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Autore: Princesse with Wormmon    04/12/2016    4 recensioni
Una pioggia scrosciante, rumorosa e brutale precipitava minacciosamente quella mattina dal cielo uggioso. Scivolava invisibile lungo un ombrello, che nascondeva il volto e gli occhiali nuovi di un ragazzo che cercava coraggiosamente di ripararsi.
Storia dedicata alla coppia Taichi - Sora :) spero che vi piaccia! Buona lettura! :)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Taichi Yagami/Tai Kamiya | Coppie: Sora/Tai
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Maybe she forgot

A volte ricordare è più doloroso di dimenticare

 

Continuava a correre con il cuore in gola, senza fiato sotto quel cielo che non lasciava brillare luce alcuna. Col cuore a mille e la tachicardia, Sora non dava segno di volersi fermare. Finchè non scivolò sul marciapiede inondato, barcollando e cadendo sulle ginocchia. Tentando invano di aggrapparsi al muretto davanti a lei.

Dove lei e Tai da bambini avevano trascorso i momenti più intensi della loro fanciullezza. Si era sbucciata un ginocchio. Tai le si avvicinò con audacia.

 

'' Sora fermati! Ti sei fatta male? ''. disse riprendendo fiato, correndole incontro.

 

'' Ti prego.. Sora.. dimmi cosa è successo!.. ''

 

'' Scusami Tai.. non mi va di parlarne..'' disse con gli occhi bassi e lo sguardo mesto. Preoccupata e pensierosa.

 

'' Ma Sora!.. ti prego.. vedi un tempo.. io e te.. un tempo '' Tai balbettò incapace di continuare. Poi continuò grazie alla qualità della sua digipietra che lo corrispondeva.

'' Sora.. un tempo noi.. eravamo uniti, avevamo un rapporto molto speciale e ci dicevamo tutto.. non avevamo segreti, ricordi? Ecco adesso?... adesso è tutto cambiato e mi manca tanto quel periodo.. sai.. chiacchierare con te con in mano una bibita ghiacciata, giocare a calcio insieme e a basket, vedere film.. mi mancano tantissimo quelle giornate.. mi manca.. mi manca soprattutto stare con te Sora..sopratutto quando bastava mettere un disco nella playstation e giocare fino a notte fonda per essere felici. Mi mancano i nostri scherzi e le nostre risate.. vedi la verità è che.. mi manca perfino litigare con te Sora.. so che la nostra amicizia non è stata sempre facile ed è stata piena di gocce di pioggia e di tempeste.. ma vedi tu sei sempre stata la persona più importante per me. La più speciale. '' adesso Tai arrossì temendo che la sua dichiarazione di amicizia andasse un po' oltre così si affrettò a rettificare.

 

'' Quello che sto cercando di dirti è che.. mi manca quella Sora di un tempo.. quel rapporto che avevamo una volta, la nostra amicizia che era cosi... '' si bloccò '' voglio dire.. era solo nostra Sora.. e adesso invece noi non ci diciamo più nulla.. abbiamo smesso di parlarci.. da quando.. ecco da quando stai con Yamato sei cambiata.. e adesso non vuoi dirmi neppure perchè piangi.. ''. Il suo non era un rimprovero. Era una supplica accorata.

 

Sora se ne stava in silenzio con lo sguardo basso, gli occhi madidi di lacrime. Non osava guardarlo negli occhi. Tai continuò.

 

'' Ti ho detto tutto questo Sora perchè tu sei troppo importante per me, e vorrei sapere perchè stai piangendo. Ci tengo tanto a te e vederti stare così male mi fa impazzire.. ti prego dimmi cosa è successo.. ''. Sora lo guardò dritto negli occhi.

Nei suoi occhi color nocciola si intravedeva una luce pura, sincera. Stava soffrendo. Stava male per lei. Era evidente

 

' Oh Tai.. perdonami.. vedi io... '' si bloccò. '' Anche a me mancano tanto le nostre chiacchierate, i nostri pomeriggi, le nostre serate e le mille avventure che abbiamo vissuto insieme, ma adesso... vedi adesso troppe cose sono cambiate.. '' si incupì.

