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Autore: Ode To Joy    19/12/2016    2 recensioni
(Victor x Yuuri)
Yuuri guardò Victor ed in quello sguardo entrambi trovarono la sintesi perfetta di quello che erano e che avevano creato insieme.
La sabbia sotto i loro piedi era calda ed il mare non era semplicemente blu. Era di tutti i colori del mondo di Yuuri: l’azzurro degli occhi di Victor, il verde acqua di quelli di Yurio.
L’orizzonte: il suo sconfinato amore per loro.

[Questa storia partecipa al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!] [Puzzle Fluff]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuri Plisetsky, Yuuri Katsuki
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Numero parole: 1143
Prompt: 41. Impronte sulla neve

 
VIII
Oro


Yuri Nikiforov fece i suoi primi passi un anno, due mesi e dieci giorni dopo la sua nascita.
Victor trovò indispensabile fare il conto preciso per poter meglio memorizzare quella data, quasi fosse un evento storico senza precedenti. Lo stesso era accaduto il Natale precedente, il primo del loro bambino, quando Yurio aveva blaterato un “baba…” più chiaramente del solito e Victor aveva capito papà con conseguente delirio euforico.
“Avrei voluto poterle scattare sulla neve,” ammise Victor con un sorriso malinconico facendo l’ennesima foto alle piccole impronte lasciate sulla sabbia bianca, una mano appoggiata sulla testolina bionda di Yurio. Il bambino era rimasto attaccato alla sua gamba, indeciso se compiere un’ulteriore impresa e raggiungere la mamma sotto l’ombrellone o rimanere dov’era, al sicuro con papà.
Yuuri se ne accorse. Un sorriso innamorato graziò le sue labbra e sollevò le braccia in un chiaro invito. “Vieni, Yurio,” lo incoraggiò. “Non aver paura, vieni da me.”
Victor ripose il cellulare nella tasca del costume ed afferrò le manine di Yurio invitandolo a staccarsi dalla sua gamba. Il bambino lo guardò immediatamente storto. “Papà ti accompagna solo fino a metà strada,” lo rassicurò Victor. “Poi vai da solo, okay?”
Yurio parve soddisfatto del compromesso. Victor aspettò che riprendesse l’equilibrio e lo lasciò andare del tutto a poco più di un metro di distanza dalla meta. Yuuri lo strinse a sé non appena lo afferrò. “Bravissimo!” Esclamò baciando una delle guance morbide.
Yurio s’impegnò a mantenere la sua solita espressione contrariata ma non rifiutò nessuna di quelle tenere attenzioni. Victor li raggiunse. “Un principino russo che lascia le sue prime impronte sulla spiaggia. Ci sorprende fin da subito il nostro micino, eh?” Si distese accanto a Yuuri passando una mano tra i capelli biondi tirandoli indietro. Quando le ciocche d’oro pallido ricaddero davanti a quegli occhi verdastri, Yurio sollevò le manine cercando di scoprirsi il viso.
“Victor, nel borsone c’è la spazzola con un elastico. Puoi passarmeli?”
Victor fece come gli era stato detto, mentre Yuuri invitava il loro piccolo a sedersi di fronte a lui. “Vieni, amore…”
Yurio era nato con tanti capelli e nessuno dei due giovani genitori si era sognato di tagliarglieli durante il suo primo anno di vita. Ogni volta che li accarezzava, Yuuri sentiva sotto le dita la stessa sensazione che provava quando le passava tra quelli argentei di Victor. “È come toccare la seta,” commentò legando i capelli biondi con un elastico rosa preso in prestito da Yuko. “Esattamente come i tuoi…”
Victor gli sorrise ed aspettò che finisse per prendere Yurio tra le braccia. “Eccolo qui!” Esclamò allegro. “Il nostro micino è così carino. Vero, mamma?”
Yuuri sospirò passando gli occhi dall’elastico rosa tra i capelli dorati di Yurio al costumino azzurro ricoperto di stampe di gattini. Yurio lo aveva visto in un negozio vicino alla spiaggia di Hasetsu e gli era piaciuto tanto che era quasi caduto dal passeggino tanto si era sporto per afferrarlo.
“Se non fosse sempre così arrabbiato,” aggiunse Victor baciando il piccolo broncio del loro bambino.
