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Autore: bridgetvonblanche    11/12/2016    4 recensioni
[Harry Potter AU] [Magician!BTS]
«E' questa la sincerità di cui parlavi tanto?»
«Questo è solamente ciò che ha intenzione di fare Taehyung d'ora in poi.. Farà finta di afferrare la tua mano, per poi lasciarla andare e metterti in ginocchio»
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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hold me tight

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스물
 

[Epilogo]

 

La neve scendeva lentamente, copiosa e fitta, imbiancando con il suo pallido candore i confini dell'immensa e sempre silenziosa Foresta Proibita, le strade sdrucciolate, i tetti e persino il grande cortile dell'antica scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Non c'era nulla che fosse in grado di sfuggire a quell'immacolato e niveo mantello bianco: persino i rami ormai spogli del millenario Platano Picchiatore erano stati interamente ricoperti da quei quasi invisibili fiocchi di soffice e fresca neve.

— Sei davvero una Serpeverde irritante e maldestra,—

— Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio! —

Anche quella mattina di un inverno ormai inoltrato Kim Euna si trovava comodamente seduta nel suo immenso ufficio, le orecchie tese ad ascoltare l'ennesimo litigio tra i giovani capitani delle due squadre di Quidditch più forti ed orgogliose della scuola, la mente persa invece ad ammirare lo splendido paesaggio che la neve stava dipingendo al di fuori della grande finestra di quella fiocamente illuminata stanza, appoggiandosi senza sosta ad ogni tipo di superficie. Euna si riscosse momentaneamente dalle sue stesse elucubrazioni solo quando decise di riportare la propria attenzione su un punto preciso della propria scrivania, proprio lì alla sua destra dove, incorniciato all'interno di un prezioso riquadro dai dettagli oro e rossi, si trovava tutto ciò che era rimasto dello Specchio delle Ermab.

Euna sfiorò quella superficie liscissima, sospirando forse più forte del dovuto, attirando cosí l'attenzione dei due giovani contendenti in piedi di fronte a lei che, fino a poco prima, avevano persino rischiato di arrivare alle mani.

— Tu che avresti fatto? — domandò quindi rivolta allo specchio, non aspettandosi certo alcun tipo di risposta dal ragazzo sorridente che all'improvviso comparve su quella superficie trasparente.

Erano passati più di dieci anni da quella notte infernale. Dieci lunghi e tribolati anni trascorsi nel ricordo di Jung Hoseok, spesi a rievocare il suo dolce sorriso, a stringere tra le mani quella piccola Ricordella ogni volta che qualcosa sembrava non andare per il verso giusto.

Quando le venne affidato quel nuovo e gravioso incarico all'interno delle mura di Hogwarts da Silente in persona, la prima, pesante e sofferta decisione che Euna aveva dovuto prendere da sola era stata quella di far smantellare e distruggere lo specchio che era stato a lungo il suo incubo più ricorrente. Era servito l'ausilio di alcuni esperti maghi di occlumanzia e di incantesimi oscuri per poter ridurre in polvere quell'oggetto maledetto e meschino, di cui quel piccolo frammento dai contorni smussati costituiva l'unica parte rimasta intatta, forse per maledizione, forse per scherzo del destino. Euna lo aveva raccolto dal pavimento in legno di quella Stanza delle Necessità che tante volte aveva cullato i suoi passi ed i suoi respiri e che, ben più di una volta, aveva visto le lacrime rigare il suo viso; avrebbe voluto, dovuto consegnarlo immediatamente nelle mani di quegli uomini, ma non se l'era sentita perchè, guardando all'interno dello specchio, tutto ciò che Euna era riuscita a vedere era stato il volto di Hoseok sorriderle finalmente felice e spensierato come forse non lo era mai stato prima d'ora, tenendo tra le braccia una bambina dai lunghi capelli neri.

— Signora Preside, — provò a richiamare la sua attenzione la giovanissima leader della squadra dei Serpeverde, sfiorandole delicatamente la mano con le sue dita, ancora coperte da un pesante guanto di pelle.

Euna alzò lo sguardo di scatto, ringraziando la ragazza con un sorriso complice, prima di schiarirsi la voce, probabilmente per infliggere qualche sorta di bonaria punizione per convincere quei due giovani Cercatori a smettere di litigare per ogni minima sciocchezza.

Ma non fece in tempo ad aprire la bocca perchè improvvisamente all'interno della stanza si materializzarono altre due figure dai lunghi e pesanti mantelli scuri.