 

'' Ma cosa è successo? Perchè sei così triste? ''

 

'' Niente è che.. sono in bilico Tai.. ho paura di.. ho paura di non essere capace di amare.. di non saper amare come io vorrei e questo mi fa stare male.. il fatto che io non riesca a provare gioia, né serenità, né amore.. vedi è difficile da spiegare. Ricordi quando avevo paura che la mia digipietra non avrebbe mai brillato? Ecco mi sento come allora. ''.

Il cuore di Tai sussultò come un tamburo, cercando di zittire le urla estreme e disperate dei suoi muti pensieri.

 

'' E' successo qualcosa con Yamato vero? '' chiese carico di astio e rabbia, sempre però nascondendo il tutto da ottimo attore.

 

'' Ma no Tai.. cosa dici.. lui.. lui è fantastico. Sono io che... vedi sono io il problema.. ''

 

'' In che senso Sora? ''.

 

Sora abbassò lo sguardo e dai i suoi occhi scaturirono minuscole lacrime che le solcarono il viso nuovamente. Era incapace di proferire parola, e di smettere di provare quel dolore che la dilaniava.

Questa volta Tai non ne potè più, e vinto dalla furia con insistenza urlò disperatamente il suo nome, nell'angosciante attesa di avere una risposta che però non arrivò.

 

'' Sora! ''.

 

Si avvicinò a lei che era ancora in ginocchio sul pavimento intriso di pioggia. E con furia, come se le sue dita fossero degli artigli affilati, come un cacciatore che cerca disperatamente di afferrare la preda di cui da sempre è innamorato, afferrò con veemenza e slancio le mani pallide di Sora, la quale indietreggiò finendo con la schiena contro il muretto luccicoso per via della pioggia, che era stato testimone dei loro giochi infantili e dei loro pomeriggi trascorsi all'insegna dell'allegria, quella gioia nel cuore, e quella spensieratezza che solo nell'infanzia si può conoscere.

 

Tai si avvicinò con estrema audacia e sfrontatezza alla ragazza che aveva sempre amato in segreto nel suo cuore. Adesso i loro battiti erano vicini proprio come i loro petti. Sora abbassò la testa, che andò a sfiorare il petto di Tai, poi si poggiò contro sempre col capo chinato mentre piccole lacrime le scaturivano dal viso ancora e ancora.. sempre più copiose. Tai stringeva fortemente i suoi palmi. Non voleva lasciarla andare. Non avrebbe mai più voluto lasciarla andare. Lei non faceva resistenza.

 

'' Ti prego Sora.. dimmi cosa è successo!.. tu sei una persona fantastica ed eccezionale, e sono sicuro che nessuno sa amare come ami tu.. tu sei così generosa ed altruista. Ti preoccupi sempre prima degli altri e quasi mai di te stessa.. tu sei davvero meravigliosa Sora, ed io.. non vorrei vederti piangere per nessun motivo al mondo.. ''

 

'' Oh Tai... '' finalmente Sora alzò la testa e lo fissò, con uno sguardo diverso da come lo aveva sempre guardato, aveva negli occhi piovosi una luce nuova.

Adesso negli occhi di Sora si rifletteva la speranza.

 

'' Tai.. ricordi quella volta che giocammo a calcio a pochi passi da qui insieme a Kari? Lei si sbucciò la caviglia cadendo e tu le corresti incontro abbracciandola rassicurante, dicendole che non era nulla, che non le sarebbe accaduto nulla di brutto nonostante la ferita e che tutto sarebbe andato bene. Eri così incoraggiante. Quella volta io mi sentii spaesata.. vedi io non sapevo amare.. né proteggere come sapevi fare tu e un po' fui invidiosa del tuo modo di essere così protettivo verso la piccola Kari..

io credevo di non avere un lato cosi amorevole, ma poi tu mi hai insegnato che c'è sempre un'altra strada.. una possibilità per tutti di migliorarci, ed è solo grazie a te se il mio lato da maschiaccio a volte un po' acido ed insofferente sia cambiato. La verità è che.. io ti ho sempre ammirato Tai.. e quella volta fui gelosa di Kari.. '' Sora arrossì e si bloccò..

 

Poi si affrettò a spiegarsi.

