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Autore: always_strong28    13/02/2017    1 recensioni
Louis è il proprietario di un pub e Harry è un fotografo che ha bisogno di aiuto per un progetto. Louis è scontroso, Harry il contrario. Louis ha un segreto. C'è inoltre tanto tormento e fluff.
-- dal testo --
"Perché continui a tornare qui esattamente?" Chiese Louis, incrociando le braccia sul petto.
"Mi piace la tua faccia. E Niall fa delle battute fantastiche. Ah, ovviamente anche la birra è buona."
La storia appartiene a pinky_heaven19 (ho il suo permesso per tradurla)
Link qui: http://archiveofourown.org/works/6623869
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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"Louis Tomlinson, mi stai seguendo?" 

 

Louis si bloccò con il cestino ancora in mano che ondeggiava per l'improvviso stop. Era strano l'aver riconosciuto la voce di Harry immediatamente? Si voltò e, proprio come immaginava, eccolo lì con un bel sorriso in volto. 

 

"Potrei dire la stessa cosa," disse Louis, provando a non fissare le lunghissime gambe di Harry messe in mostra dai pantaloni della tuta corti. Indossava sopra una camicia a maniche lunghe nera e una fascia per capelli per tenere su il ciuffo. Sembrava accaldato e i capelli alla base della nuca erano umidi per il sudore. "Che ci fai qui?" 

 

"Hum…beh…" Harry guardò prima il cestino che aveva in mano e che conteneva una quantità assurda di frutta e di yogurt poi si voltò a guardare lo scaffale della carta igienica di fianco a loro. "Faccio spesa, che altro?" 

 

"No, voglio dire, qui in questo supermercato." insistette Louis. Harry era ancora confuso. "Voglio dire, in questa zona della città." 

 

"Beh, è il più vicino a casa mia, così non devo trasportare le borse pesanti troppo a lungo," rispose, guardando ancora il ragazzo perché non riusciva a capire il senso di quella discussione. 

 

"Quindi vivi qui? Proprio a Tottenham?" 

 

"Sì, mi sono trasferito dal Cheshire due mesi fa. Dove pensavi vivessi?" 

 

Louis sbatté le palpebre. "Non lo so. Non qui." Iniziò a camminare verso la cassa ed Harry lo seguì. Le sopracciglia del riccio scattarono non appena comprese. 

 

"Oh, ho capito. Pensavi che, visto che mi piace fotografare la gente dovevo essere un qualche ragazzino ricco che ha il papà che lo finanzia, vero? E che ero venuto nel tuo pub solo per vedere l'atmosfera?" 

 

Louis abbassò lo sguardo improvvisamente imbarazzato. 

 

"Forse." 

 

Harry si fece sfuggire una risata priva di umorismo. 

 

"Beh, ecco spiegato perché non mi sopporti." 

 

"Non è vero," disse Louis veloce, perché davvero non era così. Harry lo metteva alla prova, ma non lo disprezzava. Come avrebbe potuto con Harry così gentile?

 

Afferrò alcune cose mentre Harry era al suo fianco, e sentì il profumo del deodorante mischiato al suo odore. Si spostò. 

 

"Ci piace lo stesso tipo di formaggio," disse Harry mentre Louis sistemava la propria spesa. Il commento era tipico di Harry e Louis non poté fare altro che sorridere. 

 

"E vedo a te piace lo yogurt."

 

"Avevo un paio di sconti per quello," disse Harry in modo trionfale mentre li passava al cassiere. "Amo fare buoni affari." 

 

Louis scosse la testa, aspettò che Harry finisse di pagare prima di uscire. Erano quasi le dieci e avrebbe dovuto aprire il pub alle undici. 

 

"Ei," disse Harry mentre uscirono dalla porta, porgendo a Louis un paio di buste, "puoi aiutarmi a portarle a casa, grazie." 

 

"Scusa? Non ti accompagnerò a casa." 

 

"Lo stai già facendo." Sorrise Harry mentre dava un colpetto alla mano di Louis, la quale fu costretta a prendere le buste. Solo dopo si rese conto di star camminando al fianco di Harry, dirigendosi nella direzione opposta a quella che avrebbe dovuto prendere. "Vivo solo a qualche isolato di distanza, ti faccio un regalo speciale se mi accompagni." 

