PROIBITO
Ciao
a tutte! Stasera vado mooolto di fretta, ma voglio pubblicare ora,
perché ho paura di non riuscire a farlo domani o venerdì...Dunqueeeeee.... erimo lì... sì, a Parì... e questo è il capitolo che vi avevo promesso... per ora...
Per il resto... à la prochaine!!!
Intanto vi pubblicizzo una nuova ff che sto scrivendo: ø HavOkEd ø E' l'esatto opposto di Proibito: dissacrante, fancazzista, spensierata... se vi va, fateci un salto!
55 - Primavera - Bella
All’ora
di pranzo Carlisle ancora non mi aveva richiamato.
Scesi
da sola verso il bar dell’ospedale e presi un caffè. Non andava
bene, non andava bene per niente…
Avevo
una strana sensazione alla bocca dello stomaco, come se da un
momento all’altro una scarica di adrenalina mi avrebbe potuto abbattere
e
terrorizzare. Non finii il caffè... troppo caldo, troppo amano, troppo
nero.
Accanto
a me due ragazzini stavano discutendo teneramente su chi doveva
prendere il pezzo più grosso di una mela che avevano tagliato
maldestramente
con un coltello di plastica.
-Dai!
Hai una fame che muori, mangiala tu!-
-No,
piccola… siamo qua dentro dallo stesso tempo… prendila tu… io
posso reggere un altro po’!-
Com’erano
carini… una mela e due giovani innamorati… come eravamo stati
Edward ed io.
Dovetti
uscire da quello stanzone prima che fossi colta da un attacco
di claustrofobia e panico.
No,
io ed Edward non ci saremmo mai litigati una innocua mela: io
ero la sua mela... era per
quello che era tutto finito.
Uscii
nel cortile interno, sul retro dell’edificio del Pronto Soccorso;
mi sentivo il caffè sullo stomaco e avevo bisogno di una boccata d’aria.
Non
ero sola: in un angolo, gesticolando con una sigaretta in mano,
Bernard parlava animatamente a telefono con qualcuno. Rimasi vicino
alla porta
e lo osservai: in realtà avevo uno scopo ben preciso, per quanto mi
sentissi
sciocca davvero come una ragazzina alle sue prime esperienze di vita.
-No...
No! Io ho rispettato la mia parte dell’accordo, ora tocca a te!
Voglio vederla!-, aveva alzato la voce ed io, che non volevo
impicciarmi degli
affari suoi, avevo ormai sentito qualcosa di compromettente. Pensai di
tornare
dentro, prima che mi vedesse, ma in quel momento lui si voltò e capì di
non
essere solo. Farfugliò qualcosa nel telefono e mise giù, avvicinandosi
a me, dando
una profonda boccata di fumo.
-Problemi?-,
domandai, tenendo le mani nelle tasche del camice: ero
imbarazzata almeno quanto lui.
-…Già…-,
no, lui era più imbarazzato di me, senza dubbio. –Sai... la
mia ex…-, aggiunse abbassando lo sguardo come se avesse confessato un
crimine.
Per me non era materiale di scandalo, vista la mia vita passata.
-Capisco…
Questi ex…!-, tentai di sdrammatizzare, ma avevo capito che
la sua situazione non era semplice come la mia: una firma e fine delle
danze...
-Sai…
non è proprio una bella storia…-
-Hai
figli, Bernard?-, non so perché glielo chiesi. Da quel poco che
avevo capito, la risposta sarebbe stata affermativa. Eppure non ce lo
vedevo,
Bernard, padre... era come se lo conoscessi ad una vita ormai, e non
avevo mai
pensato a quella evenualità.
-S...
sì… una... bambina…-, sembrava indugiare sulle parole, come se
gli costassere moltissimo, oppure come qualcuno che cerca di inventarsi
una
storia lì per lì: ma Bernard era una delle poche persone lineari che
conoscessi... Ebbi come un dejà-vu... avevo già fatto una conversazione
simile
a quella, in una sera di pioggia, con Carl...
-…
e lei non vuole fartela vedere-, conclusi al suo posto, per non
lasciare che il discorso cadesse senza una fine.
-…già…-.
Non aggiunse altro e rimase in silenzio a guardare le volute
di fumo che sbuffava dalle narici, torturandosi la mano stretta a
pugno,
appoggiata al muretto che delimitava il cortile sopraelevato e dava sul
retro
dei magazzini.
-Me
ne dai una?-, domandai senza troppe cerimonie, indicando la sua
sigaretta. Non fumavo più da anni, ma mi sentivo proprio come lui, in
quel
momento. Ne avevo voglia.
