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Autore: Akai Hasu    06/01/2017    6 recensioni
(STORIA INTERATTIVA-ancora-)
(DAI 16 AI 20 PARTECIPANTI)
(ISCRIZIONI CHIUSE)
Chris non può passare troppo tempo senza torturare dei poveri ragazzi, quindi decide di aprire questa nuova stagione di A Tutto Reality!
Stavolta i concorrenti devono affrontare sfide che, in un modo o nell'altro, sono legate al mondo dello spettacolo: gare di danza e di canto, di equitazione e di cucina, di karate e ginnastica, e molte altre.
chi vincerà questa nuova edizione?
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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PRIMA SFIDA- ARTE

 

“Benvenuti in questa nuova puntata di A Tutto Reality: Vita da Vip!
Negli episodi precedenti abbiamo presentato le nostre 22 vittime e spiegato la situazione generale, ma oggi, miei cari telespettatori, passeremo finalmente all'azione!
Come se la caveranno i nostri concorrenti alle prese con la loro prima sfida?
Saranno delle squadre unite? Si spera di no!
Ci saranno risse? Magari!
Morirà qualcuno?” disse il conduttore ininterrottamente, fino a quando Damon non scoppiò a ridere.
“Oddio, morirà qualcuno… È da tanto che non assisto ad un omicidio! È stato uno spettacolo bellissimo! Allora, in pratica c'era mia madre che-“ il corvino venne zittito da Chef, che ancora adirato per dover condividere il posto di lavoro con un adolescente, non perdeva occasione per colpirlo con la mazza da baseball rubata a Chris.
Intanto Chris si ricomponeva, ringraziando mentalmente il nuovo per avergli impedito di dire in mondovisione che voleva quei ragazzi morti.
Si rischiarò la voce e riprese a parlare.
“Morirà qualcuno? Ovvio che no! Che terribili perdite sarebbero…” disse seccato.
“in ogni caso, rimanete sintonizzati per scoprire come finirà il primo episodio di: A Tutto Reality- Vita da Vip!”


I 22 concorrenti si trovavano nella prima classe, godendosi le comodità fin quanto potevano. Era l’ultimo giorno della settimana prima dell’inizio delle sfide, ovvero l’unico giorno in cui potevano stare tutti su quel piano, e invece di studiare già delle strategie come proponeva qualcuno, se ne stavano tutti raccolti in gruppetti a parlare del più e del meno.

“Allora ragazzi, qualcuno di voi sa dirmi com’è Chris? Non guardavo le scorse stagioni” Domandò Harlequin sdraiata su un letto e circondata da cuscini.

“Da quel che mi hanno detto alcuni amici, Satana in persona, zuccherino” rispose Skylar armeggiando seccata con un mp3 che si trovava già nella stanza “Possibile che ci sia la Marcia Turca e nemmeno una canzone rap?!”

“l’avrà fatto apposta… comunque, quando Chris ci parlava del fattore Schiavo, ti ho sentito urlare qualcosa riguardo ad una bambina. Sei madre?” domandò la bionda girandosi a pancia in giù, e appoggiando il mento sulle mani.

“Io… sì”

“Non ti pare che tu sia un po’ giovane? E come si chiama?”

“Si chiama “Impara a farti gli affari tuoi, bambolina!”” disse quasi urlando e andando via

 

Conf. Skylar

“Quella ragazza deve imparare a farsi i fatti suoi. Se stava provando a farmi innervosire con la prima domanda, beh, ci è riuscita alla grande” gridò gesticolando.

“Oh, comunque la mia nina* si chiama Angel. Ciao tesorino!” finì salutando verso la telecamera

Fine Conf. Skylar

 

“Non potrà essere così malvagio, no? Non così tanto almeno” disse Torys accigliandosi, dietro una tela “No Alex non muoverti! Sei perfetta in questa posa!”

La sottintesa, che si stava allungando per appoggiare la tazza di the, si bloccò con il braccio a mezz’aria “Okay, ma sbrigati per favore…” disse sorridendo.

“Sai, in questa settimana ho notato che se praticamente quasi indipendente” mentre parlava, il pittore continuava a tracciare linee sul foglio.

“Sì, voglio dimostrare di essere in grado di fare tutto nonostante…” e si indicò gli occhi sorridendo “Purtroppo però, per alcune cose ho bisogno di una mano” enunciò scendendo dal letto, ma inciampando in un lembo di lenzuola. La rossa si ritrovò a faccia a terra, con tutte le coperte del letto su cui si trovava addosso.

“Alex! Stai bene?” domandò il castano appoggiando la sua tavolozza e aiutandola a rialzarsi.

La ceca sbuffò e soffio via una ciocca di capelli dal viso “Sì. Sì, sto bene. Comunque era proprio a questo genere di aiuto a cui mi riferivo”

“Wow, questo quadro è a dir poco stupendo” commentò Farlan arrivato in quel momento.

“Grazie, sono contento che ti piaccia” gli sorrise “Se vuoi ne faccio uno anche a te, sembri avere il fisico adatto”

“Oh, beh, sarebbe un onore…” cominciò il biondo appoggiandosi al tavolino. La gamba del mobile, però, si piegò rompendosi e facendo cadere il ragazzo sopra i colori del pittore.

“Ma sono io che vi faccio cadere tutti inconsapevolmente o…?” commentò facendo ridere la cieca.

 

Conf. Farlan

“Mon Dieu! Santo cielo! Comme ce qu’il est embarassant*1!” Imprecò con il viso, sporco di vernice blu, tra le mani, verdi “Perché ovunque vada devo fare una figura del genere?”

Fine Conf. Farlan

 

Dall’altra parte della stanza, si trovava Hisam seduta su una poltrona intenta a scrivere qualcosa sul suo quadernino.

 

Conf. Hisam

La ragazza osservava il suo schema con un evidenziatore in mano.

“Finora ho osservato in modo più attento degli altri solo Mattia, Alexandra e Ashley.

Mattia mi sembra un grande punto di forza per la nostra squadra, sportivo, leale,… ma appunto per questo, se saremo ancora in gioco quando si scioglieranno le squadre sarà una possibile minaccia.

Ashley non l’ho ancora inquadrata bene, è così silenziosa, non capisco se sia buona, diciamo, o doppiogiochista…

Alex invece, beh, non mi convince. È da tenere d’occhio”

Fine Conf. Hisam

 

Mentre lei era concentrata ad osservare i comportamenti di Seshi, una ragazza le mise le mani sulle spalle all’improvviso, facendola spaventare.

“Bunny! Cosa fai?!” disse con gli occhi sbarrati guardando la ragazza.

“Oh, scusa, non volevo spaventarti. Squick” rispose ridacchiando.

La prima prese un respiro e si sistemò gli occhiali.

“Comunque… cosa c’è?” domandò.

“Niente, volevo solo farti una domanda: sei vergine?” chiese con un sorriso inquietante e ingenuo allo stesso tempo.

La diretta interessata assunse un’aria stranita e un po’ spaventata.

