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Autore: Princesse with Wormmon    12/04/2017    3 recensioni
L'inaspettato e il meraviglioso appartengono a questo mondo.
Questo è un mondo dove finiscono tutti i sogni dispersi, tutte le parole non dette e gli amori mai nati.
E' convogliato tutto qui.
Questo universo trae la sua energia dai desideri umani. Per raggiungere questo mondo occorre solo un elemento: l'amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sora/Tai
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prova a non innamorarti di me

1.

 


Dentro di me.
Sto fingendo che lei sia accanto a me.
Tutto solo.
Cammino con lei fino al mattino.
Mi sembra di sentire le sue braccia attorno a me
Sotto la pioggia, il marciapiede brilla come l'argento,
tutte le luci sono confuse nel fiume.
Nell'oscurità, gli alberi sono pieni di luci stellari
e tutto quel che vedo è lei e me, sempre e per sempre.
e lo so che é solo nella mia testa
che sto parlando con me stesso e non con lei,
e sebbene so che lei non mi vede
sento ancora che c'è una strada per noi.
La amo, ma quando la notte finisce
lei se n'è andata.

Il fiume è solo un fiume.
Senza di lei, il mondo attorno a me cambia,
gli alberi sono spogli e ovunque le strade sono piene di estranei.
La amo
Senza di me, il suo mondo continuerebbe a girare,
un mondo pieno di felicità che io non ho mai conosciuto.

 

 

Quando ami profondamente, la tua razionalità cessa di esistere. L'amore è come un bagliore fugace di luce che ti toglie il respiro, ed hai bisogno della persona che ami per tornare a respirare. Come gocce di rugiada su una foglia rorida, sotto un sole rovente in un cielo di perla, così sono gli sprazzi fulgidi di gioia.
Erano bambini. Avevano le gote del medesimo colore dei petali rosati delle lillà, che svolazzavano orgogliosi nella limpidezza abbagliante di un sole ingenuo e puro, cantando le note eterne di una poesia dagli iridescenti colori dei sentimenti, che si schiudevano nei loro battiti discordanti. Ma quando i loro palmi si incastonavano, intrecciandosi in una tenera percezione di protezione e di rifugio, le loro guance si tingevano di indicibili sfumature di un amaranto purpureo, lo stesso colore dei petali del ciliegio che non avrebbe mai districato la sua fiorescenza. Il viso dalla candida consistenza di un pesco, della stessa assonanza pura di cui era fatto l'etereo cielo.

Volevano conoscere il mondo e la sua brezza soave, il calore di un cielo ricamato solo di boccioli di sole. Mondo, tanto funesto ma allo stesso tempo meraviglioso. Fatto di una composizione di effimeri sogni, di illusorie speranze e splendidi ideali di un candore d'oro. Forse erano stati innamorati. Ma volte la vita è cruenta e menzognera e come una scossa tellurica, capace di spezzare anche il cemento più resistente, ti porta via tutto, le certezze e la sicurezza di una quotidianità semplice ma bellissima, ma non i sentimenti veri. Quelli no. Quelli non potranno mai appassire. Come i ricordi che sono come i rullini di macchine fotografiche. Gli occhi permettono di immortalare l'istante nel suo fulmineo paradisiaco frammento di vita nuda, la magia del momento, mentre i rullini rimangono sempre in noi, impressi e radicati nella nostra memoria.

Avevano trascorso l'infanzia insieme. Le giornate a giocare sotto i raggi di un sole dolce, caloroso, a rincorrersi spensierati, durante la primavera della loro vita che all'epoca sembrava eterna. Forse il loro amore stava mettendo le radici, robuste, come quelle di una quercia saggia che vive il mondo bruciando la sua chioma d'estate e facendo abbeverare di un'acqua zampillante le sue radici.
Radici che poi, improvvisamente furono recise.
Forse non erano abbastanza forti?
I loro giochi da piccoli erano cosi straordinari che sarebbe stato impossibile dimenticarli.

Quella sera il crepuscolo stava venendo al mondo, e il fiume nel quale si rifletteva la luce flebile della luna brillava proprio come fosse argento. Le innumerevoli voci dei passanti erano confuse ed incomprensibili.

Tai camminava lento ancora col dolore nel cuore per quella scena che aveva visto solo poche ore prima: Yamato e Sora, insieme, ancora una volta, come sempre.

Quanto erano cambiate le cose in solo così poco tempo?

Com'è possibile che il tempo ti porti via tutto, in pochi, crudeli, ingannevoli istanti?

