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Autore: Princesse with Wormmon    29/12/2016    3 recensioni
Una pioggia scrosciante, rumorosa e brutale precipitava minacciosamente quella mattina dal cielo uggioso. Scivolava invisibile lungo un ombrello, che nascondeva il volto e gli occhiali nuovi di un ragazzo che cercava coraggiosamente di ripararsi.
Storia dedicata alla coppia Taichi - Sora :) spero che vi piaccia! Buona lettura! :)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Taichi Yagami/Tai Kamiya | Coppie: Sora/Tai
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Cuore meccanico

Ci hanno sciolto le certezze che avevamo dentro al bicchiere e quel ghiaccio che avevamo nel cuore si è tramutato in miele.

 

Sora riprese a correre velocemente sul marciapiede sdruccioloso, rivolta risoluta verso casa con determinazione. Il suo cuore come un tamburo palpitava ancora fortemente per quello che era accaduto solo pochi minuti prima. Come un flash rivedeva la scena di cui era stata la riprovevole protagonista di un nefando tradimento. Non riusciva a dare sfogo ai suoi sentimenti. Tutto era confuso e buio. Raggiunse casa sua e si fiondò di corsa nella sua camera.

 

Aveva smesso di piovere. Piccoli raggi di luce filtravano attraverso la finestra appannata. Sora si rannicchiò sul letto, abbracciando stretto il cuscino rosso a forma di cuore che le aveva regalato Yamato qualche mese prima. Avrebbe voluto urlare. Dare sfogo alle sue sensazioni, ai suoi rimorsi e all'angoscia che sentiva nel petto che continuava a crescere impetuosamente, ma rimase in silenzio sentendosi ancora più colpevole per l'accaduto. Lacrime nuove ancora le solcarono il viso, finchè non emise un sussurro impercettibile, che nessuno avrebbe mai sentito. Sussurrò un nome che era stato tutto per lei un tempo. Un nome che.. non aveva nulla a che fare col ragazzo che le aveva regalato il cuscino.

 

'' Oh Tai ''.

 

Tirò su col naso. Si pose le mani sugli occhi cercando di asciugare le minuscole lacrime superstite, poiché le precedenti si erano posate sul cuscino e li erano morte, dissolvendosi insieme alla sua sensazione di angoscia. Tutto quello che era stato di loro, tutto quello che erano stati insieme non era altro che un ricordo sfocato e offuscato. Si era trasformato divenendo come polvere che il vento furibondo spazza via impudentemente. E questo ricordo si era dissolto nell'aria tiepida di quelle giornate passate. Chiuse gli occhi nel disperato tentativo di mettere a tacere i rimproveri della sua coscienza, poi improvvisamente tutto scomparve, dando pace al suo animo colpevole e al suo cuore tormentato anche se solo per poche ore. Si addormentò accoccolata al cuscino, senza neppure coprirsi, né togliere la divisa scolastica intrisa di acqua.

 

*

 

Casa Yagami: ore 17.

 

Tai era ritornato a casa. Niente poteva spegnere il sorriso che aveva sulle labbra. Provava un sentimento di gioia e di euforia per il bacio che aveva dato a Sora. Quello era stato il suo primo vero bacio, visto che quelli dati alla sorellina Kari non contavano. Ma non lo avrebbe mai ammesso con nessuno. Il primo, vero ed unico bacio autentico. Aveva sentito il suo cuore palpitare forte come se volesse squarciargli il pericardio ed uscire fuori dalla cavità toracica. Nulla in vita sua era mai stato così intenso. Era come se in quei millisecondi si trovasse in Paradiso. Il suo sogno non solo si era avverato ma aveva superato di gran lunga la realtà e le aspettative.. Poi capì che era ora di scendere dalle nuvole e di tornare nel mondo reale, pensando a cosa poter fare di concreto. Guardò alla sua scrivania: c'erano quegli amici che non lo abbandonavano mai e lo guardavano in modo beffardo: i libri scolastici.

