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Autore: Horse_    26/12/2016    3 recensioni
[Storia alternativa a "Una vita senza di te significa non vivere per niente"]
E se fosse stato diverso? E se Ian non fosse fuggito quella notte? Cosa sarebbe successo se Nina fosse riuscita a dirgli di essere incinta, di aspettare suo figlio?
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First Month:
Quando scopre di essere incinta il mondo le crolla addosso. Continua a ripetersi che non può essere possibile, che non può essere toccato a lei, che quel bastoncino bianco stia mentendo, ma, dopo aver provato altre tre volte, sa che quella è la verità. Candice la guarda… Non sa nemmeno lei come la stia guardando, Nina sa solo che si sente sicura con la sua migliore amica affianco. Sicura fino ad un certo punto, perché tutta questa sicurezza sparisce quando… Quando si rende conto di essere effettivamente incinta. Avrebbe avuto un bambino. [...]
Cosa poteva fare? Un bambino, una piccola creatura da crescere, per lei è troppo. Non è in grado nemmeno di occuparsi di se stessa, figuriamoci di un bambino, un suo bambino. E’ ancora così immatura, è ancora una bambina, e si sarebbe immaginata tutto questo più avanti, con qualcun altro. Suo figlio sarebbe cresciuto nel caos più totale perché la sua vita lo era.
[Storia senza pretese]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ventuno settimane.

 

“Non ce la faccio più, veramente…”- sbotta Ian, dopo l’ennesima litigata. Si passa una mano tra i capelli, esausto. -“Ogni cosa è buona per attaccarmi e il discorso finisce sempre .”

 

Nikki lo guarda e il suo sguardo diventa ancora più duro, di ghiaccio.

Ormai non c’è un giorno che i due non passino a litigare ed entrambi, purtroppo, lo sanno bene. Ian fa qualcosa di sbagliato, anche di poco conto, e lei si infuria e cominciano a litigare pesantemente ed ogni discorso va a finire su Nina. Nikki lo accusa di averlo tradito e, nonostante tutto, continui a pensare ancora alla sua ex invece che a lei. Ian, invece, per alcuni tratti rimane silenzioso, sapendo perfettamente quanto la donna abbia ragione, ma per altri tratti si arrabbia difendendosi e continuando a dirle che lei non l’ha mai perdonato e che molto probabilmente non lo perdonerà mai. 

 

“Perché ho l’impressione che tu non te ne sia pentito, nonostante tutto quello che dici!”- gli urla contro Nikki allontanandosi ancora di qualche passo da lui.

 

E Ian, per l’ennesima volta, rimane zitto.

Che altro avrebbe potuto dirgli? 

Le aveva già detto che non avrebbe dovuto tradirla, che è stato uno sbaglio, ma non si pente assolutamente di stare per avere due figli e, in cuor suo, anche se non l’ha ancora capito, non si pente di essere andato a letto con Nina mesi addietro.

Nikki lo guarda, ferita. Ha sempre saputo che nella loro vita, in un modo o nell’altro, sarebbe sempre aleggiato lo spettro di Nina (perché ancora molti continuavano a volerli insieme e perché Ian avrebbe continuato a lavorare con lei), ma in qualche modo si era messa l’anima in pace perché Ian avrebbe sposato lei, non Nina. Ma la situazione è cambiata nell’esatto momento in cui Ian le ha detto che sarebbe diventato padre e che la madre era Nina.

 

“Io… Io… Mi scuso con te ogni giorno per quello che ho fatto, non avrei dovuto tradirti perché il tradimento è una delle peggiori cose che esista, ma non posso pentirmi del fatto che avrò due bambini.”- le dice Ian guardandola negli occhi, serio. -“Non voglio.

“Non vuoi? E hai mai capito cos’è che voglio io? Eh, Ian? Non voglio questo!”- gli urla contro Nikki incrociando le braccia al petto. -“Tra poco non viviamo ormai più insieme, avrei voluto un’altra vita.”

