Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Ricorda la storia  |       
Autore: GiulsOakenshield    21/12/2016    3 recensioni
Anna è una normalissima ragazza di diciannove anni, cresciuta in un convento di suore da suor Jude che la trovò all'interno della loro chiesa abbandonata in un confessionario. Anna cresce leggendo i libri che le regala la suora, pieni di avventure ed eroi e sogna di poter un giorno intraprendere anche lei un'avventura come quelle descritte nei libri. La sua monotonia viene interrotta quando la sera del suo compleanno alcune visioni iniziano a tormentarla e tutto quello che aveva visto e vissuto fino a quel momento vengono stravolti. Un passato dimenticato da anni e un grande segreto la circondano, riuscirà a recuperare le cose perse nella sua memoria e sopravvivere all'avventura che tanto desiderava ? Chissà se un certo nano e una certa Compagnia riusciranno ad aiutarla o al contrario la ostacoleranno.
A volte ciò che si desidera si realizza grazie l'intensità con cui la si desidera, a volte si è semplicemente destinati.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Compagnia di Thorin Scudodiquercia, Galadriel, Nuovo personaggio, Sauron, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Eruannie di Imladris'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
prologo

PROLOGO


Anna leggeva interessata il nuovo libro che suor Jude le aveva regalato per il suo diciannovesimo compleanno mentre se ne stava seduta sotto l'ombra di un grande faggio vicino allo stagno ,ogni tanto si girava verso lo specchio d'acqua per osservare il guizzo di qualche pesciolino rosso. Il gracchiare delle rane e dei rospi le faceva da sottofondo musicale mentre gli eroi della storia combattevo con forza e coraggio nella sua testa,menavano fendenti , tagliavano teste, colpivano dritti al petto i loro nemici sconfiggendo il male che essi avevano portato nelle belle terre che un tempo erano serene.
Uno scoiattolo sceso dall'albero le si posò sulla spalla e osservò attentamente mentre l'umana sfogliava velocemente le pagine, mangiandosi una alla volta ogni riga che l'autore aveva scritto. Immaginava di poter far parte di quelle avventure, quelle che i personaggi di quelle storie così avvincenti vivevano : sconfiggere draghi, salvare fanciulle in pericolo, uccidere maghi cattivi che stregavano le menti di sovrani, rendendoli ciechi davanti alle condizioni misere dei loro popoli.

Anna era così concentrata sul libro che non si accorse dell'arrivo della sua suora preferita che si mise a osservarla con un'espressione amorevole in volto.
Suor Jude era una bella donna, non si riusciva bene a capire quanti anni avesse in realtà poichè ne dimostrava all'incirca cinquanta, ma ripeteva sempre ad Anna e a chiunque glielo chiedesse, di averne molti di più. Il tipico vestito nero delle suore rendeva la sua figura ancora più minuta di quanto non lo fosse e il velo celava quelli che una volta erano lunghi capelli biondi e che con il tempo erano divenuti grigi con qualche sfumatura bianca qua e là.  Era stata lei a trovare la ragazza diciotto anni prima all'interno di un confessionale ai piedi della statua di Maria. Per fortuna quella sera aveva deciso di andare a pregare nella casa del Signore, chiedendogli misericordia per la vecchia superiora affinchè potesse superare la notte e non morire nonostante la sua veneranda età.
Si era appena avvicinata alla statua della Madonna e aveva fatto per accendere un cero, quando all'improvviso aveva sentito delle urla acute provenire dal confessionale posto accanto alla statua; si era voltata e aprendolo vi aveva trovato al suo interno un infante avvolto nelle coperte che aveva poi portato in convento e cresciuto come fosse sua figlia.
Ogni anno, il giorno del suo compleanno, Anna chiedeva a suor Jude di raccontarle del loro primo incontro e lei le narrava sempre questa storia. Avevano chiamato la bambina Anna, che significa "dono", in quanto era stato un vero e proprio dono per tutte le suore. Questo almeno era quello che avevano pensato in un primo momento. Negli anni, infatti, Anna si era dimostrata un vero e proprio uragano, si arrampicava sugli alberi quando doveva fare il bagno, faceva i capricci per la sua statura, piangeva quando suor Madeleine le tagliava i capelli e tutte le volte che vedeva suor Agnes o Padre Alan scappava via urlando che erano dei mostri.
Ovviamente con il passare del tempo era maturata; quando doveva fare il bagno andava nella sua stanza a lavarsi senza bisogno di correre sugli alberi e aveva fatto un patto con suor Madeleine : avrebbe mangiato tutte le verdure se lei le avesse tagliato i capelli solo di pochi centimetri. L'unica cosa che non era cambiata era il suo terrore per suor Agnes e Padre Alan, non scappava urlando che erano dei mostri, ma se li avvistava si rinchiudeva in camera o correva allo stagno,era come se vedesse in loro un male nascosto agli occhi degli altri.