 

 

Come al solito c'era un cumulo di compiti da fare per il giorno successivo. Gli sarebbe occorsa almeno una settimana intera per finirli tutti, ma come sempre aveva solo poche ore a disposizione per concentrarsi. Complicati problemi di matematica si stagliavano davanti a lui minacciosi, ma lui non si lasciava intimidire ancora troppo preso dai suoi pensieri, da quello che aveva provato solo poche ore prima. Non faceva altro che rivivere e ripensare a quel bacio magico, magnifico, che finalmente era riuscito a dare alla sua Sora. Aveva tanto bramato di toccare le sue labbra rosee, era da sempre stato uno dei sogni nascosti nella parte più profonda dello scrigno del suo cuore. C'era stato quel bacio ma.. c'era stato anche quello schiaffo.. e poi c'era il tradimento gratuito che aveva inflitto al suo migliore amico. Il viso di Tai improvvisamente si rabbuiò avendo dimenticato questo dettaglio. Ma lui voleva Sora. Ne era sicuro, la desiderava come si desidera ardentemente una giornata di sole dopo una settimana di tempesta, come un bicchiere d'acqua ghiacciata dopo aver camminato a lungo nel deserto. Ma cosa poteva fare adesso? Lui era il leader, doveva preoccuparsi prima dei bisogni degli altri membri del gruppo e poi di se stesso. Era sempre stato così. Non poteva sbagliare.

 

Tai corrugò la fronte, incapace di pensare, poi abbassò lo sguardo tristemente, mentre nel suo cuore si faceva spazio un unico desiderio: desiderio di poter toccare le sue labbra di nuovo.. desiderio di poter toccare le sue labbra delicate per sempre, tutti i giorni come faceva Yamato, salutare la sua principessa, guardarla negli occhi, sorriderle.. Ma adesso in quel preciso istante, si sarebbe accontentato anche di molto meno.. gli sarebbe bastato anche solo sentire la sua voce dolce e delicata. Tirò fuori dalla tasca il suo cellulare, pronto e determinato a chiamarla. Doveva almeno sapere come stava, se era tornata a casa e se.. aveva smesso di piangere e di stare male. Averla vista piangere gli faceva squarciare il petto in due, riducendo il suo cuore a brandelli sanguinolenti. Non avrebbe mai voluto vederla soffrire, per nessun motivo al mondo.

 

Il telefono squillò più volte, senza però dare nessuna risposta. Tai riagganciò mestamente. Sora era ancora arrabbiata con lui pensò, d'altronde quello che era accaduto tra loro era sbagliato. Ma come può un gesto così meraviglioso ed autentico essere sbagliato? Impossibile pensò Tai. Ripose il telefono sul tavolo emettendo un gemito angoscioso. Finchè non sentì dei passi leggeri, che avrebbe riconosciuto tra mille ed un profumo di lavanda che conosceva bene. Era la sua sorellina.

 

'' Fratellino? Tutto bene? Mi sembri pensieroso ''

'' Si certo Kari, va tutto bene, come mai sei tornata così presto? '' disse apparendo il più sereno possibile

 

'' Ecco l'insegnante di storia era malata così siamo usciti prima, ma sei sicuro vada tutto bene? Mi sembri preoccupato. ''

 

'' Ma no Kari, ma che dici, sono solo un po' preso da questi problemi di matematica.. sai non mi trovo col risultato del libro quindi ci dev'essere sicuramente un errore.. di stampa. Sai sicuramente è il libro ad aver sbagliato. '' sghignazzò Tai cercando di allentare la tensione che aveva nei suoi pensieri.

Kari sorrise e si tranquillizzò.

 

'' Sai Tai volevo ricordarti che tra una settimana è il compleanno di T.K e vorremmo organizzargli una festa di compleanno a sorpresa. Devi chiamare Yamato perchè dobbiamo discutere dei dettagli e dobbiamo anche andare a prendere un regalo tutti insieme ''.

 

'' Eh?! '' Tai sussultò. Chiamare Yamato? Follia. Erano tre mesi che si ignoravano. Lo aveva visto infinite volte nei corridoi della scuola e lo aveva ignorato. Non si era fatto più sentire, ed aveva evitato spesso di rispondere anche ai messaggi che l'amico di tanto in tanto gli mandava e poi.. colpo di grazia adesso aveva anche baciato la sua ragazza.. e non contento l'aveva anche chiamata al telefono. Tai sbiancò, era l'ultima persona al mondo che avrebbe potuto parlare serenamente con Yamato dopo tutto quello che era accaduto.. parlare con lui adesso sarebbe stato semplicemente troppo difficile. Ma come poteva fare per non far insospettire Kari?

