Anime & Manga > Yuri on Ice
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Autore: Arvati77    26/12/2016    2 recensioni
One shot ispirata alle immagini della ending dell'anime, dalla quale ho "preso in prestito" anche il titolo
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Frammenti di noi'
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You only live once

 

 

 

 

Era bello camminare a piedi nudi sulla sabbia calda, sentire il sole pungere la pelle nuda, rincorrersi ridendo come bambini, ebbri di quella spensieratezza appartenente ad un'età purtroppo perduta. I capelli di Victor rilucevano come fili d'argento ed i suoi occhi erano dello stesso azzurro del cielo estivo. Yuri si soffermò ad osservarlo. Erano tornati ad Hasetsu dopo i mesi trascorsi in Russia, a San Pietroburgo, dove l'appartamento di Victor era ormai diventato la loro casa, proprio come era stato quando Victor si era trasferito in Giappone, anche se a parti invertite, e con un'intimità ben diversa. Dal punto di vista agonistico, era stata una stagione impegnativa per entrambi. Avevano davvero bisogno di staccare un po'. Per questo avevano deciso di concedersi una breve vacanza.
Victor abbozzò alcuni passi di una delle sue ultime coreografie. Era incredibile come, anche sulla sabbia, riuscisse a rendere i suoi movimenti così fluidi ed eleganti, come stesse danzando sul ghiaccio. L'irruente slancio di Makkachin interruppe bruscamente la sua esibizione, facendolo cadere a terra. Scoppiò a ridere, mettendosi a giocare con il vivace cagnolone. E Yuri rise con lui, i capelli scuri mossi dalla lieve brezza marina, i profondi occhi castani socchiusi in una fessura. Si portò una mano sulla fronte per proteggersi dagli invadenti raggi del sole, e fu così che il suo sguardo incrociò quello di Victor, che si stava rialzando cercando si tenere a bada l'esuberanza di Makkachin. Si volsero insieme in direzione del mare.
"Facciamo un bagno, che dici?" propose Victor, e Yuri annuì.
Ancora la stagione turistica era agli inizi. Non c'era molta gente sulla spiaggia. E comunque quel posto solitamente non era troppo frequentato. Era un piccolo angolo di paradiso, che Victor e Yuri fecero loro riempiendolo della musica delle loro risate, e dei battiti dei loro cuori.
Si lasciarono cullare dal lieve ondeggiare della superficie marina, con gli occhi chiusi ed i visi rivolti al sole, allontanandosi ed avvicinandosi seguendo il delicato moto della marea. Un'impertinente onda, più vivace delle altre, portò i loro corpi a sfiorarsi, spalla contro spalla, e con un gesto istintivo Victor prese la mano di Yuri nella propria.
"Tornerai con me in Russia, Yuri?" gli chiese in un sospiro, in tono stranamente incerto, cosa piuttosto rara per lui.
Ma Yuri ormai aveva imparato a conoscerlo. Lo stesso Victor che si mostrava sempre sicuro e forte, incrollabile nella sua determinazione, poteva uscirsene con una richiesta del genere, che lasciava trapelare tutta la sua fragilità. E solo con lui si lasciava andare così, anche questo Yuri ormai l'aveva capito. Come quando lo aveva visto piangere, al suo annuncio di volersi ritirare. Nessuno aveva mai pianto così per lui... Strinse più forte la sua mano nella propria e gli rispose con un "Sì" così carico di emozioni che non gli fu necessario aggiungere altro.
Quando uscirono dall'acqua corsero verso le docce. Victor fu in primo a tuffarsi sotto il getto gelido e, vedendo Yuri tenersi a distanza, iniziò a schizzarlo, mentre lui si proteggeva con le braccia, indietreggiando. Prima che il ragazzo potesse rendersene conto, Victor lo afferrò per un polso e lo trascinò con sè, ritrovandosi entrambi a giocare tra le limpide gocce che scorrevano sui loro corpi, facendoli rabbrividire. Makkachin correva tutto intorno, scodinzolando e saltellando, quasi anche lui fosse stato contagiato dal loro entusiasmo. Finirono abbracciati sotto quella pioggia artificiale. Si strinsero, fronte contro fronte, occhi negli occhi. E poi si baciarono, cedendo al reciproco desiderio che li aveva travolti nel sentire il corpo dell'uno contro quello dell'altro.
"Più tardi potremmo fare un giro all'Ice Castel." suggerì Victor, arrestando il getto della doccia.
"Ci stavo pensando anch'io." ammise Yuri.
Ed infine insieme, mano nella mano, si incamminarono, con il fedele Makkachin al seguito, baciati in volto dal caldo sole che pareva voler con i suoi raggi indicar loro la via da seguire, quella via che ormai avevano imboccato e che avevano scelto di percorrere fianco a fianco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questi personaggi non mi appartengono ma sono di proprietà di Mitsurō Kubo, Sayo Yamamoto. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro.

   
 
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