— Abbiamo forse interrotto qualcosa? — domandò il più alto dei due, cercando goffamente di togliersi dal mantello quanti più fiocchi di neve possibile che erano evidentemente riusciti ad attecchire persino sui loro abiti.

— Per mille galeoni, — esclamarono all'unisono i due giovani, voltando momentaneamente le spalle ad Euna per avvicinarsi e scrutare con maggiore attenzione i volti dei due nuovi ospiti, appena comparsi all'interno dell'ufficio della Preside, — Sono proprio Kim Seokjin e Kim Taehyung, della prima squadra Auror del Ministero! —

I due uomini abbassarono la testa cercando di nascondere dei sorrisi soddisfatti, mentre Euna non poté fare altro che appoggiare le proprie spalle contro lo schienale della soffice poltrona, portando le braccia contro il petto e roteando poi gli occhi al cielo, probabilmente già consapevole di ciò che di lì a poco i due avrebbero inscenato.

— Eccellente risposta, e si dà anche il caso che siamo i due Auror più spaventosi e cattivi che esistano in circolazione, perciò se non vi sbrigate ad uscire da questa stanza dovrete vedervela con la mia bacchetta e credetemi, non ho mai avuto paura di usarla, — 

I due ragazzi non riuscirono a sostenere lo sguardo dell'uomo dai grandi e penetranti occhi a mandorla che per più di qualche istante. Decisero quindi di congedarsi in fretta e furia da Euna, promettendole che non avrebbero mai più causato problemi per il loro bene e per quello della propria squadra prima di chiudere alle loro spalle la porta della Presidenza e fuggire di corsa lungo i corridoi a quell'ora gremiti di studenti di tutte le età che, al termine delle lezioni, stavano confluendo pian piano verso la Sala Grande.

La giovane Preside non si preoccupò nemmeno a richiamarli a se per riuscire così a detrarre loro qualche punto per aver interrotto la partita del giorno perchè il suo sguardo falsamente risentito si posò immediatamente su quello dell'uomo ora di fronte a lei.

— Era proprio necessario? — chiese solamente, vedendo un sorriso compiaciuto spuntare a poco a poco sul viso per nulla così austero e severo dell'Auror.

— Euna, lo sai benissimo che Taehyung non è mai stato in grado di contenersi, — rispose secco Seokjin, prendendo improvvisamente la parola al posto dell'ormai ex Serpeverde, provocando così una leggera ma contagiosa risata che i tre riuscirono a placare solo dopo qualche minuto.

In quell'istante, tra sorrisi e sguardi finalmente distesi e sereni, in Euna riaffiorarono immagini e momenti di un passato che non era più nemmeno sicura di aver davvero vissuto sulla propria pelle. I suoi occhi sempre così attenti e vigili si soffermarono prima sul volto allegro di suo fratello Seokjin, scrutando il movimento delle sue labbra piegate all'insù, o quella particolare ruga che aveva notato formarsi sempre più spesso tra quelle sue folte sopracciglia ora leggermente aggrottate nel fallimentare intento di contenere più rumorose risate. Poi fu la volta di Taehyung, in quell'istante con il busto piegato in avanti e un braccio avvolto intorno al collo di suo fratello, concentrato piuttosto ad imitare le cupe espressioni dei due giovani studenti. 

Dieci anni fa Euna avrebbe solo potuto vivere questo tipo di esperienza nei suoi sogni più profondi e reconditi o quantomeno immaginarsela ad occhi aperti. Ancora una volta quindi, quasi come un automatismo, i suoi occhi si mossero furtivi su quel prezioso frammento di specchio posto sulla sua scrivania e ancora una volta, vecchie immagini si materializzarono davanti agli occhi dell'ormai giovane donna: Hoseok era stato l'unico a credere che tutto questo sarebbe potuto divenire una solida realtà un giorno, l'unico ad infonderle speranza, a rassicurarla quando Seokjin non aveva fatto altro che allontanarla da se, il solo ad aver creduto fino alla fine che una riconciliazione sarebbe stata davvero possibile.

— Come sta Wendy? — domandò Jin ad un tratto, cercando ancora di soffocare le sue risa e facendo rinsavire anche Euna dai suoi fitti ricordi.