-Certo-,
mi passò il pacchetto aperto e mi aiutò ad accenderla con il
suo vecchio zippo mezzo scarico. Rimanemmo a fumare in silenzio,
lasciando che
i nostri pensieri volassero via insieme alle nuvolette biancastre,
sopra le
nostre teste. Poi rientrammo in ospedale.
Scoprii
presto che ‘mio
padre’
aveva annullato anche
l’intervento del pomeriggio nel quale avrei dovuto affiancarlo. Quindi,
non avendo
visite con pazienti fissate, mi ritrovai a non far nulla neanche nelle
ore
successive e rimasi ad aspettare un segno da lui, in un’attesa
frustrante.
Ero
alla finestra a guardare il viavai di pazienti e colleghi in
giardino, quando arrivò.
Non
lo sentii entrare: aprì e chiuse la porta dietro di lui senza fare
alcun rumore e rimase immobile come solo i vampiri possono fare,
osservandomi.
Mi
accorsi di lui solo dopo un po’, quando il suo profumo mi distolse
dai miei pensieri. La cicatrice sul polso dette un’altra fitta:
voltandomi
verso di lui, la massaggiai con l’altra mano.
-Da
quanto sei qua?-, gli chiesi. Non sapevo che dire, cosa fare.
-Un
po’…-, abbassò lo sguardo da me alla mia mano.
-Potevi
bussare-, ma perché parlavo così? Chissenefrega se mi ha
mentito ieri sera per lasciarmi da sola! Chissenefrega se ha mentito
per non
farmi andare a lavoro questa mattina!
-Chi
ti ha dato il permesso di farmi sostituire per gli interventi?-,
mi avvicinai a lui, minacciosa e lo vidi indietreggiare di un passo.
Deglutì.
-Non
saresti stata in grado di operare, oggi. Era pericoloso per il
paziente e per te, Bella…-
Ma
perché devi sempre avere ragione, Carlisle???
-D’accordo…-,
poi un’idea mi fulminò: -Ma che ne sapevi che non sarei
stata in grado?-
Un
bambino che viene scoperto con le mani nella marmellata avrebbe
assunto la stessa espressione e, come lui, non avrebbe risposto…
Allora non
era stato un sogno! Io ti ho chiamato e tu sei davvero
venuto da me!
Mi
sforzai di non sorridere, di mantenere l’aria corrucciata che era
giusto avessi…
Macchisenefrega
se mi vedi come sono davvero!
Mi
avvicinai e gli buttai le braccia attorno al collo, stringendomi a
lui. Mi bloccò per la vita, trattenendomi, in un sofferto tentativo di
allontanarmi da sé.
-Bella…
tu… io… credevo che volessi Edward…-, di nuovo lo sguardo
triste…
Sciocca,
stupida, insensibile umana: era questo che credeva? Pensava
davvero che, ricordando l’amore profondo che avevo vissuto con suo
figlio,
potessi dimenticarmi in un soffio di quello che adesso provavo per lui?
Gli
sorrisi e sfuggii alla sua debole presa, portando le mie mani al
suo volto e tenendolo fermo.
-Ti
ringrazio per quello che hai fatto per me e per quello che saresti
pronto a fare-, avvicinai il mio volto al suo e parlai sulle sue
labbra: -Ma
non hai tenuto conto di quello che voglio io…-
Sfiorai
la sua bocca con la mia, il tentativo di un piccolo bacio, ma
dovetti fermarmi perché, ancora, il dolore al braccio mi colse
impreparata.
-Che
hai, Bella?-, mi strinse un po’ a sé: potevo capire che ancora non
era certo di quello che sarebbe successo, ma riusciva ugualmente a
capire se
avevo qualcosa che non andava con un solo sguardo.
Scossi
la testa e la affondai nel suo collo profumato. Sicuramente gli
avevo macchiato il colletto con il trucco. Pace: avrebbe fatto ancor
più girare
la testa alle altre donne che non lo avrebbero mai avuto per loro…
Inspirai
il suo odore, finché non sentii la mia testa girare, come se
fosse stato oppio. Lui, invece, rimase immobile, contratto.
-Lo
vuoi capire che ti voglio, Carlisle Cullen? Che voglio solo te? Che
la Bella ragazzina persa per tuo figlio è morta e questa Bella vuole te?-, lo
tirai verso di me allacciando le mie mani dietro alla sua nuca: avrebbe
ceduto,
ne ero certa.
-Ho
ricordato tutto quello che provavo per Edward, ma non è con lui che
voglio invecchiare, non è lui che mi può dare quello che cerco. Sei tu.
