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Autore: SSGryffindor    28/02/2017    12 recensioni
||INTERATTIVA|| La Hogwarts dei Malandrini al loro sesto anno. Le amicizie, gli amori e gli incantesimi nella scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo, con la Prima Guerra Magica che imperversa fuori dalle mura del castello. Questa è una STORIA INTERATTIVA, ovvero i lettori possono affidarmi un loro personaggio immaginario da inserire nella storia. Per maggiori info, vedere all'inizio di ciascun capitolo. Dal primo capitolo: "Un giovane alto e slanciato, dalla chioma corvina che ricadeva sulle spalle larghe e dall’indiscutibile fascino, gesticolava in mezzo al marasma di persone festanti che si accalcavano sul binario. Gli occhi cerulei, di un grigio tendente al blu, brillavano vispi alla luce del tiepido sole, ammiccando in direzione dell’amico.
-Sirius!- Esclamò quello, sorridendo allegro e facendosi largo fra un gruppo di ragazzini del secondo anno. Quei teppistelli credevano di essere i padroni del mondo solo perché avevano passato il primo anno ed ora si atteggiavano a grandi esperti, elargendo perle di saggezza ad amici più giovani o fratelli minori."
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Mangiamorte, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Alohomora...
 
Buongiorno, siete appena entrati nel magico mondo dei Malandrini! Come accennato nell'introduzione, questa è una storia interattiva: sarebbe a dire, una storia in cui voi lettori mi affidate un vostro personaggio di fantasia (un mago o una strega da voi inventato) e io lo inserisco nella storia. L'idea mi è venuta seguendo la fan fiction di una mia amica che aveva iniziato lo stesso progetto (in un altro fandom). Così, parlandone anche con lei, ho deciso di riproporre la stessa cosa anche nel fandom di Harry Potter. Spero che l'idea vi piaccia; date un'occhiata al regolamento qui sotto.
 
REGOLAMENTO
1) Ogni lettore può affidarmi SOLTANTO un personaggio da inserire nella storia, dal momento che i personaggi "prenotabili" sono limitati.
2) Per il momento, metto a disposizione 8 studenti (2 Grifondoro, 2 Serpeverde, 2 Corvonero, 2 Tassorosso) e 2 professori (il cui posto non sia già occupato nella trama. Es: il posto di Trasfigurazione è già occupato dalla McGranitt). Quando i posti saranno tutti presi, valuterò di inserire nuovi possibili personaggi da prenotare.
3) Il personaggio deve essere inventato da voi e non preso da qualche altra fanfiction che non abbiate scritto voi. Al momento dell'inserimento, dovete fornirmi nome, cognome, razza (Purosangue, Mezzosangue, Nato Babbano), descrizione fisica (anche minima se non vi interessa), breve descrizione caratteriale e background (ovvero: fa parte di una famosa famiglia magica? Ha entrambi i genitori? Ha fratelli? Va d'accordo con famiglia/amici/professori? ecc...). Vi prego di darmi descrizioni verosimili: ad esempio, uno studente del primo anno che sa lanciare la maledizione cruciatus è inverosimile. Chiaramente, potete creare anche un vostro alter ego magico da inserire nella storia: vi chiedo solo l'accortezza di dargli un nome che sia verosimile nel mondo di Harry Potter (es: Mario Rossi non è un nome molto Potteriano, ma già Ashley Green va bene!)
4) So che molte di voi vorranno avere una tresca coi Malandrini, ma proprio perchè tutte amano i Malandrini (me compresa!), non potrò rendervi l'amore della loro vita. Ad ogni modo, proprio perchè voglio che tutte voi ne abbiano la possibilità, potrete avere delle fugaci storie con uno di loro (tipo Lavanda e Ron, che stanno insieme per un breve periodo). In questo modo, potrete avere una tresca anche con personaggi normalmente già "accoppiati", come James o Lily, purché sia per un breve periodo. Potete anche affidarmi personaggi che hanno tresche con altri personaggi immaginari, a patto che l'altro lettore sia d'accordo. Ovviamente, potete anche decidere di far restare single il vostro personaggio: non tutti devono essere per forza fidanzati!
5) Per poter prendere parte al progetto, dovete lasciarmi almeno un commento (inerente alla storia), nel quale mi dite cosa ne pensate del capitolo o se avete suggerimenti da darmi, e successivamente scrivermi un messaggio privato in cui mi presentate il personaggio. Se ci saranno ancora posti disponibili, ve li comunicherò il più presto possibile.
6) Qualora un lettore in possesso di un personaggio smettesse di seguire la storia, il suo personaggio verrà tolto dalla trama di modo che il posto possa essere preso da qualcun altro. So che può sembrare una cosa antipatica, ma potrebbero esserci altre persone desiderose di partecipare e mi sembra scorretto non dare loro questa possibilità quando magari qualche lettore non segue più o non è più interessato al proprio personaggio. Ad ogni modo, qualora non ci fossero altre persone in attesa, il personaggio sarà mantenuto nella trama.