 

'' Kari.. scusami ma adesso sono un po' occupato, lo chiamerò domani ok? ''

 

'' Ma Tai, dobbiamo sbrigarci per i preparativi, cosa ti prende? Perchè non vuoi chiamarlo? Tra di voi.. non va tutto bene vero? ''. Kari era ipersensibile riguardo le questioni di cuore, e fiutava subito se nell'aria c'era qualcosa che non andava.

 

'' Ma no Kari che dici, sono solo molto occupato.. sai domani ho un compito di matematica molto importante, e devo assolutamente finire questi esercizi, dopo lo chiamerò. Te lo prometto sorellina '' sorrise Tai mendace. Cercando di rassicurarla come faceva sempre.

 

Kari sospirò non convinta, sicura che c'era qualcosa che non quadrava. Ma non volle insistere e lasciò suo fratello in compagnia di quei complicati problemi di matematica. Mentre Tai si arrovellava il cervello sulle modalità da adottare per risolvere la sua situazione sentimentale.. ma in quell'istante nessun problema poteva cancellare dal suo cuore l'immagine splendida di Sora, il loro bacio, i loro cuori che battevano all'unisono, vicini, come due tamburi impazziti.

Si mise la matita in bocca. Iniziò a mangiucchiarla distrattamente, lasciando libero sfogo al flusso impazzito dei suoi ricordi, con gli occhi sognanti e la mente concentrata a ricordare il colore meraviglioso degli occhi di Sora. Rivedeva i suoi lineamenti, la sua pelle delicata, ed il suo cuore sussultò. Palpitò forte fino a sciogliersi del tutto. Non riusciva a smettere di pensare a lei quella sera.

 

*

Sora si svegliò di soprassalto. Sussultò con il cuore in gola a causa dell'ennesimo rumore che proveniva da quell'aggeggio mostruoso che aveva nello zaino. Il suo cellulare squillava insistentemente, ma lei si era addormentata. Aveva spento i pensieri e messo a tacere il suo cuore in quel pomeriggio tempestoso. Ma era ormai ora di tornare alla realtà. Si avvicinò allo zaino ed estrasse il suo cellulare: 7 chiamate perse e un messaggio, 6 da Yamato e con sommo stupore la settima era da Tai.. il suo Tai. Sora sentì un forte nodo che le stringeva la gola e deglutì con forza. Posò il cellulare sul letto, pensierosa, ripensando ancora a quel bacio, il loro primo bacio. Era confusa. Si sedette sul letto con le mani sulle ginocchia e la testa appoggiata sugli avambracci. Si sentì in colpa.. questa volta verso Tai, per come lo aveva trattato, per averlo schiaffeggiato crudelmente e per essere stata così fredda con lui. Dopo tutto Tai era da sempre stato il suo migliore amico, ed era stata la persona più importante di tutte nel periodo della sua infanzia.. quella su cui contare sempre, quella con cui chiacchierare liberamente e condividere tutto prima che si impegnasse con Yamato.

 

 

Ma era stata brusca e troppo crudele con lui. Capì che avrebbe dovuto scusarsi. Non avrebbe dovuto aggredirlo in quel modo dopo tutto lui era solo preoccupato per lei. Avrebbe solo voluto farla sentire meglio, e con quell'abbraccio e quel bacio non voleva far altro che infondergli quel calore di cui aveva estremamente bisogno. Si sa.. Tai era fatto così pensò, si era sempre preoccupato di proteggere tutti coloro che sono in difficoltà. Non avrebbe potuto troncare la loro amicizia così burrascosamente, anche se.. avevano commesso quel piccolo errore di percorso. Un errore che.. aveva risvegliato in lei delle sensazioni e delle emozioni che non aveva mai provato prima. Ma non avrebbe mai avuto il coraggio di parlargli dopo essere stata così brusca.. dopo che.. il suo lato impulsivo da maschiaccio brutale aveva preso il sopravvento inconsapevolmente. Si prese coraggio e decise di scrivergli un semplice messaggio.

