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Autore: whitemushroom    25/11/2016    6 recensioni
Un giorno un uomo disse ad un immortale "Non esistono abbastanza bugie in grado di farmi piegare il ginocchio per sottrarmi la bellezza del cielo".
Un giorno un uomo decise che le regole del mondo erano sbagliate, ed un immortale ascoltò il suo pensiero.
Un giorno un uomo sognò di scrivere una Storia diversa, ed un immortale divenne l'inchiostro della sua volteggiante follia.
Contest per il settimo anniversario del thexiiiorderforum
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cid, Venat
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Under the Same Sky'
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Immagini

Un flebile raggio di luce trova la sua strada in uno spiraglio della finestra; era stata sigillata, incantata per non far entrare nessuno, ma il chiarore del pomeriggio ha la meglio su qualsiasi ombra implorata dall’uomo e rimbalza su un vetro come quelli di quattro secoli prima, bloccato ad una cornice con sotto un’immagine prigioniera. Ombre e luci sono un concetto relativo per chi, come Venat, non affida la propria vista a dei globi oculari fatti di umor vitreo, ma sa che gli umani pongono nel buio tutto ciò che intendono nascondere: non è una reazione logica –la luce abbagliante è in grado persino di accecare- ma poche cose dei mortali in fondo lo sono.
Le tenebre di quella stanza abbandonata sembrano schiacciare il letto preparato come se attendesse il ritorno del suo padrone, i modellini di aereonavi, i giochi, la scatola dei colori aperta a metà. L’immagine ferita dalla luce mostra un viso più giovane, un sorriso caldo quasi innaturale sulle labbra del dottor Cid mentre china la testa verso un minuscolo umano avvinghiato alle sue braccia, premuto contro il torace come se nascondesse in sé tutti i tesori del mondo: sotto il vetro i viventi ripongono le cose più importanti, eppure la cornice dorme in quella camera abbandonata da tantissimi anni.
I mortali immergono nel buio ciò che fa male.
Quando torna al piano inferiore viene accolto dalla luce artificiale. Il suo amico ha trasformato una decina di stanze nel suo laboratorio personale; Venat attraversa la stanza ed i simulatori ionici mentre il dottor Cid affonda in una sedia con i dati del nuovo termocristallo a negalite riflessi sugli occhiali mentre scivolano sul monitor.
“Sono entrato in quella stanza che non apri mai. Non comprendo perché tu nasconda quelle cose”.
Normalmente il suo amico umano riesce a intavolare una conversazione con lui in ogni istante, anche mentre calibra il flusso energetico della negalite in un idroesplosivo, eppure adesso solleva lo sguardo dallo schermo senza più prestare attenzione ai dati. “Non riesci proprio a farti gli affari tuoi, eh?”
“Non è nella mia natura. Né nella tua”.
Ha visto migliaia di mortali erigere statue a loro immagine e somiglianza, uomini tradire per porre il proprio nome in una lista che darà loro gloria eterna. Ha sentito di donne e Vieira privarsi del cibo per apparire più attraenti agli occhi dei loro maschi, ma mai una volta negli ultimi tempi ha mai sentito Cid parlare con orgoglio di se stesso se non per qualche invenzione. “È l’assenza che ti fa male?”
“All’assenza ci si abitua, Venat”.
Si alza in piedi, chiudendo l’elaboratore con più forza del solito. Con un gesto che ha qualcosa di meccanico abbassa le luci del laboratorio, avvicinandosi alla finestra dove i colori di Archades si sovrappongono senza fine, un dedalo di persone che scorre senza sapere nemmeno dove sta andando. I suoi occhi corrono verso l’alto, quasi a cercare qualche aereonave solitaria che abbia il coraggio di superare i confini del cielo. “Alla delusione …”
Fa male, questo Venat lo può capire. Il sorriso che adesso attraversa il volto del suo compagno è una maschera improvvisata, ben diverso da quello nell’immagine che ancora riposa al piano di sopra, nell’attesa che i suoi padroni tornino a svegliarla. “… a quella invece no”.


Guest star

: Balthier (vero nome: Ffamran): il figlio del dottor Cid. Ha lasciato una promettente carriera da Giudice per diventare un aviopirata, disprezzando tutto ciò in cui Cid ha sempre creduto. La loro frattura appare insaldabile.
  
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