“Non viviamo più insieme perché ogni scusa è buona per andare via di qui.”- le ricorda Ian ed è anche contento di ciò perché non la sopporta più, poiché ogni volta che si vedono litigano. -“Ci sono cosa che non avrei voluto fare o dire, eppure le ho fatte e le ho dette.”

“Io non voglio questo!”- urla Nikki e gli occhi le diventano improvvisamente lucidi. -“Non voglio prendermi cura di quei bambini! Non voglio avere niente a che fare con loro!”

 

E a Ian il respiro si blocca in gola. Non si aspettava certo che Nikki li amasse come figli suoi (erano di Nina, non di Nikki, appunto), ma dire di non voler avere niente a che fare con i suoi figli lo fa infuriare ancora di più. Ian sa cosa quelle parole vogliano dire, implica una scelta.

I suoi figli o Nikki e lui, ovviamente, non ha dubbi su chi scegliere, ma non sarebbe mai voluto arrivare a questo. Nina non lo voleva e Ian, pian piano, aveva anche tentato di portare la situazione con Nikki a prima che scoprisse che Nina fosse incinta, quando ancora erano felici (certo, Ian non era felice come con Nina, ma anche Nikki era di buona compagnia), ma, ad un certo punto, aveva capito che era impossibile ed ora ne è consapevole. 

 

“Mi stai mettendo di fronte a una scelta.”

 

Non è una domanda quella di Ian, ma una semplice affermazione.

Nikki lo guarda e non dice nulla, ma è consapevole anche lei di che significato abbiano le sue parole.

 

“Ormai tutto ruota intorno a lei e ai bambini, non esiste più un noi. Io ti amo, Ian, ma mi sembra di essere l’unica qui a farlo e io non voglio vivere la mia vita così, non posso essere messa in secondo piano per qualsiasi cosa. Prima viene Nina e i bambini, poi tutto il resto, no?”- sbotta Nikki dura assottigliando gli occhi.

 

E Ian, anche se non vuole ammetterlo, sa che ha ragione, seppur non sia giusto nei confronti di Nikki, perché lei avrebbe dovuto essere sua moglie, non Nina. Avrebbe dovuto prendersi cura di Nikki, non della mora bulgara, ma ultimamente era accaduto il contrario e non solo perché fosse incinta.

 

“Mi stai obbligando a fare una scelta, Nikki.”- tuona di nuovo Ian, guardandola negli occhi. -“Te o i miei figli? Mi stai dicendo di scegliere tra te e i miei figli!”

“Sai benissimo quello che ho detto, Ian.”- conclude Nikki. -“Se mi amassi veramente una scelta l’avresti già fatta o almeno il Ian che conoscevo l’avrebbe già presa.”

 

Ian chiude gli occhi per qualche secondo, poi li riapre di scatto e stringe i pugni, forte.

 

“Come puoi dirmi di conoscermi quando mi dici ciò?”- urla Ian sbattendo un pugno contro il muro. Questo trema. -“Mi stai dicendo di abbandonare due bambini, i miei figli!”

“Questo spetta a te, non a me.”- continua Nikki, sostenendo il suo sguardo.

“Se mi conoscessi davvero, come ritieni, sapresti perfettamente qual è la mia scelta ancor prima di chiederla.”- le risponde Ian tetro, capendo perfettamente che la loro relazione è arrivata al capolinea. -“Ho tentato di rimediare a quello che ho fatto, ma tu semplicemente non hai voluto.”

 

C’è un attimo di silenzio in sala, rotto soltanto dai loro respiri.

 

“Nei prossimi giorni tornerò a prendere le mie cose.”- conclude Nikki con un velo di amarezza.

 

Poi non dice più nulla, esce soltanto sbattendosi la porta alle spalle.

Ian, invece, rimane immobile a guardare la porta che si è appena chiusa, rilasciando un sospiro frustrato.