Com'è possibile che nulla ritorni più indietro nonostante il temperamento forte dei momenti vissuti?

Com'è possibile che.. non sia esistita una stella luminosa per proteggere il loro amore mai sbocciato?

Ma le stelle.. ci sono davvero?

Nei pressi di quel fiume non si sentiva più cullare dal rumore delle onde. Quel cielo materno, come lo era stato un tempo quando era con lei, adesso era divenuto sbiadito, pallido. Era smorto.

Adesso solo fulmini gli trafiggevano il cuore, e il riflesso cereo di quell'imbrunire veloce vagheggiava senza dimistichezza nel confondere l'idillio con il ghiaccio.

Era stato con lei una sera quando erano piccoli, quando l'ingenuità era ancora padrona della loro età. Quando le stelle c'erano ancora. Adesso il cielo sembrava privo di vita e anche la luna brillava di una luce malata, dolente. E le stelle che adesso erano invisibili e ansimanti non ridevano più.
Se solo Tai avesse potuto strapparsi il cuore dal petto e gettarlo nel fiume, forse il suo dolore sarebbe stato meno gravoso da sopportare, poiché esso infestava ogni più piccolo organello di ogni sua cellula.
Poi sorrise, di un sorriso mesto alla luna, immaginando che.. ogni nuovo giorno possa portare con se qualcosa di inaudito e di sorprendente. Come lo era stata la loro avventura a Digiworld. Un viaggio inaspettato, improvviso ma che era stato stupefacente e li aveva aiutati a crescere. Non solo aveva fatto crescere loro, ma anche il suo amore per lei, che solo poco prima era sbocciato. Tai ricordò un frammento, che gli fece nascere un fulgido sorriso negli occhi: lui e Sora una volta, quando erano più piccoli, si trovavano nei pressi di una spiaggia. Il profumo forte ed inconfondibile della sabbia era come una carezza dolce per la loro pelle. Quel giorno avevano litigato. Purtroppo tra loro i litigi non mancavano mai. L'aveva baciata, di nascosto, mentre lei dormiva all'ombra di un ombrellone. Ma lei non lo aveva mai saputo né Tai aveva mai avuto il coraggio di confessarlo.
Avevano sempre avuto un rapporto molto forte, ma spesso molto burrascoso, e a volte litigavano per ore, per poi tornare a fare la pace più uniti che mai e più sereni di prima.

Quella sera Tai, proprio guardando il cielo che scoloriva, si era accorto di avere una cotta per lei. Questa consapevolezza era nata da un petardo cruento che era stato scagliato contro il suo cuore solo pochi giorni prima: la gelosia.

Flashback

 

Quel giorno infatti, aveva visto a scuola, la bellissima bambina dai capelli rosso ramato parlare con un nuovo compagno di classe, un bambino che aveva i capelli del colore del grano dorato e aveva un cielo terso, immenso negli occhi. Solo sentendoli parlare aveva sentito dentro il suo stomaco una fiamma ardente, bruciante e una stretta alla gola. Il suo respiro si era come spezzato, fermato, era rimasto quasi in apnea. Stava trattenendo il fiato senza rendersene conto mentre dentro di lui cresceva sempre di più questo sentimento come un fuoco inestinguibile, solo che essendo ancora piccolo non lo conosceva bene. Avvertiva solo questa sensazione nuova, si sentiva soffocare. Strinse forte i pugni.. com'era possibile che la sua Sora che durante la ricreazione parlava sempre e solo con lui adesso stesse chiacchierando con un altro compagno? Chi era questo bambino? Con un scatto, di corsa si diresse verso di loro, pronto ad interrompere quella conversazione che lo infastidiva. Avrebbe voluto che Sora parlasse solo con lui.

' Sora.. cosa stai facendo? Vieni qui! ' disse chiamandola con la disperazione e la furia nella voce.

' Ehi Tai.. ti presento Yamato, sai si è trasferito da poco in questa scuola, e non conosce ancora nessuno, che ne dici se resta con noi durante la ricreazione? '

Tai fu percorso da una vampata di calore e divenne paonazzo.

' Cosa? Ma perché?! ' disse di scatto.

' Beh perchè non conosce nessuno '

Yamato che aveva un carattere molto sensibile e orgoglioso percepì l'atmosfera di tensione che si era creata tra loro.

' Non preoccuparti Sora, io sto bene da solo, non c'è bisogno che stia con voi! ' disse con un orgoglio estremo nella voce, e si allontanò correndo, forse ferito dall'esitazione nella voce di Tai ad accoglierlo con loro.

