Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Masterk    02/12/2016    3 recensioni
Chi non vorrebbe che la storia dopo la sconfitta di Naraku continuasse? Chi non ha sentito un colpo al cuore pensando che non avremmo mai saputo cosa sarebbe successo dopo?
Con questa ff sequel spero di darvi una degna risposta a queste domande XD
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Seguivano il maestro cacciatore attorno al palazzo, passando per i campi di addestramento. I demoni erano molto disciplinati, si allenavano senza distrarsi, Nobuyuki destava sguardi misti di ammirazione e serietà ai suoi allievi, mentre parlava serenamente con Mari accanto a lui.

- Vedo che l' hai trovato alla fine - disse il maestro cacciatore, guardando Kiran dietro di loro.

Kagome si avvicinò di più - Quindi sapete di lui? - chiese.

Nobuyuki sorrise - Praticamente si è allenata solo per poterlo trovare, ha sviluppato le sue capacità ed è diventata la migliore soltanto per scovarlo - rispose - Ma comunque, non siete qui soltanto per questo, ora che conosciamo gli spostamenti dei demoni, possiamo anticiparli, vi unite a noi? - aggiunse, rivolto a tutti.

Inuyasha diventò pensieroso - Volete tendere una trappola? - chiese.

- Esattamente, poco lontano da qui si trova un piccolo fiume, l' acqua è bassa e i demoni lo attraversano. Stasera dovrebbero passare una buona parte di loro, li possiamo respingere con facilità, col vostro aiuto - replicò lui, sempre stretto al suo bastone.

- Non possiamo tirarci indietro - esclamò la grande miko, vicina all' amato.

Così il maestro cacciatore, salendo sopra una piattaforma, annunciò a tutti di prepararsi, ma solo i migliori andarono con loro a combattere, per respingere i demoni. Tutti presero le loro armi, formando un gruppo compatto, muovendosi in formazione. Inuyasha e gli altri li seguirono a pochi passi da loro, guidati da Nobuyuki. Passarono nelle foresta, raggiungendo in poco il fiume, iniziando a preparare l' accampamento.

- Saranno tutti radunati li - esclamò il meticcio, indicando il fiume.

Il piccolo fiume faceva da confine tra i due territori, solo in un punto, l' acqua era così bassa da vedere perfino il fondale. L' accampamento era da un lato del fiume, nascosto tra la vegetazione, con solo un paio di demoni a guardia, nascosti furtivamente tra gli alberi.

Il mezzodemone si appoggiò ad un albero - Speriamo che il piano del vecchio funzioni, siamo in un punto molto chiuso, non posso usare a pieno So'unga - sospirò alla moglie al suo fianco, vedendo il sole tramontare.

- Vedrai, funzionerà - lo rincuorò Kagome, dandogli un rapido bacio.

Nobuyuki, seduto vicino ad un piccolo fuoco con gli altri, si schiarì la voce - Non fate gli asociali, venite qui con noi - li invitò, vedendoli in disparte.

- Dovete spiegarmi ancora quella cosa della prima cacciatrice - borbottò la grande miko, sedendosi con accanto l' amato.

Mari prese la parola - Nulla di importante - interrompendo il discorso.

Il maestro cacciatore la guardò pensieroso - Pensavo davi più valore a quel titolo. Solo il migliore dei miei allievi viene proclamato primo cacciatore, permettendoti di vivere fuori dalle mura della fortezza, così da diventare più forte - spiegò.

- Maestro, stanno arrivando - bisbigliò un cacciatore, mettendo tutti in allarme.

Si prepararono tutti, nascosti perfettamente tra la vegetazione. Mari, assieme ad altri, salirono sopra le fronde degli alberi, mentre gli altri si nascosero a terra, dietro a rocce e cespugli, attendendo il momento.

- Eccoli - sospirò Kiran, muovendo le orecchie.

Un gran numero di demoni si avvicinò con frenesia al fiume, fermandosi a pochi passi dall' acqua. Uno di loro avanzò di alcuni passi, toccando l' acqua col piede, cercando il fondale, sprofondando soltanto fino alla caviglia.

- Strano - borbottò Nobuyuki - Sono semplici demoni minori, dovrebbero attraversare senza pensarci due volte - aggiunse, diventando pensieroso.