Grazie per aver letto tutta questa pappardella e buona lettura! Ah, ovviamente è chiaro che potete leggere e recensire anche se non volete partecipare al progetto interattivo (era scontato :-D ).

 

1. King's Cross



Come ogni anno, il binario nove e tre quarti pullulava di gente. E non solo di studenti, indaffarati a stipare i propri bagagli sul treno e a cercare un posto a sedere il prima possibile, ma anche di genitori e parenti, che, tra una raccomandazione e l’altra, si affannavano a salutare i propri ragazzi. La storia era sempre la stessa: le famiglie degli studenti si recavano a King’s Cross cariche di bauli e artefatti magici da poco acquistati a Diagon Alley; lì, i ragazzi ritrovavano gli amici e i compagni salutati prima dell’inizio delle vacanze e, insieme a loro, salivano in carrozza, raccontandosi le mille esperienze dell’estate appena trascorsa e ignorando beatamente le ultime parole rivolte dai genitori. Questi, una volta espressa la propria apprensione e mugugnata qualche lamentela, prendevano a sventolare enormi fazzoletti ricamati, mentre anche gli ultimi ritardatari colmavano i vagoni ancora liberi.
All’ombra di una piccola tettoria, in piedi contro il grande orologio che segnava le 10.35, un giovane mago dall’aria calma e pacata controllava l’ora. In una mano teneva il giornale, sulla cui pagina di apertura immagini di maghi in bianco e nero si affrettavano da una parte all’altra delle fotografie, mentre con l’altra stringeva il carrello dove  erano state ordinatamente disposte alcune valige di cuoio logoro. Con un movimento del capo, spostò una ciocca di capelli castano dorati, che gli ricadeva negli occhi, e sospirò stancamente socchiudendo gli occhi ambrati.
-Mi mangino i giganti se quello non è Remus Lupin!- Una voce allegra e profonda al tempo stesso riecheggiò fra le risate concitate degli studenti in fibrillazione.
Il ragazzo si riscosse immediatamente, guardandosi intorno e cercando il punto da cui il suono era provenuto. Già sapeva di chi si trattasse, ma non riusciva a distinguere la figura amica tra la folla.
-Ehi Rem, siamo qua.- La stessa voce, stavolta più nitida e vicina, fece voltare il mago nella giusta direzione.
Un giovane alto e slanciato, dalla chioma corvina che ricadeva sulle spalle larghe e dall’indiscutibile fascino, gesticolava in mezzo al marasma di persone festanti che si accalcavano sul binario. Gli occhi cerulei, di un grigio tendente al blu, brillavano vispi alla luce del tiepido sole, ammiccando in direzione dell’amico.
-Sirius!- Esclamò quello, sorridendo allegro e facendosi largo fra un gruppo di ragazzini del secondo anno. Quei teppistelli credevano di essere i padroni del mondo solo perché avevano passato il primo anno ed ora si atteggiavano a grandi esperti, elargendo perle di saggezza ad amici più giovani o fratelli minori.
I due si abbracciarono calorosamente, non dopo essersi scambiati uno sguardo complice, di chi ha un legame così stretto da intendersi anche senza parole.
-Sembra passata un’era dall’ultima volta che ci siamo visti. Ma, James…?-
Remus non fece in tempo a finire la domanda, che una zazzera di neri capelli scompigliati fece capolino alle spalle di Sirius. La statura di James non raggiungeva quella dell’amico, ma poteva contare su una certa prestanza fisica ottenuta grazie agli assidui allenamenti nel campo di Quidditch. Aveva le spalle larghe e leggermente ricurve, un fisico atletico, al tempo stesso snello, ma definito e resistente. I capelli aggrovigliati ricadevano disordinatamente sulla fronte e sulle stanghette degli occhiali rettangolari, mentre un sorriso allegro e vispo era perennemente dipinto sul suo viso, dandogli un’aria beffarda e spensierata.
-Vecchio Remus! Pensavi di esserti liberato di me, eh?-
-Ma veramente…-
-Andiamo! Andiamo! Ne hai di cose da raccontarci.- E detto ciò, colpì il compagno con una sonora pacca sulla spalla.
-In realtà non ho fatto un granché.- Ammise Remus spingendo svogliatamente il suo carrello.
-Mentre mi è parso di capire dalle vostre lettere che voi ve la siete spassata. Nessuna nostalgia di Grimmauld Place, Sirius?-
-Vuoi scherzare, spero!- Latrò quello ad alta voce.
