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Autore: JulyChan    26/03/2017    12 recensioni
La prima volta che Alice lo vede, la sua mente ritorna agli anni di Hogwarts: Sirius giurava eterno amore alla luce dell’alba, dimenticandosene prima del tramonto; volubile e insoddisfatto, prendeva sempre ciò che bramava, creava castelli di carte per poi distruggerli al suo passaggio.
«Credi che andare contro la propria famiglia sia facile?».
«No, ma morire lo è».
[Seconda classificata al contest "Flashiamo! II Edizione" di Freya Crystal].
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La strada non presa

 

 

 

La prima volta che Alice lo vede, non ha bisogno di presentazioni, e la sua mente ritorna agli anni di Hogwarts: Sirius giurava eterno amore alla luce dell’alba, dimenticandosene prima del tramonto; volubile e insoddisfatto, prendeva sempre ciò che bramava, creava castelli di carte per poi distruggerli al suo passaggio.

La prima volta che Sirius la vede, va alla ricerca di un ricordo, ma la sua mente è una tabula rasa: vorrebbe leggerla, ma Alice non è un libro aperto; avveduta ed estranea all’impeto, è un’anima candida votata alla quiete e al raziocinio.

È proprio quello a colpirlo.

 

 

***

 

 

«È una missione suicida!».  

«Siamo in guerra, se non te ne fossi accorta».

«Tu ne stai combattendo un’altra, di guerra».

«Non sai niente».

«So che non si può sempre scegliere la strada più comoda».

«Credi che andare contro la propria famiglia sia facile?».

«No, ma morire lo è».

 

 

***

 

 

Non conosce tregua, Sirius, e lotta in bilico tra luci e ombre; ciò che è giusto assume contorni corrotti, la ragione sfuma in squilibrio. Ma ha le palme imbrattate di sangue e la bocca piena di terra, mentre fugge dai suoi fantasmi.

Combatte a modo suo, Alice, tra antidoti e ampolle fumanti, al sicuro in un mondo in cui ogni male ha una cura. Ma ha le palme corrose dal fiele e gli occhi pieni di smania, mentre il suo sguardo corre al di là del vetro.

 

 

***

 

 

«Tu, comunque, sei un’ipocrita».

«Perché?».

«Sei una guaritrice. Sei qui tutto il giorno».

«E quindi?».

«Hai scelto la strada in discesa».

 

 

***

 

 

Gli si avvicina, prima lentamente, poi con più sicurezza; sente il suo respiro sfiorargli il mento.

«Cosa fai, Alice?».

Lei non parla, ma Sirius può leggere la risposta che cerca nella piega amara che ha preso la sua bocca, una tacita supplica che le brucia in gola e che annaspa tra le labbra dischiuse.

Prendo la strada più impervia.

 

 

***

 

 

Sirius la sfiora con le ciglia e la saggia con le labbra, marchiandola con l’urgenza dei suoi gesti e il calore dei suoi ansimi; percorre sentieri inesplorati, insegnandole ad amare tutti i luoghi del suo corpo che lei ha imparato a odiare. La vede ritrarsi, piegarsi e supplicarlo, e poi illuminarsi e rifiorire dall’ombra, dal suo rifugio di rovi e catene.

Alice gli entra dentro con le unghie e con i denti, marchiandolo con il potere delle parole e con la premura dei suoi occhi; vaga attraverso zone desolate, insegnandogli ad amare tutti i luoghi nel suo corpo che gli hanno detto di odiare. Lo vede accasciato al suolo, indolente, a crogiolarsi nelle sue certezze, e poi rialzarsi e scrollarsi la polvere di dosso, la maschera dal volto.

Quanto più Sirius aderisce alla sua pelle senza lasciare spazio, tanto più Alice aderisce alla sua anima senza lasciare via di fuga.

Sirius incespica lungo il tragitto, mentre lei, paziente, gli tende una mano per accompagnarlo.

Ma Alice si ritrova da sola al traguardo, mentre lui, arretrando, sceglie la strada più facile.

 

 

***

 

 

«Hai amato soltanto te stesso e il dolore che il tuo nome ti procurava. Hai amato il tuo dolore più di quanto amassi me».

«Dimenticami, Alice».

 

 

 

 

 


NOTE:

Questa flash si è classificata seconda al contest Flashiamo! II Edizione di Freya Crystal, vincendo anche il premio "Universal" per la miglior coppia.

