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Autore: SQEROUAT    22/12/2016    2 recensioni
Parte del capitolo 1:
Lei è la Salvatrice, la madre di mio figlioe allora perché? Perché quella donna che un tempo mi odiava era lì con me? Perché mi aveva abbracciato? Perché non posso fare a meno di sentire la sua irritante voce? Perché non posso fare a meno della figlia di Biancaneve? Perché eravamo sedute sul letto di camera mia completamente al buio? Perché aveva posato le sue labbra sulle mie? Perché non avevo nessuna voglia di mettere la parola fine a quel bacio? Perché la Salvatrice, Emma, mi stava baciando? Una mano sul mio fianco, le mie unghie aggressivamente conficcate nella sua nuca eppure lei era lì davanti a me, con quegli occhi cristallini che sapevano leggere dentro la mia anima, che mi mettevano a nudo e che mostravano ogni mia debolezza, gli stessi occhi che un attimo prima di baciarmi mi avevano guardato, osservato per interminabili secondi, perché non potevofare a meno di quegli occhi, gli occhi di Emma Swan?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le nostre domande
Regina.
Sono passati due giorni dalla morte di Robin, non credo di poter mai riuscire a perdonare mia sorella per essersi fidata troppo di Ade, lui l'ha usata, lui ha fatto in modo che Zelena si innamorasse perdutamente di lui, in modo da poter farci quello che voleva. In questi due giorni non ho voluto vedere nessuno, né Henry, né Emma, né Roland (il figlio di Robin)né nessun altro. Sono rimasta rintanata dentro una casa silenziosa, troppo, solitamente c'era sempre Emma che ogni tre per due mi chiamava e mi chiedeva qualcosa oppure lo urlava direttamente dall'altra parte della casa.
Sentii qualcuno avvicinarsi alla porta di casa e bussare, corsi verso camera mia, in un batter d'occhio chiusi sia le tende che gli scuri, perché nessuno capiva che io volevo restare da sola?

Emma.
Bussai. Bussai ancora e ancora. Nessuna risposta, chiamai il suo nome, quel nome forte e presuntuoso che si ritrovava, aspettai,aspettai ancora e ancora. Istintivamente andai verso il vialetto e presi la chiave di riserva che Regina teneva sotto una delle tante pietre che c'erano a terra sulla stradina che conduceva alla porta d'ingresso, la aprii. Urlai. Urlai ancora e ancora, magari avevo disturbato la fredda e tesa atmosfera che si respirava in quella casa e in tal modo avrei fatto apparire la furiosa Regina Cattiva. Non mi importava se mi mandasse fuori a calci o a forza di palle di fuoco, volevo sapere come stava, come si sentiva, non potevo sopportare il solo pensiero che lei, una donna che non avrebbe mai mostrato a nessuno (nemmeno a me) le sue debolezze, potesse stare in tali condizioni di disperazione.
Mi tolsi la giacca è la appoggiai su uno dei braccioli del divano. Mi tolsi le scarpe e salii in punta di piedi ogni gradino che conduceva al piano superiore, mi diressi verso la camera di Regina e bussai delicatamente. Niente, nessun segno di vita.
"Regina posso entrare?"
"Vattene Emma!"
"Regina..."
"Emma per favore, voglio restare sola...In questo momento vorrei solo Henry qui con me..."
"Mamma, sono qui anche io"
"Henry...." frasi registrate, tutte frasi registrate, non volevo far soffrire inutilmente e nuovamente Regina ma era l'unico modo per farla uscire dalla sua stanza...
"Henry...Puoi entrare..." Aprii poco poco la porta e entrai, corsi verso Regina e la abbracciai, ero come impazzita. 
"Signorina Swan! Che sta facendo! Dov'è Henry?!"
"...Lui è al Granny's, voleva una cioccolata calda"
"Cosa?! E come..." Non le lasciai finire la frase e continuai 
"Erano frasi registrate, tutte frasi registrate"
"Signorina Swan, Emma, sei un insensibile, come i tuoi genitori, come chiunque qui a Storybrooke, l'unica persona che non lo era è morta!>
"Regina scusami..."
"Non voglio avere le tue scuse Emma, vattene"
"Regina perdonami..."
"Non voglio beccarmi una delle sue solite lamentele signorina Swan, ho detto: se ne vada!"