Inuyasha diventò impaziente - Dobbiamo attaccarli finchè ne abbiamo l' occasione - stringendo la mano attorno al manico della spada.

Kagome gli appoggiò una mano sulla spalla - Dobbiamo aspettare, appena entrano nel fiume - gli spiegò.

I demoni, invece di entrare nel fiume, iniziavano a guardarsi attorno, come sospettosi. Alcuni salivano sopra gli alberi, dalla loro parte del fiume, cercando qualcosa.

AHHH!!

Un urlo di dolore tra le loro fila, un cacciatore era stato attaccato da un demone nascosto dalla loro parte.

- Ci hanno scoperti! Attaccate! - ordinò Nobuyuki, facendo segno col bastone.

Altri demoni uscirono fuori dalla loro parte, anticipando i cacciatori, mentre anche gli altri demoni iniziarono ad attraversare, attirati dalle urla. Demoni e cacciatori iniziarono a lottare tra loro, creando un groviglio di corpi, ritrovandosi circondati, solo Inuyasha e Kiran restarono davanti a tutti, spalla contro spalla, con le loro armi in pugno.

Il mezzodemone strinse i denti - Lo avevo detto che il piano non funzionava! - sbraitò.

Kagome alzò l' arco - Non posso usare i miei poteri in mezzo a questo caos, rischio di purificare anche i cacciatori, dobbiamo trovare una soluzione! - gridò, puntando varie volte, senza mai colpire.

I demoni, maggiori di numero, colpivano senza pietà i cacciatori, persino Mari faticava a difendersi. Molti cadevano sotto le zanne e gli artigli dei demoni minori, Nobuyuki era paralizzato da quella visione, mai era successo che i suoi allievi perdevano la vita davanti a lui.

Il meticcio, davanti a tutto quel caos, appoggiò la sua alabarda al suolo - Ora basta! - gridò con rabbia, facendo vibrare l' aria attorno a lui.

AKUMAKISEI!!

Le mani di Kiran appoggiate a terra, aprirono una grande voragine davanti a lui, l' immensa faccia demoniaca si manifestò, spalancando le fauci. Lunghi spiragli di energia iniziarono a muoversi tra di loro, afferrando soltanto i demoni, con grande precisione, evitando i cacciatori. Il meticcio strinse i denti, facendo colare del sangue dalla sua bocca, mentre la faccia aprì ancora di più la bocca, uscendo quasi del tutto dal terreno, mostrandosi fino alle orecchie, generando ancora più spiragli.

- Deve fermarsi, sta usando troppo potere, controlla ogni spiraglio con la massima precisione, deve essere uno sforzo immenso - pensò la giovane cacciatrice, vedendolo ansimante.

Molti demoni iniziarono a scappare, evitando una morte certa, ma gli spiragli non lasciarono scampo a nessuno di loro, raggiungendo e polverizzando tutti quelli in fuga. Come l' ultima volta, molti rimasti incastrati negli spiragli, finirono nella bocca, che si richiuse appena l' ultimo entrò tra le sue fauci. Kiran sollevò le mani da terra, inginocchiandosi, visibilmente affaticato.

- Dobbiamo tornare alla fortezza! - esclamò Inuyasha, attirando l' attenzione di tutti.

Kagome si voltò verso di lui - Perchè? Cosa succede? - domandò, preoccupata.

L' elsa di So'unga iniziò a brillare - Qualcuno ha mandato qui questi demoni per tenerci occupati, il vero obbiettivo è la fortezza, ora che è priva dei suoi guerrieri migliori, è un facile bersaglio. L' ho letto nella mente di questi scarti di demone, mentre gli aprivo lo stomaco - spiegò la spada.

- Come facciamo con Kiran? - chiese la giovane cacciatrice, aiutandolo ad alzarsi.

Il meticcio sorrise leggermente - Non preoccuparti, andiamo - replicò, sollevandosi da solo, nascondendo la fatica.

Insieme agli ultimi cacciatori rimasti, tornarono di corsa alla fortezza, impiegandoci la metà del tempo, arrivando alle prime luci dell' alba, tutti affaticati dal viaggio senza riposo. Già da lontano sentirono odore di fiamme e sangue, mentre una lunga colonna di fumo salì verso l' alto, allarmando tutti.