 

Questa flash è stato un parto! Avevo iniziato a scrivere su tutt’altro pairing e su tutt’altra situazione, ma poi mi sono resa conto che non riuscivo a levarmi dalla testa la coppia Alice/Sirius e, quindi, ho cancellato tutto e ricominciato a scrivere da zero. Credo di averci impiegato circa due mesi a concludere il tutto, non solo per mancanza di tempo (ho “risolto” scrivendo in treno, tornando da lavoro. Praticamente, metà della storia è stata appuntata sulla mia agenda xD), ma anche perché mi sono resa conto troppo tardi che tutto quello che avevo in mente non sarebbe rientrato in 500 parole e perché non avevo mai trattato di un personaggio così complesso come Sirius e avevo paura di non rendergli giustizia. Solitamente, quando ci impiego così tanto a scrivere, quando maneggio così tanto una storia, il risultato non mi soddisfa mai. Per questa storia, infatti, ho ancora i miei dubbi, ma ho iniziato piano piano ad apprezzarla.

Prima di dilungarmi come mio solito in sproloqui, auguro a tutti buona lettura e lascio qui eventuali spiegazioni che potrebbero far comodo per chiarire alcuni punti:

-          Guaritrice: LO SO, Alice è Auror, non guaritrice, né medimaga, né quant’altro. Prendete questo punto come una “licenza” funzionale alla storia e alla nascita dei suoi “tormenti”. Ciò non toglie che un Auror possa essere anche esperto di medimagia e incantesimi curativi, e, quindi, “sfruttato” per questo invece che mandato sul campo a combattere.

-          Contesto: la flash è ambientata in un momento imprecisato durante la I Guerra Magica, prima, dunque, della disfatta di Voldemort, della morte di Lily e James e della tortura subita da Frank e Alice. Alice e Sirius, se non si fosse capito, fanno parte entrambi dell’Ordine, ma con ruoli diversi. Frank è stato lasciato fuori dalla storia in primis per ragioni di spazio, in secondo luogo perché ho deciso che non ci interessava sapere se la relazione tra Sirius e Alice fosse avvenuta prima del fidanzamento di quest’ultima o come relazione extra-coniugale. Volevo concentrarmi sulla coppia e su altri motivi che li avevano fatti avvicinare, senza mettere in mezzo tradimenti, matrimonio e quant’altro. Dopotutto, non sappiamo se Alice e Sirius si conoscessero già a Hogwarts o meno, quindi tutto potrebbe essere.

-          Sirius: con lui mi sono divertita tanto, anche perché ho un’idea precisa di come potesse essere da giovane, ma, al contempo, ho avuto paura di strafare. Lui, ovviamente, è nell'Ordine, è un Grifondoro fatto e finito, è uno scavezzacollo, impulsivo e con un senso di giustizia tutto suo; a contornarlo, la sua parte più oscura, quella che si porta dietro da una vita, ovvero l'essere l'erede dei Black e, perciò, sentirsi in qualche modo in dovere di buttarsi a capofitto in ogni missione, anche rischiando la vita, proprio per un bisogno innato di dover fare del bene e, al contempo, espiare le colpe della propria famiglia. Mi è stato fatto notare che Sirius dovrebbe essere “abbastanza adulto da gestire la situazione”. Beh, ma anche no! xD Al di là del fatto che, a mio parere, Sirius non diventa mai adulto (l'ho sempre visto come un eterno Peter Pan e anche Lupin, nella saga, gli fa rimostranze del genere), bisogna considerare che qui lui ha tra i 17 e i 22 anni. Capisco che la guerra e la situazione difficile possano averlo temprato e fatto maturare più in fretta del dovuto, ma ha comunque un'età in cui spesso e volentieri si sragiona e non si fanno cose con il dovuto rigore (morale e non).

-          Dimenticami, Alice: come si suol dire: “Attento a quel che desideri, perché potresti ottenerlo”!

 

Per ulteriori dubbi, chiedete pure.

Buona lettura,

July

 

 

 

RIFERIMENTI:

§  La strada non presa: “The Road Not Taken” di Robert Frost;

§  Alice è un’anima candida: dal contest “Are you mine?” di Mary Black;

§  Insegnandole ad amare tutti i luoghi del suo corpo che lei ha imparato a odiare: ispirata a una frase di “Tired Eyes” di T. K. Gregson.

 

   
 
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