Per quanto quella donna fosse stata la sua ancora di salvezza nei suoi giorni più bui ed abbia portato un po’ di felicità al suo cuore distrutto non avrebbe mai potuto scegliere lei ai suoi figli.

I suoi figli vengono prima di tutto.

 






































 

 

 

 

                                                                                         * * *

 

 


































 

“Cos’è quella faccia?”

 

E’ la prima domanda che Edna gli chiede non appena varca la soglia di casa. E’ passata a trovare il figlio, di nuovo.

 

“Deduco che, dal tuo umore nero, come al solito, tu abbia litigato con Nikki.”- conclude Edna non ricevendo alcuna risposta dal figlio.

 

Ian alza finalmente gli occhi su sua madre e, dopo averla guardata per qualche istante, sospira pesantemente. Sua madre si siede accanto a lui sul divano e gli appoggia dolcemente una mano sulla gamba.

 

“Il motivo è sempre quello, non è così?”- gli chiede Edna comprensiva.

 

Non ha ancora accettato del tutto quello che suo figlio ha fatto, perché tradire è sbagliato, ma l’ha perdonato quasi subito perché ha capito dove ha sbagliato.

 

“Non dovreste smetterla?”- continua Edna guardando il figlio.

 

Robyn, non appena ha saputo della situazione, si è limitata ad un silenzio stampa di circa un giorno, poi, passato il tutto, ha detto qualcosa come sapevo che sarebbe accaduto prima o poi seguito da un puoi fare quello che vuoi, ma sai perfettamente chi ami veramente e una pacca sulla spalla, per poi uscirsene con un ho già iniziato a comprare qualcosa per i bambini.

 

“Abbiamo smesso, non accadrà più.”- sospira Ian guardando di fronte a se.

“Avete trovato un punto di accordo?”- gli domanda Edna.

 

Non è mai stato un mistero sul chi preferisse Edna -ovvero Nina-, ma lei vuole soltanto che suo figlio sia felice.

 

“Si, non ci vedremo più.”- conclude Ian, facendo sussultare sua madre. -“Io e Nikki intendo… Ci siamo lasciati.”

 

Sua madre non dice nulla, annuisce soltanto.

Che altro dovrebbe dire?

Che è felice? No, perché in questo momento suo figlio sembra parecchio giù, o forse sta riordinando soltanto le idee.

Rimangono zitti per qualche minuto, tempo nel quale Edna gli prepara un bel caffè. Alla fine i due si siedono a tavola e, dopo un attimo di indecisione, il corvino si decide a parlare.

 

“Stava diventando una situazione insostenibile, mamma.”- comincia Ian passandosi stancamente una mano tra i capelli. -“Non ce la facevo più.”

 

Edna gli sorride, comprensiva, mettendo una sua mano su quella del figlio.

 

“Lo so, tesoro, e se ritieni che la scelta sia giusta continua con la tua vita. Se sei contento di aver lasciato Nikki ben venga.”- continua Edna.

“Solo… La colpa è stata mia.”- le dice Ian.

“Sei stato il primo a sbagliare, è vero, ma hai tentato più volte di riparare tutto e lei ti ha sempre sbarrato la strada. Se si ama davvero, indipendentemente da tutto, si cerca di andare avanti insieme.”- gli dice Edna. -“Ci vorrà un po’ di tempo, ma devi andare avanti.”

“Oh, ma sono già andato avanti.”- le dice Ian incontrando i suoi occhi.

“Qual è il problema, allora?”- gli chiede la madre.

Io sono il problema.”- sbotta Ian. -“Ho combinato un casino dietro l’altro. Prima con Nina ed ora con Nikki. E poi diamine… Con Nina ho combinato più di qualche casino.”

“Non avevate risolto, voi due?”- gli chiede Edna.

 

O almeno è quello che ha capito.

