14/03/2017
1 recensioni
Viktor Nikiforov non si era mai soffermato a riflettere sul suo orientamento sessuale, come la maggior parte delle persone si era omologato alla società in cui viveva e aveva sempre cercato di frequentare le donne che gli interessavano e che trovava attraenti. Per via della sua carriera, e del fatto che fosse anche un bell'uomo, non aveva mai e poi mai avuto problemi di autostima, né tantomeno si era mai fatto problemi a farsi avanti; un po’ come accadeva anche sulla pista di pattinaggio, semplicemente Viktor si scaraventava nelle cose con entusiasmo e passione, senza riflettere.
Nei suoi trent'anni aveva avuto un bel po’ di esperienze con donne e ragazze che erano entrate, e poi così come niente fosse, uscite dalla sua vita.
non si era mai saputo spiegare perché non era ancora riuscito a trovare nessuno che catturasse il suo interesse in modo permanente;
si era sentito sempre incompleto, continuamente alla ricerca di quel qualcosa che non aveva.
Cercava di capirne il motivo scatenante e si diceva che non aveva trovato "quella giusta"...
MAI si sarebbe aspettato che il vero motivo per cui non aveva trovato una persona adatta a lui, stava nel fatto che era un LUI la persona adatta.
C'era da dire che fino al momento in cui aveva incontrato Yuuri non aveva mai provato una tale attrazione verso un ragazzo; non perché fosse contro quel tipo di amore,
semplicemente non aveva mai davvero provato un interesse così forte per qualcuno del suo stesso sesso.
Un po’ probabilmente aveva inciso la mentalità e il comportamento verso l'omosessualità che si aveva in Russia;
d'altronde si sa che si viene sempre influenzati dall'ambiente in cui si cresce.
Nella sua madrepatria Viktor aveva, infatti, assistito a vere e proprie persecuzioni di coloro che erano sospettate di essere gay, o che addirittura si dichiaravano apertamente tali.
Un comportamento che naturalmente il russo non condivideva, ma che probabilmente lo aveva portato a ricercare un partner del sesso opposto inconsciamente per oltre la metà della sua vita.
Poi, per fortuna, era arrivato Yuuri e Viktor aveva finalmente compreso.
Incontrare Yuuri lo aveva cambiato profondamente; era riuscito a farsi spazio nel suo cuore ancora prima che il russo se ne rendesse davvero conto; un fulmine a ciel sereno, ecco cosa era stato il ragazzo giapponese.
Viktor aveva compreso con lui cosa fosse l'amore, quello vero e viscerale che nessuna delle donne che aveva frequentato era riuscito a mostrargli a pieno.
La relazione tra lui e Yuuri era qualcosa che però andava anche oltre la passione di un vero amore, qualcosa di ben più profondo e radicato,
forse dettato dalla consapevolezza che il loro incontro aveva aiutato entrambi a capirsi meglio e li aveva salvati da se stessi: Yuuri era riuscito a superare le sue paure, le sue ansie e le sue stesse aspettative scoprendo un lato del suo essere che non sapeva di avere e Viktor...
Viktor aveva semplicemente aperto gli occhi su come fosse vuota la sua vita prima di Yuuri.
Quel ragazzo gli aveva fatto comprendere quanto il suo mondo fosse vuoto, quanto si basasse su falsi sorrisi ed apparenze salvandolo dal gelo che si portava nel cuore da anni;
era stato un po' come quando i primi raggi del sole di primavera sciolgono la neve dell'inverno.
FINE.
Nei suoi trent'anni aveva avuto un bel po’ di esperienze con donne e ragazze che erano entrate, e poi così come niente fosse, uscite dalla sua vita.
non si era mai saputo spiegare perché non era ancora riuscito a trovare nessuno che catturasse il suo interesse in modo permanente;
si era sentito sempre incompleto, continuamente alla ricerca di quel qualcosa che non aveva.
Cercava di capirne il motivo scatenante e si diceva che non aveva trovato "quella giusta"...
MAI si sarebbe aspettato che il vero motivo per cui non aveva trovato una persona adatta a lui, stava nel fatto che era un LUI la persona adatta.
C'era da dire che fino al momento in cui aveva incontrato Yuuri non aveva mai provato una tale attrazione verso un ragazzo; non perché fosse contro quel tipo di amore,
semplicemente non aveva mai davvero provato un interesse così forte per qualcuno del suo stesso sesso.
Un po’ probabilmente aveva inciso la mentalità e il comportamento verso l'omosessualità che si aveva in Russia;
d'altronde si sa che si viene sempre influenzati dall'ambiente in cui si cresce.
Nella sua madrepatria Viktor aveva, infatti, assistito a vere e proprie persecuzioni di coloro che erano sospettate di essere gay, o che addirittura si dichiaravano apertamente tali.
Un comportamento che naturalmente il russo non condivideva, ma che probabilmente lo aveva portato a ricercare un partner del sesso opposto inconsciamente per oltre la metà della sua vita.
Poi, per fortuna, era arrivato Yuuri e Viktor aveva finalmente compreso.
Incontrare Yuuri lo aveva cambiato profondamente; era riuscito a farsi spazio nel suo cuore ancora prima che il russo se ne rendesse davvero conto; un fulmine a ciel sereno, ecco cosa era stato il ragazzo giapponese.
Viktor aveva compreso con lui cosa fosse l'amore, quello vero e viscerale che nessuna delle donne che aveva frequentato era riuscito a mostrargli a pieno.
La relazione tra lui e Yuuri era qualcosa che però andava anche oltre la passione di un vero amore, qualcosa di ben più profondo e radicato,
forse dettato dalla consapevolezza che il loro incontro aveva aiutato entrambi a capirsi meglio e li aveva salvati da se stessi: Yuuri era riuscito a superare le sue paure, le sue ansie e le sue stesse aspettative scoprendo un lato del suo essere che non sapeva di avere e Viktor...
Viktor aveva semplicemente aperto gli occhi su come fosse vuota la sua vita prima di Yuuri.
Quel ragazzo gli aveva fatto comprendere quanto il suo mondo fosse vuoto, quanto si basasse su falsi sorrisi ed apparenze salvandolo dal gelo che si portava nel cuore da anni;
era stato un po' come quando i primi raggi del sole di primavera sciolgono la neve dell'inverno.
FINE.