 

'' Ecco gelosa in senso buono perchè.. nel profondo del mio cuore avrei voluto che tu avessi abbracciato me in quel modo.. e che mi avessi sussurrato che tutto sarebbe andato bene.. ma purtroppo nella vita siamo costretti ad affrontare molte battaglie da soli, come dei perfetti soldati non addestrati bene alla guerra.. inesperti, incapaci e anche se hai accanto una persona eccezionale devi continuare a convivere con te stessa, con i tuoi pensieri autodistruttivi, le tue crisi esistenziali, i tuoi fallimenti ed hai l'impressione di non aver fatto la cosa giusta. Quel qualcosa che avrebbe potuto darti un'ombra di felicità o di speranza.. e allora pensi che forse hai sbagliato tutto e che non potrai più provare quelle emozioni forti e vere che provavi un tempo.. ''.

 

Il cuore di Tai palpitava forte come un tamburo che voleva esplodere. In quell'istante esatto non sapeva cosa fare. Il suo respiro si fermò. Restando in apnea qualche istante fece un distruttivo gesto impulsivo. Lasciò la presa con cui stringeva fortemente le sue mani e poggiò i suoi palmi sulle tempie fredde di Sora. Sfiorandole.. accarezzandole.. poi senza neppure pensarci, avvicinò le sue labbra gelide e irrigidite a quelle di Sora. Premette fortemente, giocherellò con le sue labbra, tentando di mettere a tacere i rimbombi assordanti del suo cuore.

La baciò con estrema dolcezza. Lei non fece resistenza. Poi con somma tenerezza le baciò la fronte come aveva fatto con Kari quel pomeriggio di molti anni prima. E infine la strinse forte tra le sue braccia cercando di infonderle quel calore di cui aveva un estremo bisogno. Mentre lei tremava tra le sue braccia.

 

Era stato un gesto istintivo, spontaneo ed impulsivo ma allo stesso tempo meraviglioso.. che sarebbe rimasto inciso incancellabilmente ed indelebilmente nella memoria dei loro cuori. Era sbagliato? Forse si..

 

Poi si staccò inorridito. Per quello che aveva appena fatto. Per l'infedele crimine di cui si era macchiato. Per il tradimento gratuito che aveva inflitto al suo migliore amico, che era innocente. Sora dal canto suo abbassò lo sguardo, colpevole quanto lui.

Il viso paonazzo era carico di infamia e di vergogna per quel meraviglioso gesto d'amore che era però diventato il segno tangibile con cui si era macchiata dell'orrendo crimine del tradimento. Come avrebbe potuto guardare Yamato l'indomani negli occhi?.

Era esasperata e priva di forze. E colpevole aspettava che la giustizia divina mandasse un fulmine in quel preciso istante e la fulminasse, cancellando così per sempre la sua infamia ed il gesto oscuro che aveva appena compiuto. In realtà invece sotto le loro ginocchia il marciapiede aveva preso a brillare come fosse argento. La pioggia era cessata e sembrava che le loro sensazioni angosciose volessero placarsi. Le tornò in mente un piccolo frammento di ricordo della sua infanzia: corrotto, disonesto ed infedele proprio come quel preciso istante.

 

Flashback

 

Era una soleggiata giornata di giugno. Tai e Sora avevano otto anni all'epoca ed erano andati al parco per giocare allegramente. Come facevano di solito durante quelle belle giornate estive. Avevano giocato a rincorrersi e a nascondino tutta la mattinata. Le loro fronti erano madide di sudore. Avevano davvero bisogno di una bibita dissetante o di un buon ghiacciolo.

 

'' Ah sono stanca Tai.. sediamoci '' aveva sbuffato Sora.

'' A chi lo dici.. ho davvero bisogno di qualcosa di fresco da mangiare.. ''

'' Anche io.. ma non abbiamo più soldi.. abbiamo speso gli ultimi yen per comprare quella corda per saltare ricordi? ''

'' Si.. '' Tai abbassò lo sguardo mestamente..

 

Ad un tratto sentirono un rumore di ruote che si avvicinava poi una voce femminile gentile ed affabile che pubblicizzava la vendita di gustosissimi ghiaccioli di tutti i gusti. Era arrivata una venditrice ambulante.

 

'' Ghiaccioli!.. ghiaccioli!.. ghiaccioli freschi! Buonissimi! Di tutti i gusti! Avvicinatevi bambini! ''..

 

A Tai e a Sora venne l'acquolina in bocca solo sentendoli nominare.