 

Conf. Bunny

“Non capisco, perché fanno tutti questa faccia quando glielo chiedo? Ho semplicemente bisogno di questa informazione! Non vorrei di certo sacrificare una non-pura per sbaglio…”

Fine Conf. Bunny

 

“Bunny, Bunny, Bunny, te l’ho sempre detto di non fare queste domande… o almeno non in modo così diretto” proferì Fabio avvicinandosi alla suddetta.

“Ma poi non mi diverto!- ridacchiò- ci guardiamo L’Esorcista?”

 

Conf. Fabio

“sì, io e Bunny ci conosciamo già. Io sono amico del suo ragazzo Tauman, e lei è amica della mia Lily” spiegò “è una ragazza molto… interessante… diciamo… spero solo che non uccida qualcuno che potrebbe tornarmi utile”

Fine Conf. Fabio

 

Dopo aver declinato l’offerta dell’albina, il moro si diresse verso il fratello.

“Mattia, quindi, come trovi i tuoi compagni di squadra?”

“Beh… non sono male, mi stanno più o meno simpatici tutti” rispose lui.

“E, a proposito, non è che mi faresti un favore?”

“Fammi indovinare: vuoi che chieda a Farlan qualcosa riguardo alla Francia ogni volta che tu non puoi?”

“Tu sì che mi conosci bene, fratello”

Il minore sorrise “Però vedi di non assillarlo troppo. Comunque, credo che andrò nella palestra, anche se vedo che è occupata da quell’altra ragazza.”

“Quell’altra ragazza ha un nome!” gridò dalla palestra, calciando in seguito una palla verso Mattia, colpendolo allo stomaco.

“oh… Scusa!” si scusò Rebecca tendendo una mano al minore, che era caduto a terra.

“Fa niente, ma credo che tu abbia qualche problema a controllare la forza” commentò, senza fiato,  accettando il suo aiuto e tirandosi su.

“Tu dici…?” commentò lanciandogli uno sguardo tra l’offeso e il colpevole.

“Sì, ma non così tanto – aggiunse accortosi dell’errore – allora, ti va una partita a basket?”

Rebecca non se lo fece ripetere due volte e entrò nella palestra con lui.

 

Fuori nel balcone si trovava Gemini, intenta ad accarezzare le piume di una piccola rondine.

“Ehy piccolina, hai perso il tuo nido?” disse con voce stranamente dolce, il contrario del modo in cui aveva parlato ai suoi compagni di squadra per tutta la settimana. L’uccellino pigolò.

“Non ti preoccupare, ti riporterò a casa io” si arrampicò sulla barriera del balcone, per avere una visuale migliore del tetto “Probabilmente è là… ma da qua non riesco a guardare” mormorò tra sé e sé. Occupata a cercare di guardare più in alto, perse l’equilibrio e sporse un piede troppo in là. La ragazza dai capelli arancioni sentì per qualche secondo la sensazione di cadere nel vuoto, fino a che non percepì una stretta intorno al suo polso. La persona che l’aveva afferrata la tirò verso di sé, facendola atterrare vicino a lui.

“Tutto ok?” chiese il ragazzo, ovvero Damian. Lei lo guardò diffidente.

“Spero che tu non ti sia spaventata…”

“Spaventata? Per così poco? Io? Mi hai preso per una bambina?” disse malamente lei.

“No, non ho detto questo, solo, pensavo che l’idea di cadere nel vuoto…”

“Pensi che non fossi stata in grado di salvarmi da sola?” continuò alzando il tono di voce.

“No, non intendevo questo, ma dato il tuo fisico minuto forse non…”

“Stai per caso insinuando che sia gracile e non sia in grado di difendermi?” urlò stringendo i pugni, come se avesse voglia di sbatterli contro la sua faccia. Appena l’arciere provò ad aprire bocca, lei gli intimò di stare zitto e andò via.

“Puoi dirmi che problema hai con me?” le gridò dietro.

Se ne penti subito dopo, vedendosi arrivare contro un piatto che schivò prontamente.

“Tu dai la caccia agli animali!” e dopo quella frase, gli sembrò che anche la piccola rondine lo guardasse con disprezzo.

 

Conf. Damian

Nel confessionale si trovava il rosso con in mano il suo arco.

“Cos’ho fatto di male?” mormorò, e sembrava proprio che parlasse all’oggetto.

“Sono stato gentile, le ho salvato la vita in pratica, e come ringraziamento ricevo un piatto?” proseguì sempre più pensieroso.

“E poi, io amo la natura. La caccia è solo un hobby! E poi, non uccide anche lei dei poveri uccellini mangiando le loro uova?” dal condotto di aereazione entrò l’uccellino di prima.

“Tu mi credi, no?” provò a dirgli. Di risposta, il piccolo gli beccò il naso e andò via, facendo sbuffare l’arciere.

Fine Conf. Damian

 

Fuori dalla villa, nella stalla, si sentiva Charlie ridere. Insieme a lui si trovava Xavier, che sorrideva, con in mano un piccolo computer. Il figlio del cantante si era recato là con lo scopo di accertarsi che i cavalli venissero trattati bene, rimanendo sorpreso nel constatare che era così. Il soldato si trovava lì da prima di lui e, chiedendosi perché Chris spendesse soldi per degli animali, lo domandò ad un assistente, che ridendo gli passò semplicemente il portatile.

“Non posso crederci, Chris bullizzato da dei cavalli…” commentò il biondo appoggiandosi ad un cavallo, che sembrava assumere un aria sempre più fiera man mano che il video avanzava.

“Non è onorevole ridere delle sventure dei propri nemici… guarda quello bianco, gli sta mangiando i capelli!” esclamò il soldato non potendo far a meno di ridere con l’altro. Dopo qualche secondo tossì e si ricompose riprendendo il suo tono autoritario.

“Disonorevole, stavo dicendo, disonorevole, già.”

 

Nell’infermeria, Claudy si occupava di fasciare il braccio di Seshi e mettere del ghiaccio sull’occhio nero di Keegan, mentre Ashley obbediva silenziosamente e un po’ controvoglia ad occasionali ordini dell’infermiera, lei con un taglio sulla guancia.

“Quello che vorrei capire-disse la curatrice- è come accidenti avete fatto a ridurvi così. Vi avevo perso di vista solo due secondi. Keegan, stai fermo!” ordinò al ragazzo, che si lamentava dicendo di sentirsi già meglio.

I due ragazzi guardarono Ashley, che improvvisamente divenne molto interessata all’ambiente circostante.

 

Conf. Ashley

“Ecco…-l’americana aveva un tono piuttosto colpevole- diciamo che è stato un incidente. E forse è stata colpa mia.”

“Forse?” disse il suo ragazzo ad fuori la porta.

“Ok, è stata colpa mia in parte. C’entri anche tu!”

Flashback

Ashley si trovava nel garage della villa. Annoiata, si era messa ad armeggiare con una moto che aveva bisogno di qualche pezzo di ricambio e provvedimenti vari. Appena iniziato, però, si era ritrovata già un problema: non c’era nessuna scala, e degli attrezzi si trovavano in una mensola in alto.

