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Autore: Mary J Tyrell    02/03/2017    2 recensioni
[Yurio-centric | Accenni Victuri/OtaYuri]
Giunto a quella conclusione, il suo secondo istinto fu quello di cercare di ricomporre la situazione attraverso i pochi pezzi che la sua esigua memoria aveva conservato. Cercò di fare mente locale su ciò che era successo la sera prima, senza alcun risultato; sotto le palpebre ancora pesanti gli apparve solo il vuoto, immagini oscurate dai contorni sbiaditi.
Illuminato da un barlume di lucidità, afferrò il cellulare poggiato sul comodino. Lì, si disse, più per concedersi una misera illusione, aveva di sicuro scattato qualche fotografia che riconducesse alla sua soluzione.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti, Yuri Plisetsky
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sospirò, appena sveglio, gli occhi ancora socchiusi. Posò una mano sulla fronte tiepida. Mai come in quel momento un mal di testa lo aveva tormentato tanto.
Si rigirò sul letto sfatto e sollevò le palpebre, riempiendosi a poco a poco la vista della confusione che sovrastava la stanza dopo la festa della sera prima. Riusciva a distinguere con chiarezza avanzi di spuntini salati, bottiglie vuote distese sul pavimento e mobilia fuori posto. Mugugnò, prima di affondare il viso nel cuscino in silente dissenso. Serrò le palpebre, preferendo l'abbraccio di Morfeo alle responsabilità che gli sarebbero spettate. Non sapeva chi lo avrebbe fatto, ma, giurò, non sarebbe stato lui a rimettere tutto a posto.

*****

Quando riaprì gli occhi, il suo primo istinto fu quello di portare le mani sulle tempie, i denti digrignati. Sbuffò davanti all'unica inconfutabile verità che gli si figurò davanti: per quanto potesse essere un campione olimpionico di pattinaggio sul ghiaccio, una leggenda vivente, un mito per generazioni e generazioni, Yuri Plisetsky non riusciva assolutamente a reggere gli alcolici.
Giunto a quella conclusione, il suo secondo istinto fu quello di cercare di ricomporre la situazione attraverso i pochi pezzi che la sua esigua memoria aveva conservato. Cercò di fare mente locale su ciò che era successo la sera prima, senza alcun risultato; sotto le palpebre ancora pesanti gli apparve solo il vuoto, immagini oscurate dai contorni sbiaditi.
Illuminato da un barlume di lucidità, afferrò il cellulare poggiato sul comodino. Lì, si disse, più per concedersi una misera illusione, aveva di sicuro scattato qualche fotografia che riconducesse alla sua soluzione.
Abbozzò un sorriso nel ritrovare la galleria sommersa di immagini scattate nemmeno ventiquattro ore prima, che iniziò a sfogliare alla ricerca di una risposta.
La prima foto ritraeva l'imponente costruzione in cui aveva accettato, seppur con riluttanza, di festeggiare il suo sedicesimo compleanno. Poche immagini dopo, davanti all'ingresso, vide sé stesso assieme a qualcun altro. Riconobbe all'istante i capelli argentei di Victor e il volto dai lineamenti maturi e mascolini di Christophe e, con un certo disappunto, lasciò che qualche ricordo riaffiorasse nella sua mente.


«Ho detto di no.»
«Yurio...» Victor aveva puntato i suoi occhi cerulei, lucidi e imploranti, nei suoi e, fattosi più vicino, aveva continuato, la voce un lungo, interminabile lamento. «Compirai sedici anni una volta sola, devi festeggiarli come si deve!»
Christophe, che fino ad allora era rimasto in disparte, aveva annuito. «Ha ragione, non è una cattiva idea.»
Yuri era ben pronto a ribadire che no, non aveva alcuna intenzione di festeggiare, ma non lo fece. Rimase in silenzio per qualche istante, poi sospirò. «Va bene.»
Se ne pentì quasi subito, non appena i due si profusero in indecorose esultanze. Lo avrebbero portato allo sfinimento, ne era certo. Eppure, per qualche motivo, aveva deciso di accontentarli.


Deglutì, sforzandosi di ignorare il fastidioso tepore che gli pervadeva le gote. 
Lasciò scorrere il dito sullo schermo, come se stesse cercando di accelerare un viaggio nel tempo. Osservò per qualche istante le foto scattate all'interno del locale, ma non sembrò curarsene molto. Tra le persone presenti, invece, aveva notato subito il suo omonimo giapponese. Non si era stupito molto della sua presenza. Sia chiunque sapesse dell'esistenza di Yuri Katsuki era a conoscenza della sua longeva relazione amorosa con Victor - cosa non poco ininfluente, considerato ch'era stato proprio lui ad organizzare quella serata -, sia perché, doveva ammetterlo, era arrivato a provare una certa simpatia per il ragazzo.


«Yurio, buon compleanno!» Senza dire null'altro, il corvino lo aveva abbracciato. Gli aveva avvolto con delicatezza quasi fraterna le braccia attorno al dorso e lo aveva stretto nel suo calore.
Yuri non proferì parola. Si era lasciato sfuggire solo un mormorio spaesato, prima di ricambiare con distacco - e malcelato imbarazzo - il gesto.


Ne era sicuro in quel momento, stava arrossendo come non mai. Quell'abbraccio, ebbe l'orrore di constatare, era stato immortalato e speditogli, con tutta probabilità da Victor. 
Andò avanti tra le immagini fino ad individuare altri soggetti. Il primo che saltò agli occhi fu suo nonno, ritratto assieme a lui davanti alla torta di compleanno. 


