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Autore: EyeInTheDark    11/01/2017    3 recensioni
C'era una volta, in una splendida giornata di sole, un uomo seduto ad un fastfood tutto da solo. Si stava godendo un succulento panino dopo aver sgobbato per tutta la mattina come addetto ai traslochi. Aveva la schiena a pezzi e lo stomaco brontolante, ma ora che aveva quel double cheeseburger colante cheddar fra le dita, si sentiva appagato. Peccato che da lì a poco qualcosa, anzi qualcuno, avrebbe rovinato quel suo momento paradisiaco.
Genere: Comico, Mistero, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Scusate la premessa, ma qui credo sia necessaria. A parte la minuscola introduzione, la shot sarà strutturata unicamente come dialogo, botta e risposta. Non chiedetemi il motivo, ho solo avuto questo flash folle-semi comico ed ho dovuto scriverlo. Almeno non è drammatico, no? XD Spero non risulti confuso, perché comunque si dovrebbe capire tutto attraverso i dialoghi. Mh vabbè, adesso vi lascio alla lettura :P

 

C'era una volta, in una splendida giornata di sole, un uomo seduto ad un fastfood tutto da solo. Si stava godendo un succulento panino dopo aver sgobbato per tutta la mattina come addetto ai traslochi. Aveva la schiena a pezzi e lo stomaco brontolante, ma ora che aveva quel double cheeseburger colante cheddar fra le dita, si sentiva appagato. Peccato che da lì a poco qualcosa, anzi qualcuno, avrebbe rovinato quel suo momento paradisiaco. Una ragazzina, infatti, distante di qualche tavolo, stava ignorando gli amici, avendo occhi solo per lui. Era rimasta bloccata, teneva ancora una patatina fra le mani e le labbra spalancate, ma i suoi grandi occhi azzurri avevano spazio solo per lui. Il primo problema è che non sapeva chi fosse. E il secondo problema era che anche lui adesso la stava fissando.

"Ehi, scusami. Posso sedermi?"

"Non vedo perché dovresti, ragazzina"

"I posti sono tutti occupati"

"Esatto, questo è il mio posto ed è occupato"

"È un tavolo per quattro e tu sei da solo, quindi mi siedo"

"Allora perché me l'hai chiesto? L'avresti comunque fatto"

"Per darti la possibilità di essere gentile"

"Bene, adesso se non ti spiace torno a mangiare ed ignorarti"

"Non hai come l'impressione che ci siamo già visti da qualche parte?"

"Lo fai di proposito, vero?"

"Ti basterebbe rispondere invece di brontolare. Prima rispondi, prima addenti quel panino"

"Questa situazione non ha senso"

"Io giuro di averti già visto"

"Beh non mi interessa, ragazzina"

"Eppure non saprei dove"

"Dovrei saperlo io?"

"È la prima volta che vengo in città"

"Quindi, sei pazza. È semplice"

"Io non ti do la stessa impressione?"

"Ascoltami bene, biondina. Io vedo solo una psicopatica che mi sta impedendo di pranzare importunandomi con discorsi da sciroccata"

"Non la trovi stranamente abitudinaria questa situazione?"

"Cosa? Vuoi dirmi che ti capita spesso di scappare da qualche manicomio chissà dove e fare queste scenate?"

"No, dico noi due. Noi due che discutiamo"

"Comincio ad essere confuso"

"Non fare lo stronzo, è facile come discorso"

"Okay, sentiamo. Tanto ormai mi hai rovinato il pranzo"

"Puoi sempre mangiare ed ascoltare"

"Grazie a te il panino adesso è freddo ed io odio la carne fredda"

"Vedi il lato positivo"

"Mh?"

"Ora puoi seguire il discorso senza borbottare o perdere il filo"

"Wow, che bello"

"Perfetto, ironia a parte, direi di cominciare diversamente"

"Tipo con te che ti alzi e mi offri un altro hamburger?"

