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Autore: Ciuffettina    02/02/2017    8 recensioni
Seguito di "Le sorprese dell'amore". Sam e Gabe vanno a vivere insieme ma parecchi ostacoli metteranno alla prova il loro amore.
Genere: Angst, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Walking on air'
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«… Son proprio contento, Amelia!... No, Gabriel non sospetta niente…»
L’interessato si sentì ghiacciare: una frase del genere poteva significare soltanto una cosa… Gli venne in mente che il proprio compleanno sarebbe stato fra due mesi, forse stava dando un’interpretazione sbagliata alla frase, forse Sam gli stava soltanto preparando una festa a sorpresa… Stava per uscire ma tornò indietro senza far rumore. Non poteva perderlo per quello che poteva essere un equivoco ma non voleva neanche farsi prendere in giro… Abbassò lo sguardo sul vassoio con i tramezzini: darglieli, gettarli? Fargli una scenata o far finta di niente? Contò mentalmente fino a sessanta, si stampò un sorriso in faccia poi uscì con il vassoio. «Sam, ti ho preparato dei tramezzini.»
«Sì, grazie, mettili pure sul tavolino, li mangio dopo» replicò il ragazzo, tuffandosi in piscina.
Non li ha assaggiati e non mi ha neanche abbracciato per ringraziarmi…” Vedendo il cellulare di Sam abbandonato sul tavolino, sentì scatenarsi il lato peggiore che c’era in lui: l’avvocato bastardo che cerca scheletri negli armadi. Se ne impossessò, approfittando delle performance subacquee del suo ragazzo, buttando ogni tanto un’occhiata per accertarsi che non lo beccasse a trafficare con il suo cellulare. Non c’era alcun codice PIN a proteggere la sua privacy e questo fece vacillare un po’ la sua determinazione: odiava fare queste cose ma doveva sapere. Trovò decine di telefonate in entrata e in uscita con quest’Amelia.
Un po’ troppe per organizzarmi una sorpresa e poi avrebbe coinvolto anche Cassy e Charlie.” invece non c’era neanche una chiamata al suo fratellino o alla sua migliore amica. Passando alla sezione SMS, si accorse che gli stavano tremando le mani, ignorò quelli (numerosissimi) verso Dean e ne trovò uno di quest’Amelia a Sam:

A: Trovato! È malandato ma lo rimetteremo in sesto.
S: Fantastico! Penso io alle spese ma prima vorrei vederlo.
A: Che ne dici di sabato?
S: Non saprei che scusa inventare per sganciarmi, facciamo lunedì che Gabriel è in udienza.
A: Ok.

E un altro di Sam verso Amelia: “Ho comprato cuscini e coperte, te li porto domani pomeriggio.”
Qualcosa di malandato… cuscini e coperte… non è una festa per me…” pensò sentendosi frantumare il cuore.
A che cosa potevano alludere? Di sicuro a un appartamento da arredare, per poi andare a viverci insieme. Sam l’aveva detto tante volte, e il padre l’aveva confermato, che voleva una famiglia, dei figli…
Eppure, anche quella mattina, quando si erano svegliati, Sammy l’aveva baciato con passione, sussurrandogli che lo amava e dicendosi fortunato per averlo conosciuto e gli era sembrato così sincero, per non parlare della sera prima, alquanto infuocata
Perché mentirmi? Perché farmi credere che ricambia i miei sentimenti quando ha una storia con quella?
La verità gli si parò davanti in tutta la sua crudezza: sicuramente Amelia abitava in una casa o in un appartamento troppo piccolo per viverci in due ma Sam continuando a stare con lui, stava risparmiando un sacco di soldi su vitto e alloggio che avrebbe poi impiegato nell’acquisto del loro nido d’amore.
«L’amore è un pessimo investimento, se lo ricordi.»
Sono stato proprio un idiota! Era ovvio che Sam non mi avrebbe mai…” «Maledizione!» urlò Gabriel, scagliando via il cellulare e rientrando in casa.

Sam, che stava nuotando in apnea, vide qualcosa piombare in acqua e posarsi sul fondo, fu assai stupito quando scoprì che si trattava del suo cellulare e a giudicare da dove era affondato, era evidente che non era caduto ma vi era stato lanciato deliberatamente.
Ma è impazzito?
Questo non era uno dei soliti scherzi di Gabriel, come quando gli aveva incartato il motorino con la carta stagnola, ma rientrava a pieno titolo nella categoria “cattiverie”.
Riemerse per chiedergli perché l’avesse fatto, ma vide che era rientrato. “Strano, mi sorveglia sempre.

