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Autore: Elitrix    10/12/2016    2 recensioni
Murphy Pherothribe è una giovane scienziata concentrata sul lavoro, non ha tempo per l'amore e non crede che esista. Un giorno durante una conferenza fa un incontro che cambierà per sempre la sua vita: avrà la conferma che il mondo di Harry Potter esiste. Murphy dovrà fare scelte difficili e imprevedibili per modificare la storia ed evitare inutili morti. Tutto inizia da una richiesta di Delphi, figlia di Bellatrix Lastrange e Lord Voldemort, che vuole riportare in vita i suoi genitori e realizzare, insieme a loro, i progetti del padre.
Tutto ciò farà capire a Murphy che nessuno può essere immune alla forza dell'amore? Riuscirà a fermare Lord Voldemort anche se non possiede alcuna magia?
Le abitudini babbane s'intrecciano con quelle del mondo magico e solo in questo modo i personaggi capiranno veramente chi sono.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Da VI libro alternativo
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Prologo 

 

Me Too - Meghan Trainor

Ow

Who's that sexy thang I see over there?

That's me, standin' in the mirror

What's that icy thang hangin' 'round my neck?

That's gold, show me some respect (oh ah)

I thank God every day (uh huh)

That I woke up feelin' this way (uh huh)

And I can't help lovin' myself

And I don't need nobody else, nuh uh

If I was you, I'd wanna be me too

I'd wanna be me too

I'd wanna be me too

If I was you, I'd wanna be me too

I'd wanna be me too

I'd wanna be me too“

 

- La vuoi smettere di tormentarmi? Sono una donna in carriera! Non ho tempo per queste cose inutili! Non sei tu quello che mi farà cambiare idea! Adesso lasciami guidare che sono già in ritardo! - sto urlando e non voglio più sentire la sua voce.
Non voglio più pensare a lui, è solo un altro che vuole stare con me perché sto avendo successo e non ci penserebbe due volte a tradirmi con un’altra ragazza.
Odio gli uomini, non voglio nessuno, ho troppi progetti nel mio futuro e non c’è posto per un’altra persona oltre a me stessa.
Butto il telefono sul sedile accanto e mi guardo allo specchietto retrovisore per dare un’altra ritoccata al trucco. Stendo il rossetto rosso per sembrare le mie labbra sottili più grosse e morbide, metto un’ultima passata di mascara per mettere in risalto il verde degli occhi. Metto a posto i boccoli che per forza devo tingere di biondo per nascondere una ciocca completamente bianca. Mi giro di profilo e sorrido: ho un naso abbastanza lungo ma ho un bel sorriso.
Sono una ragazza normale, mi ritengo carina, sono fortuna ad essere così, non vorrei essere nessun altro. Mi guardo il vestito e l’orlo è metà coscia, è un tubino nero. Guardo i tacchi appoggiati su sedile di fianco, sono laccati di rosso e a spillo, oggi mi divertirò in conferenza. Devo usarli perché non supero il metro e sessanta.
Alzo il volume della radio e inizio a spingere l’acceleratore. Sto guidando a tutta velocità per arrivare alla Trentacinquesima Conferenza del Food-Tech in cui presenterò il progetto che potrà cambiare il mondo. Ho scoperto un enzima che permette al cibo di non degradarsi mai, non per un elevata conservazione ma perché le cellule continuano a rigenerarsi all’infinito. E’ bastato associare una forma rara di mieloma con un alga che capace di sopravvivere a 6000 metri di profondità. Sembra semplice, in realtà non lo è per niente: ho già venduto la mia scoperta a un’importante multinazionale.
Continuo ad accelerare e a sorpassare macchine, guardo fuori dal finestrino le pianure inglesi che mi scorrono di fianco. Peccato che qui in Inghilterra non ci sia quasi mai il sole, in Italia però c’è n’era fin troppo.
Mi sto dirigendo in un paesino a nord di Londra e spero solo di non arrivare in ritardo, ho origini italiane.
Parcheggio la macchina davanti all’edificio della conferenza: dopo circa 5 minuti ho finito di fare le manovre e attorno sono circonda di gente che ride e io a mia volta non riesco a stare seria.
Esco dalla macchina, una Jaguar rossa, (la stessa che guida Tom Hiddleston nella pubblicità) ma appena faccio il primo passo mi ricordo di non essermi messa i tacchi: apro di nuovo l’automobile, prendo i tacchi e seduta me li metto. Con la coda dell’occhio vedo attraverso lo specchietto che un uomo con un martello nero appare e scompare improvvisamente; sicuramente me lo sarò immaginata.
L’edificio è una costruzione di ultima generazione e sembra di entrare in un mondo futuristico, il bianco e l’argento emettono una luce brillante che fa sembrare il tutto quasi surreale.
Prendo fuori dalla borsa il cartellino che permette di accedere nell’area privata, unica entrata per il palco. - Hey Murphy! Non vedo l’ora di sentire cosa hai da dire - mi chiama entusiasta un ragazzo. “Perché quando si è di fretta le persone si devono sempre fermare a parlarti?” - Ciao Eddie, scusami tanto ma sono di fretta e non voglio fare la figura dell’Italiana davanti ai migliori scienziati di tutto il mondo! - rispondo irritata. Eddie l’ho conosciuto qualche mese fa perché era in Erasmus in Italia per il mio stesso corso di studi. E’ cotto della mia migliore amica, ma lui non potrà mai avere una possibilità con lei: Major è omosessuale e non credo che sia pronta a provare qualche esperienza anche con gli uomini. Eddie con uno scintillo negli occhi e una voce che cerca di nascondere l’imbarazzo mi dice - Si ti lascio andare, ma dimmi come sta Major - , faccio un sorrisetto nervoso impercettibile e rispondo con tono neutro - Si è fidanzata la settimana scorsa con quel tipo che è simile al tronista di uomini e donne - . Dovreste vedere la faccia di Eddie in questo momento, epica. All’inizio ci starà male ma poi gli passerà.