Decideremo come aiutarlo, insieme, e come aiutare tutti gli altri a
ritrovare
la strada di casa: decideremo anche quello che diremo ad Esme, quando
tornerà.
Sarà dura, avremo molti rimorsi che ci attanaglieranno per tutta la
vita, forse
dovremo separarci da loro, ma adesso, quello che voglio, è solo stare
con
te...-
Sentii
le sue mani stringersi di più attorno alla mia schiena, lo vidi
chiudere gli occhi come per fare l’ultimo tentativo di resistere alla
tentazione che rappresentavo per lui. Chinò la sua fronte sulla mia e
vi si
appoggiò delicatamente, senza aprire gli occhi.
-Ne
sei certa, Bella? Non vuoi tentare di ricominciare con Edward e...-
-No.
Lui è il mio passato. Un passato dolcissimo, fatto di ricordi che,
ora che me ne sono rimpossessata, so che sono i più dolci che avrei mai
potuto
desiderare. So di averlo amato tanto e di essere stata amata da lui,
fino
all’ultimo. Ma cos’è, adesso Edward? E cosa sono io, invece? Sento di
non
appartenere più alla sua realtà, perché sono invecchiata, perché so che
non
avrò mai più tutta quella dolcezza nello sguardo. Perché io non sono
più quella
Bella. Adesso voglio solo pensare ad un futuro con te. Altrimenti ne
morirei...-, abbassai gli occhi, sfuggendo al suo contatto. Sì, ne
morirei se
tu mi rifiutassi ancora, in nome di qualcosa che non potrà mai
avvenire. Mai.
Carl
appoggiò un bacio dolcissimo sulla mia testa, sui miei capelli
raccolti, sui miei pensieri affannati. Poi spinse il mio mento in su,
con la
mano di ghiaccio, finché non affogai nei suoi occhi neri.
-Ne
sei certa?-, domandò ancora, con voce roca e sensuale.
Sì... sì
che ne sono certa, Carlisle!
Annuii
e fui travolta dalla passione.
Le
sue braccia tornarono dietro la mia schiena, mentre una mano si
insinuò tra i miei capelli, tirando il mio viso verso di sé, facendomi
sprofondare nelle tenebre dei suoi occhi, finché le sue labbra non
premettero
sulle mie, ed i brividi mi percorsero la pelle. Lo imitai ed intrecciai
di
nuovo le mie dita sulla sua nuca, aggrappandomi ai suoi capelli e lo
tirai
verso di me, schiudendo le labbra e lasciando che entrambi
naufragassimo in un
bacio che suggellava quello per cui ardevamo.
Mi
staccai da lui un istante, ripresi fiato e afferrai il colletto del
suo camice bianco, tirandolo ancora a me, mentre sentivo il mio respiro
farsi
ansimante e la voglia di lui sciogliermi il sangue ed infiammarmi la
pelle.
Avrei voluto spogliarlo e bearmi del suo fisico scultoreo, avrei voluto
liberarmi degli inutili abiti che indossavo e fare l’amore con lui in
quel’istante, nel mio studio...
Mi
sentii spingere con urgenza verso qualcosa di freddo e duro, che
risuonò cupo e metallico sotto di noi. Mi aggrappai con le mani a quel
metallo
e capii che era il lettino delle visite. Sorrisi, nel nostro bacio,
perché
quello era sempre stato il mio sogno proibito... e sentii anche lui
sorridermi,
come se mi avesse letto nel pensiero: quello non era possibile, ma
forse
entrambi i nostri desideri collimavano...
Mi
sentii sua complice e lasciai che mi sollevasse e mi facesse sedere
sul lettino. I miei piedi penzolavano e, presto, lasciai scivolare le
mie
scarpe a terra e gli cinsi le gambe con le mie, lasciando che si
stringesse a
me, continuando a baciarmi, che la mia pelle si impregnasse del suo
profumo, e
lui del mio. Abbandonai la testa alle sue braccia e reclinai il collo
all’indietro.
E
adesso cosa fai, vampiro? Hai il coraggio di baciarmi ancora? Oppure ti
prenderai il mio sangue? Vuoi affondare con i tuoi denti nella mia
pelle? Io
sono pronta, fa di me ciò che vuoi, per l’eternità...
In
una scia di ghiaccio e fuoco lui percorse la mia pelle fino ad una
clavicola, che spuntava dalla maglia non molto scollata. Sentii la sua
mano,
attraverso i vestiti, scorrere sulla mia pelle e raggiungere il mio
petto,
chiudersi su un seno e palparmi, lentamente, lentamente...