' No! Yamato aspetta! ' lo chiamò Sora. Ma Yamato si era già allontanato.

' Sei davvero uno stupido Tai! Lui è solo lo capisci?! Non conosce nessuno! I suoi genitori hanno divorziato. E' stato separato dal suo fratellino. Non ha nessun amico, né nessuno con cui parlare, dobbiamo aiutarlo, stargli vicino e dargli una mano ad ambientarsi ' disse Sora sempre molto altruista ed empatica verso gli altri.

Tai abbassò la testa, si rese conto che aveva reagito in modo brusco, e volle scusarsi con Sora.

' Perdonami Sora.. sono davvero un'idiota. Andrò da lui e mi scuserò '

' Adesso è andato via, vado a cercarlo. Cercherò di parlargli io, tu aspetta qui ' disse Sora.

' Mi dispiace tanto Sora ' disse Tai sinceramente dispiaciuto per il suo comportamento.

' Sei troppo impulsivo, come sempre.. vado e torno. '

Sora cercò Yamato per tutta la scuola. Il tempo concesso per l'intervallo finì. Non era riuscita a trovarlo da nessuna parte. Tornò da Tai con il viso basso.

' Non sono riuscita a trovarlo. '

' Mi dispiace molto, forse.. dopo la scuola possiamo cercarlo insieme. Adesso dobbiamo rientrare in classe altrimenti il signor Fujijama si infurierà moltissimo. ' disse Tai.

' Si hai ragione, rientriamo '.

I ragazzi rientrarono in classe. Le poche ore che li separavano dall'uscita da scuola passarono veloci come dei fulmini. Aveva iniziato a piovere forte. I bambini erano senza ombrello.

Lo cercarono ancora all'uscita, facendosi sferzare con crudeltà dalla pioggia, ma di Yamato neppure l'ombra. Finchè non videro una figura esile, della sua statura, i capelli di un biondo dorato, che correva velocemente sotto la pioggia. Era lui. Sora lo chiamò ripetute volte. Lui si voltò fissandola per un istante, poi fuggì via senza voltarsi. Sora lo rincorse. Ma non riuscì a raggiungerlo. Tai invece non aveva dato nessun aiuto. Era rimasto immobile, attonito sotto la pioggia che, brutalmente lo colpiva. Il cielo, proprio come il suo cuore, piangeva troppo forte.

Sora tornò da Tai. Il suo casco protettore che sempre indossava faceva da scudo al pianto del cielo.

Tra di loro nacque uno dei loro peggiori litigi di sempre, proprio sotto quella pioggia sferzante, brutale.

' Sei uno stupido Tai! Perchè non mi hai aiutata a fermarlo? Perchè non l'hai rincorso? Io non ce l'ho fatta! ' disse Sora correndo verso di lui col fiato corto, sotto la pioggia battente. Tai aveva un'espressione strana stampata in viso. Uno sguardo che Sora non aveva mai visto prima.

Tai non rispose nulla. Abbassò la testa.

' Tai?! Insomma mi vuoi rispondere? Perchè non hai fatto niente per aiutarmi? Avevi detto che volevi scusarti con lui! Perchè non l'hai neppure chiamato? O provato a fermarlo? '

Tai ancora con lo sguardo abbassato non dava adito di voler rispondere. Questo atteggiamento non era da lui.

 

' Tai?! Mi stai prendendo in giro!? Rispondi! ' disse Sora con una tonalità di voce più marcata. A quel punto intravide dei micro movimenti sulle palpebre di Tai. Cercava disperatamente di tenere gli occhi chiusi, sigillati, non voleva aprirli, mentre con le manine aveva creato dei pugni, che tremuli, non volevano dischiudersi. Sora a quel punto si preoccupò per il suo migliore amico.

' Tai.. va.. tutto bene? Cos'hai? '

Tai continuava a stringere forte le palpebre per non aprire gli occhi. I pugni ancora tremavano. Si unirono anche le braccia e le gambe, mentre la pioggia sferzante lo dilaniava dalla testa ai piedi.

' Tai! Ti prego dimmi cos'hai! ' disse Sora con un tono di voce che esprimeva preoccupazione estrema, avvicinandosi a lui.

' Sora.. ' disse Tai. Non riuscì più a sostenere quell'immobilità innaturale. Due lacrime quasi invisibili affiorarono nei suoi occhi. Tai aveva stretto forte le palpebre per evitare che le goccioline di acqua precipitassero. Aveva fallito.

' Che c'è Tai? '

' Sora.. perchè? Perchè?! ' chiese Tai.

