Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: scriveremibasta    23/02/2017    3 recensioni
"Mi ha sussurrato tre regole, all'ombra di un cespuglio di rose rosse. Le avevo trovate strane, folli...ma non avevo proferito parola. Lei mi aveva guardato e, all'ombra di quel cespuglio, mi aveva cambiato la vita. Se ne andava sempre senza salutarmi ma non mi offendevo...anzi, mi piaceva da impazzire."
Inuyasha, un giovane ragazzo che si ritroverà a fare da servitore alla famiglia Higurashi.
Tre importanti regole a scandire la sua esistenza, insieme al ticchettio dei tacchi della sua padrona. Ce la farà a rispettarle?
Chissà che non scopra qualcos'altro oltre al segreto che oscura quella famiglia...
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Canini.
Sporgenti canini spuntavano dalla mia bocca.
Lo vidi chiaramente, quando quel giorno mi guardai allo specchio per la prima volta.
Ero sudato ed ansimavo, forse perchè mi stava venendo un attacco di panico...o forse perchè ero semplicemente troppo sconvolto.
In entrambi i casi non mi sentivo affatto bene.
-Che diavolo succede?- mi chiedo, toccandomi il collo: dove due buchi fanno la loro meno che gradita comparsa. Fanno male se vengono toccati, e alla sola vista mi viene da vomitare.
No, forse anche questo è un altro sintomo...
"Cazzo" penso, portandomi una mano alla frangia "So esattamente cosa mi è successo...e so benissimo anche chi l'ha provocato" stringo i denti e la mia frangia tra le mani, non posso avere un attimo di calma, per una volta?
Ho delle sensazioni terribili addosso. Oltre ad essere sudato e ad ansimare, tremo come se sentissi freddo. Ma...non ne sento.
Non sento nulla.
Ho i sensi inibiti...ed il corpo freddo.
Deglutisco, cercando di mantenere invano la calma. Mi guardo ancora una volta allo specchio: sono io. Sono Inuyasha No Taisho.
Ho gli occhi cerchiati di rosso e il volto pallido ma sono sempre io.
Inuyasha No Taisho.
Inspiro.
Concentriamoci su questo nome.
Sono io, riuscirò ad uscire da questa situazione.
-Posso farcela- stringo i pugni, tremando per la rabbia ed i brividi che mi percorrono il corpo -Posso farcela- ripeto, sussurrando.
Il mio riflesso rimanda il mio sguardo: insicuro ma rabbioso, stanco ma determinato.
Inuyasha No Taisho.
-Sicuro di essere ancora te stesso?-
È un attimo.
Il tempo di sentire queste parole sussurrate e, allo stesso tempo, un tocco tiepido toccarmi le spalle. Il tempo di sentire una risata e quel tocco stringersi. Il tempo di sentire una dolce carezza su quei buchi...
-Non toccarmi!- è un grugnito di avvertimento, il mio. Ma non aspetto altri secondi: velocemente mi volto, prendendole il polso e guardandola rabbioso.
-Kagome- ansimo -Non toccarmi- ripeto, spingendola via.
Quella che sento, una volta tornato al mio specchio, al mio riflesso, è una risata di scherno.
-Cosa, Inuyasha? Cosa?- si avvicina a me, con un ghigno -Ti ho salvato il culo- sibila, da brava stronza qual è, una volta che mi è vicina.
Combatto contro me stesso per non tirarle uno schiaffo; in compenso, la guardo dallo specchio.
-Mi hai salvato il culo- ripeto, facendole fare una smorfia ed incrociare le braccia con aria di sufficienza  -Mi hai salvato il culo- mi volto verso di lei, guardandola dritta negli occhi.
Lei annuisce.
Io serro la mascella.
-Ripetilo- sibilo -Ripetilo, perchè...davvero, non so come tu mi abbia salvato il culo... trasformandomi un fottutissimo vampiro, cazzo!- faccio un passo, avvicinandomi più di quanto abbia fatto lei. Nessuna reazione.
Apparentemente.
-Inuyasha, cazzo- inizia, poggiandomi una mano sul petto -Non hai idea di cosa diavolo abbia passato...per colpa tua- mi spinge con una forza simile alla mia ma che, tuttavia, non riesco a contrastare, verso il lavandino.
"Ahia!" penso, facendo una smorfia.
Lei mi manda un sorrisetto -Quindi...- continua -Che ne dici di iniziare a ringraziarmi, e fare meno il ragazzino?- senza che io possa ribattere, mi sento tirato dal colletto della canottiera che indosso verso di lei -E per la cronaca- fa, sussurrandomi all'orecchio -O diventavi vampiro...o venivi bellamente ammazzato- termina, con tono di voce prepotente.
