Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: cin75    15/02/2017    6 recensioni
Quello che era Castiel, che pensava di dover essere. Quello che è diventato grazie al suo profondo legame con i due Winchester.
I due Winchester rinuncerebbero alla vita per lui; lui ha rinunciato all'eternità per loro!
Genere: Angst, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Castiel si aspettava di sentire un tonfo prima o poi. Di sentire il suo corpo impattare contro il terreno duro e freddo. Di sentirsi quasi come morire ancora.
E invece niente.

Quando si decise a riaprire gli occhi, era in una radura in un posto che non conosceva chissà quanto lontano dai suoi amici. E di certo non poteva sperare di avere ancora il suo cellulare, ma all’improvviso sentì delle voci concitate, rumori di lotta, sibili di lame, tonfi di corpi che crollavano al suolo.
Qualche momento dopo,  silenzio.
Si rimise in piedi e avanzò, con attenzione, fino a quelle voci e con sua somma sorpresa non ebbe difficoltà a riconoscere a chi appartenessero.
Alzò gli occhi al cielo e sussurrò un sincero “Grazie!”, anche perché se avesse dovuto chiamare i due fratelli, già sapeva che sarebbe stata dura fargli credere per telefono chi era.
 
“Hai finito con quel vampiro!?” chiese Sam al maggiore che stava ripulendo il suo machete dal sangue del mostro.
“Sì, c’ha messo un po’ a dirmi dove si trova il resto del gruppo, ma sai com’è? Con le buone maniere si ottiene sempre tutto.” ironizzò Dean, mostrandogli il machete appena ripulito.
“Allora ? dove si va?”
“Portland.”
“Wow!!, sarà un bel viaggio?!!” alludendo alla distanza, dato che erano in Kansas.
“Perché? Hai programmi?!”
“Nessuno.” rispose senza esitare mentre prendeva dalla sua tasca interna del giaccone, il telefonino che aveva preso a squillare. “Ehi!!, Randy! Che c’è, amico?!”
“……” e l’espressione sul volto di Sam riprese quella tristezza che l’angelo aveva già visto.
“Cosa?”
“…..”
“Dove?!”
“…..”
“Ok! Grazie!” e riattaccò. Poi fissò il maggiore che gli si era fatto vicino.
“Allora?!” chiese Dean.
“Angeli. A Duluth!”
A quel punto anche l’espressione di Dean assunse una freddezza che quasi faceva male.
“Sali in macchina. Facciamo rifornimento e andiamo a fare pulizia!” sembrò ordinare con un tono che non faceva che mostrare vendetta. Per quanto un tono di voce potesse mostrare qualcosa.
Per Castiel  fu facile capire che, benché i due fratelli continuassero con la loro vita da cacciatori, quando era possibile, ogni volta che ne avevano notizia, non esitavano ad affrontare ogni angelo incrociasse il loro cammino. Per sola e pura vendetta.
Due anni e lo stavano ancora vendicando.
“Ok! Andiamo!” convenne anche Sam.

Fu allora che li fermò.
L’angelo venendo fuori dalla boscaglia in cui era caduto , aveva Sam di fronte, mentre Dean gli dava le spalle.
“Non avete ancora smesso di fare cose stupide?”
 
Sam, alzò lo sguardo di scatto e se lo ritrovò davanti. Quel trench inspiegabilmente nuovo. Quello sguardo incerto ma attento. Quegli occhi blu costantemente fissati su di lui e suo fratello come per non perderli mai di vista.
Non poteva essere lui. Lui era morto. Davanti ai suoi occhi. Tra le braccia di Dean. La sua Grazia era esplosa accecandoli. Il suo corpo lo avevano bruciato per onorarlo come si onorava un cacciatore. Non poteva essere lui.
Per un attimo perso in quella assurda sorpresa, Sam cercò lo sguardo del maggiore.
 
