arrabbiata. Anna era tornata in se.

Kyle, ricordi? Beh, è un agente della Watanabe Corp., una delle corporazioni concorrenti con la Mishima. In più, la Watanabe, ha dei contatti con la Mafia che aveva incastrato Steve, e il Sindacato. Anche se quest'ultimo non esiste più, loro non hanno dimenticato” spiegò Anna d'un fiato.

È per questo che Steve mi sta cercando? Centra con tutta questa storia?” chiese impaziente Nina. Steve le importava molto di più di quanto si aspettasse.

No. Non credo, almeno. Steve non mi ha spiegato perché si trova qui a Tokyo, perché ho la certezza che sia qui in giro. Potrebbe darsi che lo incontri per caso per strada” disse Anna amareggiata.

Nina era confusa. Ora sapeva la verità, ma tutto era più grande di lei. Era un topolino contro un esercito di gatti.

Fammi capire Anna. Il colpo che ho preso io, è stato sparato da qualcuno della Mishima, quindi?” chiese Nina.

Si, esatto. La Mishima si è ritenuta ufficialmente tradita” disse Anna.

Ma Heihachi è morto. Io e Jin Kazama non abbiamo mai avuto delle questioni d'affari” disse Nina ancora confusa.

Si, ma né Heihachi Mishima, né Jin Kazama gestiscono questo tipo di rapporti in modo diretto. Hanno degli intermediari, naturalmente, perciò non per forza il tuo assassinio andato male dovrebbe essere un'idea di Kazama” rifletté Anna.

Questo era proprio vero. Sicuramente in una corporazione come la Mishima c'erano intermediari e direttori. A volte era proprio ingenua.

Ma tu come fai a sapere tutto questo? Cosa centri esattamente tu? E chi ti ha ridotta così?” chiese alla fine Nina.

Beh, sai quello che credevo fosse l'amore della mia vita? Era Kyle. Ed è stato lui a ridurmi così perché non è riuscito a scoprire che...” Anna si interruppe facendo cadere la frase.

Scoprire che cosa Anna?” chiese Nina alterata. Odiava le persone che non completavano le frasi o i discorsi.

Niente” disse Anna arrossendo un poco.

Anna, se non vuoi altri lividi ti conviene parlare” intimò Nina.

Vedi? Forse era meglio se glielo dicevo dov'eri! Io ti ho salvato il culo e ho ancora preso botte! Ma non ci posso credere!!!” strillava Anna come un'oca.

Si avventò contro Nina che, però, riuscì a bloccarla e a guardarla negli occhi.

Così Anna le aveva retto il gioco e non l'aveva venduta una seconda volta.

Grazie” disse Nina guardando la sorella negli occhi.

Anna, spiazzata, si lasciò cadere a terra. Non riusciva a credere a quella giornata piena di eventi pazzeschi.

Anna, devi aiutarmi per un'ultima cosa” chiese Nina.

Che vuoi ancora?” chiese l'altra seccata.

Il numero di Steve. Lo devo incontrare”


***


Steve camminava per le strade di Tokyo fermamente convinto nel subconscio di incontrare sua madre per caso lì. Era un'idea folle, quasi impossibile.

Si sedette su un muretto sporgente e si coprì il viso con le mani. Era una ricerca disperata la sua. Ma alla fine perché aveva fatto quella cazzata?

Cosa voleva scoprire per davvero? Sapeva cos'era, un esperimento, ma Nina poteva davvero dirgli qualcosa di più? Voleva sapere se almeno al momento della sua nascita era stata contenta di averlo avuto tra le sue braccia e voleva chiederle anche se ci era mai stato.

Steve batté un pugno contro il muro dietro di se. Perché era tutto così difficile? Aveva trovato la sua vera madre il giorno in cui aveva avrebbe dovuto ucciderlo e l'aveva trovata a ventidue anni. Perché non riusciva semplicemente a metterci una pietra sopra provando a rifarsi finalmente una vita?

La Mafia, a quanto pareva, non lo cercava più, perciò non sarebbe stato un problema rincominciare da capo, era giovane e aveva tutta la forza, il tempo e la capacità di crearsi una sua vita libera ed indipendente.

Tic...Toc...Tac...Tic...Toc...Tac...” squillava il suo cellulare.

