Preparazione [Porto Selcepoli]
Nei camerini dell’Arena Pokémon di Porto Selcepoli, Vera era seduta affianco al suo Beautifly con aria tesa su una delle panche, quando un aroma di rosa le fece alzare gli occhi blu.
- Ehi! Mi fa piacere vederti.
- Oh, ciao Drew.
- Come ti è sembrata la nostra esibizione di poco fa? Ti è piaciuta? - Il ragazzo guardò il Pokémon Erba.
- Siete stati fenomenali! Se avessi le tue capacità, adesso non sarei così preoccupata.
- Non ne hai motivo. Ho fatto lo stesso errore nella mia prima gara: Roselia ha perso contro uno Slowbro perché sapeva che un suo errore mi avrebbe deluso e fatto perdere fiducia. Ma non sono loro a dover aiutare noi a vincere: è il contrario! Supportare i nostri Pokémon e farli sentire a loro agio in ogni Gara è il nostro compito più importante. E non solo loro.
Vera lo osservò a bocca aperta: - Avevo l’impressione che avessi vinto la tua prima gara. Non so perché, ma non riesco ad immaginarti perdere! - confessò riacquistando il sorriso.
- Se lotterai bene, fra poco non ne avrai bisogno. Buona fortuna. - augurò lui avvicinandosi all’uscita.
- Ti ringrazio... Grazie per tutto! - Quando fu da sola con il suo Pokémon, gli si rivolse: - Scusami, Beautifly, se ho pensato alla mia vittoria anziché alla tua.
 
Vera si sedette di nuovo nei camerini. - Spero soltanto di aver superato le preliminari.
Subito dopo, vide in primo piano una rosa rossa, con due petali rosa posati al centro. - È stata un’ottima esibizione!
- Grazie, Drew! Questa è per la vittoria di Beautifly?
Il ragazzo sorrise abbassando leggermente le palpebre: - Sì, ma è anche per te.
La coordinatrice arrossì visibilmente. - Che… Che vuoi dire?
Lui la imitò, fissando uno spigolo del soffitto: - Che il tuo stile mi affascina molto, ecco.  - Roselia annuì.
Poi la guardò deciso negli occhi: - Avete gareggiato entrambi, e non dovresti ammirare me, ma te stessa.
Lei lo osservò per qualche secondo. - Ogni volta che parlo con te, riesci a farmi stare meglio. La tua compagnia mi piace moltissimo.
- A…Anch’io sono decisamente felice quando ti incontro.
 
- Drew! - gridò Vera correndo fuori dall’Arena. Lui si voltò verso l’entrata.
- Che cosa c’è, Vera? Vuoi una rivincita? - domandò entusiasta.
- No: ci tengo a chiederti se ti va di viaggiare con noi.
- Sarebbe magnifico, davvero, ma se qualcosa di bello diventa normale, non lo si vede più.
- D’accordo, ho capito. Allora alla prossima gara!
Drew alzò una mano mentre si allontanava.