Suor Jude pose fine ai suoi pensieri sulla ragazza e le si avvicinò sfiorandole i capelli con la mano sottile.
- Anna, è quasi ora di cena..dovresti già esserti lavata e pettinata, oggi festeggiamo il tuo compleanno- la suora si sedette accanto alla giovane e spiò a che punto del libro era arrivata.
- Jude, ho quasi finito, dammi solo un minuto e termino  questo capitolo..- girò la pagina per l'ennesima volta con in volto un'espressione emozionata per l'evolversi della storia.
- Se ti do un altro minuto tu finisci il libro intero! Sei incorreggibile Anna, te l'ho regalato solo stamattina! - la suora cercava di trattenere il sorriso mentre fingeva di sgridare la sua bambina che ormai era diventata adulta.
- Un secondo..- girò l'ultima pagina e rimase di sasso quando si accorse che era l'ultima.
- Ma come..finisce così ?! Loro muoiono e..e basta?- Anna si lasciava spesso coinvolgere dai personaggi dei libri, più che altro per lei era l'unico modo di evadere dalla monotonia del convento : alzati, prega, lavora, prega, mangia, studia, prega, lavora, mangia, prega, studia, prega e dormi. Arrivava sempre a fine giornata che pregava perchè qualche guerriero forte e impavido spuntasse da una roccia o che un drago uscisse dalla grotta della Madonna nel giardino del convento, ma questo purtroppo non era mai accaduto.
-Anna, questa sera a cena ci sarà Padre Alan, comportati bene..- la suora cercò di ammonire la ragazza sapendo delle sue reazioni alla vista dell'uomo.

Anna spalancò gli occhi che si riempirono di paura.
- Suor Jude, te ne prego..tutto ma non Padre Alan! E' cattivo!!- chiuse il libro di scatto e incrociò le gambe.
- Non preoccuparti, non lo vedrai nemmeno, cenerà e se ne tornerà nel suo dormitorio. La tua festa sarà indimenticabile e passerai una bella serata - disse, accarezzando i capelli della sua protetta.

Ma Anna sapeva che quella non sarebbe stata per niente una bella serata, la presenza del prete l'avrebbe terrorizzata così tanto che lo stomaco le si sarebbe chiuso e in ogni caso, passare il suo diciannovesimo compleanno in un convento con delle suore non era proprio quello che si sarebbe potuto definire "passare una bella serata". Lei avrebbe tanto voluto che il bel principe dagli occhi azzurri del libro appena finito uccidesse quell'orrido drago di un prete e la portasse nel suo palazzo, facendole vivere mille avventure come nel libro.
Questo però, dovette ammettere, non si sarebbe mai e poi mai potuto realizzare. Le sue giornate sarebbero trascorse come di consueto in modo noioso e monotono, sarebbe andata a York e lì avrebbe preso i voti per poi tornare nel convento e vivere la sua vita nella monotonia come le altre suore.
Lei credeva in Dio, pregava spesso, partecipava alle messe di tutti i giorni e concordava con il messaggio di Gesù, ma non avrebbe mai potuto sopportare di vivere una vita intera in quel convento. Ciò che veniva predicato era corretto e ne era consapevole, ma a volte l'avidità insita nell'animo umano e i beni materiali a cui l'umanità era stata abituata finivano per corrompere anche le anime più pure, portandole a peccare.

