Dal
quarto di copertina del Necronomicon della Biblioteca di New York.
Sezione
mitologia.
“Ciò che si narra dall’inizio
del tempo, non è mera leggenda. Sono indicazioni su ciò che il mondo nasconde. “
Non si dovrebbe scarabocchiare
un libro in questo modo, tantomeno un libro di così rara importanza. Tantomeno
da me che moltissimi anni fa ho giurato di proteggere questo stesso segreto.
Dovrei smetterla di girare
intorno al problema e finalmente togliermi la soddisfazione di dire a chiunque
legga questo mio scarabocchio - non pretendo certo che la possiate chiamare
lettera o testamento - che ciò che viene nascosto ai vostri occhi è qualcosa di
basilare importanza.
L’uomo
ha passato secoli a cercare di definire il concetto di verità, ma di certo non
è quello a cui siete giunti fino ad ora.
Tutto
è cominciato all’inizio dello scorso secolo, nella data del 28 giugno 1914, in
concomitanza con l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo e
l’inizio della Prima Guerra Mondiale. In quella stessa data, ma nella piana di
Stonehenge, si stava scrivendo la storia. Una storia completamente differente.
Nascosto agli occhi dei mortali,
si stava tenendo il primo concilio delle razze conosciute. Il pericolo segnato
dall’incalzare della Guerra e dalle pessimistiche ipotesi avanzate da tutti,
avevano reso necessario un incontro tra uomini, nani, elfi, spiriti e sirene
per poter definire qualche punto di cruciale importanza per la sopravvivenza di
ogni specie.
Gli umani erano certi che, e la
storia gli avrebbe dato ragione, la tecnologia che imperversava in ogni
frangente della loro vita, avrebbe messo a repentaglio la sopravvivenza di ogni
cosa che riguardasse la magia. Maghi e stregoni erano già considerati dei
ciarlatani, ma fino a quando si sarebbero riusciti a nascondere prima di
incappare in persecuzioni violente ed omicide?
Gli elfi, signori della Natura,
non erano più di tanto coinvolti da questo terrore. Temevano piuttosto l’
Oscurità portata da tutti gli esseri contrari alla loro natura e le faide tra
le varie famiglie nobili erano decisamente un peggiore, cruento e devastane
pericolo per il loro mondo.
I nani, nascosti sempre nelle
viscere della terra, temevano più che altro l’incombere delle ombre della
dimenticanza per il loro popolo. E la perdita completa di tutti i loro tesori
nascosti. Gli uomini, con la loro avidità, erano i primi accusati possibili.
Le sirene, signore del mare,
avrebbero volentieri disertato quell’incontro, poiché non avevano molte
capacità di sopravvivenza sulla terra ferma. Eppure le perplessità dei Signori
degli uomini le condividevano da molte lune. Oramai anche i mari erano
infestati da enormi barche di metallo, la sopravvivenza di quell’antica razza
nascosta era nettamente minacciata.
Gli spiriti, dominatori del
fuoco, oramai decimati dalle lotte interne dovute al loro pessimo carattere,
erano occupati in altre faccende. Nessuno di loro avrebbe mai dato appoggio a
qualcuno delle altre razze tanto erano orgogliosi e superbi. Nessuno sarebbe
stato in grado di sopportare tanta testardaggine.
Troppi
conflitti in troppi mondi così differenti l’uno dall’altro. Troppo sangue
poteva scorrere se una lotta fosse passata da un mondo all’altro.
La decisione, unanime, fu quella
di chiudere pertanto i passaggi che correvano da un mondo all’altro,
lasciandone aperti solamente quattro. Il mondo degli Uomini avrebbe fatto da
Crocevia, perennemente sorvegliato dai Custodi, gli unici in grado di aprire i
passaggi del mondo di cui reggevano la chiave:
Hicael, imprevedibile ed iroso,
sarebbe stato la Chiave verso il mondo degli Spiriti.
Nerel, silenzioso e oscuro,
avrebbe guardato a vista il mondo dei Nani.
Eire, bellissima e letale, avrebbe custodito il passaggio delle Sirene.
Sair, impetuosa e testarda, si
sarebbe occupata della porta verso il mondo degli Elfi.
Versus, il Signore degli Uomini,
sarebbe stato il primo di loro, responsabile di ogni avvenimento e custode di
quell’incrocio di mondi.
Cinque
mondi, un solo crocevia di passaggio. Guardato a vista. Nascosto agli occhi di
tutti gli altri.