“Serve una mano?” domandò Keegan, passato di là in quel momento. L’avversaria sospirò e disse un seccato sì, sapendo di non potercela fare da sola.

Il biondo si inchinò, unendo le mani e dicendo di salirci, perché l’avrebbe tirata su. Lei lo fece, tenendosi con una mano al suo braccio e allungando l’altra. Caso volle, il quale caso molto probabilmente era Chris, che in quel momento passasse Seshi accompagnato da Claudy, che ascoltava interessata le sue conoscenze sulle tradizioni giapponesi. La bionda si allontanò con la scusa di aver visto qualcuno sanguinare, ed in quel momento Seshi notò l’attore e la sua ragazza, che aveva uno sguardo arrabbiato. Evidentemente anche lei aveva notato loro.

“Ehy… cosa fate?” domandò avvicinandosi con tono poco allegro. La ragazza fece per rispondergli a modo dopo averlo visto con l’infermiera, ma avendo in mano tutta la cassa degli attrezzi, abbastanza pesante, finì per far perdere l’equilibrio a lei e al biondo e far cadere tutti gli attrezzi su di loro.

Fine flashback-Conf. Ashley

 

“Siamo scivolati” risposero all’unisono i due fidanzati, che si erano seduti vicini. Ashley non smetteva di guardare Claudy come un gatto guarda un uccellino, ricevendo una gomitata da Seshi quando se ne accorse.

“Secondo te cos’ha contro di me Ashley?” domandò l’infermiera a Keegan, sottovoce. Lui la squadrò, si accigliò e la mise di fronte allo specchio.

“Dovrebbe bastare come risposta”

 

Nel Salotto si trovavano Brad, Sophie, Sheila e Nikolas. I primi due improvvisavano una canzone, uno suonando la chitarra e l’altra cantando, la bionda li ascoltava cantando tra sé e sé la canzone mentre l’ultimo si guardava annoiato in giro.

“È magnifica! Sembrava che la provaste da tempo!” commentò la bionda quando finirono.

“Magnifica, si… se dovete spaventare gli altri concorrenti” disse acido il rosso, ricevendo una occhiataccia dai due musicisti.

“Era carina, ma hai stonato quella nota alta” disse il chitarrista senza cattiveria, non pensando che la cantante potesse rimanerci male. Sheila gli diede una gomitata indicando l’espressione della cantante.

“Ma il resto della canzone l’hai cantata benissimo, canti come una dea, Sophie.” Si affrettò ad aggiungere, sempre con un sorriso.

L’albina arrossì lusingata dal complimento, per poi cominciare a provare la nota alta che prima non le riusciva, sotto i consigli dei due amici.

“Oh, ti prego ragazzina, chiudi quel becco! Le mie orecchie stanno chiedendo pietà!” disse l’arciere.

“Se ti da tanto fastidio sei libero di andartene!” urlò la cantante stringendo i pugni e sporgendosi verso di lui, che arretrò. Gli occhi della ragazza cambiarono sfumatura, diventando grigi tendenti all’azzurro. Nikolas la guardò stranito.

 

Conf. Nikolas

“Ammetto che quella ragazza un po’ mi inquieta.” Confessò “Ma sembra lo stesso troppo dolce per risultare una minaccia”

Fine Conf. Nikolas

 

“Agli ordini, Corvo” disse acido andandosene. Al limitare della porta, però, si fermò.

“Ci vediamo in gioco, mia cara Mary Sue” aggiunse sarcastico. Sheila assunse un espressione sorpresa e confusa.

 

Conf. Sheila

La ragazza aveva la testa appoggiata su una mano. “Mary Sue… l’avrà detto solo per farmi innervosire… però…” lei sospirò “Se sapesse troppo? Come sarebbe possibile?”

Fine Conf. Sheila

 

“Tutti i concorrenti sono obbligati a recarsi nel Salotto della mia magnifica Villa, chi non sarà lì entro trenta secondi farà avere ai propri compagni di squadra una penalità- Damon, per l’amor di me, lo so che sei in cantina, non fingere di essere in giardino. Metti giù la mia preziosa bottiglia di vino!” tuonò la voce di Chris dagli altoparlanti sparsi per tutta la casa.

I concorrenti si recarono nel luogo indicato.

“Bene, bene, bene. Una settimana di riposo. E per farvi cominciare, io e i nostri cari telespettatori, abbiamo deciso di farvi affrontare una sfida semplice” spiegò il conduttore.

 

Conf. Claudy

“Sinceramente ho paura del suo concetto di “Semplice”. Probabilmente ci farà solo nuotare in una piscina. Piena di squali, piranha e anguille elettriche.” L’infermiera stette in silenzio, con una mano sotto al mento, pensando. “Dovrò portare un set di primo soccorso più fornito”

Fine Conf. Claudy

 

“Le sfide di oggi riguarderanno l’Arte! La prima sfida sarà quella legata all’arte vera e propria: io vi darò un tema, alcuni concorrenti dovranno fare da modelli, altri da pittori, e gli altri dovranno procurare pennelli e colori agli ultimi. Sì, io non vi darò nessun tipo di materiale se non una tela, voi dovrete procurarvi il resto da soli. La sfida si svolgerà nella mia foresta personale, dove è tutto molto più… interessante”

 

Il conduttore e i due assistenti, che si guardavano in cagnesco (uno per puro odio e l’altro solo per imitarlo e far ridere una giovane cameriera che li seguiva), li portarono sul limitare del bosco. Lì si trovavano due tele, due ceppi abbastanza alti di fronte ad essi, dei piccoli contenitori e una poltrona con di fianco due sedie.

“Bene ragazzi, continuiamo con le spiegazioni, tranquilli, saranno poche, poi potrete cominciare.

In ogni squadra ci sono undici concorrenti, massimo tre di loro faranno da modelli, mentre solo due potranno fare il dipinto. Smettetela di lamentarvi, due bastano. Sì che bastano, ne basterebbe anche uno! Non fate finta di non aver visto i disegni che hanno fatto Riccioli D’Oro e il Figlio di Papà!” disse Chris corrucciato.

 

Conf. Torys

“Riccioli d’Oro?” disse accigliato, toccandosi i capelli “Non sono così ricci” si guardò nello specchio del confessionale “E non sono nemmeno biondo”

Fine Conf. Torys

Conf. Charlie

“Quindi, appena mio padre rifiuta di aiutarlo, divento un ‘Figlio di Papà’ “ il ragazzo roteo gli occhi “Fantastico”

Fine Conf. Charlie

 

“Bene. Ora zitti finché non scatta il via. I restanti concorrenti dovranno addentrarsi nella foresta e creare pennelli e colori con solo ciò che trovano là, se un concorrente verrà scoperto mentre ruba dalla villa qualsiasi cosa che possa aiutarli, verrà penalizzato di un voto alla prima eliminazione a cui parteciperà. Visto che sono buono vi ho lasciato dei contenitori in cui mettere o creare i colori. Tutto chiaro? Bene. Il quadro più bello e con lo stile migliore vinceranno questa sfida e riceveranno un aiuto nella seconda parte.” Disse McLean.