Cammino velocemente senza guardare avanti perché sto mandando un messaggio e mi scontro con una persona e mi fa cadere il telefono dalle mani: “è possibile che le persone devono essere sempre in mezzo? - La prossima volta guardi dove va! - dico sprezzante. Il signore, che ha una fluente chioma bionda, si china a raccogliere il telefono e me lo porge, le nostre mani si sfiorano e sento un freddo  quasi metallico, sull’anulare ha un anello a forma di serpente. Non è possibile, non può essere lui.. - Hai un bel faccino, ricordati che in alcuni ambienti il rispetto è necessario -, mi parla con tono duro, ma la sua voce alla fine della frase diventa un sussurro. Io sono stregata da una voce così sensuale, ma la scintilla nei suoi occhi non mi convince. 
I suoi occhi color ghiaccio legano i miei occhi ai suoi, sono come dei magnetici. Ad d’un tratto riesco a riscuotermi da quella sensazione, come se avessi potuto obbedire a tutto ciò che voleva.Giro la testa nella direzione dell’area privata e corro via. Sembrava quasi l’effetto di una maledizione imperius, ma sicuramente sarà l’ansia che mi fa brutti scherzi, la magia non esiste! Non pensavo che potesse esistere un socio di Lucius Malfoy con gli stessi occhi ghiaccio e labbra sottili.

 

Murphy smettila di pensare a quell’uomo, rimani concentrata su ciò che devi dimostrare oggi, agli uomini ci pensi dopo!

 

