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Autore: daisy88    17/01/2017    1 recensioni
Dal testo:
...Basta domande, è quasi un momento sacro quello che stiamo per vivere e devo essere concentrato. -Le ragazze del Giacimento ballano su questa musica dalla notte dei tempi- affermo con tono serio. -Potrai danzare con me, con altre ragazze e con i tuoi amici ma bada bene, mai col tuo fidanzato o con qualcuno che ti piace!-...
[Everlark]
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Treno Capitol City - Distretto 12

5 anni dalla fine della Guerra

Pov Peeta

 

Sto tornando a casa. Odio stare lontano da lei, poi per così tanto tempo. Stavolta un mese e 2 giorni, ma chi li conta...

Il Dottor Aurelius mi ha detto che abbiamo finito definitivamente. Che abbiamo fatto tutto quello che potevamo in questi 5 anni, e che adesso sono ufficialmente guarito. Non sono soddisfatto come avrei creduto però, perché quello che le ho fatto mi insegue e non mi lascia tregua.

-Ti ha ucciso la sorella! E tu appena lui chiama subito corri a gambe aperte!-

-Hai visto che bel bambino che è Finn? Peccato che non conoscerà il padre per colpa tua-

Era il Peeta depistato, lo sapevamo entrambi. Uscivano queste frasi e dopo un po' mi calmavo. Ma poi lei mi guardava così triste, che mi sentivo morire. E poi sono arrivati i lividi.

-Ti ho detto che non ci vai. Non mi interessa se è per Finn, perché tanto sappiamo entrambi che è solo una scusa per sbatterti no? Ma a te piace così tanto... Digli però che ormai arriverà dopo di me- le dico mentre tengo i suoi polsi tra le mani.

-Buongiorno amore...- le dico mentre mi sveglio avvicinandomi di più a lei. Solo che sento odore di ferro e vedo il suo labbro spaccato. Dice che è stato un incidente, che mentre sognavo le ho dato una spinta ed è caduta dal letto. Ma a me sembra un cazzotto. Non mi rendo più neanche conto quando ho un episodio?

E l'ultimo. Il peggiore di tutti. Quello che mi ha fatto partire per tornare 5 mesi dopo.

Siamo a casa nostra, Finn gioca con Katniss mentre Annie ha trascinato Johanna al centro per una visita di controllo,  visto che ha sempre la nausea. Finn chiede a Katniss di cantare e lei inizia un motivetto a me sconosciuto, ma come sempre bellissimo. Sono tranquillo, non ho un episodio da giorni. Mi sto rilassando,  immaginando che un giorno la mia Kat canti per un piccolo nostro, quando improvvisamente Finn comincia a piangere. Nel muoversi sul divano è caduto, e adesso piange e vuole la mamma; non si è fatto niente però. Lei rimane immobile, non sa che fare.

E io scatto.

-Non lo consoli? Non vedi che piange? Perché voi maledette stronze fate i figli e poi non ve ne prendete cura!- la strattono per un braccio, sento anche un crack strano. E lei batte la tempia sul tavolino. -È falso Peeta, falso. Finn amore vieni in braccio a zia- dice. Vuole andare dal soldatino, vogliono uccidere anche lui! Ma prima di poter fare qualcosa per fermarla, lei mi dà un calcio sulla gamba sana e scappa col bimbo barcollando. Quando mi riprendo, mi rendo conto che devo andare via. Stavo per ferire Finn, pur di colpire lei. Il mostro che fa del male ai bambini di cui ha tanta paura, sono Io.

Da quel giorno, la mia terapia è viaggiata su 2 binari: il primo analizzava il rapporto con mia madre, il secondo Katniss. Abbiamo rivisto tutta la mia vita in questi anni, abbiamo visionato gli Hunger Games e i nastri delle telecamere nascoste che riprendevano il Distretto 12. Per ogni ricordo modificato ora ho quello vero. Anche se alcuni mi fanno male, come i baci tra Gale e Kat o le botte di mia madre, sono sicuro della loro autenticità. Quando tornavo al Distretto domandavo a tutti di raccontarmi quello che non capivo. Katniss non mi ha più mentito. Ma lo aveva fatto se non costretta, Peeta?

Nel frattempo mi prendevo cura di lei. Quando ero lì le preparavo tutti i pasti, la portavo a fare passeggiate o le raccontavo ogni scemenza che mi veniva in mente per farla ridere. Le portavo sempre dei libri dalla Capitale, sopratutto sulle piante. La baciavo come se da quel gesto dipendesse la mia vita. Era sempre più difficile andare via, ma era palese che ne avessimo bisogno. Quando ero a Capitol la chiamavo ogni sera, cercando di farla sentire amata.

Era facile, perché mi innamoravo di lei ogni giorno. Ancora e sempre.

Sto tornando per rimanere amore.

*************

 

Ho preparato tutto, anche la torta. Al tramonto porterò tutto da Gale, e quindi ora non so che fare.

Senza pensare, attraverso la strada e vado da lei. Ad aprirmi è Annie, che mi abbraccia e mi dice che Katniss è al piano superiore a fare il bagnetto ai bimbi.