Anna voleva evadere da quella vita, lo voleva davvero, ma sapeva che i suoi sogni di avventura non sarebbero mai divenuti realtà.
..forse..
****

La cena era iniziata come di consueto con una preghiera per ringraziare, dopodichè le suore si erano tutte accomodate. Suor Johanne aveva cucinato tutto il pomeriggio e la bontà che ci metteva nel preparare da mangiare rendeva i suoi piatti ancora più squisiti. Anna mangiò di gusto quello che si trovò davanti e conversò con le suore più giovani con cui era solita sedersi durante i pasti. Tutto stava procedendo in tranquillità e serenità come promesso da suor Jude quel pomeriggio, quasi non si ricordava più che presto sarebbe arrivato Padre Alan.
Quando il prete entrò le chiacchere delle più anziane si fermarono,mentre le giovani continuarono non rendendosi conto di chi aveva fatto il suo ingresso, finchè con un colpo di tosse proveniente dalla figura che stava alla destra del prete anche le giovani smisero di dialogare. Anna non aveva ancora notato i due nuovi arrivati, ma il suo sangue si gelò e senza nemmeno voltarsi capì di chi si trattava. Tutta la serenità e la felicità di qualche minuto prima erano scomparse, quasi come se fossero state lì solo per un saluto e poi fossero fuggite alla vista dei due, la stessa fuga che avrebbe attuato Anna se non fosse stato per la maturità che doveva dimostrare di aver raggiunto.
Si voltò lentamente e incrociò il solito sguardo austero e privo di qualsiasi emozione di suor Agnes che le fece chiudere lo stomaco seduta stante. I suoi occhi continuarono a indagare dietro le suore più anziane fino ad arriare a Padre Alan che la osservava come si osservano i colpevoli di omicidio.
Questi erano gli sguardi che i due rivolgevano sempre ad Anna ogni volta che andavano al convento. Loro provenivano da York e quando andavano nei conventi di periferia pensavano sempre di dover essere serviti come re e regina.

Anna iniziò a sudare freddo, si portò una mano alla fronte per asciugarsi cercando di non dare troppo nell'occhio. Il prete era molto alto e magro, secco come un chiodo e aveva più anni di tutte le suore presenti messe insieme; vestiva sempre con la sua tunica nera e si aspettava che ognuno inchinasse il capo al suo passaggio, proprio come un sovrano. La sua fedele suor Agnes era di poco più bassa di lui, anche lei molto magra e con un rosario di legno che teneva sempre in mano e che usava come monito per chiunque osasse contraddirla. Anna ricordava ancora la punizione che le era stata data dopo che le aveva urlato addosso "mostro" quando aveva cinque anni, portava i segni di quella trasgressione sul palmo della sua mano, che tartassava ogni volta che incontrava lo sguardo della suora, temendo un'altra punizione simile.

