Serie TV > The Walking Dead
Ricorda la storia  |      
Autore: Calya_16    12/01/2017    3 recensioni
Carol si trova nella creepy house ed esprime un desiderio. Quello si avvererà, arriverà la persona che desidera?
Storia scritta per il Caryl Christmas Contest della pagina Caryl Italia
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carol Peletier, Daryl Dixon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avete presente le tipiche casette natalizie, con le luci fuori, un albero all’interno, camino accesso e profumo di biscotti? Bene, aggiungeteci gli zombie.
La casa di cui parliamo è isolata nel nulla, non vi è niente attorno se non la solita buchetta della posta ormai inutilizzata.
La porta è appena stata chiusa, Carol è entrata in casa e sta aspettando di finire di tremare prima di avanzare. L’inverno è arrivato e lei si sta organizzando per passarlo al meglio, in piena tranquillità.
Si toglie gli scarponcini e avanza a ravvivare il fuoco nel camino, per poi andare in cucina e guardare i biscotti che si stanno raffreddando sulla tavola. Si sporge e ne prende uno, assaggiandolo: non è male, peccato che non ci sia il cioccolato.
Solleva le spalle, continuando a masticare: ha così tante provviste che quasi non sente la mancanza del suo amato dolce.
La sera sta calando e invece di mettersi a leggere come sempre decide di fare qualcosa di diverso: ha trovato un piccolo alberello poco distante dalla sua nuova casa e così quella sera ha deciso di addobbarlo con cose a caso.
Seduta davanti a questo, posa il suo addobbo a cucchiaio su uno dei rami e lo osserva. Sono anni che ormai non festeggia più il Natale, e non solo quello. Non vi è rimasto più niente da festeggiare, in realtà. Isolata però così da tutti i problemi esterni Carol può concedersi un periodo per cercare di ritrovarsi.
Ci sta riuscendo, nella pace della solitudine, e quello è solo un tocco in più. Non che le importi davvero del Natale, è più una cosa simbolica per se stessa.
L’albero è piccolo, leggermente spoglio di rami, ma decorato con posate e nastri, cose trovate in giro che lo rendono molto originale. Carol pensa a quando era ancora nel suo appartamento ad Atlanta, alle palline di plastica che comprava e a quelle di vetro che desiderava (ma a causa di Ed non ne aveva mai comprate).
Si accoccola così davanti al camino, felice di essere a casa. Già, perché sente più casa sua quella lì, nel nulla, che non il suo appartamento o quella grande abitazione ad Alexandria.
Va tutto bene, sta tornando da lei.
 
          °°°°°°°°°°
 
Il freddo è arrivato all’improvviso, ma poco importa. Hanno una guerra da organizzare e non si può certo pensare al clima!
Daryl sta camminando per il Regno, ancora con l’informazione fresca che Carol si trova fuori dalla comunità, ma non troppo distante.
Vorrebbe vederla, riabbracciarla. Sono successe così tante cose che non sa neanche da dove iniziare a raccontare, e poi vuole sapere di lei. Perché se ne è andata? Cosa le sta succedendo, sta bene?
Si passa una mano sul viso, sedendosi vicino a delle piantine coperte per l’inverno. C’è ancora qualche frutto su queste e gli viene un’idea: portarle qualcosa da mangiare, non presentarsi a mani vuote.
Si prepara per uscire, anche se la sera è oramai alle porte. Ha detto a tutti di non preoccuparsi, tornerà il giorno dopo.
Si avvia così verso la casa indicatagli, il cuore che batte forte e uno zaino sulle spalle, mentre mille conversazioni si susseguono nella sua mente.
Arrivato davanti alla casa, solleva il pugno per bussare ma si ferma: sarà felice di vederlo? Oppure lo caccerà via? Gli han detto che vuole stare da sola, forse non vuole vedere neanche lui, l’unica persona che sempre l’ascolta e la lascia parlare, fare, eppure è sempre lì con e per lei.
Per una volta prende coraggio e scaccia i suoi timori: il pugno compie il suo piccolo arco e finalmente bussa.
 
