Autore:
Diana924
Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez,
Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S
Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian,
Santana/Brittany, Sebastian/Thad, Cooper/Sebastian
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e
siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno
svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a
lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship
Note3: c'è una coppia che non ho segnalato, per ora,e che
segnalerò solo alla fine, al momento giusto saprete il
perchè
Note4: Sto cercando di essere più accurata che posso ma
ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre
quando sarò costretta a romanzare
Note5: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro,
diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.
Trovare
una
macchina fu facile, più facile di quanto Blaine credesse, il
tutto con Rachel
che era obbligata a contattare Schuester ogni ora.
La Svizzera
per fortuna era piccola come Nazione ma comunque non sapevano dove
cercare,
arrivare a Zurigo era stato anche facile ma cercare lo chalet era il
vero
problema, Kurt aveva cercato di scoprire se i due avessero preso
qualche auto a
noleggio ma non risultava nulla, Cooper era stato un’agente
della CIA e sapeva
esattamente come eluderli ed essere almeno due passi avanti.
Blaine
stava per gettare la spugna, non c’erano indizi o altro
pensò quando si sentì
chiamare ma non come Blaine Anderson, come John Hill. Voltandosi vide
Wes
Montgomery vestito di tutto punto che lo osservava, al volante della
macchina
c’era Mike Chang immobile, non muoveva un muscolo
pensò Blaine ammirato.
<<
Signor Montgomery, è bello vedervi, siete qui per
… quello? >> chiese
sperando che né Wes né Mike sapessero che la sua
copertura era appena saltata.
<<
Voi no? Saremmo dovuti arrivare prima ma Mike è voluto
entrare dall’Austria e
ci sono stati alcuni problemi a causa della neve, questi europei
incapaci, vuole
un passaggio per sé stesso e il suo segretario?
>> gli chiese l'altro,
nonostante l’invito era evidente che sperava dicesse no, un
concorrente in meno
da battere.
<<
Non dovrei essere qui, mettiamola così Wes, posso chiamarla
Wes?, il mio invito
deve essersi perso ma tenevo così tanto ad essere presente
per … quell’evento
che non ho esitato a prendere il primo aereo >>
mentì sperando che
l’altro gli credesse.
<<
Non può e … posso solo dirle che è la
strada giusta, e che vinca il migliore,
ossia io. Ci rivedremo tra un’ora, se ci rivedremo
>> replicò l’altro
prima di rientrare in macchina e fare cenno a Mike di proseguire,
pericolo
scampato pensò Blaine prima di tirare un sospiro di sollievo.
<<
Quando avrà finito con loro potrebbe prendere in
considerazione l’idea di
lavorare per noi, dobbiamo solo riuscire a non perderli di vista
>> gli
fece notare Thad prima di cominciare a seguire la macchina di Wes, Wes
sapeva
dove andare e loro no dunque per arrivare dovevano seguire
l’asiatico e sperare
che all’altro non importasse, non troppo almeno. Thad era un
buon guidatore
pensò Blaine, e a differenza di lui se la cavava bene anche
senza cambio
automatico, come facessero gli europei ad avere ancora il manuale era
un gran
mistero.
<<
Wes lo saprà, saprà che non sei invitato e se
fosse furbo cercherebbe di far
perdere le sue tracce >> ragionò Kurt mentre
continuavano l’inseguimento
e aveva ragione dato che Mike doveva aver accelerato ma con una certa
prudenza,
come se anche lui non fosse del tutto sicuro della destinazione finale.
<<
Questo è sicuro ma questo è anche il suo primo
sopralluogo, motivo per cui Mike
non va troppo veloce, sta cercando indicazioni perché se
sbagliassero strada
probabilmente Wes lo ucciderebbe, inoltre ha detto che a causa della
neve sono
in ritardo, e sta cominciando a nevicare anche qui … non
possono permettersi di
arrivare male in arnese perché perderebbero ogni
credibilità come possibili
compratori, motivo per cui sta andando veloce ma non troppo
>> intervenne
Rachel prima di prendere l’i-pad.
<<
Non potremmo tracciare la macchina? Nei film le macchine moderne si
possono
seguire con il GPS >> disse Blaine, lo aveva sempre
trovato un espediente
stupido ma poteva funzionare, o almeno potevano provare.
<<
Posso provare, ma quella dovrebbe essere una macchina a noleggio, avevo
già
cominciato cercando il più probabile noleggiatore austriaco,
non ho letto bene
la targa ma era austriaca >> replicò Rachel
prima di cominciare a
cercare.
<<
Sono entrati dall’Austria, gli altri saranno arrivati dalla
Francia,
dall’Italia o dalla Germania, separati in maniera tale che se
uno avesse avuto
problemi gli altri avrebbero proseguito senza pericoli,
c’è da chiedersi se sia
stata un’idea di ognuno di loro o di Cooper >>
fece notare Kurt prima di
cercare la sua mano.
<< So
che non dobbiamo perderli di vista ma … non possiamo alzare
un po’ il livello
di calore? Non so voi ma io sto gelando >> intervenne
Blaine, per questo
la mano di Kurt era stata così benvenuta, non solo per una
questione
sentimentale ma anche per un’altra molto più
terrena.
<<
No, perché poi li perderei di vista, preferisco arrivare a
questo famoso chalet
congelato piuttosto che perdermi >> lo gelò
Thad prima di accelerare,
alberi, alberi e ancora alberi, un bel paesaggio ma così
monotono pensò Blaine
con un sospiro.
Era
tutto
perfetto si disse Cooper quando sentì bussare, tre volte
veloce e una piano, i
primi ospiti erano arrivati.
<<
Amor mio, per quanto odi dirtelo … dobbiamo smettere
… >> ansimò prima
che Sebastian si allontanasse da lui, gli occhi lucidi di desiderio, i
capelli
in disordine e un aspetto che lo faceva sembrare appena reduce da un
festino.