Dean , ancora di spalle a quella voce, aveva lo sguardo lucido e perso. Incredulo nel risentire quella tonalità così bassa eppure ancora così familiare. Le mani gli si contraevano sul bordo della cappotta della macchina. Sam lo vide deglutire a fatica. Poi finalmente lo vide girarsi.
Il cacciatore seguì con gli occhi tutto quello che gli si parava davanti fin quanto il suo sguardo non arrivò sull’uomo che aveva appena parlato.
“Ciao, Dean.” e poi spostò di poco lo sguardo alle spalle del maggiore. “Sam!”
“Non puoi essere tu.” sussurrò il maggiore dei Winchester mentre, lentamente e con circospezione , avanzava verso quello che aveva le sembianze di colui che era stato il suo migliore amico.
“Hai ragione. Ma lo sono e sono di nuovo qui!”
“Non dovresti. Non potresti.” convenne fissandolo con diffidenza. “Non dopo essere stato passato da parte a parte da una lama angelica.”
“Dean, lascia che ti spieghi. Io…”
“Tu sei…” e poi correggendosi. “ Lui è morto!”
“Dean…”
“Tra le mie braccia!”
“Lo so, ma…”
“Abbiamo visto la Grazia esplodere e poi spegnersi!”
“Si, ma…”
“Noooo!” gridò all’improvviso il cacciatore , avventandosi su di lui.

Il gesto fu così repentino e rabbioso che Castiel non ebbe modo di reagire e si ritrovò spalle  ad un possente albero e la lama del coltello di Ruby premuta contro la gola. Subito dietro Dean, Sam accorreva pistola alla mano pronto a dare man forte al fratello.
“Dean…Dean… sono io. Sam, sono io. Lasciatemi spiegare!” provò.
Infondo non si aspettava di certo un accoglienza a braccia aperte. Anzi, ringraziò di non essere già morto. Di nuovo!!
“Lasciarti spiegare cosa? L’enorme errore che hai fatto, chiunque tu sia, ad aver preso le sembianze di Castiel?!” gli ringhiò contro Dean.
“Castiel era un nostro amico e il volerci ingannare facendoti passare per lui, beh!!, credimi, hai fatto l’ultima stronzata della tua vita!” si accodò Sam, che scarrellò la sua arma per caricare il colpo.
“Sono io. Ve lo giuro, sono io!” ansimò ancora nella stretta del cacciatore furente.
“Castiel è morto!” sibilò rabbioso Dean, rinsaldando la presa contro la gola dell’uomo.
“E abbiamo bruciato il suo corpo!” fece Sam poco dietro suo fratello.
“Lo so!”
“Ho appiccato io il fuoco alla sua pira!” si accodò Dean, che pareva ancora in colpa per quell’oneroso compito.
“So anche questo.” Rispose comprensivo per quel dolore che vedeva nel cacciatore. “L’ho visto o meglio Loro me lo hanno mostrato!”
“Visto? Mostrato?! ” domandò confuso Dean.
“Loro?!” aggiunse Sam.
“Dean, Sam… sono io, per favore….”
“Castiel è morto!” gli gridò con rabbia contro.
“Sì, sì è vero. Ero morto, ma Chuck e Amara mi…mi hanno permesso di ritornare indietro!” provò a spiegare, rispondendo con la stessa frustrazione nella voce.
“Chuck? Amara? Tutti gli angeli e i demoni o qualsiasi mostro sa di loro. Davvero credi che questo ti renda credibile?!” lo sfidò Sam. “Avresti potuto parlare con Crowley e sapere tutta la storia.” gli fece presente.
“Dimmi chi sei?!” gli urlò in faccia Dean.
“Sono Castiel. Sono il vostro amico!” si ritrovò a gridare di rimando l’angelo. Sapeva che avrebbe potuto facilmente liberarsi dei due con un semplice gesto, ma aggredirli in quel momento non gli sembrava una buona idea. Lo credevano un demone e ce l’avevano a morte con gli angeli. La loro reazione poteva essere imprevedibile.
“Non ti permettere di nominarlo. Hai capito!?” lo minacciò Dean.
“Va bene! Va bene. Allora facciamo una cosa. Chiedimi una cosa , una qualsiasi cosa che solo io e…” ma non riuscì a dire alto perché Dean premette più forte sulla sua pelle. Allora si corresse. “Una cosa che tu e Castiel sapete. Solo voi due!”
 
