Shadowhunters, 'It's the time to fight' di DawnArisu12 su EFP Fanfiction

Colonna sonora del capitolo: "Do you feel alive"
Buona lettura ;)

It's the time to fight

'Cause it's the time to fight
And not the time to fall
You will soon ignite
No running anymore
There's nothing left to lose
And everything to find
Do it now before
You're out of time

Lo sguardo dello stregone era perso nel panorama di Brooklyn che il suo lussuoso loft gli offriva. Le iridi castane che saltavano di luce in luce, in un movimento frenetico e nervoso. Sentiva il rumore delle auto che scorrevano a tutta velocità sotto i suoi occhi, ogni tanto qualche clacson spiccava nella confusione generale della metropoli.
Eppure quella città non era sempre stata così. Magnus aveva vissuto per così molti anni - sebbene avesse l'aspetto di un ragazzino- da aver visto l'evolversi di quella grande città e molti ricordi erano legati ad essa. Nel corso della sua lunga vita aveva conosciuto così tante persone, mondani, Shadowhunters, ma anche Nascosti come Camille, Ragnor…
Magnus si guardò attorno, era ancora circondato dagli oggetti che aveva portato da casa di Ragnor. Afferrò un album di foto che riconobbe subito dall'antica rilegatura. Lo soppesò un attimo in mano. Forse era proprio quello il peso dei ricordi.
Si sedette su una poltrona e aprì il volume: la prima foto che vide ritraeva Ragnor, Camille e se stesso. Non riusciva ancora a credere che uno dei suoi migliori amici se ne era andato, aveva passato un'eternità – letteralmente – assieme a lui e Catarina. Spostò leggermente lo sguardo e vide Camille, il suo immortale viso che non avrebbe mai subito gli effetti del tempo. Proprio come il suo.
Era proprio grazie al suo sangue metà umano e metà demoniaco che doveva la sua immortalità. Aveva impiegato del tempo a capirlo, ma, quando guardandosi allo specchio si era reso conto che lui non invecchiava - che non cambiava- si era sentito perso. Tutto il mondo che lo circondava sarebbe andato avanti e lui invece sarebbe rimasto cristallizzato, come un insetto intrappolato nell'ambra.
Proprio per questo Camille sosteneva che gli immortali non potevano innamorarsi. Gli umani, incalzati dalle loro vite brevi, scorrazzavano qua e là come delle formiche, spinte dai loro drammi d'amore e dalle loro emozioni e soffrivano. Tutto attorno a loro moriva, non c'era spazio per I sentimenti. Dovevano godersi l'eternità e vivere il momento, loro che ne avevano l'opportunità...
Ma Magnus sapeva che lui non era così, sebbene fosse immortale si lasciava coinvolgere nelle passioni umane. Perchè lui non sarebbe mai stato come Camille, così freddo, così calcolatore. No, lui viveva e soffriva e amava. Perchè così era la sua anima.
Non si era mai arreso alla sua natura di immortale e continuava ad innamorarsi e a veder sparire le persone a cui aveva aperto il proprio cuore. Continuava a combattere questa guerra contro il tempo e ora c'era un altra battaglia da affrontare.
E Magnus si sentiva pronto.
Era il momento di combattere e sapeva che avrebbe vinto.
Perchè lui era vivo e avrebbe combattuto.

Do you feel like it?
Are you drawn to it?
Give it all for it?
Do you feel alive?

Alec si guardava in giro nervoso mentre il suo Parabatai gli sistemava il bavero della giacca bianca che indossava per il suo matrimonio. Non gli piaceva nemmeno quella giacca, non l'aveva scelta lui. Beh, c'erano veramente poche cose che Alexander Gideon Lightwood avesse scelto nella sua vita, e il matrimonio non era tra quelle. Tutta la pressione portata sulle sue spalle -perchè lui era il primogenito e l'unica chance di riabilitare il nome della sua famiglia- l'aveva spinto a tutto questo. E Alec non poteva ignorare il suo cuore che ad ogni secondo che passava gli ricordava, che ciò che l'aspettava era la morte. Una vita di bugie,di falsi sorrisi, di emozioni seppellite.
Quello non era il suo posto e Lydia non era la persona che avrebbe dovuto trovarsi davanti a lui.
La mente del Cacciatore vagava e persino le parole del Fratello Silente che venivano trasmesse telepaticamente, sembravano essere lontane ed ovattate. Ma soprattutto prive di significato.
"Una runa sulla mano, una runa sul cuore. Un'unione è nata" Disse il Fratello Silente, pronunciando le formule essenziali per il matrimonio dei Cacciatori.
E quando Alec sentì una porta sbattere e lo vide entrare ed avanzare su quel tappeto rosso, ripetè a se stesso che sì, era un Cacciatore, e che i Cacciatori combattevano.
Cacciavano demoni, mostri, la loro battaglia contro il male non aveva mai fine. Ma questa volta Alec avrebbe combattuto per se stesso. Questa era la sua guerra e voleva vincerla.
Basta pensare ai giudizi degli altri, all'onore, alla politica. Doveva pensare a cosa desiderava lui e finalmente scegliere per la sua vita. Scegliere per sè e non per gli altri.
E Alec aveva scelto Magnus.
Quando lo vide lì, la postura rigida, lo sguardo ansioso che nascondeva una speranza e una supplica, ad Alec venne quasi naturale scendere quelle scale. Il respiro veloce e il battito accelerato da ciò che stava per fare.
In pochi passi - passando davanti a sua madre che mai aveva visto così shockata- raggiunge Magnus.
E quando afferrò Magnus per la sua giacca nera e le loro labbra si incontrarono un fuoco divampò da quel contatto. Ed entrambi in quel momento si sentirono veramente vivi per la prima volta, ed erano orgogliosi di aver combattuto e di aver resistito, perchè avevano vinto.
Insieme.

Ciao a tutti =D Ieri sera ho trovato questa canzone e per la prima volta dopo un sacco di mesi ho avuto l'illuminzaione e sono riuscita scrivere qualcosa ^^
Spero vi sia piaciuta questa one-shot e ringrazio chi lascerà una reccensione ma anche tutti i lettori silenziosi ;3
DawnArisu12