Resoconto di una storia.
Chi cerca trova, dice un detto.
Ma per quanto mi sforzi di
cercare… non riporto nessun particolare risultato positivo.
Come te non ne trovo più, ma ora che mi sei fuggito
dalle mani; non posso fare altro che dimenticarti. Non è difficile
fuggire dal tuo ricordo, specialmente quando sono
costretta a vederti, quando siamo insieme… ma in fondo perché
dovrei rinunciare a frequentare i luoghi e le persone che mi piace frequentare?
Per non vedere te? Ma quanta importanza ti darei
così? Troppa.
Tutte le parole che mi hai urlato,con
rabbia con rancore…e tutte le volte che non ho avuto la forza, il
coraggio di ribattere perché forse speravo ancora… tutte le volte
che mi hai illuso, facendomi precipitare nei dubbi, nelle insicurezze e lasciandomi
poi straziata dal tuo abbandono; perché tutti credono che tu sia una
persona che in realtà non esiste.
E non cercare di umiliarmi di più dicendomi che non sono niente per te e che quindi hai quasi
il diritto di comportarti così, solo con me. Perché ciò
conferma ancora di più i tuoi errori.
Ma perché in fondo
scaricare tutta la colpa su di te?
Nessuno aveva realmente bisogno di entrambi, era solo una
stupida cotta, che si è trasformata in un incubo. I miei errori, la mia ingenuità… tutto distrutto prima di
costruirlo.
Chissà a chi pensi ora, ma sappi che io non sto
tramando vendetta. Ti ringrazio se anche per un momento mi hai reso partecipe
delle tue confidenze, dei tuoi problemi…
perché forse mi sono trovata al posto giusto nel momento giusto.
Nessuno qui sta vomitando sentenze. Nessuno sta giudicando
e soppesando chi abbia più colpe… questo
è solo un resoconto di una storia… una storia come tutte le altre.
Meno felice di tante e più triste di altre.
Quando ti guardo, quando sento la tua voce, vorrei poter
tornare indietro di pochi istanti per poterti avere ancora un po’ vicino,
consapevole che mi farebbe male, perché tu indossi una maschera e io
faccio finta di non saperlo, anche se in realtà me lo hai fatto capire
in tutti i modi… mi hai aperto gli occhi perché per te era giunto il momento di smettere di giocare con me…
usata. Mi hai usata. Ma non
sai neanche tu perché, quindi sarebbe inutile continuare a chiedertelo.
Non farmi vivere nuove illusioni, non avvicinarmi solo per
sporchi scopi… accettami per come sono, cerca di fare un piccolo sforzo
per non vedermi più soffrire. Perché tu in
realtà non sei così cattivo come predichi. Hai paura di
vedere stare male le persone oltre un certo limite. E
con me il limite l’hai già superato. E
continui a superarlo. Perché non ti guardi un
attimo indietro? Corri, corri, per la tua strada e distruggi senza accorgertene
qualcosa di cui non ti importa nulla. È questa
la tua concezione di vita?
Puoi soffrire 100 anni senza capire perché e senza capire cosa ti spinge ad andare via, perché piangi e
non riesci a trovare un modo per smettere di pensarci… tutto questo
sembra darti soddisfazione? Sembra andare a colmare un vuoto che hai dentro? Ho
paura di parlarti perché non c’è niente che io debba dirti
ora che hai rovinato tutto.
È l’amore che ci ha cambiato la vita,
vive dentro
un miliardo di cuori e non si può più fermare…
E
l’amore che non mi fa più dormire…
Come un treno che viaggia veloce di notte e che mi fa sognare
Che
differenza c’è…anche questo è amore…
Oggi è amore… domani, chissà. Chissà quale sarà il ricordo che avrò di te.
Per ora c’è tanto da vivere ancora. Puoi cambiare le cose, se lo
vuoi; ma io ora non posso più muovermi. Capisci che mi hai messo con le
spalle al muro? Mi hai impedito anche di salutarti… ha costruito e
distrutto senza chiedermi il permesso di entrare e uscire dalla mia vita!
Se la notte non dormo ma so che
non ne vale la pena vuol dire che ci tengo ancora a te… se vuoi
approfittarne ora, puoi. Scopri quello che davvero sono
senza giudicare troppo in fretta.
Dopotutto non dovresti meritarti neanche questi
pensieri… non preoccuparti, so che non ti sono
graditi.
La vita è piena di momenti… che
arrivano…e passano.
Passerà presto e non tornerà più.
E non credo che ti
rimpiangerò ancora per molto.
NDA: dedicata a MARCO
PAGANO… commenti grazie!