— Splendidamente, adesso sembra essere Jungkook il "problema": l'idea di diventare papà lo ha emozionato a tal punto che quando ha saputo che il bambino sarebbe stato un maschietto ha iniziato a girare per negozi alla ricerca di oggetti magici dalla dubbia utilità con cui tappezzare la camera, per non parlare di quella tutina verde e argento che gli ha comprato.. — 

— Tipico di Jungkook, — commentò semplicemente il suo ormai ex compagno di Casa, in tono fin troppo tranquillo e quasi sollevato nel sentire quelle parole uscire dalla bocca di Euna.

— Tipico? Scusa ma non credo di riuscire a seguire il tuo ragionamento, stiamo parlando dello stesso Jeon Jungkook che conosco io? —

— Aish, Euna cerca di comprenderlo, sta per diventare padre, di un maschietto che porterà il suo cognome.. Non so se ti ricordi com'era diventato tuo marito le settimane precedenti la nascita di Hyerim, — prese nuovamente la parola Seokjin, facendo riaffiorare nella mente di tutti ricordi così felici e piacevoli che un nuovo e più largo sorriso si fece largo sulle bocche di quei tre grandi maghi.

— Non ricordarmelo, — commentò Euna in tutta fretta, cercando di non mostrare le gote fattesi improvvisamente più rosse del dovuto, preferendo concentrare i propri sforzi ad accomodare invece dietro l'orecchio un maldestro ciuffo di capelli che, forse a causa dell'umidità, si era concesso il lusso di sfuggire alla morsa di molteplici forcine.

— Avevo comprato solo lo stretto indispensabile, — tentò di giustificarsi a sua volta Taehyung, alzando le braccia al cielo in gesto di resa incondizionata. 

— Dieci edizioni diverse di "Le fiabe di Beda il Bardo" ti sembrano "lo stretto indispensabile"? — chiese a quel punto Euna, tornando a guardare con occhi increduli l'espressione soddisfatta dell'uomo con cui aveva scelto di passare il resto della sua vita e con il quale era finalmente riuscita a costruire una famiglia.

— Vi ricordo che lo zietto qui accanto a me non ha fatto altro che svaligiare il negozio dei fratelli Weasley! — cercò di difendersi il giovane Auror dai capelli color caramello, puntando bonariamente il dito contro il proprio cognato, nonché ormai inseparabile collega di lavoro.

— Non è assolutamente vero! —

— Pensavo di compiere un incantesimo appiccicante ai due ragazzi che avete fatto fuggire, ma forse sarebbe meglio utilizzarlo su di voi, — li intimidì giocosamente Euna sollevando la propria bacchetta, con l'unico obiettivo di scatenare in loro una nuova e più fragorosa risata.

Una volta dopo essersi diplomati ad Hogwarts, quei due giovani maghi che per più della metà del tempo trascorso tra le alte mura del castello non avevano fatto altro che odiarsi e punzecchiarsi a vicenda, avevano deciso di intraprendere la medesima carriera per poter raggiungere una delle più alte ed ambite cariche del Ministero della Magia, ovvero la posizione di Auror. 

Seokjin e Taehyung riuscirono a superare senza troppe difficoltà ogni sorta di esame, studiando notte e giorno come mai nessuno, nemmeno la stessa Euna, li aveva visti fare durante quei sette lunghi anni ad Hogwarts. E così, forse anche prima di ogni più rosea previsione, i due erano entrati a far parte della Prima Squadra di Auror del Ministero, acquisendo fama e gloria missione dopo missione, riempiendo le celle di Azkaban di decine di Mangiamorte e seguaci dell'Oscuro Signore.

Nemmeno il signor Kim Young aveva fatto eccezione: ed era stato proprio per mezzo delle capacità e del coraggio di Taehyung se ora accanto alla sua cella ne erano state costruite tante altre per contenere l'ingente numero di complici di quel padre che era sempre stato un esempio per lui, ma nel quale ora il giovane Auror a stento riusciva a riconoscere se stesso ed i suoi ideali. 

— Invece ho saputo che Jimin tornerà solo per Natale, in questo momento si trova in Irlanda per le qualificazioni al campionato del mondo di Quidditch: chi avrebbe mai scommesso sul suo passaggio dal ruolo di battitore in favore di quello del portiere? —

— Io credo di sapere il perchè lo abbia fatto, — confessò all'improvviso Euna, questa volta senza sorrisi o espressioni di ostentata cordialità, cercando solamente di sistemarsi con precisione quasi certosina il proprio tailleur blu, concentrando la maggior parte delle sue energie proprio sul fiocco di quella sua camicia bianca che sembrava non volerne sapere di stare al proprio posto.