In seguito prese un clacson, e, senza aggiungere niente, lo fece squillare. Il rumore assordante stordì i partecipanti per qualche secondo, che quando si ripresero si misero all’opera.

 

“Allora- cominciò Hisam aprendo il suo quaderno e dandogli un occhiata veloce- credo siamo tutti d’accordo che Charlie sarà uno dei due pittori” i Cantanti annuirono, mentre il suddetto sorrideva mettendosi di fronte alla tela. La ragazza sfogliò il proprio quaderno più volte, poi rivolse nuovamente l’attenzione ai compagni.

“Qualche idea per il secondo artista? Chi crede di essere abbastanza bravo?” domandò senza ottenere risposta.

“L’unico che è davvero bravo è lui. Io dico di fargli scegliere prima i suoi modelli e poi gli mettiamo affianco il meno peggiore” disse infine Brad, con approvazione dell’Enigmista.

Il pittore guardò i suoi compagni di squadra uno ad uno, mentre un idea affiorava nella sua mente.

“Gemini e Ashley” disse infine. Le due si girarono ad occhi sbarrati verso di lui.

“No, mi rifiuto!” urlarono all’unisono.

Il figlio del cantante sospirò: lo aspettava un impresa molto dura.

 

Intanto, gli Attori Falliti, sembravano scegliere con più pace.

“Credo che- disse Fabio- Torys sia il più qualificato per la situazione. E io ammetto che non me la cavo male”

“Oh, Sì, Fabio è un bravo artista. Squick!” confermò Bunny raccogliendo delle erbe ai piedi di un albero.

“Mi asterrò dal chiederti a cosa ti servono le cose che stai raccogliendo, ho paura della risposta…” commentò Keegan, con ancora l’occhio nero, guardandola vicino a Seshi “Comunque io mi propongo per cercare i vostri attrezzi. Con quest’occhio nero non credo di essere un modello adatto”

“Effettivamente non hai un bell’aspetto. Che ti è successo?” domandò Torys.

“Lascia stare. Fidati, è meglio” l’amico lo guardò corrucciato, e lui si limitò a scuotere la testa.

L’artista decise di lasciar perdere e consultò Fabio riguardo al quadro, che confessò di non avere ancora nessun’idea.

I due rivolsero l’attenzione ai propri compagni. Harley aveva rubato l’arco di Damian che la guardava cercando di non perdere la pazienza, mentre la bionda ci giocherellava lanciando occhiate alla squadra avversaria, Alex stava animatamente discutendo con un assistente che si rifiutava di portarle un the, Keegan cercava di calmare l’animo dell’inglese, che sembrava più volte sul punto di pestare l’assistente, Bunny stava saltellando intorno a Seshi e Claudy, interrompendo la loro chiacchierata e facendo al giapponese domande inappropriate riguardo alla sua ragazza, mentre Xavier ascoltava in rispettoso silenzio Sophie cantare.

I due artisti si lanciarono un’occhiata indecifrabile, poi guardarono gli avversari. Non erano molto vicini, ma si potevano distinguere Gemini che provava a picchiare Charlie, mentre Skylar, Mattia e Rebecca provavano a fermarla. Ashley dava le spalle allo spettacolo e ascoltava seccata Hisam e Sheila che provavano a convincerla a posare, Farlan aveva cominciato a raccogliere rametti che sarebbero potuti risultare utili nella costruzione di pennelli, coinvolgendo anche, non si sa come, Nikolas, il tutto guardato da lontano da Brad, che voleva andare a calmare tutti, ma intimorito dai calci volanti della ragazza dai capelli arancioni.

Fabio si calmò.

 

Conf. Fabio

“La squadra di mio fratello non è molto pacifica e unita” disse con un sorrisetto compiaciuto “nemmeno la mia, ma ha molte più speranze della loro. Si rovineranno senza gioco di squadra.”

Il Genio si sistemò il colletto della giacca “A me non piace il gioco di squadra, ma… dovranno credermi ‘Un concorrente che gioca onestamente e non lascia i compagni indietro’. Dovrò fare questo piccolo sacrificio.”

Fine Conf. Fabio

 

“Bene, bene, calmiamoci. Alex, ti prego smettila di minacciare l’assistente. No, il fatto che sia francese non ti autorizza a trattarlo male. Andiamo, i francesi sono adorabili, smettila!

Bene, grazie- disse Torys calmando la cieca- a me e Fabio è venuta un idea, e abbiamo bisogno di Harlequin, Claudy e Seshi” a sentire l’ultimo nome, Keegan tossì per attirare la sua attenzione. Quando la ottenne, indicò con un cenno della testa la squadra avversaria. Il castano guardò in quella direzione, e capì che far posare Seshi con Claudy mentre Ashley aveva trovato un coltello e li osservava, non era una buona idea.

“Volevamo dire Xavier” disse Fabio, come leggendogli nella mente.

 

“Ok, ora che ci siamo tutti calmati- cominciò Brad con un occhio nero, e che teneva in spalla Gemini che stava accarezzando un pettirosso- e abbiamo le nostre modelle… le abbiamo tutte e due, vero Ashley?”

La ragazza sbuffò ed annuì, causando molta soddisfazione in Hisam.

 

Conf. Hisam

“Mi sono serviti mezz’ora, tutta la mia limitata pazienza e le mie migliori capacità di oratrice per convincerla” disse sistemandosi i capelli “Ma alla fine ce l’ho fatta” la ragazza sospirò compiaciuta “Sento di poter fare di tutto dopo questo”

Fine Conf. Hisam

 

“Perfetto. Ora che le abbiamo entrambe, direi di eleggere seconda pittrice Sheila e di farla finita. Ci state?”

Dai compagni venne un mormorio di approvazione, mentre la ragazza si ritrovava impossibilitata nel ribattere: non voleva creare nuovi problemi.

“Perfetto!” Charlie la prese per un polso e la tirò a sé per dirle un’idea che gli era venuta. La ragazza ascoltava in silenzio, dando alla fine un consiglio che venne approvato dal figlio del cantante.

“Abbiamo bisogno di un mazzo di fiori, oltre che tutti i colori che riuscite a trovare” sentenziarono alla fine. Il biondo prese la matita offerta da Chris, e cominciò a disegnare, la bionda sistemò le due ragazze sul ceppo, sempre con delle lamentele, lasciando i restanti concorrenti ad organizzarsi da soli.

“Siamo rimasti in sette… Mattia, Rebecca e Nikolas si occuperanno dei colori, Skylar, Farlan e Brad dei pennelli di ogni dimensione, e io dell’organizzazione e di tutte le istruzioni” disse con tono professionale Hisam. Quando non sentì nessuno parlare, alzò lo sguardo e si rese conto del tono  che doveva aver tenuto.

“Sempre se siete d’accordo…” mormorò aggiustandosi una ciocca.