- Siamo arrivati tardi! - sbraitò Mari, stringendo i denti.

Urla strazianti provenivano da dentro le mura a pezzi, il portone era completamente bruciato, mentre qualcuno volava attorno al palazzo centrale, ridendo di gusto.

Appena dentro, la grande miko alzò lo sguardo - Non può essere - ansimò, sgranando gli occhi.

- Siete in ritardo - esclamò Eiji, in volo sopra di loro.

Era proprio lui, il demone rosso, aveva un paio di ali simili ad un pipistrello, formate principalmente da ossa che uscivano dalla sua schiena. Il braccio demoniaco era diventato perfettamente parte di lui, arrivando a modificare metà del suo volto, rendendolo più simile ad un mostro. La veste era strappata, nel petto si vedeva una bocca che si muoveva, mostrando i denti.

Mari impugnò le sue due spade - Sei diventato un mostro! - ringhiò, saltando sopra al palazzo, cercando di raggiungere Eiji.

- Non ti ringrazierò mai abbastanza, senza il tuo aiuto, stupida ragazzina, non avrei mai raggiunto un tale potere - ridacchiò il demone rosso, spostandosi in volo.

- Bastardo! - urlò lei, balzando su di lui, ma Eiji anticipò la mossa, afferrandola per il collo, con il braccio demoniaco.

La giovane cacciatrice cercò di ferirlo con le spade, ma il bracciò si dimostrò molto resistente, tanto che le lame si spezzarono, lasciandola spiazzata.

- Sei solo una mezzodemone, non puoi più farmi nulla - sghignazzò lui, stringendole il collo, facendola urlare dal dolore.

SLASH!!

Una freccia trapassò un ala, polverizzandola, facendoli precipitare entrambi.

Il mezzodemone balzò in alto, afferrando la figlia - Tutto bene? - le chiese, tenendola stretta a lui.

Kagome era immobile, con ancora l' arco puntato verso di lui, lasciandosi sfuggire un sorriso di soddisfazione.

- Ti avevo già detto di non toccarla - esclamò la grande miko, scoccando una seconda freccia, che gli strappò parte del petto.

Il demone rosso si schiantò al suolo. Dalla ferita, appena aperta, iniziarono ad uscire parti di demoni, che si scagliarono su di loro.

- Lasciatelo stare! - la voce di Kasumi, che balzò tra loro, scagliando le sue palle di fuoco.

Il maestro cacciatore era ancora terrorizzato da quella immagine, tutti i suoi allievi rimasti al fortezza fatti a pezzi, alcuni bruciati. Mentre gli ultimi con lui morivano davanti ai suoi occhi, sotto i colpi delle parti di demone e delle sfere infuocate di Kasumi.

Kiran ancora appoggiato alla sua Nagikotsu, riuscì appena a deviare i colpi con il poco potere rimasto - Guardate! - ansimò dalla fatica, indicando con lo sguardo vicino al palazzo.

Eiji si stava rialzando, la ferita e l' ala si erano rigenerate del tutto. La bocca sul suo petto iniziava a sbavare, affamata. Mentre la sua amata era balzata vicino a lui, pronta a difenderlo.

Il mezzodemone lasciò la figlia accanto alla madre - Ora li elimino in un colpo solo - ruotando la spada.

- No! - la voce di Nobuyuki - Tocca a me - aggiunse iniziando a tremare.

Si trasformò, atterrando con le zampe anteriori davanti a loro, spalancando la bocca, generando un terrificante grido, misto di rabbia e dolore.

Eiji sorrise - Si, è lui - sghignazzò, scattando in volo.

Il maestro cacciatore, posseduto da una rabbia incontrollabile, iniziò a dimenarsi, cercando di colpirlo, dimenticandosi degli altri sotto di lui.

- Dobbiamo spostarci! - urlò Inuyasha, afferrando la moglie, scappando a distanza, assieme agli altri.

Kasumi correva lungo il gigantesco corpo del demone tartaruga, attirando la sua attenzione, mentre Eiji svolazzava attorno alla sua testa corazzata, confondendolo.

