Mi gira la testa, mi gira tutto, rido e barcollo.

“Ahahahaha Victor sei lentooo!!!”

Come sono bravo a fare le piroette intorno ai pali della luce. Oh questa luce scintillante mi solletica la vista, ma non distolgo lo sguardo. Fanculo. Che sto facendo? Chissà! Tutto gira e giro anch’io.

“Yuuuri!!!”

Ah che orgasmo quando mi chiami. Provo a girare solo la testa verso di te, ma che diavolo, trottolo incontrollato. Che figata.

“Hahahaha chiamami ancora dai, Cooaach!!!”

Che cazzo sto dicendo, però dai si chiamami ancora. Ancora. Lo pronunci così bene il mio fottuto nome.

“Yuuuri, sono ubriaco fradicio, stammi vicino!”

Certo che sei ubriaco, mi sa che il mondo gira anche a te adesso, ho perso il conto dei bicchieri che abbiamo tracannato. Ma chi se ne fotte.

“Ti sto vicino, non me ne vado!”

Sono talmente spudorato che ti getto le braccia al collo e sotto il mio peso tu perdi l’equilibrio e sbattiamo contro il muro. Oh si. Che cosa allettante.

“Bravo, stammi vicino, non te ne andare!”

Cazzo se adoro il modo in cui mi sorridi, brutto stronzo dal sex appeal esagerato. Ti odio. Dio. Fai schifo da quanto sei bello da paura.

“Dai balliamo un duetto!”

Non mi reggo in piedi, ma ti trascino dalle mani in un balletto improvvisato e del tutto sbronzo. Sbronzo come me e te. Ma la tua risata mi stordisce più dell’alcool, e il modo in cui mi stringi e mi fai volteggiare, è più inebriante di qualsiasi droga.

“Ahia, mi hai pestato i piedi, Yuri!”

Non corrugare le labbra in quella smorfia, maledetto incosciente. Poi mi vien voglia di morderle. Sono vergine, ma pur sempre umano!

“Sono un Katsudon goffo, gomen gomeeeen!”

Non resisto proprio e ti struscio il bacino contro. Spero tu non ti accorga che me lo fai venire duro. O forse si?! Pfff…

“Yuuri…”

Così non vale.

Non mi puoi chiamare con questa voce roca e impasticciata.

“Sii?”

“Deja-vu” mi dici.

Non so bene cosa diavolo intendi, ma il mondo non si sta fermando e io con lui, ti prendo la mano e ti strattono via da quel viottolo, corro tremolando e canticchiando verso la spiaggia.

“Baby, I’m preying on you tonight, hunt you down eat you alive! Just like animals!!! Animals!!! Like animals!!!” *(note)

Che cazzo m’è venuto in mente.

“Sembra quasi una minaccia!”

Lascio la tua mano, le luci ormai sono lontane, c’è solo la luna sensuale a illuminarci. E io mi sento dannatamente fradicio. In tutti i sensi.

“E se fosse una promessa?”

E’ mia sta voce languida? Uooh, forte!!! Standing ovation for Katsuki Yuri!!!

“Yuri”

Oh vacci piano mentre mi tiri, che poi mi eccito di più.

“Victor, chiamami ancora!”

“L’alcool ti fa sempre uno strano effetto e come sempre mi stupisco quando esce questo lato!”

“Victor, non ti ho chiesto di blaterare. Chiamami!”

“Yuri”

Ah si. Quasi mi metto a gemere.

“Accentualo!”

“Yuuri…”

Mi gira la testa talmente forte che mi si disconnette la lingua dal cervello. Sono totalmente drogato di te. Non riesco più a parlare. Pronto? La terra chiama Yuri! Ma Yuri, coglione, fissa solo le labbra di Victor.

“Ho una domanda…” mi chiedi. Ma io non ti rispondo. Fisso quelle stramaledette labbra ipnotiche.

“Yuuri… come hai fatto a non vincere ancora l’oro? E soprattutto com’è possibile che tu non abbia ancora mai baciato nessuno...”

Mi fai incazzare co ste domande inutili.Cazzo!

“Tu parli troppo, Coach…”

“Trattenermi da ubriaco è impossibile… spero tu sia pronto alle conseguenze…”

Che è sto narcotico?! Finalmente hai deciso di usare sta dannata lingua come si deve. E diavolo!!! E’ una sostanza stupefacente, mi sento fatto perso. Strafatto di te. E io adesso ne voglio ancora, bastardo. Perché sarò vergine, aridaje, ma gli istinti animali li ho anche io. E come diamine è il detto?! Non svegliare il Katsudon che dorme. Già, è proprio così!

Se prima il mondo girava, ora è sottosopra. Mi sento come in una giostra, che va su e giù, avanti, indietro, a destra e a sinistra e dove le pare. Questo umido succhiare, questo caldo sospirare, questo accattivante mordere e trattenere.

Sei bravo Victor. Ma io imparo in fretta.

Ti stacchi? Non ti azzardare!

“Yuu…”

Il mio nome ti muore in gola eh?! Mi hai risvegliato, mentre l’alcool mi scorre nelle vene mi hai dato il colpo di grazia con il veleno che sei.
La droga crea dipendenza. E io adesso dipendo da te.

“Yuuri.. fammi…”

No. Non ti stacchi da me. Decido io quanta dose necessito.

“Non hai resistenza solo in pista, non hai bisogno neanche di riprendere fiato…”

Quella ghigna provocante che ti sei stampato in faccia, mi fa sentire febbricitante.

“Fantastico Yuri, sarebbe meglio riservarci certe attenzioni quando sarai in grado di ricordartelo. L’alcool ti rende disinibito e ti dona questo atteggiamento dannatamente erotico, però poi ti fa dimenticare.”

“Tsk”

“Mh?”

“Victor no Baka!”

“Eh?”

“Questo non è il mio primo bacio…”

“…Ah…”

“Fai pure quella faccia?”

Inarchi un sopracciglio eh?!…

“Mi hai baciato tu. Alla coppa di Cina. Non eri ubriaco. E hai dimenticato.”

Non sgranare gli occhi adesso, cretino.

“Yuri… vieni qui!”

“Eeeh no!!!” ti poso un dito sulle labbra. Stammi a sentire occhioni blu.

“Basta gesti avventati, nati per euforia o adrenalina! La prossima volta che ti affondo la lingua in gola saremo entrambi sobri e calmi!”

“…tu non smetti mai di sorprendermi!”

“Ho imparato da un genio, una certa leggenda vivente…”

“Sei straordinario di tuo…”

Basta vaneggiare.

“Victor, balliamo?”

L’ho già detto? Mi gira la testa, mi gira tutto, mi fai girare tu. Chissà come arriveremo in albergo. Ma di nuovo chi se ne frega.
Il mondo gira e io con lui. E io con te, in questo folle duetto sbronzo.

“Yuuuriii, i piedi, di nuovo!!!”

“Amaziiing!!!”

“Non mi fregare le battute!”





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Note (*): La canzone che canticchia Yuri è 'Animals' dei Maroon 5.
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NdA: Vi giuro, non so cosa sia questa brevissima oneshot. Non so nemmeno quanto sia sensato il modo in cui ho descritto questa "scenetta", ma fare una introspezione dal punto di vista di una persona brilla, diciamo che non è mossa geniale... mi sono complicata la vita, ma spero di aver reso l'idea! Perdonate la volgarità di alcune parole...