Altro che incantesimo imperius, se non faccio ciò che vuole la mia coscienza inizia a tormentarmi con un senso di colpa insopportabile. Ma posso dire che senza il suo intuito, sicurezza e senso del dovere ora non sarei qui. Mostro il cartellino all’addetto della sicurezza che mi lascia entrare, metto la borsa dentro un armadietto blindato e digito il codice 1073. Tengo con me solo il telefono che nascondo nel reggiseno, che purtroppo non riesco a riempire. Sento una voce maschile storpiata dall’eco del microfono che mi sta presentando al pubblico: l’uomo è uno degli scienziati più importanti della comunità europea. - La prossima scienziata che verrà sul palco è Murphy Pherothribe, una ragazze di origini italiane che è si è trasferita a Londra solo da qualche mese. Vi parlerà di una scoperta che rivoluzionerà la produzione industriale degli alimenti negli anni a venire. La sua scoperta è gia stata venduta a una multinazionale che ha influenze mondiali: la sua scoperta vale più di 50 milioni di sterline -
Mi sto tormentando le unghie laccate di nero e muovo in maniera ritmica il piede. Adesso è il momento di entrare, faccio un bel respiro e inizio a camminare, in questo momento il mio unico pensiero fisso è quello di non cadere. Appena metto piede sul palco mi giro verso il pubblico con uno sguardo solare e fiero, poi sorrido caldamente : sorridere è il miglior modo per creare empatia con le persone e ti rende simpatico. Gli scienziati applaudono e forse si sorprendono di vedere una ragazza così giovane, infatti, ho solo 23 anni.
Arrivata al centro del palco prendo il microfono da sopra il tavolo e inizio a parlare cercando di nascondere il più possibile la mia accento italiana - Buongiorno scienziati di tutta la comunità europea! Sono lieta di essere stata invitata in una conferenza così importante e lo sono ancora di più perché mi è stato permesso di parteciparvi portando la mia scoperta - continuo a parlare con un tono che cerco di mantenere un tono sicuro e caldo, in modo da coinvolgere il pubblico.
Parlo della mia scoperta aiutandomi con una presentazione, fino ad adesso sta andando tutto come dovrebbe. Tra il pubblico vedo l’uomo con i capelli biondi, mi sta fissando negli occhi, la sua espressione è un ghigno malvagio: a un tratto sento un sussurro nella mia mente - Era da tempo che ti stavo osservando e ho capito che che possiedi quello che mi serve, finita la conferenza o verrai tu da me o ti dovrò prendere con la forza - .
Interrompo il mio discorso ma cerco di tenere un espressione rilassata anche se dentro di me sorge il panico: perché sento la sua voce nel mio cervello? Ormai sono cresciuta e anche se ho sempre sognato che il mondo della magia potesse esistere so per certo che tutto ciò non potrà mai essere possibile. Poi penso alla colla dei doni della morte che ho al collo.
Sbatto lentamente le palpebre e guardo intensamente il pubblico, poi con una battuta riprendo il mio discorso. Spero che l’uomo biondo capisca che non cederò alla sua richiesta.
- Concludendo, questa scoperta permetterà alle aziende alimentari di produrre cibo senza scadenza e ciò significa minor spreco di cibo. Inoltre il cibo non sarà più soggetto  degradazioni batteriche o termiche propio perché le cellule si rigenerano all’infinito. L’unica cosa che le fa deteriora sono i succhi gastrici all’interno dello stomaco. La ricerca è già stata testata e non produce alcun effetto collaterale e..-, una scienziata alma la mano e con un cenno mi fa intendere che ha una domanda da farmi - Signorina Pherothribe ha mai pensato che la sua scoperta potrebbe avere fini anche medici e cosmetici? Dal suo discorso sembra che possa essere applicabile ad ogni tipo di cellula biologia. -, il tono nasconde una nota di preoccupazione: immaginare un mondo di uomini immortali o di qualsiasi altro batterio che entrato in contatto con quelle cellule vivesse per sempre.. ha ragione ad essere un po’ spaventata. Non mi faccio intimorire dalla domanda e con tono sicuro le rispondo - Si, ha ragione. Sicuramente per applicare la mia invenzione su uomini o cellule animali ci saranno bisogno di altre sperimentazioni, ma in futuro sarà possibile. Sempre che io ne conceda l’autorizzazione. Fin dall’inizio ho capito quali potevano essere i rischi della mia scoperta e, naturalmente, ho tenuto conto di eventuali scenari catastrofici prima di brevettare la sua scoperta. Il bravo scienziato è colui che usa la scienza per fare del bene, non per uso personale o per giochi di potere. Spero di averle fornito una risposta abbastanza esauriente.- la scienziata mi guarda un po’ torva ma non replica.