 

"Non voglio nessun regalo speciale da te," sbuffò Louis, ma non aveva argomentazioni per ribattere. E continuò ad accompagnare Harry. 

 

Quando raggiunsero il posto, Louis non fu sorpreso di vedere quanto vecchio e storico fosse il palazzo; la maggior parte delle case nel vicinato erano così. Guardò Harry combattere con le chiavi, caricandosi di altre buste per aiutarlo. 

 

"Eccoci, sei a casa." 

 

"Nossignore. Mi accompagnerai alla porta." Disse Harry, sorridendo. Louis finse un sospiro di disapprovazione.

 

"A che piano?" 

 

"Il quarto." 

 

"Ovvio," disse seguendo Harry per le scale. Evitò di guardare su, non voleva dare ad Harry l'opportunità di dire che gli stesse guardando il culo, e si concentrò sulle proprie scarpe. "Permesso," disse mentre entrava nell'appartamento, Harry gli fece cenno di seguirlo in cucina. 

 

La casa di Harry era più grande di quella di Louis, ma comunque piccola. Aveva una TV, ma il divano sembrava vecchio e malridotto. L'appartamento era ben decorato, con alcune piante qua e là che fecero sorridere Louis. Vide un breve corridoio che conduceva a tre porto. La cucina aveva molti ripiani e c'erano anche alcune pentole appese sopra ai fornelli. 

 

Louis stava in piedi in mezzo all'appartamento, non sapendo cosa fare; e la sensazione di disagio non se ne andò. 

 

"Puoi mettere lo yogurt nel frigo," disse Harry iniziando a tirare fuori la frutta dalle buste. 

 

"Okay…" mormorò Louis. Harry probabilmente era l'unica persona al mondo ad invitare un estraneo a casa sua e a chiedergli di aprire il frigo. Nel mondo di Louis era strano. Aprì il frigo e lo trovò quasi vuoto, tranne che per il burro, una bottiglia di latte e delle uova. Non c'erano avanzi in vista. 

 

"Sei uno di quei salutisti strani o roba del genere?" Chiese Harry mentre gli passava lo yogurt. 

 

"No," rise il ragazzo, "perché?" 

 

"Beh, guardati." Disse Louis, indicando il ragazzo, e soprattutto l'abbigliamento sportivo, dopo un secondo si rese conto a cosa sembrava stesse alludendo. 

 

"Beh, grazie," disse Harry facendo un piccolo inchino, con un enorme sorriso sul volto. "Sei piuttosto in forma anche tu." 

 

"No, non intended quello!" Voglio dire fai sport e mangi verdura…" disse Louis, mettendosi le mani in tasca. 

 

"Tu non mangi verdura?" 

 

"Beh, sì. Sono un adulto responsabile, la mangio; ma ovviamente la bilancio con del cibo spazzatura." 

 

"Siamo in due," disse Harry, sistemando un po' di frutta in frigo e tirando fuori un'enorme portafrutta. 

 

"Dovresti congelare un po' di quello yogurt o si deteriorerà prima che tu possa mangiarlo." 

 

"Che ne sai che io non ne mangi due chili al giorno? Inoltre, non penso tu possa congelare lo yogurt." 

 

"Certo che sì. Si può congelare tutto, no?" 

 

Harry lo guardò divertito per un momento prima di rispondere. 

 

"Le uova. Non puoi congelare le uova." 

 

Louis scoppiò a ridere ed Harry lo guardò sorpreso. 

 

"Dici un sacco di cazzate, lo sai?" 

 

"Almeno sono quello simpatico, non il burbero." 

 

Louis stava ancora ridacchiando quando Harry si piazzò davanti al frigo per sistemare la disposizione del cibo. 

 

"Beh, è stato divertente ma ora devo andare." 

 

"Grazie per avermi aiutato con la spesa," disse Harry, aprendo una credenza, prendendo qualcosa dallo scaffale in alto, "Ecco il tuo premio." 

 

Consegnò a Louis una busta di orsetti gommosi e Louis sorrise con dolcezza. 

 

"Oh, dicevi davvero sul serio." 

 

"Sono sempre serio quando si tratta di premi e snack," disse con un cipiglio finto sul volto.

 

"Grazie, mi daranno energia per camminare fino a casa mia," si spostò verso la porta, Harry era proprio dietro di lui.

 

"Immagino tu non viva lontano." 

