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Autore: Akicchi    17/01/2017    2 recensioni
Ambientata in "Città del fuoco celeste".
Era vivo.
Il suo sorriso da angelo caduto.
I suoi occhi azzurri, la calma prima della tempesta.
I suoi capelli pigramente arruffati color inchiostro.
La sua voce profondamente vellutata.
«Will?» Si fermò un attimo dopo, ancora distante e con la visuale offuscata da quel miraggio, sorridendo istintivamente con lo sguardo lucente come una stregaluce. «Will, sei tu?»
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alec Lightwood, James Carstairs
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Una figura alta e slanciata torreggiava nella stanza: era chiaramente un Nephilim, a causa delle varie Rune presenti come tatuaggi permanenti, color inchiostro come i capaelli del proprietario. Erano lucidi, ma disordinati come se si fosse appena alzato dal letto, rendendoli morbidamente arricciati – seppur di poco.

Come ammaliato, a qualche metro di distanza, un ragazzo nascosto da una tunica color pergamena, lo osservava.

Sembrava un sogno, un bellissimo sogno a cui credere: lui era lì, era vivo, poteva avvicinarsi e rivelarsi con i suoi passi silenziosi mentre si abbassava il cappuccio.

Era vivo.

Il suo sorriso da angelo caduto.

I suoi occhi azzurri, la calma prima della tempesta.

I suoi capelli pigramente arruffati color inchiostro.

La sua voce profondamente vellutata.

«Will?» Si fermò un attimo dopo, ancora distante e con la visuale offuscata da quel miraggio, sorridendo istintivamente con lo sguardo lucente come una stregaluce. «Will, sei tu?»

Will alzò il volto verso di lui, confuso quanto rattristato, come un gatto a cui avevano come vietato l'utilizzo del divano come tiragraffi.

Will Herondale.

«No, sono Alec. Mi dispiace...»

La sua umiltà, così opposta alla natura della sua illusione, lo lasciò alquanto sorpreso.

Alec..?

«Alexander Gideon Lightwood, il primogenito di Robert e Maryse Lightwood?» Vedendolo annuire, incredulo per lo stupore, continuò il proprio discorso. «Conoscevo i tuoi antenati, Gabriel e Gideon Lightwood, nelle tue vene scorre il sangue di Cecily Herondale.»

«Cecily Herondale?»

«La sorella di William Herondale, il mio parabatai, morto nel1937. Scusami per prima, ti avevo scambiato per lui, ma avete la stessa fisionomia. Gli stessi capelli mori ribelli, gli stessi occhi azzurri.»

«Will Herondale? Quel Will Herondale?» Lo sguardo ceruleo si era spalancato, come se l'avesse appena pugnalato al petto. «Quale strana ironia della sorte. Solo... tu chi sei?»

Dunque lo conosceva, eppure decise di non indagare: sembrava un tasto dolente anche per lui.

Sorridendo lievemente, si presentò.

«James Carstairs, ex Fratello Zaccaria, piacere di conoscerti.»

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice:

Ma io dico, finirò mai di sfornare cose in 'sto fandom? No, a quanto pare no. :'D

Questa fiction è nata mentre io e Ames/Paprika/Jemma scleravamo allegramente nella nostra tristezza(?), quindi la dedico di nuovo a lei. :3

Non so che dire, se non evitate di uccidermi, perché sono consapevole del mio perder tempo dietro altre cose e lasciare le cose che ho da più tempo indietro, sigh. Procrastrinare is love, procrastinare is life.

Sono anche consapevole di essermi firmata la condanna a morte, da sola, per questi continui riferimenti a Will. MI DISPIACE, LO GIURO SULL'ANGELO E LO STIGE.

(LOLNOPE)

Okay, ora fuggo seriamente; see ya, ogni impronta (wut) è sempre gradita! :3

   
 
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