Adesso ho intenzione di finire il mio discorso, poi scappare via il più veloce possibile: se però il signore con gli occhi di ghiaccio è davvero un mago le mie probabilità di fuga sono pari a zero.
Faccio un bel sorriso e mi rivolgo per l’ultima volta al pubblico - Grazie dell’interesse e dell’attenzione che mi avete prestato! E’ stata davvero una grande soddisfazione e bellissima esperienza farmi ascoltare da voi! Arrivederci e spero che nella prossima conferenza sarò di nuovo qui a spiegarvi qualche altra scoperta -. Stringo la mano al presentatore e con passo sicuro mi avvio all’estremità del palco, ma appena so di non essere più alla portata visiva del pubblico inizio a correre e mi dirigo verso l’armadietto. Ho la mani che mi tremano e fatico a digitare la combinazione, mi sembra di metterci un’eternità. Una volta aperto l’armadietto prendo la borsa e cerco di camminare veloce senza dare troppo nell’occhio. Ho il respiro affannato non per la fatica, ma per la paura: il “mago” sembrava molto serio con le sue minacce.
Cerco di mantenere un espressione rilassata anche se dentro di me il cuore batte a mille, nel mentre cerco le chiavi della macchina. Per ora non del mago non c’è traccia. La hall dell’edificio è vuota, tutti gli scienziati stanno ascoltando la conferenza al quale dovrei essere presente anche io.
Sto per varcare l’uscita quando una voce sinuosa come un serpente mi chiama - Murphy, vedo che sei venuta da sola.. - intanto si avvicina verso di me - sei parecchio intelligente vedo.. Hai capito che per ottenere le cose non bisogna ricorre all violenza - io mi giro e cerco di sfoggiare il sorriso più sicuro che mi riesce e con tono duro mi rivolgo al signore - Forse non l’ha notato ma sono di fretta e non ho tempo da perdere con persone che minacciano! -, lui si avvicina ancorati più e la sua voce si fa un sussurro, se non fossimo stati da soli non tre riuscito a sentirlo - Non fingere di non avere paura… Sai noi maghi fiutiamo la paura… Incarceramus! - senza neanche accorgermene tira fuori la bacchetta e se non fosse stata per l’adrenalina che avevo in corpo sarei svenuta. La magia esiste! So di essere spacciata, le corde che escono dalla bacchetta mi stanno per avvolgere, ma al primo contatto queste esplodono e si ritorcono contro il proprietario.
Approfitto del disorientamento dell’avversario e corro fuori dell’edificio, apro la macchina da 50 metri di distanza e cerco di andare il più veloce possibile per quanto i tacchi me lo permettano. MI fiondo in macchina e con le mani che tremano ancora più convulsamente infilo la chiave nella serratura di accensione, la giro e parto con una sgommata. Penso il posto più sicuro per nascondersi è un supermercato, grande e pieno di gente tra la quale posa nascondermi.
Sarà questione di minuti prima che il mago si liberi e mi torni a cercare. Probabilmente sa anche qual è la mia macchina: sicuramente l’uomo che avevo intravisto dallo specchietto non me l’ero immaginato.
“Come ho fatto a respingere un’incantesimo di Lucius Malfoy? (visto che la magia esiste, e inoltre sono una fan di Harry Potter, sono sicura che quello è Lucius Malfoy) Ma soprattutto perché sta cercando me e vuole la mia scoperta?” Anche se sono persa nel flusso dei miei pensieri, sono ben concentrata sulla strada e sto andando molto forte; se solo un animale attraversasse la strada, la macchina perderebbe tenuta e farei un brutto incidente, se non addirittura, andrei incontro alla morte.
In lontananza vedo un figura minuscola che nel giro di pochi secondi arriva alle dimensioni normali, io mi sto avvicinando e anche la figura sta facendo altrettanto: è Lucius Malfoy. Vedo che ha in mano la bacchetta e in una frazione di secondo sta già uscendo un lampo di luce. L’incantesimo si abbatte sulla mia auto. Sento un suono terribilmente forte, come se si fosse abbattuta una bomba a due passi di distanza. La macchina è stata lanciata in aria e sta facendo dei giri su stessa. Appena tocca il suolo le mie gambe sono schiacciate dal motore dell’auto ed essa continua a girare su stessa causandomi traumi in tutto il corpo. Vedo tutto nero dopo che la mia testa sbatte violentemente contro il volante. 