"Tipo con io che mi presento! Sono Beth Greene e vivo in una fattoria in campagna, molto lontano da qui"

"Come vuoi. Daryl Dixon e basta"

"Mmmh il nome non mi dice niente"

"Non è che qualche cavallo ti ha mollato una zoccolata in fronte?"

"Ah ci sono! Dammi la mano"

"Scordatelo"

"Non ti faccio niente, Dixon. Fidati"

"Avrei mille ragioni per non fidarmi"

"È solo una mano, cosa potrei mai farti?"

"Qualsiasi cosa, tipo azzannarmi ed infettarmi con la tua idiozia"

"Allora me la prendo da sola!"

"Ottimo, ora che siamo mano nella mano come una coppiettina felice, sei contenta?"

"Shh e chiudi gli occhi"

"La cosa sta degenerando.."

"Dico sul serio, Dixon. Chiudi gli occhi come me"

"Mh.."

"Senti niente di insolito?"

"Beh in effetti sì, sento qualcosa.."

"Visto? E cosa senti?"

"Che sono un idiota, ecco cosa"

"Certo che sei proprio un uomo snervante"

"Credimi, tu sei molto peggio ragazzina"

"Ho capito che mi credi pazza, ma io giuro che c'è qualcosa di più fra noi"

"Frena biondina!"

"Beth"

"Che?"

"Mi chiamo Beth, te l'ho già detto. Evita il 'biondina' o 'ragazzina'"

"Oh dannazione, d'accordo. Beth. Piantala Beth. Contenta?"

"Molto. Tornando al discorso di prima, non intendevo dire che provo qualcosa o che ti salterei addosso"

"A me è parso di sì"

"Uhm, vediamo.. come potrei spiegarti.."

"Guarda che non sono stupido"

"Tranquillo, sei solo un po' lento di comprendonio"

"Che ho fatto di male?"

"È questo il punto"

"Non ti seguo"

"Se tu la smettessi di interrompere, sarebbe più facile"

"Non ho intenzione di scusarmi"

"Ovviamente. Comunque, il fatto è che ora non hai fatto niente di male. Ma magari l'hai fatto in passato o in un mondo parallelo, in un'altra vita"

"Più parli, più sembri fuori di testa"

"È che.. quando ti ho visto.. ho avuto una specie di déjà vu.. ma non solo a livello visivo, parlo di sensazioni a pelle. E anche quando ti ho stretto la mano.."

"Non scervellarti troppo. Magari somiglio a qualcuno. O hai fatto un sogno"

"Ho letto un libro, una volta, e parlava proprio di questo"

"Ecco perché non leggo"

"Ecco perché sei così chiuso di mente"

"Ehi, vacci piano con le parole ragazzina"

"Veramente sono minuti che mi dai della pazza"

"Perché lo sei"

"Però continui a parlarmi"

"Perché questo è il mio cazzo di posto"

"Mi fai venire il mal di testa"

"Io? Direi che è il contrario"

"Sorvolando, c'è questa teoria per la quale non esiste solo il nostro universo, ma anche uno parallelo, o più di uno. E la nostra anima avrebbe la capacità di coesistere in due o tre dimensioni. Questo spiegherebbe i flashback e quello che sto provando io in questo momento!"

"Quindi, se ho capito bene, tu mi stai dicendo che da qualche parte in un'altra dimensione, potrebbe esserci una nostra copia?"

"Sì, in un contesto completamente differente, con un mondo completamente differente. Non lo trovi incredibile?"

"Lo trovo stupido"

"Stupido, ma affascinante. Te lo leggo negli occhi"

"Sto solo provando ad immaginare"

"Magari io e te siamo buoni amici, ma discutiamo spesso"

"O magari siamo dei sopravvissuti in una guerra contro i chupacabra"

"Ehm non credo, ma potrebbe.."

"Mh già, non sembri una tipa che potrebbe sopravvivere a lungo"

"Come scusa?"