 

"Sopra il pub, in realtà." 

 

"Fortunato, non fai il pendolare." 

 

"Esattamente!" disse Louis e si morse il labbro per nascondere l'emozione. Aveva l'impressione che Harry l'aveva comunque vista. "Ci vediamo dopo." 

 

"Stai per caso pensando che verrò di nuovo nel tuo pub?" lo prese in giro Harry. 

 

"Beh, non è così? Pensavo che ti piacessero le battute di Niall e la mia bella faccia." 

 

"È vero, ma il proprietario è un po' stronzo e continua a sbattermi fuori." 

 

"Ci parlerò io così non accadrà più." 

 

"Grazie, gli ho lasciato anche un messaggio nella cassetta dei suggerimenti." disse Harry e lo salutò facendo ondeggiare la mano mentre Louis scendeva le scale. Il suo umore era improvvisamente migliorato abbastanza da fargli ascoltare una canzone dalla sua playlist durante la breve passeggiata che lo separavano dal pub. 

 

"Ehi, Niall," salutò il biondo con un sorriso. "Sei arrivato presto." Il turno di Niall iniziava ufficialmente alle undici. 

 

"Pensavo di chiederti se potessi uscire un'ora prima; alcuni dei miei amici si incontrano e vorrei unirmi a loro."

 

"Ovvio. Vuoi un orsetto gommoso?" Offrì il pacchetto a Niall, dopo che ne aveva già divorato la metà. 

 

"Sì, ti prego!" Niall era troppo emozionato quando si trattava di cibo; infatti ne prese una manciata in mano e la mangiò. 

 

"Sistemo il resto della spesa e torno subito." Disse Louis, e velocemente mise via le varie cibarie prima di lavarsi la faccia e scendere di nuovo di sotto. Iniziò a passare lo straccio sul pavimento ed era così preso nei suoi pensieri che quando Niall parlò fu colto alla sprovvista. 

 

"Che ti prende oggi? Stai canticchiando e non hai il solito sguardo serio." 

 

"Io? Non ci ho fatto caso." disse Louis con un'alzata di spalle. Niall lo guardò in modo sospetto e Louis aprì e chiuse la bocca come per dire qualcosa. 

 

"Che c'è?" 

 

"Niente," scosse la testa e si rimise a pulire. 

 

"Che cosa è successo? Parla." Niall ripose i soldi che stava contando e si diresse verso Louis. 

 

"Ho incontrato per caso Harry al supermercato." 

 

Sul viso di Niall comparve un'espressione confusa. 

 

"Harry chi?" 

 

"Harry, il fotografo." 

 

"Ooooh, quel Harry," il sorriso di Niall si fece malizioso, facendo ridere Louis. 

 

"Non è niente di che. È simpatico, ecco tutto. L'ho accompagnato a casa e l'ho aiutato con la spesa." 

 

"È così che lo chiamano i ragazzi di oggi? Aiutarsi con la spesa?" 

 

Louis lo colpì leggermente sul braccio. "Abbiamo parlato di uova, è stato strano in realtà ora che ci penso. E mi ha dato gli orsetti gommosi come ringraziamento." 

 

"Ti ha trattato bene?" Lo prese in giro Niall, beccandosi di rimando un altro pugno, un po' più forte questa volta. 

 

"Torna al lavoro, biondo." 

 

"Ai suoi ordini signore," Niall finse un saluto militare e tornò alla cassa. 

___________________________

 

Quando Harry si presentò di nuovo al pub, non era la situazione che Louis si era immaginato. Erano ancora le 7:30 del mattino e Louis era sveglio dalle sei per pulire il pub. Era riuscito a passare lo straccio e la scopa, ma una volta al mese era solito pagare due persone per pulire il locale da cima a fondo. Questo mese non se lo poteva permettere: doveva decidere tra quello e pagare Niall, ovviamente non ci aveva pensato due volte e aveva semplicemente impostato la sveglia per il giorno successivo per pulire tutto da solo. Non era nuovo al duro lavoro. 

 

La sua testa scattò su quando sentì bussare alla porta, riuscì a scorgere un sorridente Harry. Si pulì le mani sui pantaloni e andò alla porta per aprirla, già sorridente e un po' confuso. 

 

"Ehi, che ci fai qui?" 