Iniziò quindi ad osservarsi le mani, focalizzando poi la propria attenzione su quel sottile anello d'oro che da anni ormai circondava con delicatezza il suo anulare sinistro, rinsavendo di scatto da questi suoi ricordi nel momento in cui avvertì la presenza della mano grande e calda di Taehyung posarsi dolcemente sulla sua spalla, cercando e riuscendo nell'intento di darle conforto. 

Ad Euna non servì nemmeno alzare lo sguardo, né utilizzare il suo fiato per chiedere un qualche tipo di sostegno e sollievo perchè le braccia di Taehyung avevano già raggiunto la sua vita, avvicinando così i loro corpi in un abbraccio spontaneo e profondamente intenso.

— Sei pronta? — domandò solo a quel punto il Serpeverde, continuando a stringere Euna tra le sue braccia, sentendola aggrapparsi sempre più forte al suo mantello nero. La vide semplicemente annuire, la testa infossata contro il suo petto nel tentativo di nascondere tutta quella valanga di sentimenti che, Taehyung sapeva, non avevano mai smesso di travolgerla.

— Sono solo un pò nervosa, — Euna ammise infine, sciogliendo così quel sentito e caloroso abbraccio, portando poi entrambe le mani sul petto del suo amato Serpeverde, chiudendo gli occhi e lasciandosi cullare dal battito del suo cuore e cercando di riacquistare a sua volta un respiro regolare.

— Credimi, hai preso la decisione giusta e Hoseok sarà assolutamente fiero di te, — le confessò Taehyung in tono sincero e deciso, sollevando poi delicatamente il mento di Euna con le dita della sua mano, sistemandole un ciuffo di capelli non più così lunghi dietro l'orecchia prima di avvicinare le sue labbra a quelle umide e carnose della forte e coraggiosa Grifondoro di fronte a lui, annullando in un secondo la già effimera distanza che lo separava da lei.

Ogni volta che le loro bocche si scontravano, ogni volta che le loro fronti si sfioravano, per Euna era come se fosse la prima. Ogni volta che Taehyung la guardava, ogni volta che la sua mano sfiorava le sue guance accaldate, per lei era come rivivere la loro storia da capo, come se le sensazioni e i sentimenti che aveva provato da ragazza non si fossero mai affievoliti, mai spenti ma solo rafforzati nel tempo.

Ed anche in quel momento, la sua mano stretta in quella di Taehyung, Euna si sentiva protetta, a casa. Davanti a loro, Kim Seokjin camminava a passo lento e cadenzato, quelle spalle larghe che tanto odio e tante sofferenze avevano dovuto sopportare ora erano diventate il suo forse più grande simbolo di forza e coraggio. Percorsero così i corridoi deserti della scuola, in assoluto ma per nulla fastidioso silenzio, avanzando a testa alta verso l'enorme portone che ancora li divideva dalla sala Grande, all'interno della quale i tre maghi poterono chiaramente percepire le urla di eccitazione delle centinaia di studenti impazienti di poter ricevere la tanto agognata cena. 

Solo in quell'istante Taehyung le lasciò la mano, regalandole un ultimo e aperto sorriso prima di disporsi insieme a Seokjin giusto qualche passo dietro di lei in un gesto di educata riverenza e rispetto.

— Andrà tutto bene, — mimarono le labbra del giovane Auror, prima che le dita sottili della sua mano raggiungessero il suo collo, stringendosi poi improvvisamente a pugno.

Taehyung voleva che solo lei vedesse, che solo lei sapesse.

Ed Euna capì immediatamente dove quel Serpeverde dall'animo gentile voleva andare a parare. Quelle erano state le stesse parole che lui le aveva rivolto in occasione dell'estrazione della prima prova di quel maledetto torneo, che però non si era concluso affatto come tutti avevano immaginato e sperato. La giovane Preside non poté quindi fare altro che deglutire l'ennesimo nodo che avvertì formarsi in gola, iniziando poi ad imitare i movimenti di Taehyung, portandosi quindi la mano vicino al collo, proprio lì dove da anni risiedeva un piccolo ciondolo a forma di sfera, all'interno del quale mai aveva smesso di vorticare una polvere magica dal colore blu.

Euna la strinse a sé, non riuscendo a trattenere un timido sorriso.

Si, adesso sarebbe andato tutto bene.

Camminò lungo la navata centrale guadagnandosi l'attenzione di ogni singolo studente presente in sala, raggiungendo in pochi istanti il pulpito su cui aleggiava una grande aquila dorata, schiarendosi un poco la voce ed aspettando il completo silenzio prima di iniziare il suo discorso.