Lo trovò seduto al tavolo della cucina con la testa fra le mani.
«Gabriel! Che cosa ti è saltato in mente? Questo cellulare non è impermeabile e ora è completamente morto!»
«Forza! Denunciami per cellularicidio, allora!» Alzò la testa per fissarlo e Sam si accorse che aveva gli occhi lucidi.
«Ma sei impazzito?»
«Lo ero prima ma ora ho aperto gli occhi! Credevo che… che mi volessi almeno un po’ di bene» per un attimo distolse lo sguardo, sbattendo più volte le palpebre, «invece mi son reso conto che non è così! Che cosa sono per te, Winchester, eh? Un modo per risparmiare? Un diversivo? Un esperimento? “Vediamo un po’ com’è fare sesso con un uomo.” Ti sei divertito, almeno?»
«Ma che cosa ti prende?» domandò Sam sconcertato. «Se è uno dei tuoi scherzi, sappi che non è divertente!» Gli passò un braccio intorno alle spalle. «Lo sai che ti am…»
Gabriel se lo scrollò di dosso. «Ho l’aria di uno che sta scherzando?» lo interruppe, con gli occhi fiammeggianti d’ira e alzandosi a fronteggiarlo. «Adesso voglio che tu prenda tutta la tua roba e che te ne vada entro stasera. Non ho validi motivi per farti licenziare ma d’ora in poi cerca di starmi alla larga il più possibile!»
Sam era allibito ma che cosa gli era preso? Si sentì pungere gli occhi ma ricacciò indietro le lacrime. «Se è quello che vuoi, me ne vado in un albergo. Comincio a capire perché Kalì e Balthazar ti abbiano mollato…» disse fra i denti e si avviò verso la loro camera.
«Puoi anche smetterla di fare l’innocentino con me! Non dirmi che Amelia ha un appartamento talmente piccolo da non trovare un buco dove infilarti!» gli urlò dietro Gabriel furibondo.
Sam si voltò a guardarlo sorpreso: «Amelia?»
«Cosa c’è, Winchester, ti è venuto un attacco di Alzheimer? Ti rinfresco la memoria: “Oh, che bello Amelia! No, Gabriel non sospetta niente”» ripeté con voce stridula. «Ora ti suona un campanello?»
Finalmente Sam cominciò a capire: probabilmente Gabriel aveva sentito una parte della telefonata ad Amelia e ne aveva dedotto… «Gabe, no! Non è come pensi…»
«Sai in quanti telefilm ho sentito ‘sta frase? Veramente troppi perché ci creda ancora!»
«Ma stavolta è vero! Ascoltami!» supplicò Sam.
«Ok, cerca di convincermi» gli disse con le braccia conserte.
«Amelia è una veterinaria che fa volontariato in un canile… Mi avevi raccontato che da piccolo avevi un jack russell, perciò le avevo chiesto di trovarmene uno da regalarti per il tuo compleanno.»
«Un cane per me, Sam?» Sentiva un bisogno disperato di credergli ma il suo cervello da avvocato lo fece proseguire nell’interrogatorio: «E perché da un canile? Perché non da un negozio di animali?»
«Perché volevo far felice un cane che fosse stato abbandonato, uno che fosse…» esitò un attimo «… come noi.»
Involontariamente Gabriel annuì: la spiegazione reggeva.
«Lei avrebbe pensato a curarlo se necessario ed io a pagare le spese e a comprargli gli accessori» continuò Sam.
Cuscini e coperte.” «E l’ha trovato?»
«Certo! È stato abbandonato e quando l’han trovato, era in condizioni pietose, ora lo stanno curando e per il 4 settembre(1) sarà pronto!»
«4 settembre, eh? Voglio vederlo subito o c’è qualche problema?» chiese inarcando un sopracciglio.
«No, nessun problema, prendo il motorino.»
«No, ci andiamo col pickup. In questo momento non mi sento molto propenso ad avvinghiarmi a te inoltre…» aggiunse con un mezzo sorriso, «se c’è davvero, voglio portarlo subito a casa, deve essere orribile stare in una gabbia.»

*****

1) Compleanno di Richard Speigh jr
   
 
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