"Senza offesa, ma a guardarti mi dai l'idea di essere una ragazzina viziata e molto lagnosa. L'ultima tipologia di compagno che vorrei in una apocalisse"

"Ti saprei sorprendere"

"Certo, morendo in qualche modo scemo"

"Beh possibile, ma dopo ti mancherei senz'altro"

"Oh col cavolo, non credo proprio. Le mie orecchie ne sarebbero entusiaste"

"Fidati, le tue orecchie vorrebbero sentire ancora le mie lagne"

"Questo lo dici tu"

"Quindi è senza ombra di dubbio un fatto vero"

"Testarda pure"

"Sì, sono piena di difetti che troveresti adorabili in una ipotetica fine del mondo"

"Non esageriamo adesso"

"Fai tanto il tipo distaccato, ma scommetto che sei uno di quelli che quando si affezionano ad una persona, si farebbero in quattro più di aiutarla"

"Come no"

"Sisì, e il loro affetto è duraturo. Sai? Se io dovessi morire, non te lo perdoneresti mai"

"Mh, chissà, magari hai ragione"

"Togli pure il 'magari'"

"Potrei sempre ucciderti io e strapparti gli occhi"

"Insomma, vuoi proprio che le nostre proiezioni vivano in un mondo orribile"

"Ehi, la vita è così ragazzina. Una puttana insensibile"

"Beh, questa non mi sembra malaccio. Nessuno dei due è ancora morto"

"Per ora, potrei essere comunque un assassino. Non mi conosci"

"Allora conosciamoci"

"Non è che ti sei inventata tutta questa stronzata delle vite parallele, per chiedermi di uscire?"

"E chi può dirlo"

"Così non mi rassicuri per niente"

"Mettiamola diversamente"

"Bene, ti ascolto"

"Se è come dici tu e noi siamo intrappolati in una apocalisse di chupacapre.."

"Chupacabra, cabra non capre"

"Grazie della precisazione, Dixon"

"Figurati, è un piacere correggerti"

"Dicevo, se i nostri doppioni sono così sfortunati da vivere una situazione orribile, non ti senti in dovere di darci una possibilità migliore?"

"Detta così, ha senso. Ma resta comunque una scusa davvero orribile per un appuntamento"

"Orribile, ma pur sempre originale. Non trovi?"

"Trovo che sei proprio strana"

"Così strana da averti incuriosito"

"Sai cosa, ragazzina? Voglio seguirti in questa follia"

"Cosa ti ha fatto cambiare idea?"

"Nulla in particolare.. ma sia mai che anch'io abbia qualche flash o ricordi qualcosa"

"Oh, se vuoi metterla così"

"Ovvio, è solo per fare un test sulla possibile veracità della faccenda"

"Se così ti trovi a tuo agio, Dixon, mi va bene"

"Non insinuare cose che non ci sono, Beth Greene, ma forse ho bisogno di baciarti"

"Ehi, non fare il furbo con me"

"Ti tiri indietro adesso? L'hai detto tu stessa, la mia mano ti dava delle piccole sensazioni. Scommetto che le mie labbra riuscirebbero a fare di più"

"Vuoi per caso che mi metta a gridare 'maniaco' qui in mezzo a tutta questa gente?"

"Mh, forse la Beth dei chupacabra non mi piace, ma a questa voglio dare una possibilità"

"Scommetto che anche a me il Daryl apocalittico non andasse più di tanto a genio"

"Hai fame, ragazzina? Possiamo sempre cominciare a conoscerci con un panino"

"Un invito a pranzo non lo rifiuto, ma offro io, visto che ti ho fatto freddare questo"

"Un punto in più per Beth versione pazza"

"E un punto in meno per Daryl versione stronzo"

Fu così che, in una splendida giornata di sole, un uomo e una ragazza si conobbero in un modo alquanto singolare. Pranzarono assieme, continuando a scherzare e bisticciare, e uscirono dal fast food scambiandosi i numeri di cellulare. Se si videro di nuovo? Se vissero felici e contenti? E chi può dirlo, sarebbe comunque un'altra storia.


Rieccomi :P
Io ancora ci rido se penso alla scena. Siete obbligati a lasciare una vostra impressione stavolta, sono vietate la fuga e la lettura fantasma!

 

   
 
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