 

Murphy sveglia! Non ti arrendere ora! Pensa a tutte le lotte che hai lottato per superare le difficoltà!

 

Non so quanto tempo sia passato ma ad un tratto apro gli occhi e vedo il cielo pieno di nuvole che si estende sopra di me. Mi guardo attorno muovendo solo la testa, con il risveglio mi sono accorta di avere male a qualsiasi parte del corpo, ho come dei coltelli piantati nella carne. La mia auto è praticamente carbonizzata 20 metri più lontana da me e il sedile a cui ero legata è spaccato a metà, distante anche lui un paio di metri.Intravedo che le mie mani sono piene di bruciature e di tagli  Provo a mettermi a sedere e mi chiedo perché non senta dolore alle gambe. Solo che non riesco a mettermi seduta. Dentro di me sale un pensiero accompagnato da panico, così ordino al mio corpo di piegare il ginocchio sinistro, ma non succede niente. Provo altre 100 volte ma ormai ho le lacrime agli occhi e sto urlando come una pazza.
Ad un tratto appare davanti a me la figura di Lucius Malfoy e prima che possa vomitargli in faccia tutto il mio odio, mi colpisce la testa con un calcio. 

 

                                                                                                            ***

 

- Buongiorno Steve, siamo ora in diretta dal luogo dell’incidente e sono sicuro che starete vedendo  ciò che è rimasto dell’auto, quell’ammasso carbonizzato alla mia destra. Il corpo della dottoressa Pherothribe non è ancora stato ritrovato; a qualche metro di distanza c’è il sedile quindi il corpo deve essere sicuramente intatto. Alcuni testimoni presenti alla Conferenza Internazionale si ricordano che Murphy ha scambiato alcune parole con un uomo dai capelli biondi che aveva un’aria molto sospetta, potrebbe esserci quindi un collegamento fra l’uomo e l’assenza del corpo. Inoltre è improbabile che la dottoressa si sia allontana per le gravi lesioni che deve avere riportato, i medici presenti sul campo pensano a una possibile morte sul colpo. Ora passo la linea allo studio. - 

 

                                                                                                           ***

Apro gli occhi, ma questa volta sopra la mia testa non c’è il cielo coperto di nuvole, ma un pannello di legno riccamente decorato con uno stemma e vari serpenti attorno. Capisco che il pannello è la parte superiore di un letto a baldacchino matrimoniale e con coperte di seta nera, mi metto a sedere ma non ce la faccio e così la realtà mi piomba addosso, non potrò camminare mai più. Inizio a piangere e non so per quanto tempo sono andata avanti, dalla luci del tramonto è venuta notte e dopo un tempo infinito mi addormento. Alle prime luci dell’alba mi sveglio, anche se il sonno che ho fatto è stato molto agitato e pieno di incubi. Gli occhi mi fanno male e sono gonfi per quanto ho pianto ma ormai mi sono rassegnata al mio destino: non potrò mai più camminare. Mi tocco la parte sinistra della testa e sento che c’è una ferita aperta e pulsante, credo sia stato colpa del calcio che mi ha dato il mago. 

“ Ma adesso dove sono? Questo calcio alla testa mi ha davvero rincoglionita.. Non può essere che io sia nel..

 

Malfoy Manor.. Credo che le cose non si stiamo mettendo bene Murphy, secondo me ti hanno solo appoggiata sul letto perché c’è qualcuno di misericordioso.. hai ancora tutte le ferite e se presto non avrai una cura ti faranno infezione!