I due nuovi arrivati si sedettero uno a capotavola e una al suo fianco, dando con un cenno il permesso di continuare a mangiare agli altri commensali. Anna continuava a sentirsi male, non riusciva a smettere di sudare e una fitta al palmo della mano la costrinse a chiudere gli occhi, errore fatale che la portò ad avere una serie di visioni nelle quali la suora cattiva e il prete si trasformavano in strane creature putride e puzzoleti, con denti auminati e giallognoli e lunghi capelli scuri pieni di fango. Un lampo di fuoco, un occhio senza palpebre, ancora fuoco che sembrava bruciarla davvero. Quando riaprì gli occhi si ritrovò per terra in preda alle convulsioni, con suor Jude che cercava di tenerla ferma trattenendola da dietro.
- Suor Christine, suor Clarisse! Portate subito Anna in camera sua, ora!- la ragazza non aveva mai visto la suora così preoccupata e così imperativa nel dare ordini. Le due suore aiutarono Anna ad alzarsi e la condussero nelle sue stanze, la misero a letto e la coprirono per tenerla al caldo.
Fuori la tempesta infuriava, la calda giornata di sole di quel pomeriggio aveva lasciato il posto a un diluvio pieno di fulmini e tuoni, il vento sembrava voler sradicare gli alberi del giardino. Le suore correvano ovunque per la stanza di Anna con bende bagnate da appoggiarle sulla fronte, la sua vista si stava offuscando come se qualcuno le avesse posto un velo davanti alla faccia. Le visioni orribili di prima ricominciarono, le due orride creature la stavano inseguendo circondate dal fuoco, un enorme figura alle loro spalle si librò nel cielo, un drago rosso che sputava fuoco su una città in fiamme. Ora Anna poteva vederla con chiarezza, gente che veniva carbonizzata dal fuoco che bruciava tutto ciò che trovava sul suo percorso. Lei correva verso una meta indefinita, doveva lasciare al più presto quel posto, non sarebbe più potuta tornare, mai più.
Riaprì gli occhi e le suore erano sparite, il vento faceva sbattere i rami degli alberi contro la finestra della sua camera, il buio interrotto da qualche fulmine la stava terrorizzando. Sentiva ancora le urla delle persone che bruciavano nelle sue visioni e senza accorgersene si ritrovò a piangere. Non capiva quello che le stava succedendo, si sentiva la testa così pesante che pensò di avere la febbre, doveva essere così, si era presa un'insolazione dopo essere stata tutto il pomeriggio sotto al sole cocente.
Vide una figura entrare nella stanza e cercò di metterla a fuoco sperando di trovare lo sguardo amorevole di suor Jude e invece si ritrovò a osservare gli occhi oscuri e vuoti di suor Agnes che sembravano ancora più profondi e privi di vita. Erano entrambi completamente neri e si ricordò dei racconti che suor Jude le propinava quando era una bambina.
Racconti di mostruose creature con gli occhi compleatamente neri, privi di vita, era così che diventavano gli occhi di un essere vivente prima che il diavolo prendesse possesso dei loro corpi e ne facesse demoni, orchi li chiamava suor Jude.
Suor Agnes si avvicinò rapida al letto, fino a raggiungere la ragazza che cercò di scappare ma non riuscì a muoversi .
- Padrone, finalmente possiamo prendere la ragazza! Ha raggiunto l'età necessaria! Dobbiamo portarla dall'Oscuro, lui la vuole!- la voce della donna era divenuta più roca e profonda, come se fosse un uomo a parlare.
Il prete, anch'esso con gli stessi occhi della suora, fece capolino nella stanza e veloce come la suora si avvicinò ad Anna, ponendole una mano sulla fronte.
- Tu, guerriera! Hai condannato il nostro signore a una vita di reclusione all'interno di un corpo non suo, maledetta ! Ora lo libererai e lui assorbirà i tuoi poteri, solo così l'Oscurità potrà finalmente tornare e l'Era degli Orchi avrà inizio!- anche lui aveva assunto la stessa voce roca e profonda della suora. Sembravano entrambi posseduti da un demone oscuro.

- No! Nessuno di voi potrà toccarla! NESSUNO! -
"Suor Jude.." pensò Anna più sollevata, notando la luce proveniente dal corridoio.
Ma quella che entrò nella sua stanza non era la suora che l'aveva cresciuta. Il vestito nero delle suore era sparito, al suo posto vi era una lunga veste bianca splendente. In mano teneva come una candela luminosa, Anna non riusì a vedere cosa fosse poichè la luce che emanava era troppo forte per poter vedere l'oggetto.
-Rtornate nell'ombra da cui siete venuti! Ve lo ordino!- la donna procedeva sicura di sè puntando quella luce contro i due demoni che si coprirono gli occhi e indietreggiarono verso la finestra.
- E chi saresti tu per ordinarci ciò, donna ?!- quello che una volta era il prete si stava lentamente trasformando come nella visione di Anna che spalancò gli occhi.
Aveva finalmente ritrovato la forza di muoversi e non aspettò oltre prima di allontanarsi e nascondersi dietro alla donna della luce, che alla domanda del demone trovò un solo modo in cui rispondere.
Si tolse il velo che ancora le copriva i capelli e un'ondata di argentei capelli ricaddero sulla veste bianca, risplendendo anch'essi di luce.
-No! Non è possibile! Come hai fatto a trovare la ragazza?!- il demone/suor Agnes era molto sopresa di vedere quella che evidentemente non era suor Jude, o almeno non più.
- Sono stata io a consigliarle di rifugiarsi in questo mondo e io stessa le consigliai di rinchiudere la sua anima in una creatura appena nata in modo da nascondere a voi servi del male la sua identità..- la donna avanzava sempre di più verso le due figure che ora erano diventati dei veri e propri mostri che emanavano fetore.
- Il nostro padrone troverà il modo di riportarla a sè e di assorbire il suo potere!-
La donna della luce sorrise per la prima volta da quando aveva abbandonato il ruolo di suor Jude.
- No invece..nascose il suo potere in un luogo in cui nessuno di voi potrà mai arrivare, nemmeno il vostro padrone! Voi siete privi di amore, non potrete mai possedere questo potere! E ora andatevene da questo pianeta e tornate nell'esilio in cui siete stati destinati!- la donna spinse l'oggetto di luce contro di loro come se volesse lanciarglielo e i loro corpi svanirono lentamente come due gelati sotto il sole d'estate.
- Mi dispiace rivelarti tutto solo ora, ma era necessario che la tua memoria tornasse da sola, io non potevo intervenire..- la donna sembrava molto affaticata dalla lotta con i due mostri. Si avvicinò al letto e si appoggiò al materasso osservando Anna nella speranza di vedere qualsiasi genere di sentimento.