 

"Ho visto le luci accese mentre stavo correndo. Ho visto che stavi lavorando sodo e ho pensato che ti sarebbero potute piacere queste cose." Disse, sventolando un sacchetto in faccia a Louis; quando lo aprì, un delizioso profumo colpì le sue narici. 

 

"Muffin alla banana?" chiese, prendendone subito uno e dandogli un morso. 

 

"Sono i miei preferiti, spero piacciano anche a te. Le tue mani sono sporchissime, dovresti lavare prima di toccarli," disse Harry indicando le mani sudicie del ragazzo, il quale nel frattempo aveva dato una carezza unta alla guancia di Harry. 

 

"Ehi! Non farlo!" urlò Harry mentre si puliva il volto con la manica della maglia. "Io sono stato gentile con te." 

 

"Scusa, hai ragione. Ma come mai?" Chiese con la bocca piena. 

 

"Sto provando a comprarmi un posto in paradiso. Pensavo di iniziare con te," disse, entrando. Si guardò intorno e vide tutte le sedie sopra i tavoli e le bottiglie allineate sul bancone. "Wow, sta veramente succedendo qualcosa di grosso qui dentro." 

 

Louis distolse gli occhi dal sedere di Harry quando il ragazzo parlò, ma non era facile: aveva lo stesso paio di shorts del giorno prima, ma indossava una maglia grigia, un po' sudata sulle ascelle e la schiena. 

 

"Sto facendo delle vere pulizie oggi." 

 

"Che sono l'opposto delle pulizie finte?" Scherzò Harry, e Louis roteò gli occhi. "Posso aiutarti?" 

 

"Vuoi aiutarmi a pulire?" Chiese Louis con le mani sui fianchi. 

 

"Sì, non ho niente in programma oggi e sembra che tu abbia bisogno di una mano." 

 

"Grazie, ma so cavarmela da solo." 

 

"Perché no? Sono bravo a spolverare e scommetto che riesco a raggiungere i posti alti con più facilità di te." 

 

Louis spalancò la bocca sconvolto. 

 

"Dimmi che non hai appena fatto una battuta sulla mia altezza." 

 

"L'ho fatta." Il ghigno di Harry era così meraviglioso che Louis non riuscì nemmeno a fare il finto arrabbiato. 

 

"Va bene, ma fari le finestre per aver fatto questo commento." 

 

"Fantastico! Adoro farmi le finestre," replicò Harry sarcasticamente, ma prese uno dei secchi dal pavimento e iniziò a riempirlo con l'acqua dal lavandino. Louis lo guardò mentre canticchiando metteva del sapone nell'acqua; poi tornò a pulire le poltiglie con un panno umido e poi uno asciutto. Un minuto dopo, dal cellulare di Harry si sprigionò della musica a tutto volume. 

 

"Che diavolo è?" 

 

"Gli Offsprings: "I want you bad*" è la canzone perfetta per le pulizie; ma l'intera playlist è fantastica, ovviamente l'ho fatta io." 

 

"Hai una playlist per le pulizie?" 

 

"Ovviamente! Ho una playlist per tutto. Per correre, per cucinare, per la doccia, per il sesso…" 

 

Louis grugnì. 

 

"L'hai davvero mai usata? Voglio dire…hai interrotto quello che stavi facendo e 'fammi accendere la musica un secondo'?"

 

"Sì, l'ho fatto." Disse Harry ridacchiando. 

 

"Quali canzoni ci sono?" 

 

"Ti piacerebbe scoprirlo eh," lo stuzzicò Harry e se Louis avesse avuto poca esperienza in quel campo sarebbe arrossito, quindi abbassò il viso per sicurezza. 

 

Fissò Harry mentre con maestria puliva le finestre e usava il panno per asciugarle. 

 

"Qualcosa mi dice che l'hai già fatto prima." 

 

"Sì, mi sono occupato di un sacco di lavori di pulizia. Inoltre, non sono trasandato, io mi pulisco le finestre da solo,**" distolse subito lo sguardo da Louis rimettendosi a pulire. 

 

"È questo quello che fai quindi? Lavori strani per sopravvivere?" 

 

"Per la maggior parte sì. Vendo anche qualche foto, ma non posso contare solo su quello. Quello di cui avrei bisogno è fare un'esposizione con il mio nome sopra. Potrei farci parecchi soldi da quello." 

