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Autore: namory superfigo    10/04/2017    1 recensioni
Salve, amanti di Percy Jackson! Allora, la trama.
Questa storia parlerà del primo bacio tra Percy e Annabeth, ma dal punto di vista di quest'ultima! Leggete e fatemi sapere!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy/Annabeth
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La prima volta

 

ero felice, io e Percy avevamo salvato il mondo, e anche se certe volte mi capitava di pensare ancora a Luke, mi sentivo serena. Ora che la guerra contro Crono era finita, sentivo di dover fare solo un’ultima cosa, la più difficile della mia vita. Ormai i miei sentimenti si erano chiariti, nel momento che avevo visto Luke a terra, avevo capito che non era di lui che mi ero innamorata, ben si di quello stupido testa d’alghe, ancora non riuscivo a crederci! Le figlie di Afrodite mi avevano consigliato di mandare al diavolo la logica e di dirgli in faccia ciò che provavo, ma Annabeth Case non abbandonava mai la logica, neanche se si trattava dei suoi sentimenti, anche in quel caso avevo preparato un piano piano nei minimi particolari. Mi ero fatta fare un dolce da Tyson, ovviamente con la glassa blu, aspettavo solo il momento giusto. A cena le cose erano davvero felici, il piccolo figlio di Ade se ne stava seduto al fianco di Chirone nel tavolo principale, sbigottito per tutte le pacche sulle spalle che riceveva, come se nessuno mai lo aveva considerato in modo positivo, ero molto contenta per lui. Lentamente il padiglione si svuotò, era il momento perfetto. Quando anche l’ultimo figlio di Ares si fu congedato, mi alzai lentamente e mi avvicinai al tavolo di Poseidone. Percy era seduto con lo sguardo fisso nel vuoto, a osservare il tramonto sulla spiaggia, dove Grover e Junniper stavano passeggiando mano nella mano. “Ehi, buon compleanno, testa d’alghe” Gli sussurrai, scivolando sulla panca accanto a lui mostrandogli il dolce. Il ragazzo sgranò gli occhi, non poteva essere che se ne fosse dimenticato! “Non ci credo, non dirmi che te ne eri dimenticato, è il 18 agosto, il tuo compleanno, no?” Lui mi guardò imbarazzato, era troppo buffo, così scoppiai a ridere. “Gia. . . “ fece, grattandosi distrattamente la nuca. “Dai, esprimi un desiderio”, lo incitai. “Lo ai fatto tu?”. “Mi ha aiutato Tyson.”.  “Ecco perché assomiglia a un mattone di cioccolato con il cemento blu.”. Scoppiammo a ridere, poi lui spense le candeline, dividemmo il pasticcino in due e iniziammo a mangiare. “Ai salvato il mondo, non sei contento?” gli chiesi. “Abbiamo” mi corresse. “E Rachel è il nuovo oracolo, questo vuol dire che non potrà avere un ragazzo.”. “Ne sembri felice.” Mi schermì, arrossii imbarazzata. “Non mi sembri dispiaciuta.” Mi disse ridacchiando, mettendomi in imbarazzo. “Non è vero, per me è uguale!” protestai, scatenando le risa del moro. “mmm”, fece pensieroso. “Per caso ai qualcosa da dirmi, testa d’alghe?” gli chiesi maliziosa. “Promettimi che non me le suonerai.” Mi chiese, facendomi ridere:”dipende.” Gli dissi ridacchiando. Dopo aver preso fiato iniziò:”quando ero sullo Stige, per diventare invulnerabile, Nico mi disse di concentrarmi su una cosa, una sola cosa che mi tenesse ancorato al mondo, una cosa che mi facesse desiderare di rimanere mortale, poi sull’Olimpo, quando volevano trasformarmi in dio e via dicendo, continuavo a pensare. . . “. Sorrisi divertita:”quanto ti sarebbe piaciuto!” lo schermii, guadagnandomi una smorfia. “Be, forse un po’, ma non ho voluto, non volevo che le cose restassero uguali per l’eternità, perché le cose possono sempre cambiare, e poi pensavo. . . “. “A qualcuno in particolare?” chiesi con dolcezza, e una punta di imbarazzo, forse mi stavo spingendo troppo oltre, ma non potei trattenermi nel ridere sotto i baffi. “Stai ridendo di me!” protestò facendo la faccia da cucciolo bastonato, cosa che mi fece scoppiare a ridere. “Certo che non mi rendi le cose facili!”. A quel punto sorrisi, poi lo guardai negli occhi, quei  bellissimi occhi verde mare che mi mandavano in estasi, e presi la mia decisione, abbandonai il mio piano e, gettandogli le braccia al collo, gli sussurrai:”Io non ti renderò mai le cose facili, meglio che ti ci abitui.”, poi avvicinai il viso al suo. Quando le nostre labbra si allacciarono, sentii una strana sensazione, ce l’avevo fatta, lo avevo baciato. Certo, era gia successo sul vulcano di Sant’Elena, ma quello era diverso. Quando mi staccai, una voce che conoscevo fin troppo bene ringhiò:”Be, era pure ora!” Non era possibile, come avevano fatto tutti quei ragazzi a coglierla di sorpresa? Il padiglione si riempì di torce e di ragazzi, che al seguito di Clarisse ci caricarono sulle spalle. “Insomma, dove è finita la privacy?” fece il figlio di Poseidone. “I piccioncini hanno bisogno di rinfrescarsi, al laghetto delle canoe!” gridò Connor Stoll. Con grida esultanti ci portarono ai piedi della collina, permettendoci di tenerci per mano. Quando giungemmo al laghetto, ci lanciarono con forza, e prima di vederci sprofondare Percy mi abbracciò. Quando fummo sul fondo del lago il moro evocò una bolla d’acqua, poi mi avvolse la vita con le braccia. Le nostre labbra si sfiorarono, e questa volta approfondimmo la conoscenza. Le sue labbra sapevano di salsedine, come il suo alito e il suo corpo, aveva un modo carino di stringermi leggermente la lingua, e quello fu il miglior bacio subacqueo di tutti i tempi.

 

Spazio autore:

Salve! Allora, mi è venuta in mente questa storia rileggendo il libro, inoltre questo è un modo per vedere quanti amanti di Percy Jackson popolano EFP, e quanti vorranno leggerla e darmi il loro parere, anche se non mi aspetto di ricevere molte recensioni per questa roba, ditemi voi, mi basta un piccolo commentino, rendete felice il vostro amico!

   
 
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