— In attesa del prossimo torneo Tremaghi io, Kim Euna, in qualità di Preside di Hogwarts, insieme a tutto il corpo insegnanti, ho deciso che da quest'anno si terrà un torneo completamente interno alla scuola nel quale si sfideranno quattro giovani campioni, uno per ciascuna delle quattro Case. Badate bene però che non sarà un Torneo come tutti gli altri, perchè per superare le varie prove non basterà la tecnica, non basterà la bravura ed il talento personali e nemmeno il coraggio che tanti di voi sostengono di possedere, — si interruppe, prendendo l'ennesimo profondo respiro prima di sollevare nuovamente il suo sguardo ed incrociare così quello dei due giovani ragazzi che quel pomeriggio erano stati richiamati nel suo ufficio per i loro comportamenti scorretti tenuti durante una partita di Quidditch.

— Per vincere sarà necessario che ciascuno dei campioni collabori con gli altri, imparando ad apprezzare le doti e le qualità che ciascuno di noi possiede dentro di se, —

In quel momento, Dean e Aeyon improvvisamente assunsero le sue sembianze, ma anche quelle di Taehyung, Jimin e Jungkook, Hoseok e Seokjin, ricordandole le loro stesse debolezze, le loro stesse difficoltà. Quei due ragazzi seduti ai lati opposti della Sala le ricordarono quanti sorrisi e quante parole non dette ognuno dei suoi vecchi compagni di scuola aveva trattenuto dentro sé durante quei lunghi anni trascorsi ad Hogwarts, durante quei lunghi mesi del torneo, in quei giorni trascorsi a pregare, a lottare, a non arrendersi.

— Ho vissuto davvero tante avventure ad Hogwarts, sono cresciuta all'interno di queste mura, qui ho imparato a distinguere il bene da male, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato e ho capito che non esistono i "Grifondoro buoni ed i Serpeverde cattivi", ma sono le scelte che facciamo che dimostrano chi siamo veramente, molto più delle nostre capacità, — esclamò infine, la bocca quasi completamente asciutta e ogni suo pensiero rivolto ad un sorriso aperto e sincero, scolpito nel suo cuore e nella sua memoria, — Ed è forse questo il motivo per cui ho scelto di istituire questo torneo in ricordo di un caro amico che purtroppo non è più qui tra noi, ma che mi ha voluto bene come un fratello e senza il quale io oggi forse non potrei nemmeno essere qui: dedico quindi questo torneo e tutti quelli che verranno in onore di Jung Hoseok, — 

Inaspettatamente, furono proprio Dean e Aeyeon ad alzarsi per primi dalle loro sedie e rivolgere un profondo inchino alla loro Preside, prima di iniziare ad applaudire con tutta la forza che riuscirono a trovare nei muscoli delle loro braccia. Grifondoro e Serpeverde, adesso come dieci anni fa, di nuovo uniti sotto uno stesso, unico e grande desiderio. E ai loro applausi seguirono quelli di tutti gli altri studenti della scuola, quelli dell'ingente corpo insegnanti in cui figuravano anche Yoongi e Namjoon, rispettivamente validi professori di Pozioni e Cura delle Creature Magiche e, ovviamente, anche quello più sentito di Seokjin e Taehyung che, anche se rimasti in disparte ed in fondo all'immensa Sala Grande, Euna aveva avvertito più vicini di chiunque altro. 

I loro sguardi si cercarono nuovamente all'interno della sala gremita come se, ancora una volta, il più forte di tutti gli incantesimi, quello dell'amore, avesse deciso di lasciare che l'uno si perdesse negli occhi dell'altra. Ma, in questo caso, le labbra di Taehyung non mimarono altro che un dolcissimo "ti amo" che arrivò dritto al cuore di Euna, riuscendo in un attimo a scacciare le sue preoccupazioni e la tensione che fino a quel momento avevano avuto il pieno controllo di ogni suo muscolo.

Ed improvvisamente, proprio come per magia, tra lo scroscio di calorosi applausi che sembrava non volesse smettere mai, sulle lunghe tavolate delle quattro grandi Case comparvero delicati bouquet di girasoli, mentre persino il grande cielo sopra le loro teste decise di rendere omaggio alle parole di Euna, trasformando i candidi fiocchi di neve in petali dorati, mentre le soffici nuvole lasciarono presto spazio ad un timido ma onnipresente sole che ricordò a ciascuno di loro il calore e la dolcezza del sorriso di Hoseok.