 

Louis ripensò al primo giorno in cui Harry era entrato nel pub e a quello che Niall gli aveva detto. Si morse un labbro prima di chiedere. 

 

"Era ciò che avevi in mente quando mi sei venuto a cercare? Fare foto a questo posto?" 

 

"Sì. Mi piace fotografare paesaggi, ma preferisco scattare foto alle persone. Non fraintendermi, penso che tutti siano interessanti, ma so che questo pub è qui da parecchio tempo e molti degli abitanti di qui vengono spesso. Pensavo che fosse interessante fotografarli e scrivere qualcosa della loro vira, capito? Un po' come "Le persone di NYC" ma qui a Tottenham." 

 

"Sembra bello." 

 

"Grazie," disse spostandosi all'altra parete. 

 

"Puoi farlo se vuoi, se pensi che sia una buona idea. Posso indicarti le persone più interessanti, se vuoi." Disse Louis con cautela. 

 

"Davvero? Lo faresti?" Harry sorrise e Louis dovette per forza rispondere con un altro sorriso da quanto era contagioso, poi annuì. 

 

"Certo. Ci sono alcune persone che vale davvero la pena intervistare. A quante persone pensavi?" 

 

"Penso una dozzina. Forse quindici?" 

 

"Si può fare." 

 

"Grazie, Lou. Sarebbe davvero un'ottima cosa per il vicinato e per il pub." 

 

Louis ora era arrossito. Sentirsi chiamare 'Lou' da una persona che conosceva a malapena lo imbarazzava, ma non gli dispiaceva nemmeno. Era una cosa intima.

 

"Okay, andiamo all'esterno." Disse Harry mentre Shania Twain con la sua 'Man I feel like a woman'*** riecheggiava nel locale. Louis era concentrato a sistemare le bottiglie al loro posto quando sentì un bussare alla finestra. Si guardò intorno e scoppiò a ridere nel vedere Harry premuto contro la finestra come se qualcuno lo stesse spingendo, con la faccia premuta sul vetro e la lingua di fuori. 

 

"Sei un bambino, Cristo." Urlò di risposta e anche Harry scoppiò a ridere. Il riccio si rimise a pulire e Louis fu sorpreso dalla velocità con cui finirono di sistemare tutto. Erano a malapena le dieci e il locale brillava. 

 

Entrambi erano sudati e i vestiti erano macchiati in vari colori. La maglia di Harry era tinta dalla candeggina, completamente da buttare. 

 

"Ti devo una nuova t-shirt." Indicò Louis. 

 

"Nah, ci butterò sopra altra candeggina e la farò passare per nuova," disse Harry, trangugiando dell'acqua e asciugandosi la fronte con il dorso della mano. 

 

"Ti meriti qualcosa di più forte dell'acqua. Forza, ti verso da bere, offre la casa." 

 

"Grazie," disse Harry, e Louis si lavò le mani prima di prendere due bicchieri e spillarci dentro la birra. 

 

"Ehi, ho un'idea. Vieni con me." Disse Louis, trascinando Harry dietro il bancone e poi in cucina. Harry conosceva quel posto, ci aveva passato una buona mezz'ora a lucidarlo da cima a fondo. Aveva anche notato quella porta, ma non aveva fatto domande. 

 

"Dove andiamo? Da te?" 

 

"Un po' più su," disse Louis con un ghigno, Harry lo seguì senza fiatare. "Andiamo nel mio posto preferito in assoluto." 

 

"Non capisco," disse Harry mentre Louis percorreva velocemente il piccolo appartamento e apriva una finestra che conduceva ad una minuscola scala antincendio. 

 

"Lo capirai. Credo però che non avrai una playlist per questo." Sorrise Louis ed entrambi uscirono fuori dalla finestra. 

 

__________________________

*qui potete sentire la canzone https://www.youtube.com/watch?v=Xu8z_D_wuoM

 

**in inglese "clean my own windows" indica anche masturbarsi. 

 

***qui potete sentire la seconda canzone https://www.youtube.com/watch?v=E7auzP9RhCY

 

__________________________

 

Salveeee! 

Eccoci qua con il terzo capitolo! Spero vi sia piaciuto, Louis si sta decisamente aprendo e si faranno diversi passi avanti nei prossimi capitoli! ;) 

A prestissimo

 

Marica x

   
 
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