Mi limito solo a deglutire, mentre lei si stacca malamente da me; quanto basta per guardarmi in faccia.
-Altro?- fa, con un ghigno di pura cattiveria, per poi allontanarsi da me ed uscire dal bagno.
L'ultima cosa che sento, prima di cadere in ginocchio, è soltanto il rumore della porta che sbatte. Un solo ed unico pensiero in mente:
"Sono diventato un vampiro"

-Bene Signorino Inuyasha, è tutto okay, stavolta!- il dolce sorriso della vecchia Kaede mi accoglie, una volta riaperti gli occhi. Sorrido anch'io, chiudendomi la camicia che indosso, mentre lei posa le garze e le pomate che ha usato.
-Vecchia Kaede, quante volte le ho detto di non chiamarmi in quel modo? Solo Inuyasha. In fondo, non sono il suo padrone...intesi?- mi alzo dalla sedia, vedendola lanciarmi uno sguardo. So esattamente cosa sta per dirmi...
-Comunque, Signorino, è bello che siate tornato sano e salvo...sa, quando è scomparso, la signorina Kagome non ha fatto altro che cercarlo in lungo e in largo...- si porta una mano alla guancia, accennando un movimento di negazione con la testa -Sempre così, quella ragazza...- si lascia scappare, poi, in sussurro -È bello che il signorino Souta non abbia preso da lei...-
Deglutisco, cercando di riprendermi dopo aver sentito di nuovo quel nome -Lo so- sibilo, mettendomi la giacca -So perfettamente cosa è successo- sussurro ancora, più a me stesso che a Kaede. Lei, infatti, non deve aver capito...visto l' "Eh?" che si fa sfuggire.
-Nulla- sorrido, poi, voltandomi verso di lei -Stavo solo facendo mente locale...è così brutto raccapezzarsi, una volta ritrovata tutta la memoria- faccio spallucce, dirigendomi verso l'uscita. La vecchina si lascia sfuggirre un sospiro rilassato.
-Sono contenta che le sia ritornato ogni ricordo, Signorino...-
-Anch'io Kaede, e grazie per esserti presa cura di me-
Non appena chiudo la porta dietro di me, i miei occhi corrono a tutto ciò che mi circonda.
Sorrido sarcastico, iniziando a camminare per il corridoio.
Kagome ha fatto davvero le cose in grande stavolta...la villa è molto più bella di quanto ricordassi...l'ha finita solo qualche giorno fa.
Ed è proprio da qualche giorno che anch'io mi sono ripreso.
"Da quello che mi è stato detto, ho passato tre giorni a dormire...poi c'è stato quel giorno in cui mi sono risvegliato, ed altri due nei quali ho dormito. In tutto, sono stato cinque giorni a letto" rifletto, camminando senza una vera meta per il corridoio "Cinque giorni..." mi ripeto mentalmente "Cinque giorni dove ho fatto...cosa? Sono diventato un vampiro. Il mio corpo si è abituato a questa nuova natura ma..." stringo i pugni "Cos'ho risolto? Sembra che sia tornato tutto normale, ogni cosa sembra essere al suo posto...ma cos'è successo esattamente? Devo sapere" senza attendere altro tempo mi dirigo verso la stanza di Souta, sicuro di trovarlo esattamente lì.
Ho capito due cose da quando mi sono svegliato: Kagome è sparita da due giorni e suo padre è profondamente arrabbiato. Non so con chi...ma ne ho una vaga idea.
Sospiro -In più, devo anche trovare mio padre e lui...- ed ho l'impressione che ci siano tante cose da fare, oltre questo. Bisogna pareggiare i conti...
-Souta!- apro la porta della camera del ragazzino, trovandolo a leggere un libro steso sul letto -Devo parlarti- faccio, vedendolo non degnarmi di uno sguardo.
Alla faccia del "Non ha preso dalla sorella"...
-Cosa c'è? Non trovi sangue, fratellone?- mi chiede, scoccandomi un'occhiata, per poi continuare a leggere.
Ecco un'altra cosa che ho capito: Souta non accetta il fatto che io, ora, sia un vampiro.
Sospiro -No, per quello ci sono i sacchetti che si usano per le trasfusioni...- dico, appoggiandomi allo stipite della porta "Non ho alcuna intenzione di mordere qualcuno..." continuo mentalmente, incrociando le braccia -Ho bisogno d'altro- mi riferisco a lui, infine.
Lui sbuffa, sussurrando un "Capito, capito" e chiudendo il libro -Vieni dentro- mi invita, poi, mettendosi composto sul letto.