Mari iniziò a dimenarsi, tenuta stretta per un braccio da Kiran - Dobbiamo aiutarlo, non ha più la forza di un tempo! - sbraitò.

I due demoni rossi erano troppo veloci e Kagome non riusciva a prendere la mira, così come Inuyasha non poteva scagliare il colpo, senza rischiare di colpire Nobuyuki.

- Pagherete questo affronto! - la voce possente del maestro cacciatore, distruggendo con il corpo e le zampe, ogni cosa attorno a lui, compreso il suo alto palazzo.

Tutti gli occhi erano puntati sullo scontro, senza notare qualcuno che saltava sulle mura a pezzi, arrivando alle loro spalle.

- Signorino Inuyasha, porto notizie sconvolgenti - la voce del vecchio Myoga, sulla sua spalla.

Il mezzodemone lo guardò - Cosa succede ora? Non ti sembra abbastanza grave questo? - sbraitò.

Il demone pulce iniziò a saltare con più foga - Qualcuno stava raccogliendo parti di demoni in tutta la zona, la cosa sospetta era che i colpi sembravano programmati con estrema precisione, mirava a demoni precisi, con abilità uniche. La cosa peggiore è che tra quelle raccolte, ha trovato anche... -

- Zitto! - il gridò del demone rosso.

Myoga restò un attimo in silenzio - Tra quelle raccolte, ha trovato anche una parte di Naraku! - finì di spiegare, lasciando tutti spiazzati.

Kagome sgranò gli occhi - Non può essere! Lo abbiamo fatto a pezzi ed è sparito assieme alla sfera, come poteva salvarsi? - domandò, visibilmente preoccupata.

- Ti stai sbagliando! Non è rimasto nulla di Naraku! - replicò Inuyasha, sempre rivolto a lui.

Il demone pulce diventò molto serio - Invece una parte di lui è sopravvissuta, una minuscola parte, staccata dal suo mostruoso corpo, poco prima del fendente di Sesshomaru. Cadendo in un lago distante dal villaggio, rimasto privo di potere, ha dormito come in letargo, non potendo più fare alcun male. Eiji, appena arrivato in queste terre, l' ha trovato e mangiato, scambiandolo forse per carne commestibile, acquisendo non solo una parte del suo potere, ma anche i suoi ricordi, i suoi pensieri - spiegò.

Kiran lo fissò - Così ha saputo come creare un Kodoku - pensò tra se e se.

Il demone rosso sorrise - Esatto! A differenza di quello stupido demone, io non perdo tempo a cercare un potere superiore, io me lo prendo e basta! - volando a gran velocità nella bocca spalancata di Nobuyuki.

Il demone tartaruga chiuse la grande bocca, restando immobile, nel più totale silenzio.

Anche Kasumi balzò giù dal suo corpo, fermandosi poco distante da lui - Correre un rischio così grande, per così poco - sospirò.

La giovane cacciatrice, approfittando della distrazione di tutti, scattò verso il suo maestro, priva di armi.

Nobuyuki iniziò ad agitare la testa, come infastidito, finchè qualcosa uscì di forza dalla sua gola, unica parte non corazzata.

L' agile demone rosso, avvolto ancora dal suo sangue, volteggiò in aria - Sei vecchio e debole, non servi a nulla - lo schernì, piombando verso Mari.

- No! - ansimò il demone tartaruga, balzando con le sue ultime forze tra i due, ritornando nella sua forma precedente.

Mari inchiodò di colpo, trovando il suo maestro da scudo tra lei e il demone rosso.

Eiji mostrò un grande sorriso malvagio - Quello che volevo - sospirò, allungando i suoi mostruosi viticci dal braccio, afferrando Nobuyuki.

- Lascialo! - urlò la giovane cacciatrice, saltando verso di lui, ma il demone rosso la scacciò con un ala, facendola cadere a terra.

Salì in alto, portandosi con se il demone tartaruga ormai al limite, ancora avvolto dai suoi viticci - Non potevo assorbirti nella tua vera forma, eri troppo anche per me, ma così - guardandolo negli occhi, mentre la bocca sul suo petto si aprì, spaccandosi quasi in due.

Inuyasha era ancora lontano, circondato dalle parti di demone, solo il potere di Kagome li teneva lontani, impedendogli di attaccare, non potevano allontanarsi, rischiando di lasciare Kiran senza forze in balia dei demoni.