 

'' Come vorrei uno di quei ghiaccioli. Sto morendo di caldo e qualcosa di fresco è proprio quello che ci vorrebbe '' disse Sora bramosamente.

'' Anche io.. ma.. '' si bloccò Tai. Poi gli venne un'idea.

'' Sora.. lo so che non si dovrebbe fare ma.. che ne dici se.. ne prendiamo due in prestito e poi portiamo i soldi un'altra volta? ''

 

'' Eh?! Tai sei impazzito! Vuoi rubare dei ghiaccioli? No! non se ne parla! è una cosa mostruosa oltre che vergognosa e sbagliata! '' disse Sora sommamente irritata e furibonda per il fatto che Tai avesse solo pensato ad una mostruosità del genere, che per lei che aveva un forte senso della giustizia era inconcepibile.

 

'' Ma Sora.. dai fa caldo.. non li rubiamo. Li prendiamo solo in prestito.. ti prego.. tu non hai voglia di un buon ghiacciolo alla menta? ''

 

'' Si certo che ne ho voglia, ma non è questo il modo! Non è giusto Tai!.. non possiamo compiere un gesto così orribile! ''.

 

'' D'accordo.. '' aveva detto Tai tristemente. Desideroso di avere il suo ghiacciolo. E poi a pensarci bene sarebbe stata un'operazione difficile da compiere dato che la signora dei gelati era proprio li.. dietro il carretto, mentre vendeva felicità e gioia ai bambini che erano in fila e li osservava con attenzione per prevenire possibili furti. I due rimasero in un mesto silenzio a guardare la scena. Poi ad un tratto la signora dei gelati si allontanò forse per cambiare dei soldi al negozio vicino. Lasciando il carretto colmo di ghiaccioli succulenti indisturbato, incustodito. Era quello il momento per attaccare pensò Tai. Si alzò di scatto dalla panchina e come un leone feroce puntò la sua preda: i ghiccioli alla menta. Sora si accorse subito di cosa aveva in mente Tai, e sbottò furiosamente.

'' Tai! Non pensarci nemmeno! Sei impazzito?! ''.

Troppo tardi. Tai era già partito all'attacco correndo verso il carretto.

'' Torna indietro Tai o non ti rivolgerò mai più la parola! ''

'' Mi hai sentita? ''. urlò Sora indignata.

 

Tai non rispose e furbamente aveva già arraffato due ghiaccioli, e adesso correva veloce come il vento. Allontanandosi dal luogo del crimine.

 

'' Ti odio Tai.. ti odio.. sei un stupido! '' gli aveva urlato Sora.

 

Ma Tai aveva un altro piccolo problemuccio da affrontare al volo in quel momento per prestare attenzione alle minacce di Sora. Un bambino più grande, di taglia tre volte maggiore, più robusto e corpulento rispetto all'esile Tai sembrava furibondo ed ora inseguiva il povero Tai per aver rubato i due ghiaccioli. Lo aveva colto in flagrante nascosto poco distante dal carretto.. doveva essere il figlio della venditrice ambulante.

 

Il ragazzino avrebbe avuto circa undici anni, ma era davvero enorme. Raggiunse Tai e con somma violenza lo scaraventò sull'erba pronto a colpirlo. Tai cercò di coprirsi il viso con le braccia.

 

Sora vedendo la scena preoccupata si avvicinò.

 

'' Non mi fai paura! E comunque non ho rubato! Volevo solo prendere in prestito un ghiacciolo! I soldi te li avrei portati domani stesso '' urlò Tai sempre coraggioso anche quando le circostanze erano avverse.

 

'' Si certo, come no... me li avresti portati? Ed io ti dovrei credere?! Sei solo uno sporco ladro! '' disse il bambino corpulento e gli strappò di mano il ghiacciolo, che si sciolse a causa del sole bollente e delle strette di mani dei due bambini nelle quali era passato e successivamente era stato imprigionato.

 

'' Ecco tieniti pure il tuo ghiacciolo brutto bestione! Non mi piacciono neppure! Hanno un sapore pessimo! Tienitelo pure e da voi non comprerò mai più nulla! '' urlò Tai con sommo orgoglio.

 

'' Se non ti piacciono allora perchè li avresti rubati?! Guarda che erano due! ne hai presi due ti ho visto! Molla subito l'altro! ''

 

'' Cosa!? No! Non è vero! Ne ho preso solo uno e te lo sei ripreso ''

 

'' No! stai mentendo! posa subito l'altro ghiacciolo o ti prendo a pugni '' minacciò il ragazzone.