«Non tagliarla ancora, aspetta.» La voce roca dell'anziano lo aveva fermato, mentre la sua mano arrossata si posò con dolcezza su quella del giovane. «Prima ci sono le foto.»
Gli occhi di Yuri si illuminarono nell'incrociare quelli scuri e vitrei di suo nonno. «Vuoi fare una foto con me?»


Sorrise, ricordando alla perfezione la gioia che aveva provato quando suo nonno annuì. 
Andò avanti, osservando come, davanti alla torta, lui avesse concesso fotografie a diverse persone.
Si concentrò su una in particolare; assieme a lui vi erano Yakov e Lilia, lui alla sua destra e lei alla sua sinistra. Ironico, si disse, ghignando, come i tre sembrassero quasi una famiglia, nonostante i due allenatori fossero ormai separati da anni. Se doveva essere onesto, aveva sempre dubitato che quei due avessero mai smesso di amarsi, ma mai aveva osato ammetterlo ad alta voce.


«Plisetsky, sorridi.» Si sentì ammonire da Lilia e si voltò verso di lei. Si aspettava che il cipiglio sul suo volto incontrasse l'espressione gelida di lei, ma ciò che vide al suo posto fu un viso addolcito dalle labbra sorridenti. «La foto verrà meglio.»
Confuso, si girò verso Yakov, il quale si era limitato ad aggiungere un "Fai un sorriso, su".
Si rivolse infine alla telecamera e, contro ogni aspettativa, sorrise davvero.


Riguardando quella foto, non aveva idea se vergognarsene o meno. Era solo una dimostrazione d'affetto, in fondo, e il fatto che, in fondo, considerasse quei due come dei genitori, lo giustificava in pieno.
Scosse il capo e continuò a frugare tra le immagini. Notò di aver concesso una foto alla maggioranza dei partecipanti al Grand Prix Final; persino JJ, che lui era convinto di odiare con estremo ardore, appariva assieme a lui vicino alla torta. 
Tra gli altri vi era anche Otabek, e nel vederlo, un ricordo riaffiorò nella sua mente.


«Auguri, Yuri.» Gli aveva sorriso e gli aveva porto un piccolo pacchetto dalle tonalità bluastre. «Ti ho preso un pensierino, spero ti piaccia.»
Yuri si era accigliato e aveva proteso le labbra in un piccolo broncio. «Non dovevi.»
Otabek scrollò le spalle e avvolse un braccio attorno a quelle del biondo. «Ti va una foto?»
"Se proprio insisti.»


Poi fu la volta di Mila, la quale, con esuberante fare da sorella maggiore, gli aveva giocosamente scompigliato i capelli che Lilia, poco prima, aveva sistemato in un quanto mai disperato tentativo di egregia bellezza. 
Dopo vennero Yuri Katsuki e Victor, e nel vedersi assieme a loro gli tornarono alla mente gli allenamenti, i programmi e le coreografie che avevano eseguito insieme. Anche se spesso e volentieri dimostrava il contrario, nulla poteva cambiare il sentimento di ammirazione che provava nei confronti dei due pattinatori. Fu costretto ad ammettere, almeno a sé stesso, di tenere a loro più di quanto potessero immaginare.
La scena delle immagini si spostò su bottiglie di birra, cocktail e spumante, bicchieri sporchi di schiuma e pattinatori ancorati ai loro alcolici.
Ciò che ne seguì fu il caos. Come poteva aspettarsi, il primo a cedere all'alcool fu Christophe. Fu solo questione di tempo prima che il suo pudore svanisse assieme alla sobrietà, e fu questione di ancor meni tempo prima che Victor si unisse alla calca, seguito da un fidanzato all'apparenza riluttante.
Ciò che vide da quel momento in poi, assieme a memorie riaffiorate, gli fece desiderare di voler scomparire.


«Beka...» Si era avvicinato ad un Otabek ignaro della situazione e gli aveva preso con lentezza le mani nelle sue. «Vedi come stanno ballando quei due svergognati?» Indicò Victor e Yuri con la testa. «Dobbiamo batterli.»
E così, prima che il castano potesse obiettare, lo aveva trascinato per un'improvvisata pista da ballo, dove fece sfoggio delle sue mosse migliori.


Avvampò. Doveva ricordarsi di avere qualcosa per cui chiedere scusa al suo migliore amico - che forse, la sera prima, aveva trattato come qualcosa di più -.
Poteva riassumere di avere passato il suo sedicesimo compleanno ad umiliarsi come non mai, e ciò di certo non lo allietava, ma fu sorpreso di non provare alcun desiderio che le cose andassero in un altro modo.
Gli tornarono alla mente le parole che Lilia aveva pronunciato su di lui una volta.
"Credo che abbia trovato un'introduzione all'amore attraverso i suoi incontri con gli altri."
Si chiese se non fosse quella la ragione per cui, per quanto ci provasse, non riusciva a disprezzare nulla di quella serata e delle persone che l'avevano costellata. Aveva sempre saputo di tenere a loro, Yuri, sebbene fosse abituato a trattare chiunque come una seccatura immane. 
Sorrise ancora una volta, stringendo più forte il cellulare tra le dita. Si concesse di riguardare le foto un'altra volta e un'altra ancora, prima di giungere a una conclusione: per quanto gli invitati potessero essere fastidiosi, irritanti e strani oltre ogni limite, lui li amava come mai aveva amato prima.
[1476 words]



Angolo autrice
Salve! Finalmente mi diletto a scrivere sul fandom di Yuri On Ice, e come iniziare se non con il mio personaggio preferito? ❤️
Il mio piano era di pubblicare questa shot esattamente il giorno dopo il compleanno di Yurio e, anche se per poco, ce l'ho fatta :')
Spero vi sia piaciuta, alla prossima!
  
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