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Autore: Selhin    19/05/2009    5 recensioni
Molte volte non riconosciamo i sogni dalla realtà, o ancora più spesso, non vogliamo farlo...ci rifugiamo nel nostro mondo perfetto fatto di ricordi e illusioni, e lo crediamo reale...questo è quello che accade a Rinoa, prima di soccombere all'oscurità, diventando la temuta Artemisia...
Un grazie speciale a Akagi_san e Seiko, per tutto.
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Artemisia, Rinoa Heartilly, Squall Leonheart
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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“Quand’è stata l’ultima volta che ho vissuto

 

“Quand’è stata l’ultima volta che ho vissuto?”

 

 

 

 

 

 

*Dodicesima piuma

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  Il paesaggio attorno a lui è cambiato ancora.

Con lei nella mente come unico pensiero, ha immaginato intorno a lui la radura fiorita. Il luogo della loro promessa, del loro amore.

E invece, quando ha riaperto gli occhi azzurri, essi hanno visto solo desolazione attorno: la terra secca, sterile, spaccata dall’assenza di vita. Dovunque volti lo sguardo, lui vede solo una vasta pianura deserta. Un luogo nel quale nessuno potrebbe mai vivere. Osserva il cielo, è grigio, ma pare irreale. La compressione del tempo sta ancora agendo sopra di lui.

Prende un respiro profondo, e s’incammina senza sapere se la sua sia la direzione giusta da seguire. Non sa cos’altro fare, non c’è nessuno che possa aiutarlo, dirgli dove andare e in che modo.

L’aria è pesante, e si sente schiacciato da quel cielo grigio e spaventoso. Man mano che avanza gli pare che la desolazione sia sempre più spettrale. La luce inizia ad affievolirsi, come se la notte avanzasse contro di lui  ma non ci sono né luna né stelle che possano confermagli tutto ciò.

Le forze iniziano ad abbandonarlo, e la sua avanzata si fa sempre più lenta, sempre più stanca. Giunge sul limite di un precipizio, si sporge un po’, ma non ne scorge la fine. Stremato si volta, ma è incredulità quella che si legge nei suoi occhi chiari.

La vasta distesa deserta non esiste più, se non in una minima parte dove lui si trova. Si è ridotta, lasciandolo al centro di un’isola perduta e sospesa nel grigiore irreale del cielo. Confuso, stremato e disperato, si lascia cadere a terra, convinto che le forze lo abbiano abbandonato per sempre e che quella sia la fine di tutto.

  In un’altra dimensione una ragazza dal vestito celeste e i capelli bruni corre alla sua ricerca, disperata. Si ferma improvvisamente, afferra fra le dita delicate l’anello argentato che porta al collo. Chiude gli occhi e pensa intensamente a lui, inconsapevole dell’incantesimo che, in quanto strega, sta lanciando in suo soccorso.

  Il ragazzo alza lo sguardo come richiamato da qualcosa di magico, e dal nulla la vede. Cade lentamente verso di lui, ondeggia al vento impercettibile, danza nell’aria elegantemente. Una piuma candida e pura, che si posa dolcemente nella sua mano, e in quel momento sa che è stata lei a mandargliela. Improvvisamente la vede davanti a lui, gli da le spalle, e lui la chiama forte più e più volte. Quando finalmente si volta, è convinto di avercela fatta e di averla raggiunta. Ma qualcosa frantuma ogni suo sogno di speranza. Il viso di lei è confuso, oscurato da una nebbia che non riesce a diradare. Perché non riesce a vederla, perché non è ancora riuscito a raggiungerla?

Le immagini si fanno confuse. La vede dirigersi verso di lui, la vede sorridergli, la vede danzare felice. Sa che è lei, pur non vedendone i lineamenti del viso perfetto. E improvvisamente è un altro il volto che gli appare davanti. I capelli sono lunghi e argentati, gli occhi dorati sono venati di risentimento e disprezzo. Sulla pelle alcuni segni scuri che solcano le guance e la fronte. E’ un sorriso di scherno quello dipinto su quel volto, eppure lui nota qualcosa: i lineamenti aggraziati, la lunghezza degli occhi, il colore della pelle.

Il dolore è troppo quando si rende conto della verità. Lo lacera, lo colpisce, lo ferisce con una violenza più devastante della morte stessa.

Incredulità, terrore, odio per se stesso. Una combinazione di emozioni negative gli fanno vedere con ancor più chiarezza la realtà. La paura di lei di combattere, l’ansia provata dell’incubo su di lui, l’incertezza di poter amarlo pur essendo una strega. Il desiderio che fosse lui a ucciderla.

E così era accaduto.

Aveva distrutto l’unica persona che fosse mai stata in grado di farlo ridere, che avesse mai provato a capirlo davvero, che gli avesse dato  l’amore del quale aveva sempre avuto bisogno. Non riuscì a vederla e raggiungerla nemmeno alla fine, quando il casco spaziale nei suoi ricordi vacillanti si frantumò come la sua mente. Una lacrima cadde sul suo viso dai lineamenti perfetti, la prima dopo molto tempo, la prima che esprimesse amore e odio insieme. Il suo unico amore, non era nient’altro che il suo nemico più terribile.

La piuma, toccò finalmente il suolo.

Silenzio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

**********************************************************

 

ç_____ç me piange da sola, ma che ci posso fare se la teoria include la morte di Squall? ( Oh poverinooo, mi mancherà *sniff sniff* nd Zell Guardate che fuori dal gioco io sono ancora vivo -___- nd Squall )

 

Dunque...che dire, mi sono messa a piangere un sacco di volte mentre scrivevo questa piuma, non per la scrittura in se perché non credo sia venuta al meglio, ma proprio per il tema...il pensare Squall morto mi fa una tale tristezza, ma senza la sua morte la teoria non ha fondamenta...ç___ç bè passo a ringraziare...

 

Seiko : tesora, me felishe che la piuma precedente ti sia piaciuta...in effetti me l’ero studiato già da tempo il loro incontro, ho dovuto solo impostare il tutto, ma non è stato facile...cmq resto soddisfatta ^^ ti voglio tanto bene!!!

 

HolyAerith : stellina grazie anche a te per il sostegno...eh si, di fantasia ne ho molta veramente xD

 

Akagi_san : a mia adorata Beta *-* senza di te non ce la farei proprio, non so come facessi prima...non  ci sono parole per ringraziarti di tutto quello che fai per me ( anche solo per il fatto di sopportarla è una santa nd Squall sta zitto tu nd me ) mah speriamo che i contest vadano bene va xD

 

Kairi_92 : sul fatto dell’incontro, io ho sempre saputo che si erano conosciuti l’estate prima...per i genitori di Rinoa...che la madre ‘amasse non ci sono dubbi, ma con suo padre temo proprio di no...insomma se lei è diventata una della resistenza mentre suo padre è membro del governo, vuol dire che è scappata di casa...e se se n’è andata, è perché avevano dei problemi fra loro, credo proprio su fatto della madre...ma comunque è il mio modo di vedere e cose ^^

 

barbidoluzza : del ritardo non devi preoccuparti, non aggiorno più con regolarità come puoi notare, quindi non c’è fretta...ti ringrazio molto per avere questa storia tra le tue preferite, mi rende molto felice *-* grazie!!!

 

 

 

Adesso vado e vi saluto, un bacio anche a tutti i lettori anonimi ^^

Selhin

 

 

 

 

 

   
 
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