Poi sentì urlare da dietro una voce femminile che Tai conosceva bene.

 

'' Bastaaa smettetela subito! '' urlò Sora. Il ragazzone si pietrificò ed anche Tai.

 

'' Odio la violenza! non è giusto! Tu Tai sei uno stupido! Non avresti dovuto rubare degli stupidi ghiaccioli e tu razza di bestione enorme lascia subito in pace il mio Tai.. mi hai capita? Non è questo il modo di affrontare le cose! Non devi usare la violenza! '' urlò Sora. I due ragazzi rimasero sbalorditi, pietrificati.

 

Tai capì che aveva sbagliato tutto.. aveva fatto avere la meglio ai suoi impulsi istintivi e animaleschi e l'altro ragazzo aveva fatto la stessa cosa.

 

'' Vi odio.. vi odio tutti.. siete solo degli stupidi mocciosi '' urlò Sora mentre minuscole lacrime le rigavano il viso. Si allontanò correndo. Tai capì che aveva sbagliato tutto.

 

'' Ti chiedo scusa per.. aver rubato i tuoi ghiaccioli.. avevi ragione, erano due '' disse Tai, ed estrasse dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni il secondo ghiacciolo, che non era più un ghiacciolo ma solo una bustina colma di acqua, dato che si era sciolto. La porse al ragazzo.

 

'' Ti chiedo perdono.. sono stato uno stupido.. ecco tieni! Adesso si sono sciolti, ma domani ti rimborserò i soldi te lo prometto. '' disse Tai inchinandosi umilmente a mò di scusa.

 

Il ragazzone corpulento depose le armi, ed accettò le scuse percependo che erano sincere.

 

'' D'accordo. Scusami anche tu se ti ho aggredito.. ho sbagliato tutto.. la tua amica aveva ragione.. la violenza non è mai la soluzione giusta per affrontare le difficoltà.. ''. Poi si avvicinò al carretto dei ghiaccioli e fece un gesto inaspettato. Estrasse un ghiacciolo alla menta e lo porse a Tai.

 

'' Ecco prendi.. oggi fa molto caldo. Prendine uno, te lo regalo ''

 

'' Davvero? '' chiese incredulo.

 

'' Si, certo '' sorrise il ragazzone.

 

'' Allora ti ringrazio. '' sorrise Tai.

 

Si allontanò dal carretto nella disperata ricerca di Sora. La cercò disperatamente ma non era in nessuno dei loro luoghi segreti. Finchè non la trovò seduta accovacciata su un muretto che sarebbe ben presto diventato parte integrante della loro fanciullezza. La testa bassa, il viso tra le mani e i gomiti poggiati sulle ginocchia.

 

'' Sora! '' la chiamò accoratamente.

 

'' Vattene! Ti odio! Ti avevo detto che non dovevi rubare, che è sbagliato! ''

 

'' Lo so.. perdonami Sora.. ho sbagliato tutto.. ''

 

'' Sei uno stupido Tai '' disse tagliente.

 

'' Ti prego Sora.. perdonami.. '' disse porgendole il ghiacciolo mezzo sciolto che gli aveva regalato il ragazzone.

 

Alla vista del ghiacciolo Sora si indignò ancora di più pensando che lo avesse rubato.

 

'' Sei pazzo? Hai rubato ancora!? Non ti è bastata la lezione di quel ragazzo che voleva aggredirti?! Sei proprio un idiota! ''

'' No Sora.. avevi ragione.. ho sbagliato tutto. Ho chiesto scusa al ragazzo, gli ho detto che domani gli porterò i soldi per i ghiaccioli e lui a sua volta per scusarsi di avermi aggredito mi ha regalato questo.. che io voglio dare a te... tieni mangia.. ''

 

Sora rimase in un primo istante incredula. Ma poi conoscendo nell'intimo il cuore di Tai, percepì che non c'era nulla di cui meravigliarsi. Tai era fatto così, aveva un animo onesto e sincero, a volte impulsivo e scherzoso, ma aveva avuto sempre un cuore grande. Gli sorrise dolcemente.