Yurio si rigirò tra le sue braccia indicando la distesa azzurra di fronte a loro. “Papà! Mamma!” Esclamò con tono pretenzioso.
“Che cosa c’è?” Domandò Yuuri appoggiando la guancia alla spalla del compagno.
Acca!” Esclamò Yurio saltellando sul posto. “Acca!
Victor rise. “Vuoi andare in acqua?” Domandò per chiarire. “Vuoi fare il bagno?”
Yurio annuì agitando il codino di capelli biondi raccolto in quell’elastico rosa. Yuuri concluse che avrebbe dovuto comprarne uno di un colore più neutro o le persone che li avrebbero fermati complimentandosi per la loro bella bambina sarebbero drammaticamente triplicate. Yuuri aveva saputo fin dal primo sguardo che Yurio avrebbe ereditato la bellezza principesca di Victor ma con i lineamenti piccoli sommati ai capelli biondi abbastanza lunghi da poter essere raccolti in una coda diveniva ancora difficile distinguerlo da una femminuccia.
Victor ne faceva un vanto. “È come te quando hai interpretato Eros per la prima volta,” diceva. “Sarà impossibile per chiunque non voltarsi a guardarlo e rimanerne incantato.”
“Bagno! Bagno! Bagno!” Continuò ad esclamare Yurio con insistenza fino a che il suo papà non lo sollevò tra le braccia.
“Ho capito, micino. Ho capito,” disse Victor facendolo rimbalzare tra le sue braccia.
Yurio rise ma s’imbronciò immediatamente come si accorse di avere l’attenzione di entrambi i suoi genitori su di sé. “No!” Esclamò Victor con un gran sorriso. “Ridi! Avanti, Yurio! Ridi!” Lo sollevò in aria ed il piccino riprese ad emettere quei suoni allegri. Fu impossibile non farsi contagiare.
Victor rise a sua volta. Yuuri li guardava incantato, incapace d’intromettersi per paura di rovinare la perfezione di quell’immagine. I sorrisi del suo uomo e del suo bambino splendevano più del sole d’inizio estate e sullo sfondo vi era quello stesso mare di cui aveva creduto non avrebbe mai visto il colore.
Fu un click appena percettibile ad attirare l’attenzione di Victor ma non ebbe il tempo di vedere l’obbiettivo del cellulare di Yuuri, riuscì solo a sentire le sue labbra calde e morbide sulle sue.
Arrossì come un ragazzino e Yuuri rise con tenerezza. “Grazie per aver riempito di colori il mio mondo,” mormorò aggiustando una ciocca di capelli argentei dietro l’orecchio di Victor.
C’era solo il più sincero amore negli occhi grandi e scuri di Yuuri.
Quelli di Victor erano lucenti di sorpresa.
Fu Yurio a spezzare l’immobilità del momento. Si sporse tanto in avanti che per poco non sfuggì dalle braccia di Victor. Yuuri lo afferrò prontamente prima che potesse cadere. “Yurio!” Esclamò.
Il bambino imbronciò la bella boccuccia a cuore come se fosse profondamente indignato.
Victor avvolse le braccia intorno alla vita di Yuuri stringendo la sua famiglia in uno dei suoi abbracci impulsivi. “Vuole un bacio anche lui!” Esclamò, poi premette le labbra contro la guancia di Yurio che era alla sua portata. “Non vuole essere ignorato il nostro micino musone!”
Il viso di Yuuri si addolcì in un sorriso innamorato. “Amore…” Baciò il loro piccolo a sua volta.
Victor ripeté il gesto ed il faccino di Yurio si fece completamente rosso. Si nascose contro la spalla di Yuuri ed i due giovani genitori scoppiarono a ridere.
“Ancora una volta, sei troppo piccolo per imbarazzarti per i baci di mamma e papà, micino!”
Yuuri appoggiò una mano sulla testolina bionda e pensò a qualcosa che potesse convincere Yurio ed uscire dal suo nascondiglio. Victor lo sorprese con un altro bacio, sulla sua bocca questa volta. “Grazie per aver riempito di sole il mio,” sussurrò.
Yuuri lo guardò e basta ed in quello sguardo entrambi trovarono la sintesi perfetta di quello che erano e che avevano creato insieme. La sabbia sotto i loro piedi era calda ed il mare non era semplicemente blu. Era di tutti i colori del mondo di Yuuri: l’azzurro degli occhi di Victor, il verde acqua di quelli di Yurio.
L’orizzonte: il suo sconfinato amore per loro.
 
 
   
 
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