“Certo- disse con un sorriso Mattia- sai, a volte hai un atteggiamento troppo autoritario”

“Davvero?” disse la ragazza sorpresa e imbarazzata.

Rebecca si schiaffò una mano in fronte.

 

Conf. Rebecca

La sportiva aveva la fronte appoggiata al muro “Lo conosco da solo una settimana, ma so già che nel campo ‘sincerità’ Mattia è senza speranze. O dovrà lavorarci molto”

Fine Conf. Rebecca

 

“Andiamo Mattia, andiamo” disse prendendogli il braccio e portandolo all’interno della foresta, mentre si sentiva lo sportivo chiedere cos’avesse detto di male.

 

“Bene… così, Xavier non ti muovere, Claudy non alzare la testa… Harley, se rompi l’arco di Damian non credo continuerà ad essere così paziente” ordinò Fabio scattando all’erta ad ogni movimento dei modelli.

“Mi permetto di lamentarmi della posa scomoda, signore” disse Xavier che era obbligato a restare in una posa eroica effettivamente scomoda, con per giunta Claudy in braccio, che doveva fingersi svenuta e alla quale stava venendo un terribile mal di testa.

“Io invece mi permetto di lamentarmi della noia mortale, signore” disse Harley imitando il militare e approfittando della distrazione del pittore per mettersi sdraiata sul prato. Torys sbuffò.

“Harley, ti prego, torna nella tua posa”

“Ma mi annoio, Torys, tu almeno ti stai muovendo!” i due si guardarono a lungo con aria di sfida, fino a che la bionda non scoppiò a ridere.

“Sei adorabile quando provi a sembrare arrabbiato” sentenziò mettendosi in posa. Il castano, confuso dalla piccola scena, si limitò a sorride imbarazzato e tornare a lavoro.

 

All’interno della foresta, gli Attori Rovinati si erano assegnati velocemente i compiti e si erano dispersi.

“Con i petali dei fiori possiamo creare dei colori. Sophie?” spiegò Alex. La cantante capì che la cieca non poteva distinguere i colori da sola, quindi le offrì la sua disponibilità.

Le due insieme formavano una bella squadra, se non fosse che le intenzioni della rossa erano ben lontane da quelle di fare amicizia.

 

Conf. Alex

La ragazza aveva un espressione indifferente, e stava strappando i petali di un fiore.

“Sophie mi è solo utile” disse a voce bassa “Ma il suo altruismo sarà il suo biglietto di ritorno a casa”

Fine Conf. Alex

 

Sophie era intenta a raccogliere delle rose, quando venne raggiunta da Keegan.

“Ehy, Keegan, mi fai compagnia?” domandò dolcemente, e il biondo non poté fare a meno di accettare.

“Chi ti ha insegnato a cantare?” chiese all’improvviso, perché la sentiva canticchiare a bassa voce.

“Oh, nessuno, ho imparato da sola… o almeno, mia sorella dice che non ho dovuto nemmeno imparare, che sono nata con questo dono- ridacchiò- dice che quando ero piccola invece di urlare facevo dei vocalizzi che rompevano i bicchieri”

Il biondo sorrise, poi si guardò intorno.

“Come mai sei venuta a raccogliere fiori proprio qua?” domandò.

“Alex me l’ha chiesto- il ragazzo si accigliò- dice che ha sentito dire dagli assistenti che qui i fiori sono più belli, ed effettivamente è così, non trovi?”

Il ragazzo guardò i fiori e poi il terreno.

“I consigli sono doni pericolosi, anche se scambiati fra saggi, e tutte le strade possono finire in un precipizio*2” disse dopo un lungo silenzio “tu vai a cercare dei pennelli, ai colori e Alex ci penso io” finì. Poi si alzò, prese i fiori che aveva raccolto prima Sophie e se ne andò, lasciando la ragazza a riflettere sulle parole.

 

Keegan trovò Alex sulle rive di un fiume, al limitare del bosco, mentre stava raccogliendo dei rametti. Si avvicinò a lei e le mise in mano il mazzo di fiori.

“Wow Alex, bel gesto, davvero. Mandare una compagna di squadra nell’unica parte della foresta che aveva le sabbie mobili” disse con tono di rimprovero. La cieca girò la testa verso di lui e stette in silenzio.

“Non lo sapevo” disse infine, con un filo di voce.

 

Conf. Alex

“Non ne avevo idea, davvero!” esclamò “Volevo solo togliermela dai piedi, stava cantando troppo per i miei gusti. Non sapevo che c’erano le sabbie mobili, solo che era un percorso difficile, ecco.”

Fine Conf. Alex

 

Keegan si sedette vicino a lei, guardandola di soppiatto, poi roteò gli occhi.

“Allora… come li facciamo i colori?” chiese, eseguendo poi gli ordini della rossa.

 

Conf. Keegan

“Alex non mi piace- cominciò- secondo me non ce la racconta giusta” il ragazzo sospirò.

“Però non mi sembra cattiva… C’è qualcosa nel suo comportamento che mi rende impossibile pensare questo”

Fine Conf. Keegan

 

Intanto, tra i Cantanti Falliti, la situazione era uscita un po’ fuori contesto.

In mezzo ad un prato, Mattia e Rebecca si stavano sfidando ad una partita di calcio. Perché avessero cominciato non lo sapevano nemmeno loro, si erano semplicemente visti una palla rotolare ai loro piedi.

 

Conf. Chef

L’assistente aveva una palla in mano “Colpa mia” confessò “Chris mi da soldi in più se riesco a distrarre i concorrenti dall’obbiettivo principale” rise lui.

Fine Conf. Chef

 

Nikolas intanto li guardava irritati.

“Sentite, voi due, già odio dover fare questo lavoro, se poi perdiamo la sfida perché voi non state facendo il vostro lavoro…” esclamò, venendo interrotto da una pallonata di Mattia. L’arciere venne lanciato contro un albero, il quale, per colpa dell’impatto, fece cadere delle ciliegie dai rami.

“Ecco, il colore rosso. E poi dici che noi non lavoriamo.” Rise la sportiva, mentre il ragazzo si scusava con il rosso offrendogli una mano, che lui rifiutò. Il ragazzo colpito fece per andarsene, ma venne fermato dalla mano di Rebecca.

“Mi spiace, amico, un po’ hai ragione, non stavamo lavorando” disse con sincerità “Adesso smettiamo di giocare e ti aiutiamo” guardò in su, pensando che effettivamente usare le ciliegie non era una cattiva idea. Cominciò ad arrampicarsi sull’albero, seguita dal moro, mentre il rosso raccoglieva i frutti da terra.

I due sull’albero, intanto, si erano messi a gareggiare anche là: chi avrebbe preso più ciliegie, si sarebbe aggiudicato il dolce dell’altro quando avrebbero potuto riposare in prima classe.