Steve guardò lo schermo e notò il numero di Anna, non era sicuro di voler rispondere. Si fece coraggio e cliccò il pulsante.

Pronto?” chiese Steve titubante.

Steve. Dove sei.” era lei. Non sapeva perché, ma sapeva che quella era la sua voce. Finalmente stava parlando al telefono con Nina.

Sono a Tokyo” disse Steve senza pensare alle conseguenze che avrebbe potuto scatenare con quella rivelazione. In fondo sua madre era sempre una serial killer.

Anche io. Voglio incontrarti Steve, so che mi stai cercando e voglio sapere perché” spiegò Nina.

Ho delle domande da farti. Dei dubbi e cerco risposte. L'unica che può darmele sei tu mam...Nina” disse Steve maledicendosi per lo sbaglio che aveva commesso.

Nina rimase per pochi attimi in silenzio.

Ok, incontriamoci al ponte del Palazzo Imperiale, è abbastanza discreto lì” disse Nina.

Va bene, ma quando?” chiese Steve.

Adesso, sciocco. Sbrigati” disse Nina staccando.

L'aveva trovata! Anzi, lei aveva trovato lui!


***


Nina si trovava sul ponte vicino al Palazzo Imperiale. Stava aspettando suo figlio, ed era stranamente impaziente.

Di certo non era cambiato, non in così poco tempo, però vederlo non sapeva bene che effetto le avrebbe fatto, ma di certo era più consapevole rispetto a qualche tempo prima.

Ciao” si sentì dire alle spalle. Era arrivato e lei non se n'era accorta.

Nina si voltò e si trovò a faccia a faccia con suo figlio. Beh, quasi faccia a faccia, perché lui era gigante.

C-ciao Steve” ora che faceva? Balbettava anche?

Scusa la sincerità, ma mi sembra incredibile averti qui. Sono settimane che aspetto questo giorno” disse Steve tra il divertito e il ferito.

A Nina prese il groppo in gola. Cosa le succedeva? Perché non tornava il suo cinismo? Quello la salvava da tutto.

Ti scuso” disse Nina apparendo distaccata.

Sembrava che Steve ci fosse rimasto male, colpa della sua risposta.

Avevi delle domande, no? Cosa stai aspettando?” chiese Nina, gelida.

Steve veniva ferito ad ogni sua parola.

Si, ho delle domande da farti, spero tu abbia tempo” disse Steve, concentrandosi.

A dire la verità non ne ho molto, perciò vedi di non perderti più in chiacchiere” disse Nina, facendolo suonare quasi come un rimprovero.

Bene...Vediamo... Ecco. La prima cosa che volevo chiederti è perché mi hai abbandonato” chiese Steve duro.

Nina fu presa in contropiede. Non se l'aspettava, anche se avrebbe dovuto.

Quindi Steve aveva dei dubbi sulla sua storia. Voleva sapere chi era, ma lei non poteva dirglielo. Non lo ricordava.

Allora?” chiese Steve, intenzionato ad apparire duro.

Sono stata rapita. Il dottor Bosconovitch mi ha fatto ibernare circa 20 anni fa, perciò presumo che tu fossi veramente piccolo, ma non so con esattezza come funziona il processo che ti ha fatto nascere. Io non ricordo nulla. Nulla che risali a quei tempi. So con certezza di aver avuto all'incirca la tua età quando tutto è successo” raccontò Nina.

Nina guardava Steve. Com'era bello suo figlio. Aveva i suoi capelli, e anche alcuni gesti. Nina non capiva da cosa poteva provenire quella tristezza, né perché provava tutta quella voglia di abbracciare Steve.

La sua anima, risvegliata da Ogre, era diventata fredda e cattiva, però non sapeva con certezza cosa le stava succedendo.

Quindi... Quindi ho fatto tutta questa strada per scoprire che tu non sai un cazzo?” Steve sembrava si fosse risvegliato. I suoi occhi esprimevano una rabbia repressa, sembrava quasi volesse attaccare Nina.

Prova con un'altra domanda” disse Nina. Ma che le prendeva? Sembrava quasi volesse aiutarlo. Perché?

Perché hai accettato di uccidermi. Possibile che io non conti niente per te? Io è da sempre che sogno di incontrarti. E il giorno in cui il mio desiderio di scoprire chi mi avesse messo al mondo si era esaudito, ho scoperto che mia madre mi voleva ammazzare! Possibile che tu sia così stronza?” disse Steve, sull'orlo di una crisi di nervi.