Mari restò immobile, priva di possibilità di raggiungerlo - Mi perdoni maestro - pensò, sentendosi un nodo in gola.

Eiji spalancò del tutto la bocca nel petto, fagocitando intero Nobuyuki, che si richiuse del tutto una volta al suo interno. Restò immobile, muovendo solo le ali per restare in aria, mentre lunghe scariche di energia iniziarono a rivestire il suo braccio normale.

- Si! - urlò di gioia il demone rosso, mentre diverse placche iniziarono a rivestire il suo braccio, ricoprendolo fino alla spalla.

Un nitrito attirò l' attenzione di Mari - Shion! - esclamò, vedendolo.

Il suo fidato compagno galoppava in volo verso di lei, inseguito da molti demoni. Mentre Eiji finiva di assorbire del tutto il maestro cacciatore.

- Vieni qui! - gli ordinò la giovane cacciatrice, notando alcune ferite sul suo compagno, procurate sicuramente dai demoni.

Il demone cavallo atterrò con fatica vicino a lei, sbattendo con forza al suolo, mentre i demoni li circondarono, incitati da Kasumi a farli a pezzi.

Inuyasha e Kagome vedevano a fatica quello che succedeva, per via delle parti di demone tra loro e la figlia.

Gli occhi di Kiran brillavano di una tenue luce - Forza Mari, lo puoi fare - pensò tra se e se, riuscendo a vedere tutto grazie ai suoi occhi.

La giovane cacciatrice si guardava la mano, mentre i demoni si lanciavano con forza su di lei e sul suo compagno, disteso accanto.

- Non posso lasciare che ti succeda nulla, ho già perso il mio maestro, tu non morirai! - gridò con tutta il fiato che aveva in gola.

EGIDA!!

Tutto il suo corpo brillava, mentre lo scudo si formava davanti a lei. Il suo sguardo era serio e concentrato, mentre i demoni si schiantavano con forza, facendolo vibrare.

Il meticcio si schiarì la voce - Non hai più tempo! Se tieni alla tua vita e alla sua! - urlò.

Mari sentì perfettamente le sue parole - Ha ragione - pensò, concentrandosi con tutta se stessa.

L' egida iniziò a brillare, i demoni continuarono a schiantarsi contro, ma questa volta i loro corpi si purificarono al contatto, esplodendo.

- Inuyasha colpisci! - ordinò il meticcio.

Il mezzodemone lo guardò perplesso - Non posso, non vedo Mari, rischio di colpirla - sbraitò.

Kiran sorrise - Non preoccuparti, lei sta bene - replicò.

Inuyasha stranamente fiduciosi di lui, ruotò la spada.

CICATRICE DEL VENTO!!

I fendenti di energia si aprirono come artigli, facendo a pezzi i demoni tra loro e la figlia, aprendo uno spiraglio. Il colpo arrivò con tutta la sua forza contro Mari, ma il suo scudo lo fermò, deviando i fendenti. Uno colpì in pieno Kasumi, ferendola gravemente ad una spalla.

Ora che la visuale era libera, Kagome poteva agire.

- Stai giù - ordinò alla figlia, che si distese accanto a Shion, mentre scoccò una freccia, carica di tutto il suo potere.

I demoni si purificarono quasi tutti, travolti dal potere spirituale della grande miko, mentre la freccia puntò dritta verso Eiji.

Il demone rosso sorrise leggermente - Stupida - fermando la freccia col braccio corazzato, facendo disintegrare solo alcune placche, che si riformarono quasi subito.

- A-amore mio - balbettò Kasumi, a terra, ricoperta di sangue.

Appena Eiji sentì la sua voce si precipitò da lei, afferrandola al volo - Me la pagherete - volando via con la sua amata.

Nessuno lo inseguì, si radunarono attorno Mari, soccorrendo lei e il suo amato Shion. Solo Kiran restò in piedi, appoggianto alla sua alabarda.

- Questa volta abbiamo rischiato tanto - sospirò Inuyasha, con lo sguardo fisso verso sua figlia.

Il meticcio sorrise - Per fortuna siamo vivi - replicò.
   
 
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