 

'' Davvero? Ti sei scusato?! ''

 

'' Si Sora.. ed è solo grazie a te se non sono diventato un ladro e se il mio occhio è ancora bianco! '' ridacchiò Tai, poi continuò.

 

'' Per come si erano messe le cose quel bestione mi avrebbe fatto a pezzettini.. ed è stato solo grazie a te che ci hai rimproverati e mi hai difeso al momento giusto se sono ancora tutto intero. '' le sorrise dolcemente. '' Grazie Sora ''.

 

'' Si, ma tu non devi fare mai più una cosa del genere mi hai capito!? Poteva farti male! Ed io non lo avrei sopportato! Sei stato uno stupido Tai. Promettimi che non lo farai più o non ti rivolgerò mai più la parola! '' urlò Sora ancora furiosa.

 

'' Te lo prometto Sora.. adesso mangia il ghiacciolo però prima che si sciolga del tutto.. ''

 

Sora gli sorrise nuovamente. Era così impulsivo ma allo stesso tempo così sensibile e così attento ai bisogni degli altri, che era impossibile restare arrabbiati a lungo con lui.

 

'' No.. mangiamolo insieme.. '' disse Sora

 

'' Ma come? È già quasi diventato acqua.. ''

 

'' Tu lecchi da un lato ed io dall'altro ok? '' suggerì Sora.

 

E così fecero. Iniziarono a leccare il ghiacciolo chi da un lato e chi dall'altro, anche se ne restava davvero poco perchè era ormai diventato per il 70% acqua appiccicosa che si andò ad attaccare ai polpastrelli e alle mani. Alla fine di fresco non ebbero quasi nulla quella mattina. Ma sorrisero di cuore comunque nonostante quella brutta esperienza.. perchè erano felici di essere insieme.

 

Fine flashback.

 

In quella calda giornata estiva i due bambini si erano resi complici di un crimine tutto loro, che fortunatamente si era risolto bene. Come quella volta che erano stati disonesti ed infedeli anche adesso Sora provava la medesima sensazione di colpa e di vergogna. Solo che.. il crimine di adesso era di gran lunga peggiore di quello di un tempo. Quel bacio ingannatore aveva messo in crisi tutte le sue certezze sui sentimenti per Yamato e sulla sua storia. Adesso si sentiva sporca e colpevole, artefice di un tradimento, di un qualcosa che per lei era inconcepibile. Come al solito ad innescare l'oscuro gesto era stato Tai. Sempre lui. Come molti anni prima. Era lui la causa di tutto. Questo le fece crescere dentro un'estrema rabbia tanto che sollevò lo sguardo, ferita nel profondo e gli mollò uno schiaffo su una guancia con tutta la forza che poteva avere nell'esile braccio.

 

Tai rimase spiazzato da quel gesto doloroso ed inaspettato. Si portò la mano alla guancia istintivamente che diventava rossa istante dopo istante. Iniziò a massaggiarla. Incapace di parlare.

 

'' Sora.. '' disse in un sussurro impercettibile.

 

'' Sei uno stupido Tai! Non dovevi.. non avresti dovuto farlo.. come farò a guardare negli occhi Yamato domani? Me lo spieghi? '' disse furibonda.

 

'' Mi dispiace Sora.. '' riuscì solo a dire Tai mestamente.

 

'' E' proprio come tanti anni fa.. quando rubasti quei ghiaccioli ricordi? Mi hai resa complice di un crimine orribile.. ''

 

'' Orribile? Quindi.. questo bacio per te è stato orribile?!... ''

 

'' Non ho detto questo!.. è solo che.. non dovevi Tai.. adesso.. ''

 

'' Adesso? ''

 

'' Adesso sono ancora più confusa.. non so che fare.. e domani non so se riuscirò a guardare negli occhi Yamato.. ''.

 

Il pensiero di Yamato, il suo migliore amico, lo fece sussultare. Si era completamente dimenticato di lui. Preso da quel sentimento magico che stava provando. Da quel bacio meraviglioso che da sempre aveva sognato e aspettato non aveva badato ai sentimenti del suo migliore amico. Come aveva potuto essere così insensibile e cieco? Lui che da leader si era sempre preoccupato dei bisogni e dei sentimenti degli altri?.

Dei brividi gli corsero lungo la schiena forse per il freddo dato che i suoi vestiti erano zuppi di acqua o forse per il senso di colpa che provava nei confronti del suo migliore amico. Abbassò lo sguardo adesso più colpevole che mai.