Il groppo che aveva Nina iniziò a fare male. Gli occhi bruciavano e la sua rabbia ancora di più. La situazione era assurda, ai livelli massimi, probabilmente si sarebbe risvegliata da un momento all'altro. Doveva essere un incubo. Anche se in fondo sapeva benissimo che non lo era.

Il Sindacato mi ingaggiò per ucciderti. Mi avvertirono che tu eri mio figlio, ma la cosa non mi toccò. Non farti domande sui miei sentimenti, perché le risposte che tu vuoi io non le ho. Posso solo dirti che a volte le leggende popolari non sono solo storielle. Steve, non sei l'unico ad avere dei dubbi, credimi” disse Nina mostrando tranquillità.

Certo, lo immagino. Quindi, se ho capito bene, ti sei offerta per l'espirimento che mi ha generato e, più tardi, per il sonno criogenico?” chiese Steve.

No, tutto ciò che riguarda te e la tua nascita l'ho dimenticato. Mentre, posso dirti con sicurezza, per il sonno criogenico mi hanno rapita. Steve, mi sembra impossibile dirtelo, eppure...Beh, senti, mi dispiace. Posso capire come ti senti, ma prova ad immaginare come mi sento io. I vuoti di memoria sono snervanti” disse Nina coprendosi il volto con una mano.

Steve si avvicinò e le diede una carezza.

Nina alzò lo sguardo e i suoi occhi si riempirono di lacrime.


-Guarda mamma! -


Le tornò in mente quel sogno. Nina abbracciò Steve, incredula. Forse iniziava a contrastare il Dio, magari un giorno sarebbe potuta diventare più buona, almeno con suo figlio.

Steve strinse Nina contro il suo petto. Anche se era sua madre e aveva solo tre anni in più di lui, rimaneva piccola rispetto la sua massa corporea.

Nina sciolse l'abbraccio.

Steve, mi dispiace, posso dirti solo questo” disse Nina.

Non c'è problema. Ho capito, non sono più arrabbiato stai tranquilla” rispose Steve.

Devo andare Steve. Voglio solo che tu sappia che non è in nessun caso colpa tua, non ci pensare proprio, ok? Ci rivedremo al prossimo torneo, è una promessa” disse Nina dandogli una carezza per poi correre via.


***


Ciao mamma” disse Steve a bassa voce, vedendo correre via Nina.

Una lacrima solitaria solcò il suo viso. Perché, nonostante tutto, rimaneva sua madre in ogni caso.

Ora posso dire con certezza di aver capito perché esisto.”



Ciao!!! Noooo!!! Non ci credo, è finita... Forse è un po' lunga... Speriamo che nessuno mi dica nulla....

Come avevo previsto, non sono arrivata al 4° capitolo, anche se ammetto che è stata una mia scelta. Vorrei chiedervi, inoltre, se mi consigliate di metterla sotto OOC... Non vorrei aver esagerato con l'affetto! xD

Bene, vi ringrazio ancora per averla messa tra le seguite ed ecco le risposte ai commenti:


Mai Valentine: Grazie! Ihih, peccato che sia finita. Fammi sapere se c'è stato qualcosa di deludente come la storia del tradimento o per come li ho fatti comportare! Ti ringrazio nuovamente, un bacio.


Elilly: Ciao! Eh sì, ho messo Asuka^^, uhm mi sono affezionata a lei e poi in tekken 5 ha la mia età....xD ho aggiornato con qualche giorno di ritardo, ma come puoi aver visto è un po' lunghina! Grazie per aver commentato, un bacione.


LaBabi: senti...Troppo complimenti! Io mi monto la testa facilmente, sai? Ahahaha, comunque ci sono parecchie cose che non so fare, oppure ti potrei dire che so fare tutto ma non so fare nulla per bene...Ecco questo è esatto. XD questo capitolo spero ti sia piaciuto! Mi dispiace un po' che sia finita, ma in fondo non è durata tanto...!!! Bacioni


The Mad Hatter: grazie! Beh, hai deciso di seguirla proprio nel momento in cui mancava l'ultimo capitolo, perciò l'attesa non c'è. Fammi sapere che ne pensi della fine!!! Ciao!!!



   
 
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