Regina.
Presi il polso di Emma e la trascinati verso la porta, aprii maggiormente quello spiffero che aveva lasciato Emma quando era entrata ma lei si liberò dalla mia presa e mi mise spalle al muro con tanta forza da non farmi respirare.
"Che sta facendo?! Emma!"
"Regina, a volte sei proprio ingenua... Tutti noi ti vogliamo bene, persino Leroy ora prova una sorta di affetto nei tuoi confronti, quando uno subisce un lutto solitamente sta con le persone che li vogliono bene non da sola in una stanza tetra ok?"
"Emma..."
"Vieni Regina siediti" ci sedemmo sul letto e continuò
"Sai Regina, ti capisco però...Io sono stata sola per ventotto anni della mia vita senza qualcuno che potesse domandarmi come mi sentivo, che appena tornavo a casa mi potesse dire "ben tornata" o "come è andata la giornata?", ma ora ho Henry, ho mia madre, ho mio padre, ho te"
"Me?"
"Certo, perché sei così stupita? Tu sei parte della mia vita dal primo momento che ci siamo incontrate, se non fosse stato per te ora non saremmo arrivate a questo punto, magari non avrei perso la mia famiglia..."
"Emma non cambiare argomento..."
"Quello che voglio dire Regina e che in questo momento tu non sei più nella foresta incantata, nessuno ti odia, benché meno io"
"Emma io..."Mi avvicinai e intrecciati le mie dita a quelle di Emma e dissi cercando di non balbettare per l'emozione
"Emma io...Io so di avere te, so che mi vuoi bene e che non potresti odiarmi"
"Perché non potrei?"
"Perché non ne hai motivo ma te lo darò, così magari non mi starai più in mezzo hai piedi" Ridemmo.
"E come farai sentiamo..." Mi avvicinai a lei, le nostre dita unite, la mia mano che prima era sul suo fianco andò a posarsi sul suo collo facendo un po' di pressione
"Regina che stai facendo?"
"Non lo so"
"Come non lo sai?!"
"Non lo so e basta"

Emma.
Nonostante fosse pericolosamente vicina a me, non volevo allontanarmi dalla presa di Regina, volevo sentire il suo tocco su di me, quel tocco dolce e aggressivo che mi aveva colpito già molte volte. Tutte le volte che era arrabbiata per qualcosa, tutte le volte che guardava qualcuno con quei suoi occhi tenebrosi, tutte quelle volte che ero stata con lei non mi ero mai domandata il perché di niente ma ora mi chiedevo: perché avevo la gran voglia di abbracciarla, di toccarla, di sfiorarla di farle venire quei brividi duvuti all'emozione che mi aveva fatto provare poco prima, quelli che non potevo smettere di amare. Mi morsi il labbro inferiore come a voler chiudere dentro di me quelle parole così vietate, così inaccessibili.
"Emma, non devi dire nemmeno una parola, non parlare"
"Cosa vuoi fare?" Non mi rispose
Emma... perché non te ne stai andando? Perché sei qui...con me?" La guardai stranita e poi dolcemente, le presi il viso con le mani e appoggiai le mie labbra sulle sue, finendo ciò che aveva iniziato lei un momento prima. All'inizio non ricambiava, probabilmente era ancora intontita da quel gesto che le avevo rubato poco prima, qualche attimo dopo ecco, le sue labbra muoversi, che si muovevano con le mie, sulle mie.
Fu un bacio dolce, romantico, lento, di quella lentezza quasi snervante, quella suspence che c'era tra un respiro e un altro era il bacio stesso. Qualche momento dopo si staccò per prendere fiato, mi guardò e sorrise, i suoi occhi scuri ora scintillavano come stelle, quasi immersi in una felicità immensa.

Regina.
Sorridendo, non sapevo perché ero così felice ma lo ero, cominciai a parlare:
"Emma perché mi stai baciando?"
"Secondo te ti bacierei se non volessi farlo?"
"Mah...Non è che hai preso molto dai tuoi genitori...Quello si che era amore..."
"Ma che dici, loro sono Biancaneve e il Principe Azzurro il loro era destino mentre..." Non le lasciai finire la frase e la soffocati con un bacio, per farle capire che noi non eravamo niente (per ora). Ma  che c'erano ancora troppe domande da porsi...Lei è la Salvatrice, la madre di mio figlio e allora perché? Perché quella donna che un tempo mi odiava era lì con me? Perché mi aveva abbracciato? Perché non posso fare a meno di sentire la sua irritante voce? Perché non posso fare a meno della figlia di Biancaneve? Perché eravamo sedute sul letto di camera mia completamente al buio? Perché aveva posato le sue labbra sulle mie? Perché non avevo nessuna voglia di mettere la parola fine a quel bacio? Perché la Salvatrice, Emma, mi stava baciando? Una sua mano sul mio fianco, le mie unghie aggressivamente conficcate nella sua nuca eppure lei era lì davanti a me, con quegli occhi cristallini che sapevano leggere dentro la mia anima, che mi mettevano a nudo e che mostravano ogni mia debolezza, gli stessi occhi che un attimo prima di baciarmi mi avevano guardato, osservato per interminabili secondi, perché non potevo fare a meno di quegli occhi, gli occhi di Emma Swan?



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Salve a tutti questa è la mia Fanfiction e spero vi piaccia, recensite e ricordate che io pubblico un nuovo capitolo una o due volte a settimana quindi vi aspetterò ad ognuno di essi.
La vostra SQEROUAT vi saluta

P.S.
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