 

“Si che l’abbiamo fatto, ma… La vedo quanto è distante!”- sospira Ian pensando a lei. -“Per quanto lei dica di avermi perdonato una parte di lei non l’ha fatto e, ahimè, non la biasimo. Ha ragione.”

“Vi siete feriti a vicenda, Ian, questo lo sai bene. Forse lei ne è uscita più ferita di te, ma dovete lavorare su questo, tra non molto dovrete avere una simbiosi perfetta per occuparvi dei vostri figli.”- gli dice Edna.

“Non è quello, è solo che… Che mi manca come l’aria… In… In questi mesi anni mi è mancata come l’aria… Ero convinto di aver trovato una persona con cui andare avanti e invece avanti non sono andato per niente…”- mormora Ian guardando la madre. -“E poi è accaduto questo e io… Non so nemmeno come comportarmi…”

La ami ancora, non è vero?”- gli chiede Edna.

 

E la domanda gli arriva addosso come un secchio di acqua gelida.

Se l’è domandato per due anni e non ha mai voluto darsi una risposta eppure quella domanda è ancora in grado di metterlo all’angolo.

E’ stato con tante donne, ma Nina è stata l’unica in grado di farlo sentire veramente vivo e nei tre anni che sono stati insieme ha potuto toccare quasi il cielo con un dito. Poi tutto è andato a rotoli. La proposta rifiutata, le scuse, l’andare a letto insieme e poi fino ad arrivare alla sfuriata che li ha portati ad allontanarsi.

Ian aveva sempre voluto una famiglia e dei figli, mentre Nina, essendo ancora giovane, avrebbe voluto sistemarsi seriamente qualche anno più in là, cosa che lui aveva interpretato come un rifiuto bello e buono. Poi lei aveva ricominciato ad avvicinarsi e a provare a far funzionare le cose e lui aveva capito come lei stesse mettendo da parte la sua felicità per stare con lui. Ian, in quel momento, l’ha amata ancora di più, ma, proprio per quello, aveva deciso di lasciarla andare perché era giusto che lei vivesse la sua vita libera ed, esasperato, era arrivato a litigare con lei. Da quella litigata passarono circa tre mesi e si parlarono per la prima volta quando Nina gli disse di essere incinta.

A differenza sua Nina è sempre stata uno spirito libero, sempre pronta a divertirsi e a girare per il mondo come una ragazzina. E Ian, in quel momento, aveva bisogno di stabilità, cosa che aveva trovato con Nikki, ma, per quanto si fosse ostinato ad andare avanti, lei non era mai stata Nina.

 

“Nikki non è mai stata Nina.”- sospira Ian, eludendo per qualche secondo la domanda della madre. -“Nina, lei… Non ho mai trovato nessun’altra come lei. Mi sono pentito ogni giorno per averla lasciata andare, per aver tentato di darle la vita che meritava.”

 

Ed Edna lo sa bene quello che Ian ha fatto. E sa bene quello che suo figlio prova perché non l’hai mai visto così vivo come era con Nina con qualcun’altra. 

 

“E invece penso che sia la scelta migliore che tu abbia fatto. Amare significa anche mettere la persona amata al primo posto cosa che tu hai fatto, ma evidentemente non era destino che voi due steste separati.”- conclude Edna dolcemente.

“Non credo nel destino.”- borbotta Ian finendo il suo caffè, ormai freddo.

“Oh, io invece ci credo, altrimenti come chiameresti questo?”- gli chiede Edna e, non avendo nessuna risposta dal figlio ridacchia deliziata. -“Se lei non si fida più di te o non si lascia andare come prima dovresti darle il modo di ricredersi.”

“A parole è così facile…”- mormora Ian.

“Vuoi perderla ancora, allora?”- gli chiede Edna.

“No, certo che no!”- esclama Ian. -“Solo-”

“A piccoli passi, Ian. Vi siete feriti troppo e soltanto il tempo spazzerà via tutto ciò di brutto che c’è stato tra voi. Tutto si sistemerà.”- lo rassicura Edna dandogli un bacio in fronte.