 

'' Tai.. perdonami ti prego per lo schiaffo, non è stata colpa tua. Ci siamo lasciati prendere dal momento. Ma tu sei troppo importante per me ed io non voglio perderti. Spero che quello che è successo non metta in crisi la nostra amicizia, che è una delle cose più preziose che ho. E' stato solo un errore Tai. Dimentichiamo ok? Ti abbraccio forte.

Sora ''.

 

Sora si sentì finalmente sollevata. Alzò la testa e sorrise, fiduciosa di aver chiarito le cose almeno con uno dei due ragazzi più importanti della sua vita. Ma adesso c'era l'altro ragazzo da affrontare. Sora sbiancò all'idea, non avrebbe voluto parlargli. Non quella sera. Non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi. Ma per sua disdetta, vide il messaggio che Yamato le aveva mandato. Sarebbe stato lì alle 21 in punto, aveva aggiunto anche che tra pochi giorni sarebbe stato il compleanno di T.K e che gli avrebbero organizzato una festa a sorpresa. Gli affidava inoltre l'incarico di preparare la torta, dato che.. quella che gli aveva regalato quella fatidica Vigilia di Natale era davvero squisita. Sora si sentì morire. Per un istante sarebbe voluta sprofondare. Sparire per sempre. Iniziò a battere insistentemente ed istericamente la scarpa ancora fradicia sul parquet, incapace di decidere cosa fare. Avrebbe dato qualunque cosa pur di evitare di vederlo quella sera. Così decise di scrivere un messaggio anche a lui.

 

'' Scusami Yamato, ho un mal di testa feroce questa sera e tra poco vado a letto. Ci vediamo domani a scuola d'accordo? ''.

 

La risposta non tardò ad arrivare. Il messaggio le diceva di non proccuparsi, di riposarsi e che si sarebbero visti l'indomani. Sora tamburellò con le dita sul legno del letto. Adesso non sapeva davvero cosa fare, né come affrontare la situazione. Poi si rese conto che i suoi vestiti erano zuppi di acqua e che avrebbe dovuto cambiarsi. Si diresse verso i cassetti inferiori dell'armadio che contenevano i pigiami. Ne prese uno rosa, ma nel momento esatto in cui lo afferrò sentì un rumore improvviso di qualcosa che si frantumava cadendo sul parquet lucido. Guardò per terra: un fermacapelli di plastica con sopra un piccolo cuoricino e delle stelline di cristallo, brillantinate e luccicose, era caduto sul pavimento. Tre stelline si erano frantumate. Sul pavimento adesso c'erano solo minuscoli pezzi di schegge di vetro. Innumerevoli. Sparsi d'appertutto. Impossibili da ritrovare, da riattaccare o da rimettere insieme. Il cuore di Sora si fermò. Gli occhi le si riempirono nuovamente di lacrime. Quel fermacapelli era una delle cose più preziose che possedeva. Si portò le mani alla bocca con sgomento per quello che era appena accaduto. Quel piccolo, insulso, economico ma bellissimo fermacapelli era un regalo di Tai. E le stelline sopra e il cuoricino erano per lei dei simboli che avevano un significato ben preciso. Ognuno di loro rappresentava qualcosa.

 

Flashback

 

Era una giornata primaverile rischiarata da un sole delicato nel parco di Odaiba. Mentre il venticello leggero accarezzava i loro visi e il cielo si tingeva di riflessi rossi ed arancioni Sora e Tai sedevano insieme sul loro muretto dove stavano costruendo i loro futuri ricordi. La volta precedente avevano litigato proprio a causa di un fermacapelli che Tai le aveva regalato per il suo compleanno. A Sora non era piaciuto quel regalo perchè secondo lei questo dono indicava che Tai non apprezzasse il suo modo di pettinarsi. Tai aveva rimediato con un nuovo regalo. Le porse una scatolina argentata, accuratamente infiocchettata con un nastrino viola, di minuscole dimensioni. Sora gli sorrise. La aprì.

 

Ne estrasse un fermacapelli nuovamente.. ma questo.. era diverso.. era bellissimo: brillava come fosse argento, i riflessi erano di mille colori e anche se il cuore e le stelle erano fatti di semplice cristallo sembravano davvero dei piccoli diamantini. Erano speciali per la luce intensa che emettevano.