“Rebecca, scendiamo, direi che possono bastare” la chiamò Mattia, preoccupato nel vederla salire troppo in alto. Lei lo liquidò con un gesto della mano e continuò la sua scalata, pentendosene poco dopo: la corvina stava camminando su un ramo troppo sottile, con l’intenzione di prendere i suoi frutti. Il ramo però si spezzò, lasciandola cadere. Lei urlò e chiuse gli occhi finché non sentì una presa attorno a sé . Quando riaprì gli occhi notò di essere stata salvata da Nikolas, che la guardava con un espressione terrorizzata.

 

Conf. Nikolas

“Poteva anche evitare di provare a morire di fronte a me” commentò a bassa voce con la stessa espressione.

Fine Conf. Nikolas

 

In poco tempo però, riprese il suo solito sguardo e atteggiamento, e la lasciò cadere causandole un gemito di dolore.

 

Più lontano, Brad, Farlan e Skylar avevano deciso di dividersi.

La ragazza aveva trovato tutti i rametti che le avevano chiesto di trovare, ma si era trovata di fronte ad un problema: come creava il pennello in sé? Le mancavano le setole, e non aveva idea di come procurarsele.

Aveva provato con ogni materiale che si era ritrovata intorno a sé, ma niente era adatto: le foglie non riusciva a spezzarle finemente come doveva, l’erba era bagnata dalla rugiada e si mischiava con altri fili rovinandosi, mentre il fieno (a quanto pare i cavalli di Chris avevano avuto un escursione là) era troppo spesso. Ad un certo punto, presa dallo sconforto e dalla rabbia, si era messa ad inseguire un coniglietto per prendere i suoi peli, ma era scappato.

Stava per andare dai suoi compagni di squadra per vedere se loro avessero trovato qualcosa, quando qualcuno, penzolando da un albero a testa in giù, le comparve davanti, facendola sobbalzare.

“Bambolina, avverti la prossima volta!” esclamò lei.

“Scusa, scusa, non sapevo come attirare la tua attenzione” si scusò Harley, scendendo dall’albero e mettendosi di fronte a lei. La rapper la guardò con diffidenza.

“Che vuoi adesso?” chiese scortesemente. La bionda le prese la mano e ci versò qualcosa, che si dimostrarono dei crini di cavallo.

“Ho provato prima e sono ottimi per fare i pennelli” esclamò con enfasi, prendendole un bastoncino e, con molta cura e grazie ad uno dei molti elastici che aveva, ci legò i crini “Ho già avvertito i miei compagni di quest’idea, quindi non vi ho mandato nemmeno in vantaggio, siamo solo allo stesso punto, come dovremmo essere”

“Ti ho visto in difficoltà e in realtà volevo solo darti una mano per scusarmi per stamattina” disse con un tono di voce basso “Non intendevo farti arrabbiare con quella domanda, cioè, in realtà sì, ma non volevo che te la prendessi troppo. Non volevo immischiarmi nei tuoi affari, non ci avevo pensato, e ora volevo solo scusarmi, ecco tutto” disse tutto d’un fiato.

Skylar la guardò per qualche secondo, poi scoppiò a ridere.

“Non importa zuccherino, ti sei fatta perdonare. Mi hai tirato fuori da un bel pasticcio con questi” disse prendendo i crini e il pennello già fatto, per poi intrappolarla in un forte abbraccio.

“Sk… Skylar… mi… mi strozzi…!”

 

“Giuro che appena torna gliela faccio pagare” mormorò con voce molto bassa Fabio, che stava momentaneamente occupando il posto di Harlequin nella posa.

“Hai detto qualcosa?” disse Claudy, che dovendo tenere la testa rivolta all’indietro, si trovava abbastanza vicino a lui.

“Ho detto che spero che Harley torni con qualcosa di utile” si corresse con un sorriso forzato.

 

Conf. Fabio

L’italiano teneva la testa fra le mani e mormorava frasi nella sua lingua.

“Sarà una stagione molto lunga”

Fine Conf. Fabio

 

“Sei sicuro di stare bene? Sei tutto rosso” domandò lei accigliandosi.

“Sì, sì sto bene, sarà solo… il caldo?” rispose incerto, per non dover spiegare che era colpa della rabbia nei confronti dell’Arlecchina.

“Il caldo?” scattò lei “Hai bisogno di acqua e di ghiaccio, ci penso io” disse provando ad alzarsi. Non tenne conto però di essere in braccio al soldato che faceva molta fatica nel tenerla e mantenere la posizione. Xavier perse l’equilibrio, Claudy si aggrappò a lui con le braccia, destabilizzandolo di più. I due caddero molto vicino a Torys, che, per evitare di essere trascinato giù con loro, si mosse all’indietro facendo cadere il suo quadro.

Ci furono dei minuti di silenzio, in cui nessuno osava muoversi o fiatare e tutti guardavano l’artista, che a sua volta era pietrificato e fissava il suo dipinto, a terra e sporco di polvere e di erba. Poi lo si sentì urlare e inginocchiarsi vicino ad esso.

“Il mio capolavoro! Rovinato!” gridò con le mani tra i capelli.

Xavier gli mise incerto una mano sulla spalla.

“Si rialzi, soldato” disse tirandolo su. Il castano si girò verso di lui.

“Rovinato. Avevo appena finito il disegno, dovevo solo colorarlo” mormorò.

“Avanti Torys, scommetto che è recuperabile” aggiunse Claudy, sentendosi un po’ in colpa.

“Non ho più tempo per cominciarne un altro” continuava lui, come in trance.

“Credo non stia molto bene” disse lei, notando che lui non reagiva a niente.

“Tu dici?” commentò il militare scuotendogli una mano davanti agli occhi. Il ragazzo si riscosse dalla sua trance e alzò il quadro. Lui e Fabio lo osservarono per un po’, per costatare alla fine che non era da buttare.

“Si può aggiustare, ma ho bisogno dei colori. Dove sono i colori?” chiese guardando il Genio, che alzò le spalle.

 

“Ti prego coniglietto, non muoverti” mormorò Damian avvicinandosi molto lentamente all’animaletto. Esso si trovava all’estremità di una trave, che finiva all’inizio del un fiume, alla fine del pezzo di legno invece c’erano dei vasetti contenenti i colori fatti da Alex e Keegan.

“Se ti muovi e i colori cadono, io sono morto” mormorò ancora. Dal canto suo, il coniglio lo osservava timoroso.

L’Arciere rimase a lungo in quella situazione, dato che al suo minimo movimento l’altro accennava a spostarsi. Sentì di essere salvo quando vide in lontananza Bunny.

“Bunny!- esclamò ad alta voce per attirare la sua attenzione, per poi abbassarla per non spaventare ulteriormente l’animale- Bunny, tu che sembri andare d’accordo con i conigli, così, ad intuito… aiutami”

L’albina lo guardava accigliata, si avvicinò normalmente ai contenitori e li prese, mentre il roditore non si curava minimamente di lei. Nel vedere le boccette al sicuro, il rosso si rilassò e ringraziò ripetutamente la ragazza.

“Non ti preoccupare, è un piacere aiutare la squadra a vincere, Squick! Anche perché mi stavo annoiando molto” disse dandogli gli oggetti e sedendosi sulla riva del fiume. Damian si sedette di fianco a lei, e la osservava giocare con l’acqua. Aveva avuto una piccola conversazione con Fabio, che gliel’aveva descritta nei suoi peggiori difetti, ma a lui sembrava semplicemente calma e allegra.