Un
gemito sfuggì alle mie labbra che lui prontamente chiuse con un
bacio, dal quale si staccò pochi istanti dopo.
-Shhh...-,
bisbigliò sulla mia bocca ed io mi impossessai di nuovo
della sua, mordendo e succhiando le sue labbra carnose e sode,
lasciando che
anche lui facesse lo stesso, mentre allungai le mani al suo torace,
sotto il
camice e la giacca aperti e tirai piano la sua camicia, finché non la
liberai
dai pantaloni. Allora potei soddisfare anche la mia voglia ed
insinuarvi le
mani bramose e bollenti, fino a sfiorare il suo petto fresco e
muscoloso,
coperto da una peluria appena accennata e così...
Qualcuno
bussò alla porta: lo sapevo che sarebbe successo e lo sapeva
anche lui, che si staccò da me sorridendo e agguantando dolcemente i
miei
polsi, per fermare le mie mani sulla sua pelle.
-Devi
rispondere...-, sussurrò al mio orecchio, avvicinandosi in
maniera pericolosa. Annuii, ma chissà se avrei avuto la voce per farlo.
-Chi
è?-, chiesi, e mi meravigliai della forza che avevo ancora.
-Sono
Bernard, Bella, potrei... potrei parlarti un attimo?-
Merda merda
merda no!
Guardai
terrorizzata Carl, aspettandomi una reazione da parte sua.
Prese i miei polsi e li baciò, procurandomi un’altra fitta di dolore,
più
blanda delle precedenti.
-Ehm...
Bernard... sto… visitando un paziente... aspetta un
secondo...-, lo vidi sorridere e piegare le labbra in un sorriso
obliquo che mi
riportò alla mente con violenza Edward.
-Stai
visitando un paziente?-, mi domandò piano
senza mutare
espressione.
A me quell’uomo mi faceva morire...
-Potrei
iniziare a farlo...-, mormorai al suo orecchio.
-D’accordo,
ripasso più tardi... Ciao-, sentimmo i passi di Bernard
allontanarsi nel corridoio, dopo il suo saluto vagamente deluso.
Carl
mi baciò tirandomi a sé, una volta ancora, ma il contatto che mi
offrì fu più deciso, più interessante: sentire la sua erezione premere
tra le
mie gambe mi face perdere un battito e mi aggrappai alle sue spalle,
convulsamente, tirandolo a me.
-Se
stai visitando un paziente, allora ti lascio lavorare...-, disse, e
mi allontanò da sé, sempre guardandomi con la stessa espressione
provocante.
Non
capii subito che stava parlando sul serio, ma quando lo vidi
voltarsi e aprirsi appena i pantaloni per risitemarsi la camicia,
compresi che
la nostra ora d’aria era finita.
Non
potei fare altro che rimanere seduta su quel lettino, con le gambe
penzoloni e l’espressione ebete sul viso arrossato, guardandolo uscire
dalla
mia porta e chiudersela alle spalle.
Il
mio cervello riuscì a formulare solo un concetto, confuso com’era.
Wow...
Pochi
istanti dopo, la porta del mio studio si riaprì e lui riapparve.
-Ah,
Bella... se ti rivedo a scroccare sigarette a quel bellimbusto di
Bernard Grandier, giuro che gli faccio ingoiare il pacchetto
intero...-,
minacciò sorridendomi e sparì di nuovo, dopo avermi lanciato uno
sguardo che
avrebbe fuso un iceberg.
Ops!
Mi
alzai dal lettino
ridacchiando con espressione ebete, rimisi le scarpe e mi sistemai il
bavero
del camice.
Poteva
scoppiare la primavera
a dicembre?
Disclaimer: i personaggi e gli argomenti trattati appartengono totalmente a S. Meyer. La storia è di mia fantasia e non intende paragonarsi a quella concepita e pubblicata da S. Meyer.
***
Twilight, New Moon, Bella Swan, i Cullen, i Volturi, Stefan e Vlad, il Clan di Denali, il Wolf Pack dei Quileute sono copyright di Stephenie Meyer. © Tutti i diritti riservati.