C'erano quattro stelle e un cuore che luccicavano emettendo fasci di luci di tutti i colori quasi volessero riprodurre un arcobaleno.

 

'' E' meraviglioso Tai.. non ho parole davvero.. ti ringrazio di cuore ''.

 

Tai sorrise. '' Sono davvero felice che ti piaccia ''

 

'' Ma non dovevi spendere tanto ''

 

'' Non preoccuparti Sora, non ho speso molto.. vedi queste stelline e questo cuore? Hanno un significato '' spiegò Tai.

 

'' Davvero e quale? ''

 

'' Vedi la prima stellina è il simbolo di quando ci siamo conosciuti.. sai tu.. quella sera brillavi davvero come una stella, eri vestita in modo sublime '' Tai arrossì ma poi continuò.

'' La seconda.. è per la prima volta che abbiamo ballato insieme nella festa in maschera della scuola.. ricordo quella sera come se fosse ieri. Uscimmo fuori ed il Cielo era zeppo di stelle bellissime, molto luminose e tu ti incantasti nell'ammirare la loro bellezza, speranzosa di vedere una stella cadente.. sai anche io desiderai tanto di vedere una stella cadente quella sera, ma come ben sai non ne abbiamo vista neppure una '' sorrise Tai dolcemente. Poi continuò.

 

'' La terza è per la prima volta che ci siamo detti ti voglio bene.. '' Tai arrossì..

 

'' E la quarta? '' chiese Sora impazientemente.

 

'' Beh la quarta deve ancora arrivare Sora '' Tai arrossì ancora più vertiginosamente e quasi le parole gli si bloccarono in gola.

 

'' e quale sarebbe? ''

 

'' Non posso dirtelo '' balbettò Tai.

 

'' Perchè no? Dai Tai noi ci diciamo sempre tutto, sei il mio migliore amico e tengo tanto a te. Come puoi avere segreti con me? ''

 

'' Beh.. non posso dirtelo perchè.. in realtà non so neppure io cosa rappresenti la quarta stellina.. '' le gote di Tai divennero rossissime. '' Potrebbe essere il nostro primo bacio.. '' disse paonazzo.

 

'' Ma Tai.. ma cosa dici?! '' sorrise Sora scuotendo la testa.

 

'' E questo bellissimo cuore che brilla più di tutte le stelline cosa rappresenta? '' chiese Sora.

 

'' Beh.. potrebbe rappresentare il nostro rapporto speciale, la nostra amicizia, o magari.. il nostro amore in futuro '' scherzò Tai ancora rossissimo in viso.

 

'' Stupido! '' disse Sora sempre scherzando, sorridendogli dolcemente. Lo guardò negli occhi color nocciola mentre il sole gli si rifletteva dentro, testimone beffardo di quel tempo intriso di magia.

 

'' E' bellissimo Tai.. questo fermacapelli.. è davvero meraviglioso. Ti ringrazio davvero di cuore per questo dono meraviglioso.. '' disse Sora.

 

'' Figurati Sora.. solo vorrei chiederti di fare attenzione alle stelline e al cuore. Sai.. sono di cristallo.. sono fragili e possono rompersi facilmente.. fai attenzione che non cadano e si frantumino. Tienilo custodito in un posto sicuro quando non lo indossi. Perchè sai.. se si rompessero è un po' come se si frantumasse la nostra amicizia.. ''

 

'' Stupido! Ma come ti viene in mente che io possa romperli?! Ne avrò cura come la cosa più preziosa che ho. Te lo prometto Tai.. '' disse Sora dolcemente.

 

Tai sorrise. Quella giornata magica volse al termine. Il sole moribondo portò con sé le tinte romantiche del tramonto lasciando spazio al blu della notte che avanzava soavemente.

 

Fine flashback.