 

Conf. Fabio

“Che dire, devo tenere lontani i vari pretendenti da lei. Tauman non me lo perdonerebbe mai, se la sua ragazza si innamorasse di un altro o viceversa” si scusò lui scrollando le spalle.

Fine Conf. Fabio

 

“Allora, a te cosa piace fare nel tempo libero?” Domandò per spezzare il silenzio che era sceso. La ragazza si girò verso di lui, sorridendo.

“A me? Adoro i riti voodoo, a volte mi diverto a sacrificare animali, quando sento che è un giorno particolarmente propenso a questi riti ci provo con delle ragazze, ma è molto difficile tenerle ferme” rispose con tono serio, sotto lo sguardo sbalordito e spaventato di Damian, e con lo stesso tono chiese “Secondo te funzionano lo stesso con dei, che so, ragazzi gay?”

 

Conf. Damian

Il concorrente aveva la stessa espressione di prima, e sembrava senza parole.

“Io credo… credo che non farò mai più una domanda del genere ad una ragazza”

Fine Conf. Damian

 

Alla base dei Cantanti Falliti, Charlie e Sheila procedevano l’opera con meno problemi di quanto si aspettassero.

“Allora… stai con Seshi, giusto?” chiese Gemini, che con il coltello in mano, si stava molto annoiando e pensava di poter passare il tempo più velocemente parlando con qualcuno.

“Già” rispose Ashley senza prestarle molta attenzione, mentre guardava il suo mazzo di fiori. La prima la guardò per un po’, prima di decidere di lasciar perdere.

La corvina le lanciò un’occhiata quando sentì che lei guardava da un’altra parte, che distolse prontamente quando l’arancione si girò di nuovo verso di lei.

“Tu… adori gli animali, giusto?” azzardò, dato che la noia stava colpendo anche lei.

“Oh, sì, li adoro, soprattutto gli uccelli, so tutto di loro” disse entusiasta “Inoltre sono vegetariana”

“Davvero?” chiese alzando un sopracciglio.

“Sì- annuì- in realtà non riesco nemmeno a vedere la carne, ne ho quasi paura… credo” confessò  a bassa voce, sentendosi un po’ in imbarazzo e pentendosi di quell’attimo di debolezza: parlava con qualcuno da cinque minuti e gli rivelava un suo punto debole?

“oh” esclamò l’americana, per poi riflettere in silenzio. L’altra guardava il terreno e non aggiungeva più niente dopo averle rivelato il suo segreto così all’improvviso. Cosa doveva fare?

“Io ho paura dei conigli” dichiarò all’improvviso, non sapendo che altro fare.

 

Conf. Ashley

La corvina aveva la testa appoggiata su una mano “Lei mi aveva rivelato una sua paura, che altro dovevo fare?”  si tirò su e guardò il soffitto.

“Tutti quelli che conosco vogliono che mi faccia un’amica, è così che si comincia, no? Ci si scambiano segreti a vicenda… immagino… Spero di non aver fatto male”

Fine Conf. Ashley

“Sul serio?” commentò sorridendo Gemini, mentre Ashley annuiva.

“Allora è un bene non essere in squadra con Bunny” continuò ridacchiando, facendo ridere anche l’altra.

“Mi fa piacere che stiate facendo amicizia, ma tornate nelle vostre pose” disse da dietro la tela Charlie.

“Di che ridete?” chiese Sheila, ricevendo un ‘niente’ seccato da parte di entrambe.

“Lasciale perdere- le disse il pittore passandole un pennello portato da Skylar, intinto nel rosso- e concentrati qua” la bionda cominciò a dipingere sotto le istruzioni e correzioni dell’altro, finché non finirono.

“Per continuare ci serve che ci portino altri colori- proferì il biondo sedendosi- quindi possiamo riposarci”

“Com’è essere figlio di un cantante famoso?” chiese lei, mettendosi al suo fianco.

“Abbastanza noioso- sentenziò- non credo sia molto diverso che essere un ragazzo normale. A parte che hai una casa molto più grande, molti più giocattoli, molti più ‘amici’ e che i tuoi genitori non ci sono mai perché sono troppo impegnati con il loro lavoro” dicendo l’ultima frase roteò gli occhi.

“Capisco… e ti piace cantare?”

“Sì, mi piace e me la cavo. Ma adoro anche ballare, e cavalcare i cavalli e le onde… a proposito, a te piace il mare?”

“Il mare? Sì, perché?” disse incerta.

“E nuotare?” a questa domanda lei non rispose, guardandolo interrogativo. Lui sorrise e le fece l’occhiolino, poi si alzò e continuò il suo lavoro con le tinte appena portate da Nikolas.

 

Conf. Sheila

“Non ce la faccio più- dichiarò la bionda, che aveva la testa appoggiata sul tavolino e tra le braccia incrociate “Siamo solo al primo episodio e ho già troppa ansia”

Fine Conf. Sheila

 

“Sto seriamente cominciando ad odiare voi cavalli” sussurrò Brad salendo in sella ad uno di loro con un paio di forbici in mano “è già stato complicato trovarvi fuori dalla stalla, dovete pure rendermi impossibile tagliare solo una manciata di questi dannati crini?” l’animale rispose disarcionandolo. Il chitarrista si rialzò, con i pugni stretti attorno alle forbici e l’espressione tipica di qualcuno che vuole commettere un omicidio ma cerca di contenersi. Qualcuno rise, e lui si girò.

“Credo sia un no” commentò sempre ridendo. La figura venne avanti barcollando, e si dimostrò essere Damon, che, con la solita bottiglia vuota in mano, girovagava per la foresta, probabilmente per sfuggire alle restrizioni di Chris riguardo l’alcol.

“Oh, sei tu” si limitò a dire il concorrente, riprendendo la sua impresa: quanto invidiava Farlan in quel momento, che aveva incontrato Skylar prima di lui e le aveva preso i crini rimasti.

L’assistente mise una mano sul muso del cavallo, accarezzandolo e tenendo la sua attenzione su di lui mentre il rosso faceva il suo lavoro.

“Sì! Grazie, ti devo un favore” esultò questo quando finì. L’altro lanciò un grido stanco ma entusiasta, togliendo la mano dal cavallo. Questo, accortasi nuovamente di Brad, in poco tempo lo disarcionò nuovamente.

Damon riprese a ridere, sotto lo sguardo seccato di Brad.

“Lo sai che sei molto sexy quando cadi?” commentò, ridendo ancora di più nel vedere l’espressione del concorrente alla sua affermazione.

 

“Sai dove siamo?”

“Moi? Non ne ho la più pallida idea, tu?”

“Nemmeno.”

“Ci siamo persi?”

“Esattamente”

“Fantastique”

Il veloce scambio di battute tra Seshi e Farlan finì in un silenzio imbarazzante, nella quale tutti e due pensavano alle persone che avrebbero potuti minacciarli di morte se non si fossero presentati prima della fine della sfida.

