Quella mattina Gajeel si svegliò con il più brutto mal di testa mai avuto in vita sua. Dannazione, doveva andarci piano con le sbronze.
“Ugh...” borbottò, strizzando gli occhi e portando una mano a massaggiarsi la fronte.
Nel momento stesso in cui tentò di muoversi, però, si rese conto che qualcosa non andava. Aprì di colpo gli occhi, fissandoli sulla prima cosa che vide e che gli fece quasi prendere un infarto: il volto addormentato di Laxus Dreher, a pochi centimetri dal suo.