 

Sora si era sentita morire. Aveva sentito il suo cuore fermarsi di colpo per un istante, così come il suo respiro. Aveva distrutto il simbolo della loro amicizia. Lo raccolse con molta attenzione dal pavimento. Lo esaminò e si accorse che solo una stellina si era salvata mentre il cuoricino era suqarciato a metà. Si era scheggiato. Di tutte le altre non restavano altro che schegge e frantumi, proprio come il suo cuore che adesso era spezzato in due.. confuso ed incapace di prendere una decisione che potesse darle quella felicità di cui aveva estremamente bisogno. Lo strinse forte tra le sue mani. Poi lo avvicinò al suo petto, stringendolo forte tra le dita, mentre piccole lacrime ancora non davano adito di cessare. Si sentì colpevole di tradimento una seconda volta.. adesso aveva tradito anche il suo migliore amico, non riuscendo a rispettare la sua semplice richiesta. Allora pensò che il loro rapporto era come quelle minuscole stelline di cristallo.. fragilissimo. Delicato. Cadente.. e bastava una piccola disattenzione per distruggerlo e mandarlo in frantumi totalmente. Era quello il suo destino. Era un destino segnato pensò, al quale era impossibile sfuggire, né nascondersi. Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto da un suono familiare che proveniva dal suo cellulare quando riceveva un messaggio. Sicuramente era Yamato che le dava la buonanotte, e quasi seccata pensò di non controllare. Rimase per un altro po' di tempo a ripensare a quello che era successo al povero fermacapelli che Tai solo due anni prima le aveva donato. Poi capì che non era giusto non rispondere a Yamato, dopo tutto non era colpa sua se lei era confusa e non aveva voglia di vedere nessuno. Prese il cellulare e quando vide di chi era il messaggio rimase sbalordita: Tai.

 

'' Sora.. perdonami anche tu ti prego.. sono stato troppo impulsivo oggi. Ti scrivo perchè volevo solo dirti quanto tu sia importante per me. Non importa se dirtelo è sbagliato, o se non è giusto, perchè quello che io sento per te è vero ed è autentico. Ti prego Sora credimi, non ho mai provato in vita mia quello che ho provato oggi con il nostro bacio e per me non è stato un errore dettato dal momento. Per me è stato il gesto più bello e vero che io abbia mai compiuto. Io non posso più nascondere quello che provo per te. Non posso più tacere i miei sentimenti, non posso più mentire a me stesso indossando la maschera del tuo migliore amico perchè il mio cuore non riesce più a sopportarla. Tu sei tutto il mio mondo Sora. Sei come l'aria che respiro. Sei come il mare. Sei.. più bella di un sogno, e sei la creatura più straordinaria che esista al mondo, e anche se piove non ho bisogno dell'arcobaleno, perchè quando sono con te, il mio arcobaleno sei tu. So che adesso probabilmente sarai arrabbiata, o confusa, ma vedi io non potevo più tacere, dovevo dirtelo perchè tu sei.. la mia stella, anzi il mio universo ''.

 

Il cuore di Sora iniziò a palpitare talmente forte che sembrava volesse esplodere. Una dichiarazione d'amore così non l'aveva mai ricevuta. Si mise una mano sul cuore commossa, sbalordita, quasi estasiata, non aveva mai sentito né letto parole così forti e profonde e Yamato non era mai stato bravo ad esternare i suoi sentimenti né aveva mai usato parole così piene d'amore e dolci ma allo stesso tempo risolute, determinate e decise. Era questo quello che contraddistingueva Tai dopo tutto pensò Sora. Il cuore della ragazza si sciolse totalmente ed i suoi occhi iniziarono a lacrimare mentre un piccolo sorriso di emozione e commozione appariva sulle sue labbra. Adesso era tutto chiaro: Tai l'aveva sempre amata in segreto ma.. non aveva mai avuto il coraggio di ammetterlo. Aveva sofferto tantissimo fingendo di essere il suo migliore amico, vedendola insieme a Yamato ogni giorno. Sora pensò al cuore squarciato di Tai e si sentì morire per come l'aveva fatto soffrire inconsapevolmente. Era stato in un tempo non lontano il suo mondo ed il suo migliore amico, ma adesso lei poteva vederlo sotto una luce nuova, una luce che non aveva mai completamente considerato nonostante gli evidenti segnali che c'erano sempre stati. Ma adesso.. lei era ancora più confusa. Era commossa per quello che aveva appena letto, era come se Tai si fosse strappato il cuore dal petto e l'avesse posto indifeso tra le sue mani, e lei adesso.. aveva il potere di custodirlo o di distruggerlo.. ma.. non poteva ignorare i profondi sentimenti che le scaturivano dal cuore, ma allo stesso tempo.. lei stava ancora con Yamato, anche se solo poche ore prima lo aveva tradito. Ed era innamorata di lui.. giusto?! Dubbio. Le sue certezze iniziarono a vacillare debolmente. Adesso non riusciva più a capire se i suoi sentimenti per Yamato fossero così forti ed autentici. Doveva prendere tempo per capire cosa provava davvero. Yamato invece era come se avesse un cuore meccanico. Fatto di metallo duro, resistente, quasi d'acciaio, come una fortezza inattaccabile, inespugnabile. Impossibile da scalfire o da scheggiare.. si Yamato era fatto così.. ma non era una cattiva persona. I due ragazzi avevano caratteri opposti ma non per questo avrebbe potuto condannarli. Il suo pensare e le sue emozioni furono interrotte da un nuovo suono identico al precedente.. inaspettato: un altro messaggio. Con sommo stupore spuntò di nuovo il nome di Tai come mittente.