Mi da alquanto fastidio chiedere consiglio ad un ragazzino...ma, in fondo in fondo, mi fido di Souta: nonostante l'aria da viziato, è un ragazzo con la testa sulle spalle.
-Sapresti dirmi dove posso trovare Miroku?- gli chiedo, guardandolo negli occhi.
-Ed io che ne dovrei sapere? Sarà con Sango!- sbotta, guardandomi male.
Io sospiro -So che tu non c'entri nulla, ma sapevo che fino a qualche minuto fa era con te...e, siccome non conosco ancora bene questa villa, mi chiedevo se potessi darmi una mano- ignoro il suo sbuffo pieno di fastidio, sorridendogli sornione.
-Cos'hai intenzione di fare con la sorellona?- mi chiede, invece, lui, guardando da tutt'altra parte. Mi irrigidisco istantaneamente, pensando alla nostra ultima discussione.
Parlava di qualcosa...
Qualcosa che devo aver fatto mentre ero controllato dal lupo...
Qualcosa...l'unica cosa che non ricordo.
Il resto è chiaro, pulito e perfettamente lucido.
Anche quello che mi hanno fatto i miei genitori...
Deglutisco -Che intendi?- chiedo, facendo spallucce -La colpa è sua. Se c'è qualcuno che deve capire cosa fare, quella è lei- dico, con tono ovvio, guardando il ragazzino mordersi il labbro.
-Capisco- dice, soltanto -Secondo piano, le cucine devono essere da qualche parte lì- mi indica, poi, la porta della sua stanza.
A quel punto...e solo a quel punto...
Capisco di averlo ferito.

-Tsk, stupido ragazzino, stupida Kagome, stupido me che ci sto ancora appresso...!- cammino per il corridoio con passo veloce, stringendo denti e pugni per la rabbia.
Non ho idea di che cosa fare...è come se solo Kagome fosse il mio unico punto di riferimento..."Se non c'è lei, automaticamente mi sento quasi...perso" e non mi piace.
Dipendere da qualcuno? Tsk, Dio, no!
Odio non avere abbastanza carattere per sostenermi da solo.
Ma sopratutto odio questo senso di smarrimento se non mi ritrovo tra i piedi quella scorbutica di Kagome. Devo sistemare tutto, devo rialzarmi ed andare avanti.
A costo di andarmene da questa villa.
-Miroku- chiamo, spalancando la porta della sua camera.
Lo trovo silente, che guarda il suo letto con sguardo perso. Lo stesso letto dov'è stesa Sango. Deglutisco, facendo un passo avanti.
-Non ti ho trovato in cucina...una cameriera mi ha detto che eri qui- dico cauto, avvicinandomi a lui.
-Si- sussurra -Si- ripete, con voce più alta, schiarendosi la gola -Ho capito, Inuyasha- si volta verso di me, gli occhi blu velati da preoccupazione e apatia.
-Come sta?- chiedo, riferendomi a Sango.
Lui fa spallucce -Non si è più ripresa...da quando è successo quel fatto alla villa- ritorna di nuovo a guardarla -Da quando l'ha rivisto...-
Io annuisco, decidendo di non indagare oltre.
-Bel casino, eh?- mi chiede lui, dopo qualche minuto di silenzio.
Sospiro -Già...-
Vedo Miroku avvicinarsi ad un comodino, prendendo la bottiglia poggiata su di esso; che noto solo adesso.
-Vuoi?- mi chiede, versando quello che sembra un liquore nel bicchiere accanto alla bottiglia -Non spaventarti anche se hai sedici anni...- ridacchia, visto il mio silenzio.
Gli getto un'occhiata, mormorando un "No".
Non so che effetto faccia sui vampiri...e non ho proprio sete di...quello.
"Piuttosto..." getto uno sguardo al collo di Sango, deglutendo "No, no. Non devi pensarci. Ne abbiamo già parlato: non morderai nessuno" mi dico da solo, facendo un profondo respiro -Credo che ne prenderò un po'!-
Il moro ride sonoramente, scolandosi il bicchiere tutto d'un sorso.
-Okay, okay- dice, scuotendo la testa in segno di negazione -Forse sei davvero troppo piccolo- ghigna, bevendone un altro bicchiere.
Io lo guardo alla "Mi prendi in giro?" e sbuffo sonoramente.
Altra cosa che non mi piace di qui: mi trattano tutti come se fossi un bambino.
-Beh, che sei venuto a fare qui?- mi chiede Miroku, appoggiandosi al comodino.
-Visita di cortesia?- chiedo, facendo spallucce.