Salgo le scale, e mi avvicino al bagno. Non credo che mi abbia sentito perché Rose sta facendo un casino nella vasca mentre Finn è seduto sul water mentre aspetta di farsi asciugare i capelli. Sto per entrare quando cominciano a parlare.

-Zio Peeta è il tuo fidanzato?- chiede Finn. Kat è di spalle, ma se chiudo gli occhi, posso vedere il suo sguardo terrorizzato. Hai vinto una guerra amore mio, ancora non riesci a parlare di sentimenti?

-Sì-

-E perché non vive con noi?-

-Perché mi ama Finn, e vuole essere sicuro che quando tornerà, resterà per sempre-  termina.

Mi giro e scendo le scale. Voglio guardarla negli occhi mentre dice queste cose. Sta per cominciare tutto amore, e questa volta sarà per sempre.

**********

Eric mi sta proprio sulle palle. È tutto un Katniss qui, Katniss lì... Solo perché lei gli ha prestato gli appunti su qualcosa che credo non sia chiaro a nessuno di noi. Per tutta la sera non fa altro che blaterare ancora e ancora...

Ma lei non mi toglie gli occhi di dosso, e neanche io. Mi guarda così innamorata, che mi domando come ho fatto a dubitare di lei in questi anni. È così bella, così luminosa, che io posso solo contemplarla e pregare che sia vero quello che ha detto a Finn. Sei così felice perché sono tornato?

A fine cena porta i bimbi a dormire e vedo il simpaticone guardarla. Non ce la faccio più. -Amico, per il tuo bene, fattela passare immediatamente- dico ad un passo dal perdere il controllo.

Lui mi guarda e anche se trema dice -Mellark, ti ringrazio per quello che hai fatto per noi. Per questo ti dico sbrigati, perché se non sarò io, sarà un altro- e va via, verso gli altri invitati.

Con questa frase nella testa esco dalla casa per riflettere un secondo. Ho fatto tutta questa strada per andarmene? Per lasciarla al primo che passa?

Ma sarebbe più al sicuro? Ho sempre voluto proteggerla, e l'ho fatto persino da me stesso. Cosa mi trattiene da andare lì e baciarla? Sento i passi di Gale poco dietro di me.

-Bella festa Howerthone- dico mentre si siede vicino a me.

-Era buono da mangiare Mellark, io ho messo solo casa a disposizione. Come mai sei fuori?-.

-Sto decidendo se dire a Katniss che il dottor Aurelius ha definito il mio depistaggio risolto. Sono guarito, almeno da quello- sussurro.

-E perché non vorresti dirglielo?-.

-Perché sarebbe più facile per entrambi se frequentassimo altre persone. E poi la vedo felice qui con voi- una mezza verità. Mi perdonerà come ha fatto con te?

-Mellark, tu pensi veramente che sia felice? Lei sopravvive, come te. Ha trovato un modo per andare avanti, aspettando che tu vedessi la vera lei. No la tua cotta adolescenziale, la tua finta moglie o la fidanzata del depistato. Lei. Sta aspettando la tua guarigione solo per te, perché a lei saresti andato bene anche da depistato. Ma tu hai voluto una vita libera dalla paura per Katniss. Io non so parlare di sentimenti, e neanche voglio. Ma per la vostra vera felicità, non fare il codardo. Non ti si addice. E la spezzeresti per sempre-. Finisce alzandosi.

Io so che l'amo. Ma la domanda è sempre stata solo una: lei ama veramente Me?

Lo seguo dentro casa e vedo Katniss che balla svogliata con Johanna e Delly. Parte però il ritmo della Tradizione del Giacimento, e vedo Johanna che cerca Gale con lo sguardo e Katniss che mi guarda allarmata.

Già, una volta un episodio è partito così...

So cosa è reale, amore. Fidati di me.

Sento Gale dirmi -Credo che tu sia l'unico in tutta Panem che ancora non sa il significato di questo ballo. Le ragazze lo ballano con tutti tranne che con gli innamorati. Il giorno del matrimonio il marito ferma la moglie e da quel giorno potranno ballarlo solo insieme o con i figli. Ora tu puoi decidere se andare lì da lei e far finire tutto, o trovare un modo per far si che tu possa fermarla un gorno. Gira da tutta la vita solo per farsi fermare da te-.

E la vedo. Vedo Katniss bimba con il papà, la vedo piccola ma che già deve badare a tutta la sua famiglia. La vedo nelle arene, che fa quello che può per farci vivere. La vedo adesso, che mi guarda speranzosa. Balla per me, perché ha visto tempo fa un mondo dove possiamo essere liberi di amarci. E ha aspettato che fossi pronto a vederlo anche io.

E voglio regalarle me stesso. Siamo pieni di paure e problemi, ci saranno giornate no e pianti. Ma ci sarà sempre fiducia e tanto amore. Sei nata per me Katniss, ed io sono tuo.

La prossima volta che ballerai amore, ti fermerò.

Ti devo dire tutto, amore.

-Puoi uscire con me Kat?-

 

Allora.... So che avevo promesso un pov Katniss che avrebbe chiuso il cerchio, ma volevo far parlare Peeta e volevo rimediare al capitolo precedente che non mi ha emozionato tanto.

A me questo Peeta piace? A voi?

Fatemi sapere,

Fede

P.S. il prossimo è veramente l'ultimo, giuro!

  
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