giochi proibiti
Un amore che comincia d’estate
si è perso la primavera,
ma non lo si vedrà mai pensare
all’autunno imminente
Tu e
lei avete un gioco segreto.
Talmente
segreto, che lei non ne è a conoscenza.
***
Nei
meandri polverosi del Maniero, lontano da occhi indiscreti – lontano da chi ti vorrebbe ancora piangente
su una lapide –, è lì che coltivi il tuo intimo vezzo e dimentichi ogni
decoro. Incurante dei tuoi anni, incurante dei suoi anni; incurante di tuo figlio, troppo concentrato sui suoi
studi maniacali per rendersi conto di alcunché, mentre trame venefiche iniziano
a diramarsi alle sue spalle.
È
inizio estate quando trovi Rose prona sul tappeto in biblioteca. La osservi di nascosto,
sola e annoiata e immersa nei libri, mentre il vizio già ti si insinua osceno. Lo
sguardo ti cade a peso morto sul suo collo candido, scivola lascivo sulle forme
delle natiche e si sofferma sulla pelle della coscia, un po’ scoperta dal
vestito; partorisci chimere torbide di cui non riesci a vergognarti, convinto
che quello sarà solo uno svago in solitaria.
Rose
si accorge di te a metà luglio. Nota le tue attenzioni non più celate e rimane
a fissarti con gli occhi sgranati, mentre tu capisci che l’ingenuità che ha
dipinta in viso vorresti strappargliela assieme ai vestiti. Poi ti ritrai,
riluttante, seppur ben avveduto: a giocare con il fuoco, ci si brucia; con un
fuoco di paglia, ci si annienta.
“È solo un gioco innocuo”,
parole vergate tra le pagine del suo libro preferito, un tentativo di
rassicurarla, di farle abbassare la guardia. Hai visto la tensione nei suoi
occhi, temi che finisca tutto sul più bello, nell’aurora di quest’eccitazione
proibita.
“Perché non giochiamo
all’aperto?”, la sua grafia è morbida e rotonda, la
tua mente accarezza la curva vellutata del suo seno.
“Al chiuso è meno
pericoloso”, un monito più a te stesso che a lei,
scritto di getto, con la mano tremante, le membra frementi. L’inchiostro si
allarga sulla pergamena, insozza di nero la superficie immacolata, quasi un
presagio.
“Con le luci spente, lo è
ancor meno”.
Passa
un giorno, e lei ti sorprende alle spalle – i
suoi passi, le tue preghiere – e ti porta via tutto – le sue mani, le tue certezze. Sigilla la porta, ti fissa negli
occhi, abbassa le luci; l’attimo dopo è lì, bocca contro bocca, respiro contro
respiro, senza darti il tempo di reagire.
Quando
si inginocchia ai tuoi piedi, capisci che le regole del gioco sono cambiate.
***
«È
stato bello» sussurri, con la scusa di pulirle il collo dalla fuliggine;
lei ti stringe la mano fingendo un saluto, lasciandoti nel palmo quella che
credi sia la promessa di continuare il gioco, un tenero castigo, dolce come i
sospiri che le hai strappato in quei mesi.
Settembre
scivola segretamente sui resti dell’estate, mentre Rose scivola via da te e
corre da Scorpius, aggrappandosi al suo braccio e
senza più voltarsi. Ti lascia lì, tra i bagliori del sole morente, con l’amaro
in bocca, il piacere negli occhi, lo sporco tra le dita: “Nessuno è più illuso di te”.
***
Tu e
lei avete un gioco segreto.
Talmente
segreto, che non sapevi di esserne solo una pedina.
NOTE:
Non riesco a crederci
di aver scritto una cosa del genere, su una coppia del genere! Sinceramente, mi
sono quasi sempre tenuta alla larga da storie che riguardassero relazioni con
un Age gap del genere (una volta ho letto una Harry/Rose che mi ha un po’
traumatizzata xD). E, invece, alla fine, è proprio il
caso di dire MAI DIRE MAI. L’idea mi è sorta spontaneamente: mentre rimettevo
in ordine la mia camera, ho ritrovato un libro comprato secoli fa e lasciato a
metà… sfogliandolo, mi sono imbattuta in una frase (Vedi riferimento #3) e da
lì la mia mente si è fatta un viaggio assurdo con protagonisti questi due! E
pensare che a me Luciano Ligabue non piace nemmeno più tanto, anche se
riconosco che alcune delle sue frasi e dei suoi testi non sono male. Comunque,
spero di non aver scritto o combinato boiate; il rating è arancione, vista la
differenza di età, ma il contatto fisico è solamente accennato velatamente
(seppur, credo e spero, sia abbastanza ovvio quello che succede
:D); in più, Rose a fine storia parte per il settimo anno di Hogwarts e ha già diciassette anni, dunque nel contesto
della saga è già maggiorenne.
Astoria, se non fosse
chiaro, è morta (la “lapide” a inizio storia è proprio la sua).
Menzione d’onore per Scorpius che, poverino, lo tratto sempre male, alla stregua
di un rimbambito di prima categoria.
Piccolo appunto
stilistico: le parti in corsivo tra virgolette alte sono messaggi scritti, mentre
la parte non in corsivo e tra virgolette caporali è detta a voce.
Prima classificata (classifica dei
partecipanti) e terza classificata (classifica della giudicia)
al contest Flashiamo! indetto
da Freya Crystal.
RIFERIMENTI
·
Un amore che comincia d’estate…: dalla poesia “Un amore pronto a
sudare” in “Lettere d’amore nel frigo”, Luciano Ligabue;
·
Al chiuso è meno pericoloso – Con
le luci spente, lo è ancor meno:
liberamente ispirato a una frase di “Smells like Teen Spirit”, Nirvana;
·
È stato bello – Nessuno è più illuso di te: liberamente ispirato a una frase della
poesia “Prima che il nome apparisse sul display” in “Lettere d’amore nel
frigo”, Luciano Ligabue