 

'' Sono sotto casa tua Sora.. ti prego.. affacciati dalla finestra ''.

 

Il cuore di Sora esplose. Sotto la sua finestra?! Il buon Tai doveva essere impazzito del tutto pensò. Sora si precipitò alla finestra. La spalancò. Lo vide.. ed i suoi occhi si illuminarono.

Tai era vestito con un jeans e un giubbino nero, inzuppato d'acqua. Aveva ripreso a piovere e sbadato com'è Tai aveva dimenticato l'ombrello. Doveva aver fatto un corsa dato che ancora aveva il fiatone.

 

'' Tai! Ma sei impazzito?! Sta diluviando! '' lo sgridò Sora sinceramente preoccupata per il temporale e per la febbre che gli sarebbe venuta a breve se non si fosse messo subito al riparo.

 

'' Sora.. ascoltami ti prego.. io.. sono qui perchè avevo solo bisogno di vederti.. sono poche ore che non ti vedo.. ma è come se per me fosse passata un'eternità.. ne avevo un estremo bisogno.. dico sul serio.. è un qualcosa che.. non riesco a spiegare.. '' Tai balbettò. Nonostante fosse il digiprescelto del coraggio aveva anche lui i suoi momenti di esitazione e di timore.

 

'' Ma Tai.. non dovevi venire.. ha ripreso a diluviare, ti verrà una polmonite così.. ''

 

'' Sora.. ti prego.. lo so che forse è sbagliato o non è corretto.. ma ti prego.. avevo bisogno di parlarti.. di vederti soprattutto.. ''

disse Tai tutto d'un fiato, mentre una pioggia forte ed impetuosa gli inzuppava insistentemente i capelli ed i vestiti.

 

Sora era confusa. Ma non avrebbe mai potuto lasciare Tai al freddo sotto la pioggia.

 

'' D'accordo Tai.. entra o ti verrà un malanno.. ''

 

Sora lo fece entrare in casa, preoccupata per la tempesta feroce che infuriava fuori ed incurante del temporale che imperversava nel suo cuore contrito. Dopo tutto era sola i suoi genitori non erano in casa quella sera.

 

Continua.

 

Buongiorno a tutti! :) Innanzitutto vi chiedo ancora scusa per il ritardo con cui pubblico questo terzo capitolo, ma non ho avuto un secondo libero.. neppure per respirare. Ne approfitto per scrivere ora che ho la febbre.. che dire spero che vi piaccia come sta procedendo la storia :)..

Spero che questo capitolo non vi abbia annoiato, ma come ho già scritto in precedenza ci tengo molto a descrivere le loro emozioni e le loro sensazioni quindi focalizzerò molto l'attenzione su questo.. perciò la narrazione è un po' lenta. Ho inserito anche il personaggio di Kari, ma non l'ho fatto per caso, la piccola Kari avrà un ruolo ben preciso, fondamentale nella storia insieme a T.K.. beh che dire grazie ancora di cuore a tutti voi che commentate e leggete le mie storie, fatemi sapere con un commento che ne pensate di questo capitolo!. Un abbraccio grandissimo e buon Natale a tutti anche se in ritardo! :)..

p.s perdonate eventuali errori di ortografia se ne trovate, grazie :) :* <3

 

   
 
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