<<
Vado io, ora si che ci sarà da divertirsi >>
sussurrò Sebastian prima di
cercare le sue labbra in un ultimo bacio che sapeva di passione e di
promesse,
Cooper era sicuro che non si sarebbe stancato facilmente di Sebastian,
per
questo lo aveva coinvolto così a fondo nel suo piano,
perché lo amava e intuiva
che l’altro aveva bisogno di lui, quei giorni senza poter
aver informazioni sull’altro
erano stati devastanti. Lo vide andare ad aprire la porta e i suoi
occhi
scesero lentamente lungo la schiena dell’altro, un corpo
perfetto ed era suo,
solo suo e lo sarebbe rimasto.
C’erano
tutti si rese conto, Thompson, Duval, Montgomery con il suo
guardaspalle e gli
altri, sicuramente quel posto ora era trai più sicuri al
mondo considerato che
nessuno di loro si muoveva senza guardie del corpo e una scorta. Erano
venuti
tutti, lui aveva avuto dei dubbi ma Sebastian lo aveva rassicurato
quella mattina,
poi lo aveva baciato e lui aveva smesso di pensare per concentrarsi
esclusivamente sul corpo sotto di lui toccandolo, sfiorandolo,
facendolo suo.
Rimasero
sorpresi nel non vedere Santana e gli altri e ancor di più
lo furono nel vedere
Cooper, Nick Duval conosceva di vista Cooper Anderson a causa di
qualche …
favore d’amico ma era convinto che fosse morto, Jeff gli
aveva assicurato che
Anderson era morto in missione, anche se dopo quello che era accaduto
stava
cominciando a rivalutare le parole del biondo, Jeff dopo tanti anni lo
aveva
tradito, aveva chiamato il suo ufficio a Baton Rouge e per fortuna gli
affari
andavano bene come sempre, c’era qualcosa che non tornava e
doveva essere colpa
di Jeff, sicuramente avrebbe trovato fogli mancanti o conti scoperti,
ne era
certo.
<<
Non dovevi essere morto Anderson? O questa è una trappola?
>> domandò Wes
Montgomery prima di fare un cenno a Mike Chang, quello non gli piaceva
inoltre
odiava essere imbrogliato e quello era un imbroglio, quei due lo
avevano fregato.
Le carceri americane erano sicuramente migliori di quelle cinesi ma
c’era
sempre il rischio di essere estradato e l’ipotesi gli piaceva
poco, inoltre
come tutti aveva degli affari a cui badare.
<<
Nessuna trappola. Se devo essere sincero non sapevo di essere morto,
solo
scomparso ma ora siamo qui per parlare di affari, vogliamo cominciare?
>>
chiese prima di sedersi al suo posto con Sebastian alla sua destra, che
tutti
loro sapessero quanto l’altro gli era stato utile.
<<
Per me va bene, ho un volo per Nairobi tra cinque ore e vorrei
sbrigarmi,
dunque c’era un agente corrotto della CIA dietro tutto
questo, ora capisco come
siamo stati contattati … sei stato tu >> disse
David Thompson con un
sorriso che sembrava più un ghigno.
<<
L’unico e solo, io ho spiegato al qui presente Sebastian
Smythe come cercarvi,
cosa dirvi e … sono sicuro che tutti voi desiderate avere il
doppio S >>
replicò allargando le braccia mentre gli altri si sedevano,
ancora poco e
sarebbero stati ricchi, molto ricchi.
<< Siamo
qui per una ragione, ma … vedo che Hill non è
presente, questo vuol dire che le
nostre offerte sono ancora valide e io raddoppio la mia
>> dichiarò Nick
Duval, poco gli importava dove fosse finito John Hill, aveva bisogno di
quella
droga, non poteva tornare negli Stati Uniti senza niente, non questa
volta.
<<
Monsieur Hill non è più nostro socio, ma sono
felice della vostra offerta
monsieur Duval, nessun rancore suppongo >> gli chiese
divertito, se non
fosse stato per Thad non l’avrebbe mai scoperto, caro,
adorabile e ingenuo Thad
che era caduto così bene nella sua trappola, Hunter si era
così arrabbiato nel
sapere come aveva avuto le informazioni su Sterling, semplicemente
patetico.
<<
Poche chiacchere, io ho un appuntamento a breve e con persone
importanti, il
prezzo è quello pattuito a cui aggiungo altri trentamila
dollari >>
intervenne Richard James prima che Duval potesse rispondere
alcunché.
<< Il
prezzo, signori, è quello … gradiremo prima
vedere i soldi >> disse Cooper,
non era così idiota da cedere il doppio S senza avere prima
i soldi in mano. Fece
segno a Sebastian di controllare, il conto di Zurigo stava per ricevere
nuova
liquidità, finito sarebbe bastato tornare a Zurigo, ritirare
i soldi per poi
prendere il primo aereo a Monaco, giusto per depistare eventuali
inseguitori,
Schuester a quell’ora lo stava già cercando,
doveva aver ordinato a Blaine di
tornare e a breve avrebbero avuto diversi agenti sulle loro tracce.
<<
Molto bene, gli accordi sono accordi >> rispose Sebastian
prima di
mostrare loro le valigette con dentro i rispettivi campioni di doppio
S, stava
per prendere la prima valigetta con i soldi, sapeva fin troppo bene che
David
Thompson non si fidava delle banche, quando sentì un rumore
e vide il terrore
sul volto degli altri, Schuester era stato più veloce di
quanto si aspettasse.
Ci stiamo
avvicinando allo scontro finale, secondo i mie calcoli dovrebebro
mancare ancora 3/4 capitoli, epilogo compreso