Lui ride -Certo- dice, gettandomi uno sguardo divertito -Nessuno fa nulla per nulla-
-Non posso venire a trovare un...amico?-
-Anche- fa di nuovo spallucce, con aria di sufficienza -Ma c'è dell'altro, giusto?-
-Dammi quel liquore va'- mi avvicino velocemente al comodino, versandomi un bicchiere del liquido e scolandomelo tutto in un sorso.
Miroku ride di nuovo.
Di una risata brilla, assolutamente disperata.
Ci faccio caso, guardandolo con la coda dell'occhio e sentendo la gola e lo stomaco bruciare per il liquore che mi sono appena bevuto.
Non pensavo fosse così...amaro, intenso e bruciante...
Non pensavo non mi sarebbe piaciuto...
Ne ero sicuro, in realtà.
-Miroku- chiamo, colto da un'improvviso coraggio -Ho intenzione di andarmene- dico, guardandolo dritto negli occhi.
Ci sono tre diverse reazioni: smette di ridere, apre la bocca e poi la chiude, deglutendo.
In ordine...sconcerto, incredulità e rassegnazione.
Reazioni inaspettate.
"Che mi aspettavo? Non può mica fermarmi...e, in ogni caso, non servirebbe a nulla"
-Puoi fare quello che vuoi- fa spallucce -Ma che farai, con Kagome?- mi chiede, guardandomi per la prima volta in quel momento negli occhi.
Io deglutisco -La troverò...glielo devo. Ma poi...non voglio saperne proprio più nulla. Ho bisogno di mettere ordine nella mia vita, e questo lavoro da servitore non aiuta-
Unico dubbio: come l'avrebbe presa?
E...sarei stato davvero in grado di lasciarla? Di allontanarmi da lei?
"Non resta che provare...siamo in ballo...balliamo"

-Padron Sesshomaru! Non sapete quanto ho atteso questo momento! Quel Naraku era davvero un pessimo padrone, ma ora ci siete voi, signore, e non posso fare a meno di essere felice! Il vostro amatissimo servitore vi am- un poderoso pugno colpì la testa del kappa, facendolo finire a terra.
-'Sta zitto Jaken- sibilò quello -Vedi di fare il tuo dovere...e inizia a nascondere le prove- i denti erano stretti, così come la mascella, in una morsa dolorosa.
Sesshomaru vide l'esserino scappare, mentre Rin continuava a tremare.
-Padron Sesshomaru...- sussurrò, puntando lo sguardo nella persona che anche l'uomo guardava. Sangue, era sporca di sangue...
Il sangue non le ricordava qualcosa di bello.
Le metteva paura...
"Stolta vampira, oltre ad aver impedito i miei piani..." pensò l'albino, stringendo i pugni e trattenendosi.
Questo si che era un bel casino.
Ad Inuyasha non sarebbe piaciuto.
No...l'avrebbe odiata.


Angolino <3
Esultate, gente! Non solo perchè ho aggiornato...ma anche perchè Inuyasha (Harry Fine ne sarà pienamente soddisfatto) è diventato un vampiro!
Ma come? Non era un licantropo? Come ha fatto? Ed ora che succede?
Kagome è impazzita. Prima lo trasforma in un vampiro e poi sparisce...
Bah!
Anche stavolta il capitolo è corto. Quel che si dice "breve ma intenso"... xD
Prometto che i prossimi saranno più lunghi.
In questo periodo ho poco tempo e mi manca l'ispirazione...poi con l'università e le lezioni che da questa settimana son cominciate...MIO DIOH xP
Ma comunque, scuse del cavolo a parte.
Che ne pensate?
Inuyasha ha intenzione di andarsene...come dargli torto? Con tutto quello che ha scoperto...ha certamente bisogno di un po' di tempo per sé stesso.
Ma ora che succede? Sesshomaru c'entra sempre e...Jaken?
Già, il kappa non può tradire il nostro ghiacciolo preferito :3 avevo in mente già dall'inizio di inserirlo come spia. E si, lui utilizza il voi perchè è all'antica...
Ma molitissimo devo dire xD
Sango sta male.
A breve anche su di lei si saprà, tranquilli.
Il tempo che Inuyasha e Kagome risolvano i loro piccoli problemi di cuore (*coff coff U.u) e poi rivedremo anche vecchie conoscenze.
Poi faremo i conti anche col padre di Kagome...e i genitori di Inuyasha.
So che state aspettando da tempo la resa dei conti tra loro.
Datemi tempo.
Si risolverà tutto >:3
Mi scuso per eventuali errori.
Bye!
   
 
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