Verso la fine di giugno, Sirius, stanco dei continui rimproveri e del disprezzo che gli serbava sua madre, aveva deciso di scappare di casa, abbandonando per sempre quella che mai, se non nella prima infanzia, aveva considerato la sua vera famiglia. Walburga Black non l’aveva presa bene e, consapevole del suo compito di matriarca di una delle più nobili famiglie di maghi, aveva provveduto personalmente a rimuovere il nome di Sirius dall’arazzo di famiglia. In preda all’ira, aveva scagliato con astio un incantesimo che aveva incendiato le lettere ricamate, lasciando una profonda bruciatura nera nel tessuto prezioso.
Lasciata la dimora dei Black, il giovane mago si era rifugiato a casa del suo migliore amico James Potter e  con lui aveva trascorso l’intera estate.
-Mai passate delle vacanze belle come queste!- Esclamò soddisfatto, sistemandosi i capelli dietro l’orecchio.
-Puoi dirlo forte!- Aggiunse James. -Pensa, Remus, che siamo andati nella campagna scozzese, in forma di Animagi, dove una band babbana stava incidendo un disco. Sirius, chiaramente, non li ha mollati un secondo visto che A LUI smollavano bocconcini deliziosi, mentre io sono stato meno fortunato. Un giorno mi hanno inseguito con uno di quegli aggeggi che sparano…come si chiama, Sirius?-
-Carabina.-
-Oh giusto, quella roba lì! Mentre Felpato è diventato il loro beniamino; hanno persino intitolato un brano “Hair of the Dog”. I Babbani sono davver…- Le lamentele di James furono interrotte da un fischio malizioso di Sirius, che prese ad indicare un punto imprecisato della folla con la mano.
-Ehi Ehi, Remus. Miss Frances Dranstorm a ore dodici.- Un sorrisetto compiaciuto fece increspare le sue labbra.
-Andiamo, ragazzi…- Protestò l’altro.
-Non dirmi che non vi siete più sentiti da allora.-
Remus non rispose, abbassando lo sguardo in silenzio.
-Sirius mi ha detto che l’hai scaricata appena finita la scuola.- Si intromise James.
-Non l’ho scaricata.- Ribattè, ponendo l’accento sull’ultima parola.- Diciamo che l’ho fatto per il suo bene. Ragazzi, non guardatemi così! Lo sapete che è un problema…-
-Io so solo che un’altra così non la trovi.- Sbottò sarcastico Sirius, alzando un sopracciglio.
Gli occhi di Remus saettarono sulla giovane strega che aveva attirato la loro attenzione. Spingeva il proprio carrello in mezzo alla folla con l’aria fiera di chi non ammette di essere avvicinato da nessuno. In realtà, lui sapeva che non era affatto così: Frances sembrava distaccata agli sconosciuti, ma con gli amici era totalmente l’opposto. Amava ridere e scherzare e, come i migliori Grifondoro, era coraggiosa e leale, fino a cacciarsi in situazioni pericolose, se necessario. Ricordava ancora quando, al secondo anno, aveva preso le sue difese quando un Serpeverde si era lamentato con i professori per le sue “assenze mensili”.
Fece vagare lo sguardo sulla sua figura snella. I lunghi capelli castani, attraversati qua e là da riflessi dorati, erano raccolti in un coda alta, che ondeggiava sulla schiena ad ogni passo. Gli occhi brillanti saettavano qua e là nel tentativo di evitare di colpire i ragazzini del primo anno col pesante carrello.
-Qualcosa mi dice che il giovane lupacchiotto è ancora innamorato della sua principessa…- Esordì James in tono scherzoso, ridendo rumorosamente e sistemandosi gli occhiali.
-James…-
-Beh, che aspettiamo? Andiamo da lei.- Esclamò Sirius prendendo i due amici per il braccio e trascinandoli di forza.
-S-sirius, non è il caso!-
-Che vuoi fare? Evitarla per i prossimi due anni, finchè non ci diplomeremo?-
-Certo che no, ma…-
-Allora è deciso! Muovi quelle gambe, Rem!-
A nulla valsero le proteste di Remus e, d’altro canto, sapeva bene che la risolutezza dell’amico lo rendeva irremovibile nelle sue decisioni. Avrebbe dovuto affrontare Frances, dopo tre mesi in cui non si erano scambiati nemmeno una lettera e al cospetto dei suoi genit…UN MOMENTO! Quelli erano DAVVERO i suoi genitori?
Già pronto a ricevere, nel migliore dei casi, una bella lavata di testa dalla signora Dranstorm (o nel peggiore dei casi, una fattura pungente), sospirò rassegnato e si lasciò trascinare finché non si accorse che Sirius si era fermato.
La resa dei conti stava per cominciare.



Il capitolo ti è piaciuto? Fammelo sapere con un commento! :-D Non ti è piaciuto? Puoi sempre scrivermi una recensione in cui mi dai consigli e suggerimenti per migliorarmi! A presto. :-*

 
  
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