          °°°°°°°°°°
 
Carol finalmente si è messa a leggere, tutto è in ordine in casa e il caldo regna, dopo una giornata molto fredda.
Ad ogni pagina che gira si sofferma sempre un poco a guardare i suoi addobbi e ad esprimere un desiderio: una persona, solamente una, da rivedere un’ultima volta.
Vorrebbe solamente sapere se Daryl sta bene, dirgli che va tutto bene e che lei è a posto, adesso.
Sa di aver preso la decisione migliore per se stessa andandosene, ma lui è l’unico suo rimpianto. Ogni giorno.
Sospira, sapendo che quel piccolo desiderio mai svelato rimarrà tale e torna a posare gli occhi sul libro. Presa dalla storia, salta sul divano per il rumore alla porta.
Non si aspetta viste, e quella cosa un po’ la intimorisce.
Con fare circospetto e silenziosa come sempre si avvicina alla porta e la apre, pronta nel qual caso a colpire.
La porta si apre e la piccola veranda malmessa viene illuminata dalla luce della casa.
Carol fa un passo indietro, gli occhi spalancati e un gridolino di sorpresa che le esce dalla bocca: sulla soglia c’è Daryl, intirizzito dal freddo.
Il caldo della casa inizia ad uscire, mentre con qualche folata di vento un po’ di neve entra, ma questo non viene notato dai due sopravvissuti.
“Ciao Carol” Daryl non riesce a dire altro, o meglio non sa che dire.
“Daryl, cosa ci fai tu qua?” lei non riesce a realizzare, non crede che il suo desiderio si possa essere avverato.
“Ti ho portato qualcosa da mangiare” ‘E volevo vederti’
Le viene porto lo zaino e lei lo prende, senza però guardarvi dentro. Continua a fissare l’arciere davanti a lei.
Cerca di reprimere tutte le emozioni che si stanno scatenando dentro di lei, che fino a quel momento sembravano quasi non esservi più; ma vederlo lì, in piedi, che la guarda è troppo: Carol inizia a piangere silenziosamente, un leggero sorriso che le si forma sulle labbra tremolanti.
Daryl preoccupato le si avvicina, pensando di aver fatto qualcosa di male, oppure che sia lei a non stare bene.
L’abbraccia, dopo molti mesi finalmente la risente tra le sue braccia e solo allora, quando lei ricambia capisce: è felice.
Lui stringe gli occhi e trattiene le lacrime, quanto gli è mancata! Dopo tutto quello che ha passato, le cose che sono successe lei sembra essere l’unica cosa ancora veramente reale in quel mondo.
“Come stai?” le chiede dopo un po’, ancora stretti nell’abbraccio.
“Meglio” Carol lo stringe ancora di più a sé, mentre Daryl sorride.
“Come sapevi che ero qui?” lei si distacca un poco, curiosa di capire.
“E’ una lunga storia”
Gli occhi di Daryl si velano di tristezza e allora Carol capisce: hanno bisogno di parlare, di stare solo loro due. Chiude la porta e si dirigono al divano.
E’ passato tanto tempo dalla loro ultima chiacchierata, quella vera, non quell’accenno di parole prima che lei se ne andasse.
Prima di iniziare Daryl le prende il viso tra le mani e le chiede se sta davvero bene.
“Ora sì, davvero. E’ tutto tranquillo qui, così…normale”
Lui annuisce, accennando allo strano albero di Natale. Carol un po’ arrossisce, non si aspettava di ricevere qualcuno, e di sicuro non di far vedere quella sua debolezza, quel suo provare a credere ancora in qualcosa.
“Non è niente di che, mi annoiavo”
“E’ bello” Daryl si alza e ci va vicino, per poi prendere fuori dalla tasca la punta di una freccia spezzata e appoggiarla su un ramo.
A Carol si riempie il cuore di gioia: è un piccolo gesto, forse può non significare niente, eppure sente che avere una parte di Daryl sempre lì con lei le da forza.
Devono parlare di tante cose, chiarire e poi Carol deve decidere cosa fare. Sa che ascolterà, ma solo perché è lui a parlare. Non ascolterebbe nessun’altro.
Lo guarda sedersi nuovamente accanto a lei, mangiare qualche biscotto e non può fare a meno di pensare che anche in quel mondo governato dal caos forse qualche piccola magia c’è: il suo desiderio si è avverato, ora sta solo a lei decidere che strada percorrere.
Le loro voci si fanno eco tutta la notte davanti al camino, si appisolano vicini sul divano e con le mani vicine, in un continuo sfiorarsi.
Sono successe molte cose, si sono allontanati e ritrovati, ma ci sono ancora. Sempre loro due.
Il camino si sta spegnendo, e nell’ultimo riflesso sul retro di un cucchiaio vi sono loro due: mano nella mano, pronti ad affrontare quello che verrà.







Nota dell'autrice: Mi scuso per l’idea poco originale e banale, diversa dalle solite storie a tema Caryl e TDW, ma vi dico solo due parole: sessione invernale. Capitemi, vi prego. Ci tenevo a partecipare al contest perché amo queste iniziative, e la prossima volta cercherò di fare meglio. Mi sento il cervello che viaggia per suo conto, quindi spero che nel suo piccolo vi possa esser piaciuta :)
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Walking Dead / Vai alla pagina dell'autore: Calya_16