 

Grazie coscienza per riuscire a non mettermi mai ansia!” Mi Guardo le mani e vedo che sono ancora piene di tagli, ma adesso sono anche gonfi e in alcuni punti c’è del pus. Aiutandomi con le braccia mi appoggio alla testiera del letto: vedo che ho un grossa bruciatura mi attraversa tutta la pancia e le mie gambe hanno una strana angolazione, ma trattengo le lacrime e penso già a cosa posso fare per avere aiuto e scappare da quello che credo che sia il Malfoy Manor. Sento che tra il seno ho qualcosa di freddo, così infilo le mani nel corsetto e poi nel reggiseno e trovo il mio iPhone, ma purtroppo ha tutto le schermo crepato e non si accende più. Lo voglio tenere vicino, mi da un senso di sicurezza.
Sono immersa nei miei pensieri quando sento della voci esterne alla stanza, una appartiene a una ragazza giovane e l’altra a Lucius Malfoy, stanno bisbigliando ma riesco a capire alcune parole - …se non accetta … sicuramente … stupida … ucciderla -
Ora ho davvero paura però mi impongo di stare calma, nella mia condizione non potrei comunque fare niente perciò proverò a giocarmela con le parole.
La porta si apre e per prima entra una ragazza con capelli mori e ricci, labbra carnose, occhi verdi   penetranti, alta e snella ma con le curve al punto giusto. Sembra una piccola Bellatrix ma con tratti più dolci e affascianti; la camminata sicura e leggera, invece, ricorda quella di Lord Voldemort. Dietro, Lucius Malfoy sta chiudendo la porta e nel frattempo lo osservo meglio: tra i capelli biondi platino ha qualche ciocca bianca e sul suo viso ci sono rughe marcate.
Malfoy mi guarda e mi sbotta contro - Sei fortunata.. Quando ti ho portato qui c’era anche mia moglie, se no io ti avrei sbattuta direttamente nelle segrete. Nessuno si può permettere di rivoltarmi contro un incantesimo, sei viva solo perché servi a Delphi. Per ora -. La ragazza è Delphi, non pensavo che ciò che aveva scritto la Rowling potesse essere vero fino a questo punto.  Di solito sorrido sempre, anche al nemico, ma ora la parte peggiore e spaventa di me sta vedendo fuori, così con un tono velenoso gli rispondo - Uccidimi ora, non vi aiuterò mai e poi mai! Non sono la persona che cercate qualsiasi cosa stiate cercando di fare! -. A Delphi compare una scintilla negli occhi e inizia a sorridere, lo stesso sorriso che aveva Tom Riddle e mi si rivolge al mangiamorte con caldo e suadente - Lucius non rivolgerti male alla nostra ospite.. E’ appena stata vittima di un grave incidente di cui tu sei stato la causa e, per colpa tua, non potrà mai più fare ciò che ama - Lucius rivolge uno sguardo torno a Delphi, sbuffa e la vuole interrompere, ma lei con un gesto della mano lo zittisce; credo che sia una Legilimens: è riuscita a capire ciò che mi spaventa di più  - Murphy ascoltami bene.. Se mi aiuterai ti curerò tutte le ferite e ti darò la possibilità di camminare di nuovo. Tutto ritornerà come prima e nessuna tua paura diverrà realtà.
- Non fare finta di non sapere niente, so che sai ogni cosa del mondo dei maghi. Sono sicura che sai che quella pozione sullo scaffale davanti a te serve per riparare i danni alle terminazioni nervosi. Quindi se non vuoi morire di fame, sete e infezioni ti conviene almeno darmi la possibilità di parlare, dopo sarai tu a decidere se vivrai oppure lascerai questo mondo per sempre

 

 

Note Autrice

Ciao a Tutti sono Elitrix! Questa è la mia prima ff su Harry Potter e spero che questo capitolo non sia stato un disastro. Come primo capitolo ho preferito presentare la protagonista della storia e alcuni argomenti che saranno fondamentali nello svolgimento della storia. La canzone, l’accenno ai problemi di cuore e tutte altre cose che possono sembrare superflue in realtà mettono già in chiaro alcuni tratti della personalità di Murphy. All’inizio della storia sembra molto sicura di sé, ma appena arriva la difficoltà tutta la sua sicurezza cade. Il motivo di questa falsa sicurezza e la costruzione di una maschera si scoprirà più avanti.
Nei prossimi capitoli saranno presenti gli altri personaggi e può darsi che a volte il narratore cambi. Cercherò di aggiornare il prima possibile, un bacio. 

 

 

 

  
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