 

'' Hai ragione.. perdonami Sora.. '' disse in un sussurro.

 

Adesso Sora doveva fare i conti con dei sentimenti devastanti e contrapposti che la dilaniavano.

 

Quel bacio era stato un sogno.

 

Era stato dolcissimo e meraviglioso allo stesso tempo. Il suo cuore aveva reagito palpitando forte, quasi volesse esplodere. Yamato non l'aveva mai baciata con tanta dolcezza ed il suo cuore non aveva mai reagito in quel modo. Ma lei.. stava con Yamato da ben tre mesi. Era innamorata di lui.. ma adesso? Era molto confusa. Non sapeva cosa fare. Aveva solo un disperato bisogno di un'abbraccio quella sera e Tai glielo aveva magicamente regalato.. cosa che non aveva fatto Yamato pur vedendola pensierosa.

 

Cosa poteva fare adesso?

 

Avrebbe dovuto essere coraggiosa ed affrontare la realtà dei fatti ed i suoi sentimenti.

Tai era solo un amico per lei, il suo migliore amico. E allora perchè aveva sentito il suo cuore battere così insistentemente? Le sue guance colorarsi, ed una strana sensazione allo stomaco nel momento esatto in cui le loro labbra si toccavano? Era qualcosa che lei non aveva mai provato con Yamato. Era un sentimento nuovo, sconosciuto. Una sensazione che non sapeva descrivere con le parole. Era confusa. Cosa fare?.

 

Si alzò dal marciapiede bagnato. La sua gonna e le sue calze erano intrise di acqua. Le dita fredde e raggrinzite.

 

'' Addio Tai '' riuscì a dire e si allontanò sempre più confusa, senza voltarsi indietro.

 

Tai rimase li scioccato. Possibile che lei avesse dimenticato? Avesse dimenticato gli attimi magici ed i momenti indimenticabili che avevano passato insieme? Quel bacio era stato il miracolo più grande per lui. Da sempre atteso, desiderato, agognato e bramato avidamente. Adesso lo aveva fatto suo. Ma non era stato un gesto programmato. Cosa significava per lui? Doveva accettare la realtà dei fatti.

 

Sora stava con Yamato, il suo migliore amico. Avrebbe davvero avuto il coraggio di mettersi contro di lui e prendersi la sua Sora? Lottare per conquistarla calpestando così la loro amicizia e i suoi sentimenti?

 

Da un lato quello che provava per Sora era forte, vero ed indescrivibile, e con quel bacio ne aveva avuto una solida conferma. Dall'altro Sora stava col suo migliore amico e forse.. era innamorata di lui. Cosa scegliere? Qual'era la cosa giusta da fare al momento? Quale sarebbe stata la sua prossima mossa?

Non lo sapeva.

 

Continua.

 

Buongiorno a tutti! ( eh si anche se è notte inoltrata è già un nuovo giorno u_u )

:) perdonate l'eccessivo ritardo ma sono stata molto impegnata in questi giorni, e come al solito mi ritrovo a scrivere di notte xd.. sono felice di essere riuscita a scrivere almeno il secondo capitolo.. che dire spero di non deludervi e che vi piaccia come sta procedendo la storia.. :).. spero di non annoiarvi se è un po' lenta la narrazione, ma ci tengo molto a descrivere i loro sentimenti e i loro stati d'animo, soprattutto quelli di Sora che è un personaggio molto maturo e profondo e caratterizzato bene nella serie. Perciò è molto importante per me porre l'accento sulle loro emozioni, sulle loro sensazioni e sulla loro evoluzione psicologica.. per questo mi scuso se è un po' lenta.. la prossima volta metterò più scene e farò procedere la storia più velocemente, ma sappiate che ci tengo tanto a mettere in risalto la loro psicologia.. non so nemmeno se mi riesce bene in realtà xd.. ci provo.. comunque fatemi sapere se vi è piaciuto questo secondo capitolo o vi ha annoiato.. grazie mille a tutti voi che leggete e commentate! :) un bacio fortissimo!! :* p.s perdonate eventuali errori di ortografia..

Prometto che cercherò di aggiornare il prima possibile e non vi farò aspettare più così a lungo :)

 

   
 
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