 


「a/n 」

anneyeong haseyo! 👋🏻

ed eccoci qui, giunti finalmente al fatidico ma inevitabile epilogo di questa fanfic.

pospongo i miei doverosi ringraziamenti in fondo a questa pagina perchè sono una ragazza terribilmente prolissa e ho paura di dover scrivere un papiro a riguardo xD

cosa dire? beh, non so se vi sia piaciuto o meno, però sappiate che ho davvero fatto fatica a trovare un finale che potesse soddisfarmi (ed ecco svelato il motivo per cui la scorsa settimana non sono riuscita ad aggiornare come invece avrei voluto/dovuto). Spero che l'attesa abbia soddisfatto le vostre aspettative, io ammetto di essermi divertita(?) a fare un bel salto in avanti nel futuro e dipingere i protagonisti principali della fic nelle loro nuove "mansioni": non più semplici studenti, ma Auror di prima categoria, insegnanti, presidi e famosi giocatori di Quidditch!

Per quanto riguarda Hyerim, la figlia di Euna e Taehyung, sappiate che no, non avete letto male: lei porta lo stesso nome dell'ipotetica figlia di Hoseok ed Euna nella realtà dello specchio.. Hyerim ha lo stesso numero di lettere di Hoseok, è un nome che inizia con la "H" e per di più vuol dire "beltà, allegria e coraggio", doti e qualità che rispecchiano in pieno quelle del nostro Grifondoro.
Capite perchè non ho potuto scegliere un nome diverso da questo? xD ✨

Insomma, il nostro caro Hobi non poteva assolutamente mancare in questa ultima parte della storia anche se, riflettendoci su, ho pensato che non sarebbe stato corretto non dare il giusto e doveroso spazio alla "Taeuna" 💛

In realtà non credevo sarebbe stato possibile arrivare fino in fondo a questa storia senza troppi intoppi, ma la verità è che è stato anche e soprattutto grazie all'infinito supporto e sostegno di chi è passato da queste parti ed ha letto e recensito se sono riuscita a ritagliarmi il tempo necessario per scrivere e impegnarmi con tutte le mie forze per portare a termine questa long.

Hold me tight ha preso forma e colore riga dopo riga, capitolo dopo capitolo grazie ad ognuno di voi. Mi sembra quindi più che doveroso citare alcuni nomi, i nick di quelle lettrici che "hanno dato voce" ai loro sentimenti, dimostrando un affetto smisurato nei confronti di questa piccola storia e nei miei. E quindi un grazie speciale va a:

Vavi_14, Tati_chan, hurricanesonia, BlackjackVIPauryborely1998, hikari mari 

Un sentito grazie va anche a tutte coloro che hanno aggiunto questa storia tra le seguite, preferite, ricordate e chi più ne ha più ne metta 

E poi chi mi manca?

Non posso non ringraziare la Rowling (fonte inesauribile di ispirazione come donna e come scrittrice) che mi ha fornito il "terreno fertile" su cui far nascere la storia e, ovviamente, i nostri cari bangtan boys che si sono prestati a "personaggi" protagonisti di questo racconto!

Ringrazio quindi Taehyung, Hoseok (giuro solennemente che su di lui scriverò solo cose fluff d'ora in poi xD), Seokjin, Jungkook, Jimin, Yoongi e Namjoon e, why not, anche la cara Kim Euna! 

Ringrazio quindi Taehyung, Hoseok (giuro solennemente che su di lui scriverò solo cose fluff d'ora in poi xD), Seokjin, Jungkook, Jimin, Yoongi e Namjoon e, why not, anche la cara Kim Euna!

Io spero vivamente di non sparire per troppo tempo, ma l'università ha i suoi ritmi quindi a Gennaio sarò impegnata con la famosa e fatidica "sessione d'esame", ma chissà.. potrei rispuntare da queste parti prima di quanto osiate immaginare (ho già qualche nuova idea che mi sta frullando nella testa, #sapevatelo) 😆

Questo è veramente tutto mie meravigliose lettrici, bridgetvonblanche evapora felice e contenta (questa volta senza il solito "quasi") augurandovi di passare delle splendide e meritatissime vacanze natalizie (che io passerò sui libri e a mangiare pandori e panettoni #yolo!) 🎄☃️✨

Tto mannayo (oddio, si scriverà così davvero? xD) e alla prossima storia! 

Vi abbraccio,

La vostra bridgetvonblache.

 

 

  
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