Sam ebbe un attimo di perplessità a quella richiesta. Lo sguardo di Dean vacillò.
Perché? Perché tanta insistenza in quella farsa? Rischiare di essere ucciso pur di farsi credere?
 
Il maggiore cercò di calmare il respiro. Si allontanò appena dal corpo del suo avversario abbassando il coltello e indietreggiò solo di un passo. Sam ad un passo da lui, invece, con la pistola sempre armata, osservò il fratello che sembrava cedere leggermente a quell’insistenza.
Dean volle accontentare quello stupido usurpatore. Tanto tanto stupido. Pensò bene a cosa chiedere e in uno dei suoi ricordi trovò ciò che faceva a caso suo , almeno per quel momento.
 
“Che cosa mi ha spinto a lasciarti in Purgatorio?” chiese fissandolo negli occhi. “E bada bene, stronzo. Pensa a quello che risponderai, perché se è la risposta sbagliata, sei morto!”
 
Castiel si tirò su con movimenti lenti per non creare allarme nei due fratelli. Fissò Sam. Poi Dean.
Per un attimo nella sua mente il ricordo di quella fuga. L’agitazione, l’affanno, la paura. Il portale sempre più vicino. La voce di Dean che lo spronava a non mollare, a seguirlo. Il volto confuso dell’amico quando gli vide fare quella scelta.
“Non lo so.” rispose poi, quasi con un sorriso e fissando i due che gli puntavano di nuovo le armi contro. “Ma so quello che ha spinto me a restare in quel posto. Penitenza e redenzione.” rispose e vide Dean cedere. Quindi decise di completare l’opera. “Quando eri in quel portale non mi hai lasciato andare tu, Dean. Sono io che ho lasciato andare la tua presa.”
Sam guardò stranito il fratello. Nemmeno lui sapeva di quel momento. 
Nessuno sapeva di quello che era successo in Purgatorio. Dean ne aveva parlato con Sam, ma solo della lotta e delle notti insonni ma mai di quell’episodio. Se ne dava la colpa anche se fu Castiel stesso a spiegargli che fu una sua scelta rimanere in Purgatorio.

Il cacciatore, in quel momento,  anche se confuso da quello che aveva appena sentito, sembrò invece ritrovare una serenità persa da tempo.
Così, quello che fino a quel momento era solo un nemico da eliminare, si ritrovò ad essere il solito Castiel. Il loro Cass.
“Cass?” sussurrò il cacciatore. “Cass sei davvero tu?!”
“Sì, amico mio. Sono davvero io!”
 
Dean allungò una mano verso di lui e quasi con timore la poggiò sulla spalla dell’angelo redivivo. Strinse di più , tanto da affondare le dita tra la stoffa del trench beige.Era reale. Vivo e vegeto davanti ai suoi occhi.
“Cass?!” e fu quasi un sibilo sulle labbra del cacciatore.
“Sì. Te lo giuro. Ve lo giuro. Sono io!”

L’abbraccio arrivò immediatamente dopo.
I due amici restarono abbracciati come accadde in Purgatorio, o quando Castiel credeva che Dean sarebbe morto per sconfiggere Amara e poi come quando lo vide nel bunker sano e salvo e in compagnia di Mary e poi ancora quando li ritrovò dopo averli persi per sei settimane, due giorni e dieci ore. E quando finalmente quel momento così toccante ebbe fine, Castiel abbracciò anche Sam sul cui volto sembrava essere ritornata l’umana determinazione che l’angelo tanto ammirava e non quell’indifferenza con cui in Cielo gli era stato mostrato.
 
