Rating: Verde
Tipologia: One Shot.
Fandom: //
Avvertimenti: E' breve, è personale. Riguarda persone vere.
Personaggi: //.
Genere: Romantico, Malinconico.
Note: E' una cosa vera, luoghi e nomi sono stati cambiati
perchè, beh, indovinate!.
Credits: Ovviamente essendo cose successe a me, sarebbe
carino evitare di prendere e trascrivere altrove. Non sono voi, non siete me!
Sproloquio: Nuovo racconto originale ed una news! D'ora in avanti, le mie
fanfic ed i racconti verranno postati solamente su
VEGAS, questo perchè preferisco
raccogliere tutto li ed essere indipendente. Inoltre è comodo perchè potete
commentare comunque! Le prossime storie che posterò saranno: 1 Fanfic con
Robert, il seguito di
Don't You
Dare e sto lavorando ad una seconda fanfic con Robert. Quindi, se volete
leggere le mie nuove storie, seguitemi su vegas! Vi riempirò di regali (tipo
icone, wallpaper e tutto quel che posso fare! ♥)
Grazie a tutti per il supporto, spero di vedervi presto!
Deletia ♥
May 2002:
One Shot
Non avrei mai pensato che mi sarei trovata di
nuovo qui, a pensare a te in questi termini; quali termini? Già, quali, forse
dovrei partire a quando, ti vidi la prima volta, forse allora sarà chiaro; avevo
quattordici anni ed era il mio primo anno di liceo, venivo a scuola con un’amica
che era tre anni avanti, venivamo a scuola insieme scarpinando per la strada che
dalla stazione svincolava verso la scuola; sarà stata la seconda o terza
settimana quando sei comparso nella mia vita.
Stavamo incamminandoci, io e i compagni di classe di G., verso la stazione
quando all’improvviso ci hai raggiunti di corsa, mi hai sorriso e ti sei
accodato agli altri. Fu allora che ti vidi la prima volta e quella prima volta,
fu un niente. In effetti, ti confesso, all’inizio era a tuo fratello che
pensavo, e ci pensavo perché lui era gentile, mi veniva a trovare, sorrideva e
chiacchierava con me senza filtri, stavo così bene che non pensavo affatto a
tutte e domande che mi affollavano la testa. Non volevo pensare a niente che
potesse infrangere l’acqua placida del mio lago.
E poi, arrivò maggio e con maggio arrivò la consapevolezza che era il tuo
sguardo che cercavo e non quello di tuo fratello, che erano le tue parole quelle
che volevo e non le sue. Era te che volevo e non lui.
Tentai anche, in modo goffo e scomposto, di comunicartelo e tu, molto
gentilmente dicesti che eri già impegnato ed io allora mi feci da parte e ti
chiesi di non mettermi in imbarazzo con nessuno e tu dicesti “Va bene” ma
mentisti, perché a qualcuno, a F. lo dicesti. Sai quanti sguardi da parte sua ho
dovuto sopportare? Quanti sguardi sprezzanti ed ironici. No, non voglio
recriminare nulla, va bene così, faceva male, ma lo faceva allora.
Dopo quella volta non ci fu più niente, ne sguardi, ne sorrisi ne parole e
lentamente anche io scivolai altrove, verso altri interessi, altre persone,
altre sensazioni. Ma, allontanandomi da te, scivolai nel buio.
Non saprei nemmeno dire quanto tempo passai nell’oscurità; l’oscurità nella
mente, nel petto, l’oscurità fuori.
E poi, dopo anni, sono qui, a scrivere di te o per te, o forse, semplicemente a
scrivere perché mi piace rivivere, ripensare alle cose; forse scrivo per dare un
finale diverso a questa storia che negli anni, è cresciuta, ha avuto svolte,
litigi, pianti, si è svolta in un angolo remoto del mondo.
Ora non provo nemmeno a tentare di recuperare quel che ho perso, quel che ho
lasciato indietro. Perché? Perché dovrei? Ormai non siamo su strade simili,
ognuno di noi ha lasciato per sempre ciò che era, io ho imboccato una strada che
ancora oggi mi porta lontano da tutti ma che, alle volte, mi regala sensazioni
che non credo potrei ricevere altrove.
Allora perché sono qui? Ma non ti sembra ovvio? No, forse non lo è.
Sono qui perché vorrei farti sapere che, per qualche strano motivo, io ti sono
riconoscente. Perché sì, forse tu non hai fatto niente, ma tu fosti il mio
primo, goffo, tentativo e se tu non fossi stato così gentile con me, forse io
non solo avrei sofferto di più, ma non sarei cresciuta.
Oramai, fortunatamente, il buio si è diradato e l’alba è sorta di nuovo, e
quello che illumina è così grande che sono felice di poter avere questo solo per
me; quindi grazie E. anche se non ti ricordi di me.