 

Ian rimane per qualche istante appoggiato alla spalla della madre, poi sospira malinconico.

 

“E se lei non mi volesse più?”- chiede.

 

E si sente stupido perché sembra essere tornato ragazzino.

 

“Fidati, figlio mio, che quello sguardo innamorato l’ho visto pochissime volte su una persona. Nina ha sempre avuto occhi solo per te.”- lo rassicura Edna, per poi concludere. -“Come tu hai sempre avuto solo occhi per lei.”

 

E Ian sa quanto sua madre abbia ragione perché Ian, dalla prima volta che ha visto la ragazzina, se n’è perdutamente innamorato.

Non crede nel destino, ma ha sentito fin da subito che Nina sarebbe stata la sua anima gemella.

Ed ora voleva riprendersela.

 

 

 

 

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Buona domenica a tutte e, con un giorno di ritardo, auguri di Buon Natale a voi e alle vostre famiglie.

Passato bene il Natale? Io benissimo, spero che anche per voi sia stato così ^^

Mi scuso per l’immenso ritardo (veramente immenso!), ma chi mi conosce sa che è stato un periodo veramente molto frenetico e mi ha permesso praticamente di andare avanti solo con la storia madre di questa perché i capitoli ce li ho praticamente quasi tutti scritti, a differenza di questa.

Quindi, dopo quasi due mesi, vi chiedo umilmente perdono. Prima di andare oltre ringrazio le tre meravigliose ragazze che continuano a recensire e che mi spingono a continuare :)

Capitolo incentrato solo ed esclusivamente su Ian, dopo interi capitoli incentrati su Nina e su entrambi. Secondo me è parecchio importante perché abbiamo visto la conclusione di un evento e l’aprirsi di un altro.

Ian e Nikki si sono lasciati, una scelta presa in comune. Il motivo, come avete capito, è sempre Nina e il tradimento. So che in questa storia il personaggio di Nikki è odiato, ma, comunque, il tradimento è qualcosa di veramente grosso da digerire. E’ anche vero che se ami profondamente una persona si cerca di andarle incontro (bisogna vedere fino a che punto) e quindi, evidentemente, non era destino. Nikki ha imposto a Ian una scelta ed è ovvio che Ian abbia scelto i suoi figli e non lei (un urrà per Ian!).

La seconda parte è incentrata sul rapporto madre e figlio, un po’ dove ci eravamo lasciate l’altra volta. Edna è importante per Ian e l’ho sempre vista un po’ team Nian (almeno per me), anche se son convinta, che, nella realtà, ami, giustamente, Nikki, che fa felice il figlio, ma qui siamo comunque in una storia. Ancora una volta è servito che qualcuno aprisse gli occhi a Ian perché lui è ben consapevole di quello che prova, ma fa difficoltà ad ammetterlo.

In maniera un po’ contorta abbiamo capito il perché della litigata tra Ian e Nina, che è lo stesso motivo dell’altra storia, quindi non mi allungo oltre. 

Ian ha percepito (non che ci voglia chissà chi) che Nina non si fida più di lui come prima (e l’abbiamo capito anche noi), ma già da tempo sta cercando di riacquistare la sua fiducia e pian piano, come abbiamo visto, ci sta riuscendo, ma la strada è ancora lunga da fare, ma ora Ian è più motivato che mai. Se Nina l’ha già ammesso a se stessa già da tempo che ami Ian, Ian l’ha ammesso ora, anche se l’ha sempre saputo.

Ian la ama ancora, l’ha sempre amata e l’amerà sempre e farà di tutto per riconquistarla e avrà vita difficile perché ora, nel cuore di Nina, ci sono soltanto i suoi figli *^*

Nel prossimo capitolo tornerà anche Nina, comunque.

Se non ci dovessimo sentire prima dell’anno nuovo… Buon 2017 a tutti!

 

 

  
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