“Cass, ma che è successo? Come fai ad essere vivo?!” chiese curioso Sam.
“Non lo so.” ammise sinceramente.
“Non lo sai?” replicò Dean. “Non è che sei di nuovo in modalità Naomi?!”
Cass lo guardò per un attimo basito ma poi gli sorrise. “No, Dean. Quello che so è che so di essere morto in quel magazzino e che quando mi sono risvegliato, con me c’erano Amara e Chuck o meglio la loro presenza e non loro fisicamente.”
“Sono in Paradiso? Eri in Paradiso, Castiel?” chiese Sam.
“Per la verità non mi hanno spiegato dove fossi effettivamente. Mi hanno detto solo che quello che sapevo, quello che avevo imparato anche grazie a voi due, al fatto che ero stato perfino umano, non poteva essere perso e a quanto pare hanno ancora qualche trucchetto efficace e lo hanno usato su di me.” spiegò in breve.
“E ti hanno riportato in vita!” disse Sam.
“E mi hanno riportato in vita!” convenne l’angelo.
“E il tramite? Jimmy?” chiese ancora, Sam, indicando le sue più che familiari sembianze.
“A quanto pare c'erano affezionati!” si ritrovò a rispondere.
“E ci hanno messo due fottutissimi anni per rimandarti al mittente?!” sbottò all’improvviso e con tono sarcastico e forse anche  un tantino incazzato per i due anni passati a macerarsi l’anima a scopo di vendetta.
“Dean…” lo richiamò il minore.
“Dean ero messo decisamente male. Anzi,no. Ero decisamente morto. E credimi, quando mi hanno proposto di ritornare da voi, non mi è sembrata una buona idea polemizzare sul tempo che ci era voluto per rimettermi in sesto!”
“Ma hai idea di quello che abbiamo….”
“Sì, lo so. Me lo hanno mostrato e questo non ha fatto altro che convincermi a tornare!”
“Già. Sei tornato, amico!” fece Sam battendogli la mano amichevolmente sulla spalla. “E abbiamo ancora tante cose da rimettere in ordine!”
 
I tre, di nuovo insieme, si avviarono verso l’Impala e Castiel sorrise perfino a rivedere la fidata macchina. Poi vide Dean fermarsi a pochi passi da lui.
“Che c’è?!” chiese
“Ascolta. Non che io non sia felice di riaverti qui con noi. Credimi, lo sono.”
“Ma?!” lo anticipò l’angelo.
“Ma non è che il fatto che tu sia qui abbia a che vedere con qualche patto che sfidi l’equilibrio naturale o soprannaturale e stronzate del genere? Perché sai?, stiamo ancora aspettando i calci in culo delle conseguenze cosmiche per la morte di Billie!! Sono passati due anni e niente. Ma tu..tu , ora, sei di nuovo qui e forse il meccanismo di “vendetta cosmica” si rimetterà in moto!?” chiese Dean, anche se, nella sua ironia, celato, sia l’angelo che il giovane cacciatore poterono capirne l’effettivo timore.

Castiel sapeva che infondo Dean non aveva torto. Forse, morendo aveva riequilibrato le cose. Un essere soprannaturale per un essere soprannaturale. Ma ora, lui, effettivamente era ritornato in vita e magari quel meccanismo di vendetta cosmica, come l’aveva chiamato Dean, sarebbe ripartito.

“Se qualcosa dovesse, come dire, risvegliarsi, lo affronteremo come abbiamo sempre fatto. Ma sta’ tranquillo. Non ho fatto nessun patto. Niente patti questa volta!” lo rassicurò.
“Sul serio?!” azzardò Sam.
“Ehi!?” esclamò quasi offeso. “Non sono io quello che fa patti stupidi!” sembrò sfotterli e sorridendo loro.
“Ma che figlio di….” stava per dire Dean.
“E con questo credo che possiamo tornarcene a casa!!” lo fermò Sam, mentre Castiel si era già infilato in macchina.

 




N.d.A.: Come al solito , il tutto mi è venuto incredibilmente più lungo del dovuto. Chiedo venia!!
Avevo questa storia su Castiel in mente da un po’ e gli ultimi episodi mi hanno convinta a rimetterla insieme e cercare di darle un senso che avesse in sé il mio POV ma che non si scostasse troppo dalla vera storyline dello show.
Questo missing moment ma molto molto missing, si dovrebbe incastrare dopo la 12x10 e prima della 12x11.
Se non ho fatto un casino con la linea temporale.
Spero di esserci riuscita. Non so se piacerà. Ma come sempre ogni vostra opinione è sempre più che ben accetta!!
 
Baci , Cin!!
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: cin75