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Autore: summers001    05/03/2017    2 recensioni
Daryl/Beth | Flashfic, missing moments | Si colloca a ridosso della quinta stagione, quando Aaron guida il gruppo verso Alexandria.
Dal testo:
Daryl si girò dietro e la spiò per un secondo. Quando tornò a guardare avanti c'era Carol che lo stava guardando. Le lanciò uno sguardo, aspettò che lei riprendesse a guardare la strada e poi si rigirò di nuovo.
Carol sorrise e Daryl pretese di non aver visto niente.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Some people come into our lives
and leave footprints on our hearts
and we are never ever the same (*)
 


Quando Daryl aprì gli occhi non ricordò subito dove si trovasse.
Era su un pulmino in movimento, seduto davanti, con le gambe sul cruscotto. Carol al suo fianco guidava.
Dove stavano andando?
Un uomo magro dai capelli rossi era seduto più in fondo.
Alexandria, stavano andando ad Alexandria.
Strizzò gli occhi, sbadigliò e si mise comodo. Non vedeva niente davanti al cruscotto, la strada era libera.
"Dov'è Rick?" chiese Daryl a Carol.
La donna si girò per un secondo, poi tornò a guardare la strada. "Dietro, ci seguono." Spiò sullo specchietto accanto a lei per accertarsi di quel che aveva detto.
Daryl fece cenno di sì col capo. Bene.
Pian piano il torpore del sonno cominciò ad andar via. Sentì la schiena a pezzi, il caldo soffocante, la puzza, la fame ed i rumori.
Cominciò a contare: Aaron, Glenn, Maggie, Beth, Tara, Noah. C'erano tutti.
Quelle poltrone erano ridicole. Meglio dormire a terra.
Una zanzara gli entrò nelle orecchie e fece per allontanarla.
Poi i chiacchiericci delle due sorelle si fece come un brusio in quel dannatamente caldo pulmino.
Era impossibile non sudare in quell'inferno. Sembrava che non sarebbero mai arrivati ad Alexandria.
C'era una bottiglietta d'acqua nel suo zaino. Eppure non voleva usarla e sprecarla, qualora quel posto si fosse dimostrata una fregatura. Ed in quel caso che avrebbero fatto?
Le due sorelle parlavano e parlavano ancora.
Che Maggie le stesse raccontando cosa era successo nel frattempo? Di Terminus? Forse.
Che Beth le stesse parlando del suo inatteso rapimento? Com'era la vita in quell'ospedale? Con quella donna? Forse.
Una goccia di sudore gli cominciò a scendere lungo le tempie.
Diavolo, che caldo.
Come si faceva a non pensare di aver bisogno di finestrini su un pulmino? Pensò di sfondare un vetro.
Chiuse gli occhi e s'addormentò di nuovo.

Quando riaprì gli occhi era già cosciente di dove si trovava.
Guardò fuori: il paesaggio non era cambiato, erano ancora lontani.
Dio, era in una pozza di sudore.
Il pulmino era silenzioso, dormivano tutti. Beth dormiva su un sedile di quelli.
Viva.
Voleva parlarle da quando avevano lasciato l'ospedale, da quando erano quasi morti di fame e di sete, da quando avevano deciso di seguire quell'Aaron per raggiungere Alexandria.
Alexandria.
Sentì una sensazione di sollievo prenderlo inaspettatamente.
Beth?

Alexandria?
Sperò che non fosse un altro buco nell'acqua.
Avrebbe, avrebbero, potuto dormire in un posto più comodo e più sicuro. Avrebbero avuto mura, letti invece di quelle scomode seggiole di un pullman.
Eppure Beth riusciva a dormirci su.
Col sole che le schiaffeggiava la faccia.
Buffo che non avesse niente da dirle. Già, forse non così tanto.
Daryl si girò dietro e la spiò per un secondo. Quando tornò a guardare avanti c'era Carol che lo stava guardando. Le lanciò uno sguardo, aspettò che lei riprendesse a guardare la strada e poi si rigirò di nuovo
Carol sorrise e Daryl pretese di non aver visto niente.
Fece finta di guardar fuori. Stavano salendo su una collina, era impossibile guardar avanti.
Guardò dietro di nuovo.
Forse avrebbe dovuto almeno salutarla. Ora che aveva la pancia piena. In parte.
Controllò che Maggie non fosse con lei e s'alzò. Traballava e dovette reggersi ai sedili con entrambe le mani.
Beth era poggiata con un sol fianco sul sedile, la schiena al finestrino e la testa sul cuscino. Aveva gli occhi chiusi ed il respiro regolare. Si sedette accanto a lei.
Ecco, e ora?
Avrebbe dovuto lasciar perdere.
Si rialzò, fece per andar via, ma la sua voce ovattata di sonno lo trattenne.
"Daryl." mugugnò lei. Gli occhi erano chiusi e l'azzurro delle iridi nascoste. Se lo ricordava appena.
Sapeva che era lì. "Hm?" chiese lui.
"Sono come te ora." la sua voce stanca tratteneva un sorriso soddisfatto che affiorava appena attraverso le sue parole. Poi sparì. "Ho ucciso un uomo lì."
Non sapeva a cosa si riferisse. Un'altra volta le avrebbe chiesto di raccontarglielo.
O forse no?
Non era importante.
"Già." rispose "E' più il contrario."
Beth si sistemò col capo sul sedile alla bell'e meglio. Il sorriso non c'era più.
Le mise una mano sulla spalla per consolarla. Lei non si mosse. Il suo corpo non fece resistenza, come se fosse morta.
Stava dormendo di nuovo.
Tornò al suo posto e chiuse di nuovo gli occhi, sperando di riaprirli ad Alexandria.

Faceva ancora caldo.
Il pulmino non s'era fermato. Ancora non erano arrivati.
Aprì gli occhi e guardò dietro dove Beth dormiva.
Non c'era nessuno.
Beth non era sul pulmino.
Non c'era.

 

Maybe that's all we'll ever be. An incomplete sentence, a half written story, finished without an ending. (**)

 


(*) Trad. "alcune persone entrano nelle nostre vite, lasciano impronte nei nostri cuori e noi non siamo mai più gli stessi
(**) Trad. "forse è questo che saremo per sempre. Una frase incompleta, una storia scritta a metà, conclusa senza un finale


 




Angolo dell'autrice
Salve! Ormai sono fissa in questo fandom mhuahua
Dunque, che è sta cosa? Boh! Da dove l'ho partorita? Boh! Ma ero in me quando l'ho scritta? Non saprei... 
Tanto per cominciare non ho contato le parole, ma ho immaginato si trattasse di una flashfic ("one shot" mi pareva un termine esagerato per questo aborto). 
Mi è venuta in mente scorrendo la dash di tumblr. Ho letto le due frasi in corsivo (che non sono mie e non ho idea a chi appartegano) e mi sono sembrate così azzeccate. Così ho cominciato a giocare con delle "immagini". Volevo creare un gif set con le parole.
Mi è piaciuto giocare con la punteggiatura, che mi doveva dare un tono drammatico e lento insieme. Spero di esserci riuscita. Come ora. 
Lol. 
Spero vi sia piaciuta! Vi invito a lasciarmi un commentino e se vi va passate per la mia long ;)
A presto.  

 

  
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