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Autore: Ale Lupin    13/04/2005    5 recensioni
E' la mia prima storia, siate clementi vi prego!!! Sono terribilmente emozionata!!
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Remus Lupin, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I ragazzi di prima stavano facendo il loro ingresso nella sala grande

I ragazzi di prima stavano facendo il loro ingresso nella sala grande, un silenzio assoluto li aveva imprigionati, questi poveri ragazzi venivano fissati da tutti e da tutto; il soffitto era incantato, era pieno di stelle e un chiarore proveniva da una luna nuova, era uno spettacolo.

Solo pochi maghi erano capaci di creare una splendida copia del cielo stellato! (vi evito la poesia del cappello parlante, non sono assolutamente brava a crearne!), la professoressa McGranit si fece avanti.

«Adesso vi chiamerò, verrete qui, vi metterò il cappello in testa e verrete smistati nelle rispettive case:Tassorosso, Corvonero,Grifondoro e Serpeverde!» con l’ultimo nome si fece un leggero brusio. «Sirius Black!» un ragazzo, molto alto per la sua età, magro e forte, si avvicinò con passo fiero, tutta la sala lo stava osservando «ottimo cervello, senso arrogante, Serpeverde sarebbe al tua casa, ma non sei come gli altri tuoi familiari, un senso d’aiuto verso gli altri, meglio Grifondoro!»e la sua futura casa iniziò ad applaudire «Peter Minus!» un piccolo ragazzo, fragile e pauroso, avanzò con passo lento e non riuscendo ad arrivare a sedersi sullo sgabello, mancava poco e sarebbe caduto, dovette farsi aiutare da altri suoi compagni; «Grifondoro!» urlò il cappello senza neanche riflettere un momento! La casa riapplaudì di nuovo, senza  molto entusiasmo «Elisabeth Granel» la ragazza si avvicinò e prese posto «Corvonero!» e loro applaudirono «Remus Lupin!»un ragazzo pallido e magro si avvicinò con passo lungo e fiero, ma con una strana luce negli occhi «Cervello niente male, senso dell’umorismo e sarai un ottimo Caposcuola! Grifondoro»e loro applaudirono…(altri nomi, per semplificare la storia non ve li metto) «James Potter!»il ragazzo si avvicinò con un sorriso a 32 denti! «Grifondoro!»non fece tempo a toccarlo «come ultima persona, una ragazza straniera Alexandra Wercel» una ragazza magra e alta, a prima vista si poteva dire che non aveva 11 anni, si sedette, il cappello ci mise molto più tempo «darai del filo da torcere a molte persone, un piccolo problema, Grifondoro potrebbe aiutarti!» silenzio «ma anche Tassorosso, ma verresti esclusa, non amano i tipi strani! Senso della superbia, senso di spirito e di aiuto.. sì ci sono….Grifondoro!»urlò e il tavolo scoppiò in un forte applauso!

 

Non si diresse verso il tavolo, ma verso Silente, parlavano a voce così bassa che i ragazzi non sentivano cosa diceva, Silente abbassò un paio di volte il capo, acconsentì a farla uscire dalla sala quasi ridendo! Alexandra, una ragazza normalissima, mora capelli lunghi, alta …ma figlia di una potentissima casata; appena chiuse il portone alle sue spalle, sotto lo sguardo di tutti i presenti, sentì dei rintocchi, la fecero spaventare, provenivano da un alto orologio a cucù ornato con scritte in latino, probabilmente d’oro, batteva le nove.

 

Prima che qualcuno potesse vederla,  uscì dalla scuola, le si allungarono i canini!

Era un vampiro, era la figlia del re, il re Wercel, molto nota a molte persone per la sua strabiliante capacità di nutrirsi e di trasformarsi. Quando si nutriva, non uccideva la gente, ma soltanto le rubava del sangue prezioso, ma tre notti al mese si trasformava in una bestia assetata di sangue.

Fortunatamente non era quella sera, contenta di essere stata assegnata a Grifondoro, la mora si diresse verso il lago, aveva molta sete, ma dove e quando poteva nutrirsi, non c’era nessuno in giro da azzannare alle spalle, non era nella forma completa e amava soprattutto spaventare la gente, ma Silente e suo padre gliela avevano proibito!

Silente un gran uomo, sicuramente il migliore, dopo mio padre, ovviamente, non gettiamo mai fango su quello che siamo e io e i miei fratelli non lo rinneghiamo!

Dei passi felpati si avvicinavano astutamente, il modo di camminare le fecero capire di chi si trattava  «salve professor Silente, come mai non si trova al banchetto?» «ti o portato qualcosa da bere!» disse dandogli un bicchiere pieno di qualcosa si rosso, sembrava sangue! «Non ti puoi addentare nella foresta e devi  cercare di controllare il tuo istinto!» «lo sa che qualcuno potrà venirlo a sapere?» «sì e spero che siamo molto lontano da qui!» disse lui sorridendole, aveva finito tutto in un sorso «Alexandra» «mi chiami Alex» «va bene, Alex, tuo padre non mi ha detto come potresti farti male!» «credo che sia inutile dirglielo, ho un udito inaspettato, due ali da angelo nero, capacità di andare dove voglio grazie al trasferimento e due canini che diventano due armi in tre notti di luna piena…ma una cosa ci sarebbe, sono allergica al sangue di un lupo mannaro!» «sì questo lo sapevo anch’io! Dovrai stare attenta allora!» «Sì, lo so, Remus Lupin non è quello che si crede!» «hai la capacità nel leggere il pensiero?» «no, fortunatamente no, ma l’ho notato dalla paura nei suoi occhi!» disse lei «terribilmente astuta e non sembri neanche una 11enne» «e come potrei ho dovuto curare i miei fratelli fino adesso, ma grazie a lei!» «non ti preoccupare adesso però devo tornare dentro, ti serve qualcosa d’altro?» «no grazie mille, adesso posso anche tornare a scuola »disse lei sorridendo, ma si voltò a osservare la superficie dell’ acqua che si era increspata dal leggero venticello! Passò delle ore a girare per il giardino a quando decise di tornare al dormitorio per mettersi davanti al fuoco, un’altra particolarità: non chiudono mai occhi  da quando diventano vampiri e dato che lei è nata così, non ha mai dormito per 11 anni!!! (le sue caratteristiche le scopriremo piano piano!) grazie alla capacità di trasferirsi da un luogo all’altro, si trovò nella camera dei Grifondoro c’erano delle voci «Ciao Alexandra!»lei si voltò coprendosi la bocca con la mano «ciao ragazzi come va?» «Tutto bene grazie!» «scusate ma devo andare!» «in certe occasioni mi sembri  un maschiaccio!» disse Sirius, lei si voltò di scatto e si tolse le mani, «io..non..sono..un..maschiaccio..» ma la reazione fu evidente, Peter in un sol secondo aveva trovato rifugio dietro il divano, Sirius e James la stavano guardando con un sorriso da idioti e …Lupin non aveva fatto una smorfia nel vederla!
  
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