La
storia
narrata di 'Proibito', le circostanze e quanto non appartiene a
Stephenie Meyer è di invenzione dell'autrice della storia che è
consapevole e concorde a che la fanfic venga pubblicata su
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Recensione di sarapastu,
fatta il 20/05/2009 - 04:46PM sul capitolo 58:
54 - Cospirazioni - Edward & Alice - Firmata
Le idee malate son fatte per essere scoperte dalle lettrici! Ehehe! Per me, se vuoi andare a consolare Eddie, fai pure! Un bacio e grazie mille!!! |
Recensione di eka,
fatta il 19/05/2009 - 03:01PM sul capitolo 58:
54 - Cospirazioni - Edward & Alice - Firmata
Come sempre grazie mille per la tua recensione che mi ha fatto piacere! Eddino è consolabile da voi tutte, oggi sono magnanima: mettiti in fila dietro Sara! :-P Baci e a presto! |
Recensione di Helen
Cullen, fatta il 19/05/2009 - 02:37PM
sul capitolo 58: 54 - Cospirazioni - Edward & Alice
- Firmata
Non stiamo parlando dello stesso Carlisle, è evidente... :-P L'idea che è venuta in mente a te è quella che va per la maggiore... vediamo... vediamo... :-P L'idea dei Volturi 'buoni' è pretenziosa... vedremo se ce la faranno... Alice e Jane si daranno da fare, con camicia o con abito da sera... perché, ricorda: la classe non è acqua! AHAHA!! Ciao grazie e a presto (PS: domani passano quelli del Giro a rompere proprio davanti al mio ufficio... mi aiuti a boicottarli da Prato?) |
Recensione di perlapeppa,
fatta il 19/05/2009 - 02:28PM sul capitolo 58:
54 - Cospirazioni - Edward & Alice - Firmata
E' bello che tu sia la seconda o la terza che ha notato cose di Edward che io non ricordavo neanche di aver scritto... è grave, temo... Io cmq ti ripeto quanto detto, specie alla luce delle recenti considerazioni: tu sei un Genio e sei anche AVANTI! Ma stai attenta a non defungere! :-P Un bacio e alla prossima! |
Recensione di matrix,
fatta il 18/05/2009 - 11:34PM sul capitolo 58:
54 - Cospirazioni - Edward & Alice - Firmata
Ecco i due innamoratini... spero che il magone ti sia un po' passato!!! Grazie per le tue considerazioni e per l'entusiasmo della recensione!!! A presto!!! |
Recensione di CaroT,
fatta il 18/05/2009 - 10:44PM sul capitolo 58:
54 - Cospirazioni - Edward & Alice - Firmata
Eccolo!!! Tranquille!!! Ho pubblicato!!! Nooo, non è Carlisle!!!! Che piacere avere la vostra recensione, davvero! Come vi chiamate? Quanti anni avete? Sono curiosa!!! ^__^ Ciao e... tornate a trovarmi!!!! |
Recensione di ooShyoo,
fatta il 18/05/2009 - 10:31PM sul capitolo 58:
54 - Cospirazioni - Edward & Alice - Firmata
In questo capitolo sconnesso con il precedente c'è in realtà un indizio bello corposo... avete ragione, babies? Ehehe!!!! Grazie per la tua recensione e spero di rileggerti presto!!! |
Recensione di Angie
Cow, fatta il 18/05/2009 - 10:06PM
sul capitolo 58: 54 - Cospirazioni - Edward & Alice
- Firmata
Tengo sotto controllo tutto con poco sonno, nervi a fior di pelle e occhio pallato e rosso come un vampirozzo alla panna! Ahm già, e c'ho un criceto bianco che ruzzola nella mia scatola cranica a fare andare avanti il tutto! ^__^ Beautiful???? Di nuovo mi paragonate a Beautiful??????? Maremma scorporata, noooooo!!!! NOOOOOOO!!!!! Anche a te Eddi ha fatto tenerezza... boh, io manco me lo ricordo! :-P Un bacetto e torna a trovarmi! |
Recensione di eli1414,
fatta il 18/05/2009 - 09:28PM sul capitolo 58:
54 - Cospirazioni - Edward & Alice - Firmata
Grazie mille per la tua recensione e... spero che tu non sia troppo sconvolta!!! Alla prossima!!! |
***
INCREDIBILE!!!! 112 preferiti e 43 seguiti!!!
...e grazie alle varie ff su twilight, ben 22 che mi hanno messa tra gli autori preferiti!!!
A PRESTO A TUTTI E GRAZIE!
Un abbraccio a tutti e grazie davvero di cuore!
♥♥♥
Ciao a tutti quelli che mi seguono E recensiscono e...
(cambio slogan)
Il Signore disse:
andate e moltiplicatevi...
A tutti gli altri:
CORAGGIO!!!!
A ME FA PIACERE SCRIVERE PER LA VOSTRA GIOIA,
MA NON MERITANO UN PO' DI GIOIA ANCHE GLI SCRITTORI?
Ciao e cmq grazie!