' Perchè.. cosa?! Di cosa stai parlando Tai?! '

' Perchè ti interessi così tanto a lui? ' numerose lacrime adesso dai suoi bulbi oculari cadevano come le gocce del cielo.

' Te l'ho detto, perchè è solo ed ha una situazione familiare difficile, volevo aiutarlo ad ambientarsi.. ma perchè stai piangendo? ' chiese Sora preoccupata.

' Ti piace Yamato non è vero? ' disse con la voce rotta dalla tristezza.

' Cosa?! Perchè.. perchè mi poni una domanda del genere?! '

Tai cadde sulle ginocchia, era ancora in lacrime.

' Beh perchè.. io sono innamorato di te Sora.. '

Sora rimase spiazzata completamente. Sgranò gli occhi, proprio non se lo aspettava.

' Eh?! Cosa?! Ma cosa stai dicendo Tai! Tu sei il mio migliore amico! '

' Cosa importa?! Sono innamorato di te. Non posso più tenerlo nascosto. '

' Ma Tai.. io.. tu sei il mio migliore amico, non credo potrà mai esserci qualcosa tra di noi.. '

' Davvero.. ne- ne sei davvero sicura? ' Tai balbettò, ma si sentiva più sicuro. Aveva smesso di piangere.

' Si Tai.. tu sei il mio migliore amico, per me sei proprio come un fratello..'

Tai si rialzò dal marciapiede inondato. Si asciugò velocemente le ultime lacrime superstite.

' Sora.. io.. ti farò innamorare di me. Possa essere l'ultima cosa che io faccia! Lo prometto. Tu ti innamorerai di me ' disse Tai, ora più risoluto che mai.

' Ma Tai! Sei davvero uno stupido! Ti ho già detto che siamo amici, non può esserci altro tra di noi. '

' No.. Sora.. io ti farò innamorare di me e te lo dimostrerò '

' Eh!? Stai farneticando Tai! dici cose senza senso! Come potresti dimostr.. ? '

Tai non le fece terminare mai la frase. Si avvicinò a lei con determinazione, quasi con irruenza e le toccò le labbra con estrema furia, con una grande forza seguita poi da una pacata dolcezza. Fu il loro secondo bacio, ma questo Sora non lo sapeva.

Poi si staccò. Sorridente. Con un'aria di sfida negli occhi.

' Prova a non innamorarti di me, Sora ' disse sorridendole con un amore inesprimibile. Sora arrossì in estremo imbarazzo. Si pose le mani sulle labbra. Non riusciva ancora a rendersi conto di quello che era appena accaduto tra loro.

' Prova a non innamorarti di me dopo questo bacio, Sora! ' ripetè Tai.

' Tai.. tu.. mi.. cioè.. noi.. ci siamo baciati.. ' disse Sora ancora incredula.

' Si.. io ti amo Sora. Quello che provo per te non l'ho mai provato in vita mia. Riuscirò a farti innamorare di me, te lo prometto. '

' Tai.. sei un idiota! Un idiota.. ed io ti detesto! ' disse Sora rossissima in viso. Avrebbe voluto nascondere il suo rossore ed il suo imbarazzo ma non ci riuscì. Voleva essere furiosa con lui ma la sua rabbia iniziò a scemare. Si pose entrambi le mani sulla bocca. Tai le sorrise, con un sorriso dolcissimo e allo stesso tempo con una faccia da schiaffi.

' Ti prego Sora.. innamorati di me.. '

Sora rimase spiazzata. Sempre più paonazza. Non sapeva cosa dire. Non si aspettava un gesto del genere ed ora aveva il cuore che voleva esplodere.

' Piove troppo forte. Io torno a casa ' disse Sora rossissima in viso.

I lineamenti delicati di Tai improvvisamente divennero mesti.

' Sora.. non andartene ti prego.. io credevo che.. questa pioggia, avrebbe lavato via la mia tristezza.. ma.. ''

' Ma? '

' Ma ogni goccia che è caduta dal cielo.. si è trasformata in una lacrima nel mio cuore.. non andare via ti prego.. ' supplicò Tai.

' Mi dispiace Tai.. ma io adesso torno a casa, sono bagnata fradicia e sono sconvolta per quello che è successo tra noi '

' Non andare ti prego.. sai Sora.. se io potessi rinascere di nuovo so che.. mi innamorerei sempre di te '

' Tai.. ma-ma.. cosa stai dicendo? '

' Ti amo Sora '

' Adesso vado via Tai spero che entro domani ti ritorni un po' di senno! '

Sora si allontanò di corsa senza neppure salutarlo.