Il
mio nome è Sair, la Custode degli Elfi. Alcuni umani mi conoscono con il mio
nome di battaglia, altri con il mio nome mortale, Rachel Lane. Non che questo
sia il mio nome reale, ovviamente. Mio è il compito di evitarvi di vedere
troppe fate e folletti. Mi dispiace, potrebbero rendervi la vita decisamente
più interessante e forse anche degna di essere vissuta. Divertente.
Affascinante. Ma abbiamo un Codice che regola i nostri comportamenti, tutti, e
contravvenire alle regole, secondo quanto ci è stato insegnato, mette molte
vite in pericolo. Le vostre. Stranamente noi Custodi abbiamo un innato senso
del sacrificio per la razza umana in generale. Ma ora…Dovete capire che l’idea
del “nascosto” è effettivamente stata messa in pratica bene, da tutti. E voi
non siete a conoscenza di noi o di coloro che proteggiamo e nascondiamo. Ma
allora, se il pericolo era così grande,
perché tenerlo nascosto proprio a voi, che rischiate la vita per la sola
esistenza di queste creature?Perchè farvi crescere nell’ignoranza, nella
possibilità di incappare in uno qualsiasi di questi esseri, nella remota
ipotesi di essere loro bersaglio e scherno?
Non
pensavo che prima o poi sarei mai arrivata a dire quanto sto per dirvi: il
nostro Codice si sbaglia. Ciò che sapevo, ciò che mi avevano insegnato, era
completamente sbagliato. Il motivo- proteggere le persone che amavo- per cui
ho, in quel lontano anno, accettato di diventare Custode completamente
inesistente. Il Codice non mi permette di farlo, in realtà. Anzi, mette in
pericolochi ho di più caroanche più di quanto potessi anche solo immaginare.
Non
ho il tempo materiale di spiegare cosa è successo. Mi preme molto di più
mandare un ammonimento perché noi Custodi siamo tutti, inesorabilmente, in
pericolo. Ed il prossimo a morire scatenerà qualcosa di ben peggiore di una
guerra.
Il
tempo della battaglia è giunto e noi siamo completamente impreparati.
Dagli archivi della Biblioteca:
Nota
inclusa nel quarto di copertina del Necronomicon di New York, sezione
Mitologia.
La
direzione della Biblioteca si scusa con i lettori che consultassero tale
volume. Stiamo provvedendo a rintracciare il responsabile della deturpazione di
questo prezioso volume al fine di assegnare le relative sanzioni. Non siamo
tuttavia in grado di rimpiazzare tale volume con un nuovo vista l’unicità di
questa pubblicazione.
Ci
scusiamo per la lettera dai contenuti alquanto allarmistici e per le macchie
che purtroppo deturpano il volume. Non appena possibile provvederemo al
restauro del volume.
La
Direzione
Verbale
di polizia:
Il
volume ritrovato sotto il corpo della vittima è stato individuato come il
“Necronomicon” di autore sconosciuto, della sezione di Mitologia.
Parte
della copertina e del quarto riportano segni di evidente colluttazione ed il
volume stesso ha assorbito un colpo di arma da taglio nella copertina. Sono
altresì presenti nr. 15 macchie di sangue, per il cui riscontro è stato
richiesto l’intervento della squadra anticrimine responsabile.
Da
un primo riscontro sembra che le macchie di sangue siano da imputare alla
vittima, donna, dell’apparente età di 25 - 30 anni, capelli castano chiari e
lisci, occhi neri, nessun segno particolare evidente. Nessun documento.
Identificazione impossibile. Verrà effettuato un confronto con le segnalazioni
di persone scomparse negli ultimi 20 anni, tuttavia ad un primo controllo
nessun identikit riporta caratteristiche fisiche simili a quelle della vittima.
Nessun
riscontro con il nome Rachel Lane segnato nel documento bibliotecario. Nessun
familiare si è presentato per il ritiro degli effetti personali, alquanto
miseri e consistenti in:
- un cellulare di ultima generazione senza
scheda.
- portafoglio vuoto di marca Lanvin.
- piccolo coltello a serramanico dall’impugnatura
arcuata ed in madreperla. Contattato esperto di balistica per eventuale stima
dell’arma.
Caso
individuato come “in risoluzione” salvo ulteriori informazioni pervenenti
presso il comando entro i prossimi 60 gg. Sergente Mattews incaricato di
coordinare le operazioni.