Dopo aver consegnato i pennelli alla sua squadra, Farlan decise di fare un giro per il bosco, per riposarsi prima dell’inizio della seconda sfida. Seshi invece, stava cercando del materiale per la propria squadra. Entrambi dopo mezz’ora di cammino, si accorsero di non sapere dove fossero, e, incontratasi, decisero di cercare la strada di ritorno insieme.

“Farlan- lo chiamò Seshi corrucciato- è la quarta volta che vediamo questo masso a forma di Chris. Ho l’impressione che stiamo girando in tondo”

“Sì, lo credo anch’io” commentò guardando lo strano masso, per poi sedersi lì davanti, insieme al giapponese.

Il francese guardava assorto un punto indefinito della foresta. Socchiuse gli occhi, poi li sbarrò.

“Seshi, quanto sapete voi giapponesi su come non farsi uccidere da un leone?” sussurrò.

“Non molto, perché?” rispose stranito dalla domanda, ricevendo come risposta un ruggito proveniente da dietro un albero.

“Ma stiamo scherzando?” disse con un fil di voce e un espressione terrorizzata.

“Corriamo?” propose con lo stesso tono Farlan.

“Prima allontaniamoci… lentamente” consiglio, cominciando a camminare in direzione opposta a quella del leone, che gli puntò gli occhi addosso.

 

Conf. Farlan

“Un leone… un leone! Mi stai prendendo in giro Chris? Gli altri li metti contro dei conigli e io… un leone” urlò il ragazzo.

Fine Conf. Farlan

 

Conf. Chris

Nel confessionale si vedeva il conduttore che rideva sguaiatamente insieme a Chef. Chris si fermò sospirando e asciugandosi una lacrima, poi guardò l’amico e ricominciò a ridere.

Fine Conf. Chris

 

Il felino aveva ormai prestato tutta la sua attenzione sui due concorrenti, che non sapevano se stare immobili o correre il più velocemente possibile, quando Hisam comparve a poca distanza da loro, mentre guardava il suo quaderno.

“Farlan, finalmente, è da ore che ti sto…” la ragazza si bloccò alzando lo sguardo e notando il feroce animale. Lui ora stava guardando lei e aveva preso a ringhiare ferocemente. Il giapponese afferrò il francese per un braccio e si mise a correre il più velocemente possibile, ma Farlan tornò indietro per recuperare Hisam che era paralizzata sotto lo sguardo del leone.

I tre adolescenti correvano inseguiti dal felino, che li stava alle calcagna.

I due Cantanti arrivarono per primi alla base, sotto lo sguardo stupito dei loro compagni. Hisam si sedette a terra tartassata dalle domande preoccupate di Charlie e Sheila, mentre Farlan si appoggiava ad un albero riprendendo fiato e guardando nella direzione dalla quale erano arrivati. Seshi ne uscì poco dopo, senza fiato, dicendo qualcosa riguardo a Chef e il leone.

 

Conf. Seshi

“Quello che ha fatto Chef nella foresta- disse con espressione traumatizzata- deve restare nella foresta”

Fine Conf. Seshi

 

“Bene concorrenti!- urlò Chris con il suo megafono, nonostante fossero tutti lì- il tempo è scaduto. Ho deciso di essere buono almeno per la prima sfida, infatti nella foresta ho messo solo un ostacolo… mi spiace per chi l’abbia incontrato- rise, e ricevette molti insulti in francese- calma con le parole, ragazzo! Come siete maleducati voi francesi… comunque, è ora di giudicare i quadri e decidere quale squadra riceverà l’aiuto nella prossima sfida.”

“Bene, Cantanti Falliti, prima voi” Charlie e Sheila portarono il loro dipinto: mostravano Gemini e Ashley, alla prima erano stati aggiunti delle ali da angelo e un aureola, aveva un dolce sorriso, ma dietro la schiena nascondeva un coltello e sulla sua ombra era disegnata un espressione diabolica; la seconda aveva delle ali e coda da diavolo, un espressione glaciale, ma dietro la schiena nascondeva un mazzo di fiori e la sua ombra portava un dolce sorriso e occhi tristi.

Il conduttore lo osservava con sguardo critico, mentre Fabio cercava di decifrare le sue espressioni.

 

Conf. Fabio

“Ammetto che la loro opera è affascinante, potrebbero essere una minaccia dopo tutto” confessò l’italiano con sguardo preoccupato “Credo mi toccherà davvero agire di persona… forse… con un aiuto dall’interno” Fabio sembrò riflettere assorto, poi ghignò.

Fine Conf. Fabio

 

“Che dire, un quadro pieno di significato e molto ben fatto” commentò con tono professionale mostratemi il prossimo”

Torys portò il suo: mostrava Xavier, Harley e Claudy, tutti e tre in divisa militare, i primi due di colore verde e l’ultima blu; il soldato aveva una posa eroica, teneva Claudy che aveva una ferita ben in vista tra le sue braccia e sembrava cercare di portarla tra altri soldati in sfondo con la divisa del suo stesso colore, mentre Harley, nascosta dietro una roccia, le puntava una freccia alla testa.

Chris lo rubò dalle sue mani e lo guardava con entusiasmo.

“Fantastico! Sublime! Il sangue, le armi, la guerra! E poi adoro il modo in cui tutto ha un’atmosfera così antica, ditemi, come avete fatto a creare questo colore? Sembra quasi polvere” tutti si girarono a guardare l’artista, che tossì arrossendo.

“Direi che non ci sono dubbi sul vincitore: Gli Attori Falliti vincono la prima parte della sfida! Riceverete un aiuto nella prossima gara” sentenziò.

La squadra urlò di gioia, mentre i due artisti venivano soffocati dagli abbracci di alcuni concorrenti troppo felici.

“Basta gridare, non è detto che vincerete anche la prossima parte della competizione!” urlò McLean.

 

“La prima vera puntata di A Tutto Reality è finita, e che dire, questo show è cominciato in bellezza! Non hanno nemmeno avuto bisogno del mio aiuti, hanno fatto figuracce e sono quasi morti con le proprie forze! E quanti punti interrogativi! Sento l’audience che sale… cosa nasconde Sheila? Quali sono le reali intenzioni di Fabio? Chi è e cosa vuole far Alex? Lo scoprirete qui, su A Tutto Reality: Vita Da Vip!”

 

 

*nina: piccola bambina

*1: Comme ce qu’il est embarassant= com’è stato imbarazzante

*2: citazione di Il Signore degli Anelli

ANGOLO MEH

SALVE GENTE!

Ho detto che sarei tornata ed eccomi qua! Dopo mesi ma… eccomi qua

Mi stupirei se qualcuno si ricordasse ancora di questa storia.

In ogni caso, spero che il capitolo vi piaccia.

Nel caso interpreti male qualcuno o gli dia meno importanza rispetto agli altri, ditemelo.

Fatemi sapere cosa ne pensate!

-Vampy

   
 
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