Passarono dei giorni in cui i due non si parlarono, erano troppo in imbarazzo per l'accaduto. Poi finalmente, dopo circa una settimana di silenzio, i loro giochi e le loro chiacchierate ripresero. Trascorrevano i pomeriggi insieme all'insegna dell'allegria e della gioia. Erano anche riusciti a chiarirsi con Yamato.

Ma Sora non si era innamorata di lui. Anzi in un gelido giorno dopo Natale aveva confessato a Tai di essersi innamorata di Yamato. Ed era iniziata la loro storia d'amore. Tai ci aveva visto giusto. Aveva avvertito tutto sin dall'inizio. Il gelo che si infiltrava nella sua pelle come un milione di spifferi.

 

Fine Flashback

 

Adesso un grande dolore gli attanagliava il petto solo pensando a lei.

Camminò ancora lentamente lungo il corso di quel fiume.

Aveva stretto quell'amore, ma come pane, si era sbriciolato tra le sue dita.

' Sora.. se io potessi rinascere di nuovo so che.. mi innamorerei sempre di te.. ' sussurrò nella sua mente.

All'improvviso qualcosa o qualcuno percepì il suo desiderio. Poi una voce alle sue spalle parlò.

' Sei troppo innamorato di lei. Sei sicuro di voler rinunciare così al tuo desiderio? Che ne diresti di farla innamorare di te? '

Tai sussultò.

' Eh?! Chi sei? ' chiese in allarme.

' Non ha importanza chi sono.. posso aiutarti affinchè tu possa farla innamorare di te ' disse la voce.

' Che cosa?! No.. non è possibile questo.. mi stai mentendo! Sora è innamorata di Yamato ' disse Tai in modo sospettoso.

' E se ti dicessi che posso far in modo che lei si innamori di te? '

' Cosa? '

' Si.. però ci sono delle condizioni.. prima di tutto in questo mondo non è possibile. Esiste un mondo dove finiscono tutti i desideri dispersi, le parole non dette e gli amori mai nati. Bisogna cambiare lo spazio e poi il tempo.. ti farò tornare bambino ai tempi in cui giocavate insieme. C'è solo un piccolo dettaglio, quel mondo, è pieno di maschere. Le maschere non fanno altro che danzare, fingendo ed ostentando gioia e serenità, quando invece al loro interno sono vuote. Ti condurrò in questo mondo, dove, potrai creare le condizioni per farla innamorare di te.

C'è stato un periodo in cui lei stava per innamorarsi di te, ma tu da perfetto idiota che sei, non te ne sei reso conto.

' No.. questo non è possibile ' disse incredulo Tai

' Sciocco moccioso ingenuo, adesso guarda attentamente, ti mostrerò una cosa '

La strana voce o entità fece comparire una nuvola indaco, e fece apparire dei frammenti di vita incredibili per i suoi occhi. Lui rimase spiazzato quando vide quello che vi era dentro.

 

Continua

 

Ciao a tutti, perdonate la mia lunghissima assenza :( mi sento terribilmente in colpa, purtroppo ho avuto un lutto in famiglia di recente ed è stata una doccia gelata. Sono rimasta paralizzata per un bel po' di tempo, oltre a restare sotto shock. Ma scrivere mi aiuta sempre moltissimo, soprattutto in periodi come questo. Vi chiedo perdono per la lunga attesa. Avevo iniziato a scriverlo un mese fa, ma poi sono rimasta bloccata.

Allora in questo primo capitolo abbiamo un Tai molto triste e angosciato perchè ha sempre amato Sora ma Sora sta con Yamato, la voce alle spalle di Tai non sarà qualcosa di benefico. Ma non voglio spoilerare nulla per adesso. Questo era solo un capitolo introduttivo, quindi non c'era molta azione, né molta interazione tra i personaggi, ( spero solo che non faccia troppo schifo e di non avervi già delusi )

Ringrazio sempre con tutto il cuore voi tutti che leggete le stupidaggini che scrivo, non avete idea di quanto mi renda felice sapere che c'è qualcuno che mi legge,

mi date un sostegno grandissimo e mi invogliate a continuare, soprattutto in momenti bui come questo, quindi grazie grazie di cuore <3

Mi scuso se non sono costante nell'aggiornare e faccio passare tempo, cercherò di essere più costante, purtroppo di giorno lavoro ed ho anche una montagna di libri da studiare e il tempo che posso dedicare alla scrittura è davvero esiguo.

Grazie ancora di cuore a tutti :) un bacio.

 

   
 
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