-Chi..chi saresti tu? Sono forse morta?- Anna non riusciva a capire come fosse potuto succedere proprio a lei, non riusciva a capire come potesse essere vero tutto quello che aveva visto.
- Io sono Lady Galadriel, un tempo mi chiesi aiuto per una faccenda, ma non temere , la memoria con il tempo tornerà- la donna si alzò dal letto e si avvicinò ad Anna che scattò indietro. Quella che si trovava davanti a lei non era la donna che l'aveva cresciuta, lei non poteva fidarsi anche se la sua luce era così luminosa da attirarla a sè.
-So che ora non sai cosa fare, non capisci come la donna che ti ha cresciuta si è appena trsformata in una sconosciuta, come due persone normalissime possano essersi trasformati in esseri mostruosi..ti prometto che capirai, ma ora dobbiamo andare ! Dobbiamo tornare nel nostro mondo, hai una missione da compiere e una memoria da recuperare e mille altre cose- Anna rimase incantata a fissare la donna che si avvicinò a lei sorridendo in modo dolce, la superò e veloce come un gatto percorse il corridoio portando con sè tutta la sua luce. Anna non riuscì a non seguirla e si incamminò nel corridoio nel convento che sembrava deserto. La tempesta era finita e ora nel cielo si stagliava una grande luna la cui luce non poteva fare concorrenza con la luce emessa dalla donna misteriosa.
Uscirono nel giardino del convento e si avvicinarono alla grotta della Madonna. Anna non riusciva a capire come un convento pieno di suore fino a pochi minuti prima in quel momento risultasse così solitario e silenzioso. Si voltò a guardare la struttura e notò che non era più il vecchio convento di pietra freddo che l'aveva accolta in tutti quegli anni, ma era più che altro un ammasso di rovine antiche.
Guardò la donna con un interrogativo stampato in faccia.
- Era tutto un incantesimo piccola mia, uno dei tuoi ultimi in effetti..- la donna si voltò verso la grotta e avvicinò la sua mano luminosa alla roccia bagnata. Anna notò solo allora che portava al dito l'anello di suor Jude, quell'anello che lei aveva spesso voluto in dono per la sua bellezza e lucentezza ma che la suora le aveva probito di toccare in quanto rappresentava il suo voto a Dio. Ora Anna sapeva che quella che si ritrovava davanti non era una suora, quindi quell'anello doveva essere uno strumento magico o qualcosa di simile.
Si stupì di quello che aveva pensato. Fino a qualche ora prima che una semplice orfanella di diciannove anni che sognava di vivere un'avventura piena di magia ed eroi e in quel momento si ritrovava davanti una creatura magica, davvero magica.
Un vortice luminoso si creò davanti alla mano sospesa in aria della donna che si voltò e sorrise incoraggiante ad Anna.
"Coraggio, non ti succederà nulla" Anna sentì la voce della donna nella testa che la riempì di forza e coraggio e la spinse a entrare nel vortice.
E così capì che i sogni non sempre sono impossibili, non sempre sono irrealizzabili.
Basta crederci fermamente, o forse si è semplicemente destinati a vivere determinate vite. Questo pensava Anna mentre viaggiava tra stelle, pianeti, galassie, universi.
E poi una luce l'avvolse completamente. Pensò di essere morta davvero e di trovarsi in Paradiso. Una gioia immensa la circondò e la invase, se era morta e quello era il paradiso, non poteva essere poi così tanto male.
Non poteva sbagliarsi di più.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: GiulsOakenshield